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dic16


16/12/2008 

L'art. 1 della Legge 157/92 recita che "La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale".

Perchè quando questa (intendo dire la selvaggina) arreca danni alle produzioni agricole e non solo, sono soltanto i cacciatori a contribuire al risarcimento e non anche chi la protegge? (ambientalisti naturalisti e soprattutto chi è contro la caccia).

Corrado Girolami di Ascoli Piceno

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20 commenti finora...

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

i danni li dovrebbe pagare gli ambientalisti la lipu e il wwwf

da turi  28/06/2010

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Ma volevo chiedervi e chi paga per le sanzioni che l'Europa ci commina per colpa della caccia in deroga (veneto) in mancati contributi comunitari? io non voglio pagare per colpe che non ho..

da uccello pazzo  29/05/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

ragazzi, mi ero scordato di segnalarvi una chicca: su youtube digitate "cervo cacciatore", il primo video che salterà fuori guardatelo, è spassosissimo! QUEL CERVO E' UN GRANDE!!!!!

da amo_roberta  06/03/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

dalle mie parti c'è una associazione che raccoglie, nutre e cura cani e gatti randagi... si chiama 'La cuccia'... perciò.......
W LA CUCCIA

da amo_roberta  06/03/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Sono d’accordo con Claudio, invito tutti i cacciatori a rinnovare la tessera in associazioni private fatte da “VERI CACCIATORI”, togliendo quella fetta di potere che oggi hanno le attuali associazioni visto che non hanno fatto mai niente in passato e non stanno facendo niente per il nostro futuro… ma stanno facendo solo i comodi loro e con i nostri soldi.
W LA CACCIA

da Francesco  04/03/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Sono d’accordo con Claudio, invito tutti i cacciatori a rinnovare la tessera in associazioni private fatte da “VERI CACCIATORI”, togliendo quella fetta di potere che oggi hanno le attuali associazioni visto che non hanno fatto mai niente in passato e non stanno facendo niente per il nostro futuro… ma stanno facendo solo i comodi loro e con i nostri soldi.
W LA CACCIA

da Francesco  04/03/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Sono d’accordo con Claudio, invito tutti i cacciatori a rinnovare la tessera in associazioni private fatte da “VERI CACCIATORI”, togliendo quella fetta di potere che oggi hanno le attuali associazioni visto che non hanno fatto mai niente in passato e non stanno facendo niente per il nostro futuro… ma stanno facendo solo i comodi loro e con i nostri soldi.
W LA CACCIA

da Francesco  04/03/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

i danni arrecati dalla selvaggina alle colture fateli pagare a chi li difende "fessi". e' cosi semplice.

da da paolo fano  28/02/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Caro Claudio hai perfettamente ragione io però non le definirei "sanguisuga" come dici tu per me le Associazioni sono enti inutili quando sono capitanate da persone incompetenti in altre parole che non capiscono niente della caccia. Hai visto il successo che ha avuto quest'anno il festival di San Remo? Questo dimostra ancora una volta che tutto dipende da chi dirige non ti pare? (la classe non è acqua si dice) Ciao a tutti.

da Corrado  25/02/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

per la prossima apertura fate il tesseramento con assicurazioni private. io lo farò, basta con queste samguisughe. il costo è lo stesso e le garanzie anche. SVEGLIAMOCI PECORONI MANDATELI A LAVORARE TUTTIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII.

da CLAUDIO  24/02/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

C'è gente che specula in tutti i campi (federazioni, cacciatori, pseudoambientalisti, agricoltori). Per i danni perchè non pagarli con i soldi di selvaggina venduta? Stiamo troppo in dietro! Anche per ciò facciamo il tesserino dove ci danno il coltello più bello o il passamontagna più caldo. Crediamo più delle allodole d'entrata.

da Minos  05/01/2009

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

E' solamente deprimente consolarci a vicenda, per i pochi che hanno quella malsana passione di vivere a stretto contatto della natura e possibilmente con il proprio cane. Vivere quelle indimenticabili giornate all'aria aperta fuori dai pensieri della ossessionalità giornaliera. Pur apendo che chi amministra il diritto dei Cacciatori, non sono altro che personaggi politicizzati e solamente consapevoli di tenersi stretto il seggiolino, non forse per un ricavo economico, almeno direttamente, ma per il gusto di avere un posto che li eleva, magari perchè nel proprio ambiente il loro ruolo è solamente marginale. Nelle tante lamentele che possono essere messe nel blog, credo che anche questa troverà una sua collocazione,
Una cosa che non riesco a digerire, e sarebbe: che i nostri rappresentanti nella gestione degli ambiti territoriali della caccia, devono essere nominati dalle associazioni venatorie, non come avveniva alcuni anni addietro liberamente eletti dai soci. Personalmente credo che solamete una mente perversa e malata poteva generare una trovata simile. Guarda che accordo hanno trovato le nostre brave associazioni, altro che farsi la guerra, si a noi!!.

da Riccardo  27/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Ma di che vi lamentate, ma che state a dire: non ci dobbiamo preoccupare! Nella malaugurata ipotesi che la caccia possa chiudere, tutti quei problemi sul danno alle colture dovuti a quello che è stato definito "un patrimonio indisponibile dello Stato" sono semplicemente "complicanze" facilmente risolvibili.
Vi spiego come, per esempio: prendiamo la tortora del collare: Questa è stata tolta, nella mia regione; dal calendario venatorio in deroga da due anni e nonostante ve ne siano più di moltissime non si possono cacciare, ovviamente disturbano, soprattutto d'estate, sporcano i porticati ed allora qual'è la soluzione? Semplice si mette della granaglia avvelenata oppure ci arma con una carabina ad aria compressa di libera vendita ed il problema è risolto.
Ci sono le lepri che fanno stragi di radicchio trevigiano: detto fatto si bracconano le lepri (non serve essere cacciatore, il fucile può anche non servire, bastano delle reti ) e le si tirano giù dalle spese ed il problema è risolto.
In sostanza, si incentiverà il bracconaggio, quindi è necessario che le nostre organizzazioni trovino un accordo comune per una difesa ad oltranza della caccia ed abbandonino il campanilismo associativo, altrimenti finiremo per vedere la soluzione dei problemi nel peggiore dei modi che noi non vorremmo vedere.

da Gino da Treviso  26/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Mi scuso con Corrado e con chiunque altro abbia frainteso il mio appuntare le "lamentele". Naturalmente mio demerito non essermi spiegato ma intendevo che oramai, sfogliando qualsiasi rivista di settore, forum, blog o discussione che sia, non vi è un solo vero cacciatore che non debba avanzare una lamentela.
Mai nulla di cui poter gioire....o almeno sorridere.
Certo vi è chi lo fa: chi si organizza e caccia all'estero.
Chi, per presa di posizione, di pensiero, di coscienza o per scarsa disponibilità economica decide di non andare: lamentele, solo lamentele e sempre lamentele.
Le zone predilette dalla selvaggina ricadono oramai tutte in zone protette; le tasse sempre più onerose; i tornaconti sempre più scarsi.
In compenso le offese sono sempre più grosse. Sono le uniche, insieme alle nostre sacrosante lamentele, ad essere aumentate.
Sperando di aver chiarito il mio intendimento, la tua pungente provocazione, caro Corrado, è uno dei tasti dolenti della nostra categoria....che comunque non farà nulla per paura di alzare la testa.
Io ho una spiegazione...sai perchè che ciò avviene? perchè, come in tutto, in questo "avanzatissimo" nostro Paese a pagare sono quelli che vengono anche chiamati a risolvere....pagando due volte.
E sai perchè? perchè nessuno ci rappresenta.
Io vorrei vedere se, come predicano gli anticaccia, per un bel pò di anni venisse interdetta l'attività venatoria con il conseguente mancato introito dei vari versamenti. Chi pensi che pagherebbe per i danni prodotti dalla selvaggina...sempre noi ma con l'assurdità della parola "Stato".
Se oggi si quantificano su milioni di euro domani, a caccia chiusa, sarebbero migliardi....allora si ricorderebbero forse di noi e, come avveniva negli anni che furono quando i contadini per salvare il proprio orto dalle lepri passavano la sera da casa a chiederci di fare qualcosa, verrebbero a barattare con noi il nostro impegno.
Sino ad allora, però, le uniche armi che abbiamo sono la lotta tramite le nostre associazioni......dobbiamo praticamente arrenderci, se non li mandiamo tutti a casa.

Buon Natale Corrado e spero, con tutto il cuore, che l'anno nuovo porti un pò di sale in zucca a tutti.

A rileggerci......

Lorenzo.

da Lorenzo - Reggio Calabria  23/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Caro Lorenzo sono l'autore del blog in questione. Ti dirò la mia più che una lamentela era una provocazione rivolta agli illustri personaggi che con la legislazione precedente (Legge 968/77) hanno voluto cambiare il concetto di fauna selvatica quale "res-nullius" (cosa che non appartiene ad alcuno) per adottare quello di riconoscere alla fauna selvatica un proprietario che è appunto lo Stato. E' così che da un giorno all'altro siamo diventati tutti proprietari del patrimonio faunistico esistente nel nostro Paese. Apparentemente la cosa mi sembrò più che giusta ma un dubbio mi è sempre rimasto ed è "se il legislatore ha voluto veramente trasformare lo status della selvaggina da res-nullius a patrimonio indisponibile dello Stato per tutelarla meglio nell'interesse della comunità nazionale e internazionale, come afferma l'art. 1 della legge 157/92 o per far si che con la trovata norma sarebbe stato possibile applicare il reato di furto venatorio nei confronti dei cacciatori che venivano trovati in possesso di selvaggina protetta e non solo ma anche di quella consentita ma uccisa con un atto di caccia
illegittimo. Ma chi te lo dice una cosa certa è che in quel periodo furono denunciati tanti cacciatori per il reato di furto venatorio a danni dello Stato. Per fortuna oggi con l'entrata in vigore della legge attuale non sono più applicabili gli articoli 624,625 e 626 del C.P. alle infrazioni venatorie. Rimane tuttavia applicabile il reato di furto a chi venisse trovato in possesso di selvaggina, senza giustificato motivo, e che non ha la licenza di caccia quindi occhio a chi non è cacciatore. Ma intanto chi paga i danni arrecati dalla selvaggina? per ora noi e se non ci fossimo noi? Forse qualcuno prima o poi ce lo dirà Dunque caro Lorenzo niente scuse per esserti sfogato ce ne fossero di persone che la pensino come te sai quante cose oggi sarebbero andate meglio e non solo la caccia, speriamo che l'anno nuovo ci porti qualcosa di buono grazie per essere intervenuto mi ha fatto molto piacere spero di risentirti un abbraccio - AUGURO A TUTTI UN BUON NATALE E UN FELICE ANNO NUOVO

Corrado G. .........

da Corrado G. di Ascoli Piceno  23/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Salve a tutti.
Dopo qualche giorno lontano da questo interessante sito per ragioni lavorative scopro, tornandoci, che il brodo è sempre quello: lamentele e solo lamentele.
Giuste, giustissime, ma sempre lamentele.
Tempo addietro avevo avviato un blog sul ruolo del cacciatore nel terzo millennio e su quello delle nostre associazioni.
Associazioni che io ritengo latitanti sotto tutti i punti di vista essendosi, e aggiungerei "pienamente", inserite nella pluralità e ambiguità della politica italiana.
Credo, e lo dico non perchè sia diversamente ma per non affondare troppo il coltello nella piaga, che solo nel nostro meraviglioso Paese esistano così tante e variegate sigle associative della caccia. Naturalmente tutte con idee diverse ma tutte "politicamente corrette" nella gestione della poltrona. Si, nella gestione della poltrona (dicasi diversamente potere), perchè delle condizioni dei loro associati non sembrano fregarsene pià di tanto.
Veniamo vessati e insultati nella vita reale e in quella virtuale continuamente; vengono creati una miriade di parchi e zone protette che hanno il solo scopo di alimentare le tasche di politici e aspiranti tali e dove solo la caccia viene vietata riducendo la flora, con disboscamenti incontrollati, ai limiti vegetativi dando modo al solo proliferare di piante infestanti; tranne in alcune zone oculatamente gestite (fortunatamente esistono anche gestori capaci) i parchi italiani sono immense desolate lande dove gli unici animali avvistabili sono quelli migratori, che comunque ci sarebbero, abbinati ad una abbondanza di cinghiali e corvidi che arrecano solo danni alle colture, alla flora e alla fauna quanto nemmeno l'uomo riesce a fare.
In questo drammatico, quasi apocalittico scenario che sicuramente porterà la caccia e noi cacciatori a perdere ancora, cosa fanno i rappresentanti delle nostre associazioni? Nulla. Continuano a litigare per tenere le loro poltrone, alleandosi ora con uno ora con l'altro politico (incosciente e incapace) di turno che bada solo al proselitismo dei voti.
Eppure, leggendo, siamo tutti concordi a che si sviluppi una caccia ecosostenibile che ci permetta di praticarla ancora in futuro; tutti siamo d'accordo che la 157/92 debba essere cambiata per meglio venire incontro alle esigenze ambientalistiche salvaguardando la nostra grande passione; tutti, di comune intesa, vorremmo che la gestione del patrimonio faunistico passasse dalle mani di chi giornalmente lo vive con serietà e abnegazione.
E allora come si spiega che le associazioni che dovrebbero unirci invece poi dividono menti che hanno gli stessi pensieri e intendimenti sul territorio e sulla caccia!!! Siamo noi pecoroni o sono talmente bravi quelli che noi elegiamo a rappresentarci da mostrarci i problemi che non vi sono al solo scopo di mantenere la loro bella poltroncina.....a partire dalla piccolissima sez. comunale alla più alta nazionale?
Io, personalmente, penso più la seconda.
I problemi della caccia sono uguali per qualsiasi cacciatore.
Che sia di destra o di sinistra, Federcaccia o Arcicaccia (o qualsiasi altra sigla, ve ne sono tante che oramai viene anche difficile ricordarle tutte) il cacciatore ha le stesse esigenze: quelle di essere difeso come categoria e come essere umano.
Quelle di vedere rispettate le proprie opinioni, la propria cultura e la propria passione, nel rispetto delle regole venatorie e delle esigenze ambientali.
Svegliamoci, siamo noi a eleggerli e noi li possiamo sostituire se non rispecchiano più i valori della loro elezione a rappresentarci.
Uniamoci facendolo dalla base, da noi elettori, e tentiamo di recuperare la dignità che ogni giorno qualcuno ci ruba nella piena indifferenza di chi pensavamo fosse nostro "AMICO".

Mi scuso per lo sfogo forse esagerato e auguro a tutti, ma proprio tutti, un felice Natale.

Lorenzo......

da Lorenzo - Reggio Calabria  21/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Alfredo ha ragione siamo nella di pagare anche se i danni li compie una specie non cacciabile. W L'Italia, non ho altro da dire.

da Walter  20/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Credo che Corrado abbia posto un serio problema. La visione degli ambientalisti, non certamente di tutti i movimenti ma dei più integralisti è sempre la stessa, non dovete uccidere, non dovede andare nei terreni senza il permesso dei proprietari, chiudere la caccia per tre anni ecc. ecc. ecc. Ma cosa farebbero poi contro il popolo dei trattori che vive di cosa semina ed è molto più deciso di noi? Assolutamente niente! La caccia ben gestita è un patrimonio di tutta la società e tutti coloro da qualsiasi parte si trovino della barricata ( che non dovrebbe esserci ) con un po di cervello in zucca lo sanno bene. La fauna Italiana che è in ottima salute deve essere gestita solo da ambientalisti con la A maiscula, i cacciatori e i contadini che sono a stretto contatto con il problema. Risparmieremo soldi per i danni, daremo un giusto equilibrio ad ogni specie per ettaro quadrato e tutto andrebbe a vantaggio di tutti, ma finchè ci saranno movimenti a proteggere lo storno, credo anch'io che coloro invece di spendere soldi in avvocati e ricorsi al TAR dovrebbero aprire il portafoglio e pagare di tasca propria. Credo che solo in Italia avvenga che i cacciatori debbono pagare per la mancata raccolta di olive quando sono impediti a regolamentare con la caccia e se si solo in deroga il numero dei nocivi ( storni in questo caso ) che provocano questi danni di mancato raccolto.

da Alfredo F.  18/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Grazie Antonio per avermi risposto - lo spero anch'io e che Dio ce la mandi buona...!!!

da Corrado Girolami  17/12/2008

Re: Chi paga per i danni della selvaggina?

Caro Corrado perchè la caccia ha tutte le colpe, compresa quella di sottostare a continui ricorsi al TAR per ogni cretinata. Ma ora sta cambiando, che ci facciano pagare i danni con parte delle nostre tasse governative, ma che ci lascino liberi di cacciare nel rispetto di una nuova legge che per primo rispetti noi. Ed ad animalisti e ambientalisti integralisti vorrei far sapere che la botte piena e la moglie ubriaca se la vadano a trovare da un'altra parte.

da Antonio V.  16/12/2008
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