Il Tar del Veneto, con due sentenze depositate giovedì 28 dicembre, ha accolto alcune delle richieste degli animalisti (Lega per l'Abolizione della Caccia) determinando la chiusura anticipata per alcune specie migratorie.
La questione principale riguarda il confronto tra i dati utilizzati dalla Regione Veneto e quelli presenti nel key concepts della Commissione Europea del 2021, che indicano i periodi di migrazione e riproduzione delle specie migratorie. La Regione ha fatto affidamento sui dati dell'Euring, l'organizzazione internazionale che studia la migrazione degli uccelli, mentre Ispra si è basato sul documento della Commissione Europea.
Il Tar, non ritenendo esaustive le giustificazioni portate dalla Regione, ha dunque determinato l'anticipo della chiusura della caccia a divese specie di acquatici (germano reale, folaga, gallinella d'acqua, alzavola, canapiglia e codone) al 20 gennaio 2024, così come indicato dall'Ispra. Allo stesso modo la chiusura della caccia per cesena, tordo bottaccio e tordo sassello viene stabilita per il 10 gennaio 2024.
La sentenza ha suscitato già le prime reazioni. In un video pubblicato su facebook, l'On. Sergio Berlato, in veste di Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale, ha annunciato una mobilitazione di piazza invitando tutti i cacciatori a partecipare.
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