Da oltre 15 anni, grazie ad una concreta collaborazione tra enti istituzionali e associazioni di categoria, a Bologna la filiera controllata di selvaggina cacciata è diventata un modello di eccellenza.
Grazie alla realizzazione di centri di raccolta (ben 18 nella provincia), centri di lavorazione della selvaggina e alla formazione dei cacciatori, si è creato un percorso completo e solido. Questo ha portato non solo a un costante aumento della domanda di carni di selvaggina, ma anche a una maggiore disponibilità di specie selvatiche prelevate attraverso attività venatorie e di controllo regolamentate.
Grazie a un'attenta gestione e all'adozione di un manuale di corretta prassi igienica, si è raggiunto uno standard elevato di sicurezza alimentare. I 4 centri di lavorazione della selvaggina (CLS) presenti sul territorio fungono da osservatori epidemiologici, garantendo la salubrità delle carni attraverso controlli veterinari rigorosi. Inoltre, la formazione dei cacciatori ha svolto un ruolo cruciale nel promuovere la consapevolezza sulla gestione responsabile delle risorse naturali.
Il risultato di tutto questo impegno è evidente: nel 2022, il numero di animali transitati nei CLS è aumentato notevolmente, consolidando ulteriormente il successo della filiera controllata di selvaggina nella provincia di Bologna. Questa straordinaria iniziativa non solo rispetta le tradizioni popolari, ma anche promuove un approccio moderno ed ecologicamente sostenibile alla gestione delle risorse naturali. I prodotti provenienti da questa filiera controllata rappresentano una garanzia di tracciabilità e offrono un'esperienza culinaria eccellente.
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