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05/10/2017 7.52 



Mentre percorrevo in macchina l’Aurelia in direzione di Grosseto, mi sembrava di aver imboccato un tunnel di piombo. Quella domenica se non avesse piovuto sarebbe stato proprio un miracolo. Come al solito ero in anticipo e così me la stavo prendendo comoda anche perché, in lontananza, già vedevo i familiari monti della Parrina, la ricca riserva di caccia che si trova proprio davanti alla laguna di Orbetello.

Per quel giorno il colonnello di turno aveva previsto il diluvio universale, ma io non avevo saputo resistere alla tentazione ed ero andato a caccia ugualmente. Come si fa a rinunciare ad un invito a partecipare ad una battuta di caccia al cinghiale alla Parrina? La Parrina è una tenuta molto ben gestita dove, mediamente, in ogni battuta si catturano un meno di una ventina di cinghiali. Tutte le volte che ho avuto l’onore di andarci a caccia, l’ho sempre fatto con molto entusiasmo.

Raggiunsi il casolare di caccia che ancora non pioveva e sul posto trovai subito tante vecchie conoscenze, con le quali scambiai le nostre ultime esperienze balistico-venatorie. In breve, l’ampio piazzale antistante la casa di caccia si riempì di cacciatori, ce n’erano per tutti i gusti. Un giorno devo ricordarmi di fotografare i personaggi più caratteristici, come il vecchio buttero maremmano bardato di cosciali bicolori in pelle di capra o in vitellino, con in spalla la sua vecchissima doppietta a cani esterni modello “Tiburzi”, oppure il raffinato “safarista”, vestito in Loden o in completo Barbour, armato di Express rigorosamente tenuto per le canne aperto sulle spalle e spesso in compagnia di altrettanto ben vestita, gentile consorte. Al sorteggio delle poste mi toccò la 44, ed io mentalmente risposi: “Magnum”! Il capocaccia mi disse che era una buona posta, che si trovava a circa metà dello schieramento e che avrei avuto anche un bel tratto di larga a disposizione per sparare, cosa sempre ben gradita per chi caccia il cinghiale con una carabina.


Noi poste prendemmo posizione lungo un cessa-tagliafuoco che delimitava due grossi corpi di macchia. Avremmo battuto quella verso mare, sempre che il tempo ce l’avesse permesso. Per la pioggia ho un odio atavico, così sfruttai il breve tempo che avevo a disposizione prima dell’inizio della battuta per prepararmi una comoda pensilina utilizzando l’ombrello “Toscanello” e pochi metri di cordino. A dispetto dei vari poncho, tele cerate, giacche impermeabili ecc, è solo stando riparato a dovere e non troppo bardato che riesco a sparare bene ed avere una certa libertà di movimento. Avevo con me la Browning Battue BAR MK II calibro 30.06 S, corredata di puntamento elettronico  con reticoli intercambiabili e di munizione ricaricate TIG da 150 grani.  Suonò il corno e non passarono cinque minuti che subito esplose una coreografica canizza. Subito dopo seguirono anche i primi spari ed io, con gli occhi puntati verso il cielo, pregavo l’onnipotente che ci concedesse qualche ora. Ad un tratto sentii un violento sfrascare, così imbracciai deciso la BAR. Con un agile balzo al pulito apparve una femmina di capriolo. Qualcuno sostiene ancora la teoria di voler cacciare i caprioli con i segugi? Ma con quale coraggio? Non credo che esista un animale che teme i cani più del capriolo, ne sono letteralmente terrorizzati!



Cacciare il capriolo in battuta va contro tutti i principi, sia etici sia venatori. Seguii la femmina con il reticolo a croce  per allenarmi al tiro in corsa, ma col dito ben lontano dal grilletto perché se mi fosse partito un colpo sarebbero stati guai seri. Come riabbassai l’arma, dritta nel colletto della giacca m’entrò una gelida goccia di pioggia. Scaricare l’arma, mettere i coprilenti ed infilarla nel fodero fu un tutt’uno. Nel giro di pochi secondi vennero giù non so quanti milioni di litri d’acqua. La pioggia sembrava un muro di cemento grigio e compatto e la visibilità era vicina allo zero. Non osai muovermi per motivi di sicurezza, ma sperai che l’ordine di abbandonare le poste arrivasse presto. La bella notizia me la notificò il mio vicino di posta, urlandomi di rientrare e di ripetere il passaparola. Quando arrivai alla macchina ero in condizioni pietose e mentre aspettavo che la Diesel si scaldasse, i vetri erano tutti appannati dalla condensa. Dovetti ammettere a me stesso che quel giorno sarei dovuto rimanere a casa, a guardarmi una bella cassetta di Gianni Lugari oppure a pulire le carabine. Avrei dovuto dare ascolto ad un vecchio proverbio: “Quando piove e tira vento il cacciatore perde tempo!”. Guardai l’orologio e vidi che era appena mezzogiorno, pensai che se non avessi trovato traffico forse sarei riuscito a tornare casa in tempo per il pranzo ed avrei potuto sfruttare il pomeriggio per portare moglie e figlio al cinema.

Lasciai la Parrina illudendomi che forse da quella domenica sarebbe uscito qualcosa di buono quando, ad un tratto, sentii un botto terribile. Schegge di vetro che volavano per tutto l’abitacolo della macchina ed il mondo che si capovolgeva, furono le ultime cose che ricordai prima di perdere i sensi. Quando arrivarono i soccorritori mi trovarono che ero vivo per miracolo. Con quella visibilità un camioncino mi aveva tamponato la macchina distruggendomela completamente. Ancora oggi non riesco a capire come riuscii a riportare solo dei lievissimi danni. Fui molto fortunato, dio ci mise la sua mano, forse non mi ci voleva a caccia con lui in paradiso! La prognosi fu abbastanza tranquilla: escoriazioni varie, colpo di frusta ed il dito medio della mano sinistra fratturato. Dopo cinque giorni d’ospedale ero di nuovo a casa tra i miei cari.

grande mercato dell’usato non fu un problema trovare un’auto in buono stato e dopo appena dieci giorni dal sinistro ero già in grado di percorrere nuovamente i sentieri di caccia. Con il fucile non sarei certo stato abile come Tom Knapp, ma potevo almeno permettermi di andarmene di posta durante una battuta al cinghiale. Il sabato successivo feci il mio rientro ufficiale. A malincuore lasciai a casa le mie carabine semiautomatiche (oltre alla BAR II ho anche una BAR incisa serie limitata, una H&K 770 Kurz, una SKS ed una Ruger 44 Magnum, tutte con mirino elettronico) e decisi di portare il calibro 12. Non ho mai amato cacciare gli ungulati con la canna liscia, ma avevo troppa confidenza con il mio Benelli le M1 Super 90 versione caccia (con calcio regolabile e senza l’orrenda prolunga del serbatoio). Pensai che la maggiore praticità che avevo con quell’arma avrebbe compensato il piccolo handicap della mano. Per le cartucce a palla sono sempre stato un tradizionalista, riempii la ventriera con delle Brenneke, Gualandi e Ferrandi.

I miei compagni di caccia furono talmente premurosi con l’invalido della squadra che quando seppero della mia intenzione di tornare a caccia vennero addirittura a prendermi a casa. I nostri tracciatori erano quasi certi che un grosso cinghiale doveva essersi rimesso nella macchia di Monte Popolo, così Angelo, il capocaccia, verificata la direzione del vento, studiò subito la strategia di come sistemare le poste. Io, prima ancora che si pronunciasse, gli chiesi se poteva mandarmi al “buco” del vecchio fondo chiuso, una riserva recintata ormai in disuso ed un tratto di rete rialzata si trovava proprio nelle vicinanze della macchia che dovevamo battere. Angelo contò le poste e quando vide che erano sufficienti per chiudere tutto il versante prefissato, mi autorizzò ad andarci. Nella condizione in cui mi trovavo, quella era proprio la posta che faceva per me. Se non ero in grado di colpire un cinghiale mentre s’ inginocchiava per passare sotto la rete non ero certo in grado di fare altro.


Mi appostai a due metri dalla recinzione, caricai il Benelli e mi sedetti sopra ad un sasso a fare il punto della situazione. Era veramente una giornata meravigliosa, pensai che la vita era bella e che era nostro dovere cercare di viverla bene. Il giorno dell’incidente ero andato molto vicino a dirgli addio, in un attimo avrei potuto perdere tutto: il bene dei miei cari, dei miei amici ma anche la possibilità di continuare a godermi le bellezze dei miei boschi. Mi venne spontaneo definire quel giorno come “La quiete dopo la tempesta”, avevo proprio bisogno di sentirmi così.

Uno sparo in lontananza mi riportò alla realtà. Ne sentii un altro ed infine una vera e propria fucileria, segno inequivocabile che doveva esserci una bella canizza in corso. Presi il Benelli, controllai che la cartuccia fosse in canna, che l’otturatore fosse ben chiuso e poi tolsi la sicura. Ad ogni minuto che passava gli spari si sentivano sempre più vicini. Dove ero appostato, parallelamente alla rete, avevo un’ottima visuale sullo stradone che la costeggiava, così, ad un tratto, mi colpì un movimento. E’ il cinghiale, ed è anche grosso! Per la miseria, ma quanto vantaggio aveva preso ai cani? Se avessi avuto una carabina avrei potuto tirargli subito. Da come veniva spedito, era evidente che conosceva bene la zona, andava dritto al “buco”! La mano offesa mi doleva, così l’aspettai già imbracciato seminascosto da un piccolo cespuglio. Non avevo fretta, l’avrei fatto avvicinare il più possibile prima di sparargli. Purtroppo avevo fatto i conti senza l’oste, mi ero dimenticato del vento. Quando il cinghiale fu ad una trentina di passi (misurati in seguito) s’inchiodò di colpo ed emise un energico soffio con il grifo, poi scattò come un fulmine verso il folto, ma l’avevo già sotto mira, così feci in tempo a spedirgli la prima Brenneke. Il grosso selvatico pur accusando vistosamente il colpo non si fermò, ma continuò la sua corsa disordinata nella macchia costringendomi a tirargli dietro altre due palle. Ero sicuro del primo colpo, un po’ meno degli altri due, ma mi rilassai subito sentendo il rumore provocato dallo scalciare del cinghiale morente. Mentre mi facevo strada tra il lintischio ricaricai il Benelli perché era meglio non fidarsi. Non avevo certo paura che mi caricasse, ma mi preoccupai che forse avrei dovuto dargli il colpo di grazia. Come lo raggiunsi m’accorsi che non ce n’era bisogno. Quel cinghiale non avrebbe corso più …...
 
Delle tre palle sparate due erano andate a segno ed anche discretamente bene. Sopraggiunsero anche i cani ed io fui felice di lasciarglielo azzannare, se l’erano proprio meritato. Da lontano qualcuno mi gridò: “E’ morto?” “Si” gli risposi e di rimando mi arrivò “Viva Maria”. L’ortopedico mi aveva prescritto un mese di convalescenza, ma io dopo quella battuta ero già guarito.


 
Marco Benecchi

 

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89 commenti finora...

Re: La quiete dopo la tempesta

Cosa vi ha fatto di male quel poverino di cinghiale siete dei cattivoni

da Kissmilicia  20/10/2017 7.29

Re: La quiete dopo la tempesta

Licia scolo' protegge la natura

da Kissmilicia  20/10/2017 7.28

Re: La quiete dopo la tempesta

Gli animalisti li tratto come i migranti e come tutte le persone che mi interessano poco
LI IGNORO TOTALMENTE

Già che ti ho risposto è stata per me una forzatura.

Se non avessero qualcuno (sicuramente ben pagato e d'interesse) che ogni tanto li nomina

A chi verrebbe mai la voglia di pensarli??
Guarda la LAV ad esempio.
Che sta per lega anti vivisezione

Come direbbe il buon Antonino Di Pietro.
"Ma che c'azzecca la lav con la caccia"

NON DEVONO ESSERE neanche nominati.
Né Brambilla, né la Colò etc...
NON DEVONO ESSERE NOMINATI
Zero assoluto
Terra bruciata.


Semplicissimo.
Forse sarà la primissima volta che io entro nell'argomento.
M

NB e non dire parolacce....

da Marco B x D  19/10/2017 15.51

Re: La quiete dopo la tempesta

Marco cosa ne pensi di tutti questi animalisti drogati e re cc hioni?

da D  19/10/2017 15.11

Re: La quiete dopo la tempesta

Marco...vero,non ci siamo scambiati mai questa "confidenza" @@:_))
Sparo a volo Marco ..ho la tesa aperta di tutto punto ma la caccia e il gioco sono per il tiro a volo.

ps: Leggo Filippo 53 e rafforzo il mio desiderio con l'andar del tempo,di voler tramutare la mia tesa per lo sparo a fermo..
***magia delle magie***

ps: Si cambia...da un totte di anni in poi non contano più le grandi sparatorie e i folti carnieri @::))

Confidiamo in questo fine ottobre ma l'odore del suide cacciato (IN BRACCATA) inizia già ad aleggiare per i boschi.

da massi  19/10/2017 14.14

Re: La quiete dopo la tempesta

Spero presto! In effetti a ottobre avrei voluto sdoppiarmi: colombacci, tordi, acquatici al Trasimeno (quando ci si poteva cacciare) oltre ovviamente al mio cane (quasi sempre setter). E se decidevi di andare col cane vedevi stormi di colombacci, o magari sentivi tordi dappertutto... o viceversa. Questa è la caccia, dove, come si sa, oltre che nella vita e negli amori, per un giorno di gioia cento di dolori!

da Filippo 53  19/10/2017 12.21

Re: La quiete dopo la tempesta

Ecco a cosa "dovrebbe servire" il Blog

E a parte la nostra Fratellanza...
Questo è un discorso, diciamo, piacevole che potrebbe coinvolgere molti appassionati...
Non io che di caccia ai colombi dal palco ne capisco, MOLTO meno del giusto
Sarò salito su un capanno dieci volte in vita mia...
Sempre con il rimorso di aver trascurato i cani lasciati a poltrire nei canili....

Saluti
M

NB le 6 x 62 Frères sono pronte quando te le vieni a prendere?????????????????

da Marco B x Filippo  19/10/2017 12.09

Re: La quiete dopo la tempesta

Spero di non essere scambiato per un sapientone. Ma la caccia ai colombacci dal palco è di grande tradizione qui in Umbria, e penso di poter dire la mia. Se il cacciatore (negli appostamenti umbri "cacciatore" è solo quello che comanda il gioco fra volantini e zimbelli, che noi chiamiamo azzichi) è bravo, e gli altri lo assecondano, si dovrebbe tirare SEMPRE a fermo (previa conta, per tirare tutti assieme) la prima fucilata, aspettando, con il cuore che batte all'impazzata, che il volo di colombacci si posi; e poi a volo le altre. Infatti gli appostamenti più tecnici prevedevano capanni con il tetto a ribalta, che venivano scoperchiati per tirare a volo dopo la prima schioppettata a fermo. Da giovane ho passato settimane sul palco... bei tempi!

da Filippo 53  19/10/2017 9.51

Re: La quiete dopo la tempesta

Ci conosciamo da molto tempo e non ho mai avuto l'occasione di chiederti come ti piace tirare ai colombi..
A fermo o al volo???
M

da Marco B x MASSY  19/10/2017 9.34

Re: La quiete dopo la tempesta

Passo zero....anzi doppio zero.

da Massi  19/10/2017 9.31

Re: La quiete dopo la tempesta

RAGAZZI,
Mi sono SEMPRE domandato una cosa...

Perché periodicamente appaiono certi individui eche cominciano a "molestarci" con frasi STUPIDE e OFFENSIVE??
Per non dire di una MELEDUCAZIONE unica??

Le risposte potrebbero essere molte, ma sostanzialmente credo che nel nostro caso si tratti di personaggi che hanno dei seri problemi famigliari e/o esistenziali che li portano a fare dei comportamenti deplorevoli

Forti dell'anonimato

Altrimenti credo che siano delle persone GELOSISSIME del nostro stato di Cacciatori TRANQUILLI e che non lo possono sopportare.
Come combatterli?
C'è un solo modo
Come diceva mio nonno Sigismondo

"Lasciamoli cuocere nel loro brodo"

Quindi lasciamoli sfogare così.
Avrei la facoltà di "oscurarli" ma sarebbe come riconoscergli un'importanza che invece non hanno..
NOI Fedelissimi del Blog. usiamo questo spazio per scambiarci opinioni, esperienze, idee, spessissimo saluti
Non mi sembra che nessuno abbia mai manifestato il desiderio di gareggiare o di confrontarsi su qualcosa.
Questo non è un Blog destinato alle competizioni
Tutt'altro.

Preoccupiamoci invece di questo clima del cavolo.
Anche oggi PASSO ZERO,
A me non mi tocca perché anche questa mattina mi sono fatto le mie belle 4 ore di caccia coi setter senza trovare un cavolo di niente. I cani non hanno "mosso coda!"
Ma almeno ci siamo goduti la bellissima giornata.
Oggi pomeriggio invece POLIGONO dalle 16 fino a pochi minuti fa....

Un carissimo saluto a tutti
Specialmente agli uomini di buona volontà
Onesti e soprattutto EDUCATI.
Purtroppo se ne incontrano sempre meno
E la cosa mi preoccupa MOLTISSIMO.
Io a 57 anni sonati mi sento ancora in dovere di dare del LEI a chi ne ha 60....
Non c'è più rispetto per Nessuno
M

da Marco Benecchi x TUTTI  18/10/2017 18.39

Re: La quiete dopo la tempesta

turi l'idiota !

da pippo  18/10/2017 15.58

Re: La quiete dopo la tempesta

Povero Blog, come sei ridotto....

da Filippo 53  18/10/2017 14.34

Re: La quiete dopo la tempesta

ma anche tu marco ma le' datti na calmata sembri un bambinone viziato le'

da Turi el tuscanin  18/10/2017 13.40

Re: La quiete dopo la tempesta

o geppo ma qualche volta la tu moglie ti da anche la figa

da Turi el tuscanin  18/10/2017 13.38

Re: La quiete dopo la tempesta

o massi ,ma noun ti aveano messo in gattabuia? se ne parlato tanto su giornali

da Turi el tuscanin  18/10/2017 13.37

Re: La quiete dopo la tempesta

no no Geppo ..non sono grande affatto ..comunissimo mortale !
Metti anche le cuffie ?

da Massi  18/10/2017 13.36

Re: La quiete dopo la tempesta

ma annhe tu' geppo ma vai afar i9n ciulo buffoncello da 4 soldi.

da Turi  18/10/2017 13.35

Re: La quiete dopo la tempesta

Ma io ciappo quello che piu mi gusta ,se l'oggi trovo una lepre me la ripotro se ll'oggi trovo 4 allodole me lle riporto e se tro vo un capriolo me lo mangio subiro ma ndate afff con tutte queste regole che vi inventate !! oggi so uscito nel osco e to preso 6 tordi un cinghialotto due colombacci e me ne son tornato a casa. questa e' caccia e non tutte le regole che vi siete inventati!

da Turi  18/10/2017 13.34

Re: La quiete dopo la tempesta

Geppo,
Sinceramente non capisco il motivo di tutta questa tua acredine verso tutti.
Per chi ama la caccia a palla e non..
Ma chi ti ha chiamato???
Se il NOSTRO BLOG non ti piace, perché visitarlo..
Non me lo spiego.
Davvero....

INOLTRE

MOLTO PIU' IMPORTANTE,

Mi spiace per tua madre (che hai messo in vendita per dieci pispole) che non è riuscita a darti una buona educazione.
Mi rammarico per Lei...

Saluti
MB

da Marco B x Geppo  18/10/2017 12.47

Re: La quiete dopo la tempesta

travisare le parole altrui è come offendere. Pensa a come scrivi tu . grazie

da G  18/10/2017 12.21

Re: La quiete dopo la tempesta

Ma non si era detto di evitare certe espressioni????? Che gente che circola...

da Filippo 53  18/10/2017 9.07

Re: La quiete dopo la tempesta

Ciao Marco, è un po' che non scrivo piu' sul blog ma mi ha colpito una frase del tuo articolo: "cacciare il capriolo in battuta va contro tutti i principi, sia etici sia venatori". Affermazione a mio modo di vedere molto "forte". Nella maggior parte delle nazioni limitrofe all'Italia (Svizzera, Francia, Germania; non conosco la realtà austriaca) si caccia il capriolo sia in battuta che con l'ausilio di cani. Non penso che ai cacciatori europei che praticano questo tipo di caccia piacerebbe sentirsi additati come dei profanatori dei principi di etica venatoria. Vuoi argomentare questa tua affermazione? Grazie, ciao

da Cincilla in letargo  17/10/2017 22.56

Re: La quiete dopo la tempesta

Avevo sempre creduto che in Scozia i tordi fossero protetti, così come le pispole e i beccafichi.

da Filippo 53  17/10/2017 19.12

Re: La quiete dopo la tempesta

Anche io ho un express giustapposto in calibro... 416 Rigby..
Non dico purtroppo ma quasi...
L'avrei preferito un 450 o in 450-400,
Comunque ho anche il 470...............
Ma quando il buon Pierino Zanardini lo costruì di munizioni NITRO non se ne trovavano molte in giro
ed il loro costo era proibitivo
Non tanto per il cacciatore quanto per l'artigiano che doveva consumarne il giusto per eseguire la giusta convergenza.
Poi grazie alla FEDERAL, alla HORNADY, alla NORMA ed al ritorno della Kynoch tutti i grandi calibri Nitro sono ritornati molto attuali.
Ma stiamo parlando di armi MOLTO particolari,
Ma oggi prendere un express in 308 o in 30.06 mi sembra un controsenso.
Tutto qua...
Poi COME AL SOLITO ognuno fa quel che vuole..
Saluti
Marco

da Marco B x Filippo  17/10/2017 16.41

Re: La quiete dopo la tempesta

si è vero hai ragione. ma io in Scozia ci vivo e ci vado anche a caccia comunque hai ragione troppo facile...io vado a colombi solo con il calibro 6 e al volo nel mezzo del bosco ! ma è troppo facile lo stesso. Hai ragione meglio la caccia in Italia , magari a cervi che pascolano tra le case come le pecore molto impegnativo ! Grande Massi il vero cacciatore..

da geppo  17/10/2017 16.21

Re: La quiete dopo la tempesta

ODDIO..Andare a Colombacci in Scozia non e' che sia il massimo di bravura e sportività ......
Magari con cravatta e guanti in pelle....@

da massi  17/10/2017 12.46

Re: La quiete dopo la tempesta

non sono frettoloso ho letto bene ma non fila il tuo discorso. Comunque , se è vero, bravo. Lo so che sono più bravo.

da Geppo  17/10/2017 12.27

Re: La quiete dopo la tempesta

Ciao Geppo. Sarai un gran camminatore, ma mi pare che sei frettoloso nella lettura; ho detto che ho dovuto far passare il fagiano perché era contro sole. Comunque ho già detto che sei più bravo di me, e su questo non posso farci niente. Devi aver pazienza, sono uno dei poveri convinti e poveri ignoranti

da Filippo 53  17/10/2017 10.39

Re: La quiete dopo la tempesta

uN SALUTO A TUTTI. Vedo che non sono l'unico che fatica a sbarcare il lunario se non trova cervi...e all'occorrenza anche una schidionata di tordi è tanto ma tanto ben accetta, magari dopo un pò di uscite a vuoto, aria buona a parte e un gotto di rosso con un contadino che per fortuna non manca mai. Comunque X MARCO ho informato il mio "collega" circa l'ottima alternativa del 7/8 x 57 r sul suo express. Volevo chiederti.... tu parlavi del 444M e del 375hh (a volte leggo anche del 458WM) su express; ma non sono tutti rimless cioè senza collarino tipo 8x57R? immagino funzionino benissimo anche lì, ma eventuali incollaggi o altro? pensavo di prendermi un semiautomatico o sovrapposto in cal 20 x caccia minuta (sono leggerissimi) Grazie FB

da FILIPPO60  17/10/2017 10.03

Re: La quiete dopo la tempesta

Il fagiano è caduto fulminato. E in Scozia la macchina si usa poco e niente. Ti assicuro che lassù la caccia è estremamente faticosa (almeno come l'ho fatta io). Poi si tira a fermo... Saluti dal zuper

da Filippo 53  17/10/2017 8.52

Re: La quiete dopo la tempesta

Francio , lascia perdere questi sono zupper cacciatori !! io per 10 pispole venderei mia madre ma che ne sanno questi di caccia che si siedono sulla macchina e dicono che quella è caccia VERA ???????????????????????????????? Ho letto le tue avventure e mi sei piaciuto subito perché SEI VERO!! Fillipo non ho capito se lo hai presso o meno il fagiano ma la situazione era molto sportiva certamente migliore del tiro a fermo al cervo scozzese ! Anche in Scozia girano con la macchina tipo Ungheria ! WALTER DAI RISPONDIIIII

da Geppo  17/10/2017 8.03

Re: La quiete dopo la tempesta

""""""""Parlo dei primi anni 50 si intende quando pettirossi capinere e passeri servivano a sfamare la famiglia """""""""

Caspita, dalle tue parti le famiglie dovevano avere pochissime esigenze se gli bastava mangiare dei poveri uccelletti di pochissimi milligrammi di peso per sostenersi
Quando una bella pagnottona di pane da 2 kg pootevano permettersela tutti
L'Italia non è mai stata il Biafra..
UN po' di povertà c'è stata e c'è tutt'ora ma di fame non è mai morto nessuno.
Caro Francio ti sei dimenticato di dire agli amici del blog come venivano catturate "quelle anime di Dio" come le chiamava mia nonna

Su, dillo, con le TAGLIOLE in inverno, quando dovevano solo decidere se morire di fame , di freddo o dopo una lenta agonia spezzati in due da una tagliola da topi...

Ti mancano quei tempi...?????

Mahhhhh..

da Marco B x Francio  17/10/2017 6.18

Re: La quiete dopo la tempesta

Se non ti dispiace ti rispondo io al posto di Walter..
Hai ragione su di una cosa e torto su di un'altra...
Hai ragione che con 50 colpi non riuscirei a prendere neanche un tordo
Aimee è vero,
Come hai fatto a scoprirmi???
Mannaggia
Ma hai torto sul prezzo di un buon cervo
Con 5000 euro te lo fanno solo fotografare.
Per abbatterlo a FERMO; con il bollino all'orecchio con il prezzo ce ne vogliono
MOLTI ma MOLTI di più...
Fattelo dire da Walter che li ha cacciati
Saluti
Marco

da Marco B x Geppo  17/10/2017 6.12

Re: La quiete dopo la tempesta

Ho già scritto che a settembre ho tirato un cervo in Scozia. Effettivamente era fermo. Invece domenica con una vecchia doppietta calibro 20 ho preso un fagiano che veniva in picchiata giù per un pendio notevole, e siccome era controsole ho dovuto farlo passare, girarmi e tirargli un bel po' sotto (data la velocità che aveva raggiunto ). Guarda Geppo che si possono tirare cervi e tordi, magari tu sarai sempre più bravo di me, ma non fa niente

da Filippo 53  17/10/2017 6.10

Re: La quiete dopo la tempesta

il beccafico è delizioso ma qua è tutta gente da cervi !! che se vai a tordi si mette a ridere mentre se tiri un cervo da 5000 euro sei un zupper cacciatore ahahaha poi li vorrei vedere a tordi ! 50 colpi forse uno ! ahahah a sparare da fermo sai che fatica !!! poi gli fanno la messa ... ma si potrà essere cosi....iiiii
Walter rispondi !!

da Geppo  16/10/2017 20.30

Re: La quiete dopo la tempesta

Parlo dei primi anni 50 si intende quando pettirossi capinere e passeri servivano a sfamare la famiglia insieme alle rane e alle lumache .ALTRO CHE lo schifo del supermercato di carne nelle vaschette.

da Francio  16/10/2017 11.30

Re: La quiete dopo la tempesta

Io per esempio caccerei se venisse reintrodotto tra le specie cacciabili il BECCAFICO solo per sentirne il profumo di quando mio nonno petro li arrostiva alla fiamma del camino

da Francio  16/10/2017 11.28

Re: La quiete dopo la tempesta

L'express deve "sembrare" una spingarda da elefanti altrimenti che express è?
A quel punto allora si potrebbe prendere un combinato
Molto versatile ma più somigliante ad un'arma liscia Motivo per cui MOLTI comprano un express (e come li capisco!)
In 444 Marlin, 45/70 GTV e 375 HH
L'express "deve" avere un vivo di volata aggressivo per mantenere il suo fascino esotico,
Altrimenti, per la caccia al cinghiale, un 7 x 65 sarebbe l'ideale..
Saluti
M
NB tra il 30 R e l'8 x 57 JRS io preferisco 1000 volte il più vecchio e tranquillo 8 Mauser con collarino

da Marco B x Filippo  15/10/2017 19.01

Re: La quiete dopo la tempesta

grazie Marco.
Come hai ragione. Dice che il 30R costa troppo e non lo trovi, che il 9,3 x 74r è come uscire con una spingarda da elefanti....mentre il 3006 lo trovi dappertutto anche da noi.....Circa i tordi è sempre una questione di gusti...forse è in questo blog che ho letto di un signore che dopo aver cacciato tutto e dappertutto nel mondo ha trovato la propria passione nelle beccacce (!?). abbandonando tutto il resto. Come dici spesso ...il mondo è bello xè è vario.....Saluti

da filippo60  15/10/2017 15.58

Re: La quiete dopo la tempesta

Caro Massy,
In MAREMMA un capanno a colombi costa più di tre cervi Kapital...
E tu dovresti saperlo...
Te lo immagini come stanno i cacciatori che conosco io??

A tre - cinque colombi al giorno..
Quando dice bene

Anche oggi PASSO ZERO!!!

da Marco B x Massy  15/10/2017 13.57

Re: La quiete dopo la tempesta

Comperare un express in 30.06 o in 308 è un abominio

Praticamente come fare l'amore vestiti!!!!!

Tra i due ovviamente preferisco il 30.06,
Almeno nelle strabiche due canne...........

Ma non vedo il motivo del perché il tuo amico non lo voglia prendere in 8 x 57 JRS in 30 R Blaser o in 9,3 x 74 R
Bhooooooo?????????????

Saluti
M

e non ti affannare di cercare un bel cervo in bramito
Meglio un tordo tra gli ulivi....

Caspita, questa per me le batte tutte...
Davvero.................

Peccato che il conte Paul Palffy è morto altrimenti mi sarebbe piaciuto raccontargliela

da Marco B x Filippo  15/10/2017 13.56

Re: La quiete dopo la tempesta

...Marco..barcolliamo ma mica molliamo ! Mai mollare anche dalle tese #@#$ da buio a buio

da Massi  15/10/2017 11.07

Re: La quiete dopo la tempesta

Buongiorno Marco. Io di cervi per ora non ne ho fatto nessuno, tordi invece....ma non dispero che ho un conoscente affezionato al bramito e quindi ci spero. Una questione tecnica. Questo mio nuovo compagno di caccia vorrebbe comprarsi un express in 30-06 o 308 w per le battute (usa solo armi pluricanna; per xyz motivi evita impianti derivati da qualsivoglia arma militare, bolt action o bloccocadente che sia per non parlare poi dei semiautomatici......). Sto tentando di convincerlo ad usare l'8x57R 0 il 30R o un 7 x (57R/65R) in valida alternatica ma l'amico è pervicace. Obtorto collo quale dei due .30 eventualmente consiglieresti? il 30-06 suppongo che è più versatile? Grazie e saluti

da FILIPPO 60  15/10/2017 11.03

Re: La quiete dopo la tempesta

Effettivamente non ho speranza con chi paragona un cervo ad un tordo. Come già detto non siamo neanche nella stessa galassia. Solo il fatto che per trovare un buon cervo devo farr 2000 km mentre per tirare 10 tordi posso andare dietro cada. Anche oggi

da Marco B x geppi  15/10/2017 10.41

Re: La quiete dopo la tempesta

Effettivamente non ho speranza con chi paragona un cervo ad un tordo. Come già detto non siamo neanche nella stessa galassia. Solo il fatto che per trovare un buon cervo devo farr 2000 km mentre per tirare 10 tordi posso andare dietro cada. Anche oggi

da Marco B x geppi  15/10/2017 10.41

Re: La quiete dopo la tempesta

O geppo ma se tu sembri un grullo scemo con la tu' faccia ma osa vai cercando scemottino

da M  15/10/2017 9.50

Re: La quiete dopo la tempesta

Ahh !! marco quel Walter te ha messo in saccoccia! la sa più lunga di te !! ah ah ah

da Geppo  14/10/2017 20.05

Re: La quiete dopo la tempesta

Ho notato un aumento incredibile di scoiattoli neri sciurus sciurus

da Francio  14/10/2017 16.54

Re: La quiete dopo la tempesta

Io abito in zona roma nord sono tornato 1ora fa in effetti e' vero dopo la sparatoria di quattro giorni fa parlo di tordi e qualche colombaccio ,stamattina niente di niente ,camminando per fossi appena 4 tordi .Per fortuna tra poco potro' dedicarmi alla caccia che piu' adoro ,cinghiale in solitudine e beccaccia .La caccia in squadra non fa per me.Troppe regole e bisticci.

da Francio  14/10/2017 16.07

Re: La quiete dopo la tempesta

Se da te il passo è stato come qua da noi
Credo che gli spiedini dovrai farli con le quagliette comperate alla Coop.!!!!!!!!!!!!!!!

Qui è un pianto...

Io sono sceso dalla macchina con 4 setter alle 7 e sono rientrato alle 10,30 con...

Una fagiana..
Vecchia e "cattiva" ma quella ho trovato....

Quando di solito, lungo il mio solito tracciato, avrei visto involare tordi, merli, frosoni, storni, etc..
Non ho visto niente.
Come non ho visto volare un Colombaccio.
Mi dispiace moltissimo per i migratoristi
Specialmente per chi pratica la caccia ai colombi dal capanno....
M

da Marco B x Francio  14/10/2017 13.02

Re: La quiete dopo la tempesta

A singolo potro andare solo da novembre ,quindi domattina tordi a schizzo la mia passione ,dalle 13 alle 15 macinero' km. siepi e cespugli e fossati e la sera tutto spiedo con foglie d'alloro e pezzi di maiale

da Francio  13/10/2017 20.47

Re: La quiete dopo la tempesta

EDUCATAMENTE si può fare tutto
Ma quando qualcuno esce dal "seminato" oltre a non sopportarlo,
Non ne capisco né giustifico il motivo...
Non mi è mai piaciuto il calcio proprio per l'astio che si crea tra tifoserie.
Le parolacce
Gli insulti
Gli scontri
Addirittura i morti

Da non credere..
Saluti
Marco

Ecco, siamo in pieno passo..
Questa sera tutti a preparare zaini e "catane" di cartucce..


Mentre Io invece ho preparato solo la ventriera e i collari BS Planet..
Di cui non posso più fare a meno
E poi via a cercare qualche fagianaccio..

da Marco B x Filippo  13/10/2017 18.41

Re: La quiete dopo la tempesta

Bravi, bravissimi; e tanta tanta salute a tutti. Non vedo cosa ci sia di strano a preferire una caccia a un'altra... Ma si può discutere su queste cose?

da Filippo 53  13/10/2017 18.05

Re: La quiete dopo la tempesta

Quello che mi da piu' soddisfazione oltre alla sera quando stanco morto infilo le prede allo schidione e come ho preso quella selvaggina ,all'apertura per esempio ho rincorso una lepre un giorno intero insieme ai miei adorati cagnoloni non so neanche se quando lo presa nel tardo pomeriggio era la stessa delle ore 09 quello che so con certezza e' che pesava 3,860 gm per essere precisi.

da Francio  13/10/2017 16.04

Re: La quiete dopo la tempesta

Ma a qualcuno come me interessa solo sparare ,vuoi al cervo oppure all'allodola e al tordo ,dicevo a qualcuno di voi piace anche mangiarla la selvaggina cacciata? Io quando la sera torno con anche 10 tordi e 4 allodole me li infilo allo spiedo del camino e sono l'uomo piu' felice del mondo, qua' tutti sparano per non parlare di quelli che vanno all'estero che la selvaggina la buttano anche nel secchio dopo essersi fotografati

da Francio  13/10/2017 15.59

Re: La quiete dopo la tempesta

faccio fatica a crederci 100/130 tordi al girono in Sardegna negli anni 80 se mi dici fine anni 60/inizio anni 70 posso anche crederci ( se ne facevano un centinaio anche in Puglia) ma dopo molto difficile . Poi tutto è possibile. Ho cacciato al bramito molte volte , divertente, entusiasmante ma preferisco la sacca delle cartucce e i tordi al traccheggio anche se lo scrivi in senso dispregiativo MENTRE noi siamo i migliori tiratori in assoluto. Io vado a caccia anche con la carabina ma solo come riempitivo , forse non sono un esperto come te ma ho abbattuto di tutto e di più. Unico ungulato che mi da soddisfazione è il camoscio con la neve in pieno inverno con freddo che ti brucia la pelle. Fillippo le foibe non erano per te ma per spiegare che non vado a caccia in quelle nazioni di assassini. Però non mi hai risposto che ci sei andato a fare i Tunisia dove la licenza costa un botto, per poi fare il moralista . Io sono d'accordo con te che a 40/50 tordi ci si potrebbe fermare ma se paghi un occhio della testa vai avanti. Comunque è finita pure la ...come i Spagna...Francia ...Marocco .Portogallo e presto finirà anche in Grecia con i filmati che passano sulla tv stiamo freschi!
Certo i cervi non finiranno mai per acquistarne i diritti di un abbattimento serve un mutuo , selvaggina per cacciatori snob e caccia FACILE !! mettila come vuoi ... dietro la parata ... non hai l'accompagnatore che dice come e dove ma sei da solo e i tordi arrivano, alti, bassi , di fianco , li devi prendere dove passano , calcolare ogni volta il giusto anticipo, scegliere la carica giusta e poi trovarli a terra. Si caccia da "sfigati" .. meglio seduto su una macchina a scegliere il cervo giusto con il tagliandino sull'orecchio!

da Walter  13/10/2017 14.04

Re: La quiete dopo la tempesta

Caro Walter,
io sono nato ed attualmente vivo a Civitavecchia,
Una "fermata" prima di Olbia - Golfo Aranci..
Io ho preso la licenza nel 1976 per poter praticare la caccia REGOLARMENTE
(perché ci andavo anche prima armato di tutto punto!!)
al cinghiale in battuta, la cosiddetta Cacciarella e per andare a tordi in Sardegna.
SEMPRE su invito dei locali,, ospiti di amici..........

E fare 100 - 130 tordi al giorno, non era un fatto eccezionale.
Se ti reggeva la spalla e la testa.
Tra spollo, scaccio e rietro...
A quei tempi ero uno "sparatore" incallito, oggi lo sono un po meno.

Ma secondo me

RIPETO

SECONDO ME

Non è assolutamente paragonabile la caccia al tordo, che poi più di caccia dovremmo dire il TIRO al tordo con la caccia al CERVO IN BRAMITO

Io sono appena rientrato dall'Ungheria (seguirà racconto) e certe mattine ti bramivano INTORNO 5 cervi da 50 a 100 metri...

Da brivido...
Ovviamente per chi apprezza questo genere di CACCIA,
Con degli accostamenti da

Cedrone al canto..

Ma mettermi dietro ad un cespuglio con due zaini di cartucce tra i piedi e un automatico a cinque colpi tra le mani, non me la sento di paragonarcelo!
Saluti
M

da Marco B x WALTER  13/10/2017 12.50

Re: La quiete dopo la tempesta

Forse paragonare un cedrone al canto (io l'ho fatto addirittura con il volpino Spitz) con un cervo ci "potrebbe" quasi stare,
Ma paragonare un cervo a un "tordo tra gli ulivi"

Mi sembra di stare a parlare con ET l'extraterrestre.....

Non siamo neanche nella stessa galassia, non sullo stesso pianeta....

Io non mi sognerei mai e poi mai di criticare chi caccia le allodole con la giostra coi specchi,
A me non piace ma capisco chi invece l'adora...

Ma secondo me...

Chi si accanisce a denti stretti contro la caccia a PALLA e contro chi la pratica
I motivi sono sostanzialmente due:
1) perché non l'ha mai praticata come dovrebbe
2) perché ha qualche remora o rancore contro chi per andare a caccia deve accollarsi "anche" una buona spesa economica sia per acquistare le attrezzature sia per poterla praticare anche all'estero.

Chi ne parla così male forse dipende anche perché non vogliono o non possono permettersela.
Chissà..??

Ma paragonare un Cervo ad un Tordo è ..

OFFENSIVO..

Gli vogliamo anche dare della Vacca?
Ok, ma allora sarebbe più appropriato dare del maiale al cinghiale (MOLTO più somigliante!) o della pecora ad un camoscio...
Su, facciamo i seri

Io sono apertissimo a tutte le discussioni, scherziamo?
ma PER PIACERE, cresciamo una volta per tutte.
Parole come Vomito, fanno cagare, schifo, cessi, etc,
Perché non proviamo (non è poi così difficile..!) a evitarle?
Saluti
Marco

da Marco B x Tutti  13/10/2017 12.38

Re: La quiete dopo la tempesta

Non c'è bisogno di scusarsi... siamo fra amici, almeno lo spero!

da Filippo 53  13/10/2017 12.11

Re: La quiete dopo la tempesta

Chiedo scusa.

da Francio  13/10/2017 11.48

Re: La quiete dopo la tempesta

Ciao Francio, mi pare che il nervoso sei tu... io non ho né criticato, né tantomeno offeso nessuno; e invece tu adoperi espressioni poco simpatiche. Pazienza; quanto alle Foibe, ho il massimo rispetto per quelle terribili vicende, ma qui stavamo parlando di caccia, e di gusti ad essa attinenti! Senza polemica
PS: la Storia è una delle mie passioni

da Filippo 53  13/10/2017 10.54

Re: La quiete dopo la tempesta

Francio adesso non esageriamo su. Le caccie sono tutte belle poi c'è a chi piace una cosa a chi un'altra. senza litigare per questo e anche tu Walter , hai una parte di ragione ma dare della Vacca a Re del Bosco ! insomma

da Benelli  13/10/2017 10.01

Re: La quiete dopo la tempesta

Augurando che non passi il binomio " toscano - merda .."
rammentiamo che ogni mondo è paese !

da Massi  13/10/2017 9.40

Re: La quiete dopo la tempesta

Ma dai non pensavo davvero che professionisti del genere possano sentirsi dei grandi tiratori abbattere animali a fermo!! Io non ci andro' mai piu' !!! Pratico la caccia a singolo a cinghiale e qualche ungulato dormo nei casolari abbandonati la notte con i miei due cani da solo ,ho una paura terribile ma quando la sera porto a casa un bel verro di 137 kg. come il primo che ho preso 2017 guadagnato con rischio enorme in forre foltissime mi fa sentire in pace con me stesso non come lo schifo che ho sentito quando ho abbattuto quell'animale a fermo come al tirassegno dell'eur

da Francio  13/10/2017 8.49

Re: La quiete dopo la tempesta

Guarda che sono andato anche all'estero ti ripeto pochissimissime volte e ti ripeto anche che abbattere un cervo il piu' smaliziato che ci sia in quei posti e' davvero ridicolo.

da Francio  13/10/2017 8.34

Re: La quiete dopo la tempesta

ammazza che nervosismo!! ho solo scritto che secondo me è più difficile un tordo tra gli ulivi alla scaccia che un bersaglio di oltre un metro FERMO! Sardegna milioni di tordi DOVE E QUANDO? 50 tordi erano un record anche negli anni 70/80 cera anche chi ne faceva di più ma erano ottimi tiratori. La Tunisia ( a parte il costo) è sempre stata la mecca per i tordi poi Spagna , Portogallo , Francia , Marocco e ora Grecia. Filippo ci sono sempre gli scatenati nella caccia ma 200 tordi era la regola "allora" tu andavi per 30 tordi? allora potevi stare a casa in Italia 30 tordi li fai ovunque - anche adesso-! Riguardo il cervo ne ho abbattuti una ventina ( non sono molti) e circa un centinaio di femmine ( poche ) ma è una caccia che non mi piace "una vacca nel campo" ( scusami il termine ma io la vedo cosi) ferma troppo facile. Meglio il tordo tra gli ulivi. Il Bramito è molto bello ma il tiro difficile ( 30 metri / 50 metri ) !! se sei un pochino freddo non è un problema. Mi emoziono più con un cedrone al canto e un tordo tra gli ulivi! La Scozia . ti portano anche il fucile e te lo danno quando sei a 100 metri , difficile perché devi fare come vogliono loro. In Croazia e Slovenia mai cacciato sono figlio dei figli di Istriani buttati nelle foibe , cerca di capire o vai a studiare la storia.

da Walter  13/10/2017 7.41

Re: La quiete dopo la tempesta

A fine settembre sono stato in Scozia a cervi. Se qualcuno crede che tirare un cervo sia facile lo invito a andarci. Altrimenti non perda il tempo a parlare (o meglio, scrivere) di cose che ignora. Altra cosa: ma perché usare termini dispregiativi? A qualcuno viene da vomitare, poi ci sono animali nobilissimi scambiati per vacche, addirittura ci si dovrebbe vergognare di aver tirato un cervo. Calma e rispetto. In gioventù ho cacciato anch'io i tordi, con grande soddisfazione. Ma quando sono andato in Tunisia e ho visto colleghi cacciatori che facevano scenate agli organizzatori perché non avevano potuto abbattere ALMENO DUECENTO TORDI AL GIORNO allora si che mi sono vergognato di far parte di quella congrega...

da Filippo 53  13/10/2017 7.03

Re: La quiete dopo la tempesta

Lo avevo capito che non avevi MAI cacciato i cervi "Pannonici"

E non OSO PENSARE che eri in un recinto.................

Allora facciamo così,
Vai a cacciarli per UNA SOLA VOLTA

in Ungheria, in Croazia o in Slovenia.....

Poi ne riparliamo

OK?

Ciao
Marco

da Marco B x Francio  13/10/2017 6.02

Re: La quiete dopo la tempesta

In toscana e ti assicuro che me ne sono vergognato di aver sparato ad una preda cosi facile . Senza contare che il capo dei soci dell'azienda era anche un gran pezzo di m.. toscano,non ci andro' mai piu' meglio i cinghiali diecimila volte.

da Francio  12/10/2017 21.55

Re: La quiete dopo la tempesta

Mi incuriosisce sapere dove sei stato a caccia a cervi,
Saluti
Marco

da Marco B x Francio  12/10/2017 19.43

Re: La quiete dopo la tempesta

Walter ha ragione,ma ognuno pratica la caccia che piu' gli piace ritenendola piu' sportiva ed etica di un altra poche volte ma anche io sono andato a caccia di cervi e daini e anche quando ero alle prime armi tirare ad un animale fermo o in leggero movimento con la tecnologia che abbiamo oggi a disposizione e' semplicissimo ,ma la mia passione e' anche il tordo tra gli ulivi .. e il beccaccino ,e quando cascano che hai solo due metri di spazio per inquadrarli di stoccata mi da le piu' grandi soddisfazioni di questo mondo

da Francio  12/10/2017 17.22

Re: La quiete dopo la tempesta

Dimenticavo.....

meglio un tordo tra gli ulivi , più sportivo e difficile

Difficile sparare ad un tordo in mezzo agli ulivi con un 12 canna cilindrica cartucce da 34 grammi senza contenitore??????????????????????????????

Dai...
Dimmi che stavi scherzando...

Hai mai tirato ad un cervo (che non è proprio una vacca) di NOTTE da 200 metri appoggiato ad un bastone o, peggio ancora, ad una traversina mezza marcia di una traballante altana?

Provaci...
Poi ne riparliamo
Cordiali saluti
Marco

da Marco B x Walter  12/10/2017 16.17

Re: La quiete dopo la tempesta

L'hai MAI PROVATA la caccia al cervo al Bramito...??????????????

Dovresti

Io ho abbattuto milioni di tordi in Sardegna (nel anni settanta ci andavamo in pochissimi)
E quando ne hai presi 10 tutti gli altri 990 su mille è come tirare al tiro a segno.
I tiri sono sempre ripetitivi
Ho visto sbagliare più cervi che tordi
Ovviamente in proporzione
Se poi sei icemen che non ti emozioni allora è tutto un altro discorso...
Io ho fatto dal passero all'alce (ho abbattuto anche qualche toro selvatico di 12 - 13 quintali!) e posso GARANTIRTI che la caccia al cervo al bramito è una delle più belle cacce che esistano..
Per me ovviamente

Saluti
Marco

da Marco B x Walter  12/10/2017 16.14

Re: La quiete dopo la tempesta

meglio un tordo tra gli ulivi , più sportivo e difficile. Sparare a una vacca ( bersaglio oltre il metro) da fermo a corta distanza mi fa rabbrividire . Oltre il costo che è soggettivo ( vero) ma io vado 5 volte in Grecia a Tordi . Il cervo è un bel animale ma fa una puzza da far vomitare , nessuna difficoltà nel tiro ( meglio un cinghiale in corsa ) e non ha il giusto rapporto qualità prezzo. Una caccia per vecchi spendaccioni che di caccia non capiscono molto ( non è il tuo caso) ma meglio i tuoi racconti del cinghiale VERI E BELLI.

da Walter  12/10/2017 13.59

Re: La quiete dopo la tempesta

Francio mi piace molto anche me il Montefeltro e lo uso quasi sempre ( anatre / colombi / tordi) preferisco la canna da 70 crio con strozzatori da una o due stelle. anche per i tordi perché mi piace "chiuderli" tra le stelle . gran bel fucile

da Pietro  11/10/2017 18.04

Re: La quiete dopo la tempesta

Un semplice benelli montefeltro aquistato per caso , canna 61 e 65 cm. sfido chiunque a farmi provare un fucile piu' letale e migliore di questo ! Saro' stato fortunato ma e' una cosa da non credere purtroppo ho sempre sottovalutato la benelli ed ho aquistato i primi fucili benelli solamente 10 anni fa' , vi dico solo che avevo le piu' prestigiose marche in armadio e dopo qualche anno me ne sono sbarazzato e tenuto solamente benelli ,il motivo?? nessun fucile odierno e' paragonabile ad un benelli .Soprattutto soprapposti e doppiette fanno orrore!! Stamattina sono uscito a tordi ,potevano passare alti bassi velocissimi non se nne' salvato uno . nessun ferito .Domenica ci vado anche al cinghiale con palla gualandi provato da me benelli montefeltro 40 metri palla in cerchio di 15 cm. canna da 61 cm.

da Francio  11/10/2017 16.01

Re: La quiete dopo la tempesta

vallo a spiegare a chi crede che le "canne" dei fucili siano tutti uguali! Bel "fucilino" il marocchi le agenzie venatorie per i viaggi all'estero dovrebbero farne largo uso , costo contenuto e ottime prestazioni per chi si regala la settimana di ferie venatorie a tordi, allodole, colombacci o anatre. Invece, in giro per l'Europa, trovo sopratutto vecchi Beretta , Benelli stra vecchi, semi automatici Turchi . Viaggiare con il tuo fucile al seguito è sempre più problematico negli aereoporti , sopratutto in Italia.....

da Benelli  11/10/2017 7.53

Re: La quiete dopo la tempesta

Caro Collega,
Il problema dei Manufatti che poi devono essere venduti e quindi destinati al mercato è che
"per produrli" devi metterci dei materiali "Appena accettabili" e poi devi farli
VELOCEMENTE se vuoi mantenere i costi e quindi i prezzi competitivi.
E la parola VELOCEMENTE non si abbina molto alla parola Accuratezza di tiro..........
Per dirla in breve.
Per tornire la canna del mio Marocchi c'è voluta una giornata,
Con lo stesso tempo di solito se ne fanno almeno un centinaio...
Saluti
M

da Marco B x Benelli  10/10/2017 18.27

Re: La quiete dopo la tempesta

si è una discussione molto amichevole tra due "cacciatori" coetanei. Francio anche io sono benelli dipendente ma sul Vinci avrei da dire molte cose NEGATIVE. ne ho due per caccia in valle uno usato per la caccia negli usa ( Wasghinton state) con cariche inox bomba ( in Italia non ci sono cariche del genere) e l'altro usato nel Delta ma con scarsi risultati. Alla benelli una volta ero di casa entravo ed uscivo come a casa mia .oggi è cambiato tutto. Anche io ho un Benelli comfortech dedicato con una canna speciale e strozzatori "artigianali" ( ne ho 4 tutti uguali e camo ) che uso solo per le anatre e colombacci. Il problema sono le canne che non tutte sono uguali !!! ( qui ha ragione MB) ma vanno testate una per una se ti danno la possibilità. A grandi linee vanno tutte bene ma c'è sempre la "Top rifle barrel" che non è per tutti ma per pochi. Poi c'è il manico ma quello si migliora sempre sparando ! Poi è questione di gusti perché oggi i semiautomatici sono tutti ottimi e molto funzionali.

da Benelli  10/10/2017 7.22

Re: La quiete dopo la tempesta

Mi sembra che la nostra sia una discussione amichevole ma ... sterile.
Stai confrontando DUE Generazioni diverse di armi....
Non si può paragonare un VECCHIO Breda con un Benelli NUOVO.
Hai ragione, il Marocchi è una copia ESATTA del Benelli, ma il MIO è fatto
"A parte".
Quindi è un po' meglio degli altri

Ho anche un BENELLI Comfortech

Anche quello "fatto per me", ma il Marocchi mi viene meglio e la mia canna uccide "meglio"..

Indubbiamente i Benelli sono armi formidabili, ma non privi di difetti...

Come ti ho già accennato il sistema di chiusura "poteva essere migliorato"

Che poi è lo stesso del Marocchi...

Basta che l'otturatore indietreggi per pochi millimetri ed ecco che ti ritrovi con un'arma che non spara.
E nel bosco non è una cosa assai rara.

Saluti
Marco



da Marco B x Benelli  09/10/2017 17.39

Re: La quiete dopo la tempesta

Breda cesso aries due cesso cesso tutto cesso i benelli sono i migliori semiautomatici al mondo.

da Francio  09/10/2017 17.24

Re: La quiete dopo la tempesta

Dopo il benelli tutto e' merda

da Francio  09/10/2017 17.23

Re: La quiete dopo la tempesta

Ma la fate finita con questi cessi? Siamo nel 2017 vi dice niente un bel benelli ?

da Francio  09/10/2017 17.21

Re: La quiete dopo la tempesta

Scusami a te ma il Breda che non si rompe lo avevi solo tu. In valle ne ho visti lanciare in Po' un bel po'! Poi è arrivato il Benelli 121 e poi tutta la famiglia e le cose sono cambiate ! canne letali ( non parlo di tordi che basta toccarli con un pallino) ma di germani in dicembre e gennaio che è come sparare contro un muro di cemento armato ma con le ST cavedano come stracci per dare la polvere ! E si tiravano anche 200 cartuccioni corazzati al giorno ! Il breda ti spaccava la mandibola e un browing pure peggio invece con il 121 neppure te ne accorgevi che fucile incredibile! Il marocchi è una brutta copia del benelli , bellino ma non da mettere neppure a confronto con il Re dei semiautomatici. Poi, è tutta una questione di fissazioni come la mia!


da Benelli  09/10/2017 16.17

Re: La quiete dopo la tempesta

Mi spiace ma non sono "del tutto" d'accordo...
E te ne spiego il motivo
Innanzi tutto il vecchio Argus della Breda ha rivoluzionato il mondo dei semiauto con la prolunga del serbatoio e i poly choke esterni
Poi, il vecchio Mollone era almeno 30 anni più vecchio del 121
Che proprio per il fatto di avere delle canne FRANCESI non mi è MAI andato giù....
Mio padre me lo comperò perché a quei tempi, gli anni 70, era il po' il massimo, ma in famiglia abbiamo fatto un uso MASSICCIO di Browning AUTO 5..
Lo avevamo tutti, mio padre, mio zio ed io, mentre mio nonno ha sempre cacciato solo con la doppietta ma rigorosamente BROWNING FN

Oltre ai suddetti problemi: biellette di riarmo, che poi fu "irrobustita" dalla casa ed avere l'accortezza di girare il "freno" della molla secondo esigenza,
NON MI HA MAI CREATO PROBLEMI.
Né quando sparavo200 - 300 cartucce al giorno né quando gli davo già a palle e pallettoni caricati con 2,10 grammi di vecchia DN...

Il 121, come tutti gli altri Benelli (compresi gli attuali !?!?!") ogni tanto te li ritrovavi con gli otturatori mezzi aperti e che non ti sparavano proprio per quel motivo.
Con un Breda e un Auto 5 in chiusura avresti potuto spararci anche un 470 nitro....

Poi OVVIAMENTE i gusti son gusti...

Dopo il Breda e l'auto 5 sono passato ad un Benelli super 90, ma ora caccio con u MAROCCHI Si inerziale.
Che lo preferisco...
Di molto

Saluti
Marco

da Marco B x Benelli  09/10/2017 11.45

Re: La quiete dopo la tempesta

il breda era un fucilaccio già da allora. scomodo e poco letale. L'unico vero fucile di quei tempi rivoluzionario era il mitico 121 della Benelli con canne S.T. da urlo! il breda non è mai andato molto bene in valle si inceppava sempre e le canne erano molto mediocri e smontarlo era un problema al contrario del 121 che lo potevi smontare con una mano legata e la benda agli occhi. Unico problema era il percussore che si rompeva ed anche io me lo portavo dietro e lo sostituivo in tre minuti ma dopo 6000/7000 colpi!!

da Benelli  09/10/2017 9.21

Re: La quiete dopo la tempesta

E' più vecchio LOMO
Perché il Breda mi fu regalato nel 1976, quando presi la licenza ed io avevo già 16 anni...
Gran fucile.
Che non mi ha mai tradito...
Forse un paio di volte quando andavo a tordi in Sardegna e tiravamo dai 200 ai 300 colpi al giorno...
Aveva la bielletta di recupero alquanto delicata ma io che lo sapevo
me la portavo di ricambio....

Un'altra cosa, non doveva avere il "freno" nella molla perché con le cartucce sotto i 32 grammi stentava a riarmare.
In Sardegna tiravamo munizioni poco piombate altrimenti non andavano bene
Mio padre caricava MB e GM3 mentre per le originali SMI SMINI e Winchester Super Range...

Bei tempi...

da Marco B x H AHA  06/10/2017 19.43

Re: La quiete dopo la tempesta

UN SI VEDE MIAA CHI LLE' PIU' VECCHIO LO SCHIOPPO O LOMO

da H AHA  06/10/2017 4.52
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