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04/02/2016 11.29 

Benecchi Caccia al camoscio
 
Sicuramente una delle frasi più celebri della letteratura venatoria mondiale è quella scritta dal famoso conte cecoslovacco Paul Pallfy nel suo libro cult Mezzo secolo di caccia: “Non contano gli anni che mi restano da vivere, ma quante stagioni di caccia al bramito mi possono essere ancora concesse”. Come potremmo biasimarlo? Solo che io, Maremmano di nascita e tuttora residente in quella meravigliosa fascia litoranea di macchie immense che va da Cerveteri a Cecina, l’ho riadattata alle mie esigenze in: “Non contano gli anni che mi restano da vivere, ma quante stagioni di caccia al camoscio mi possono essere ancora concesse!”. Perché se per cacciare il cervo al bramito non occorrono grandi doti fisiche, per inseguire il Signore delle Vette occorre invece essere super allenati e con tutti i controlli medici a posto.

Credo che la caccia in montagna in generale, dovrebbe essere considerata come una vera e propria ”verifica dello stato fisico di un cacciatore” e delle sue reali possibilità. Perché spesso lo sforzo necessario per catturare un camoscio può farci conoscere i nostri limiti. Detto ciò, mi sembra superfluo ricordare che, in previsione di un’uscita autunnale in montagna, bisogna provvedere con largo anticipo a fare un duro e costante allenamento. Grazie alla mia infinita passione, alla mia caparbietà e alla preziosa collaborazione di pochi ma sinceri amici, nella mia vita ho avuto la fortuna d’inseguire tutta la selvaggina cacciabile in Italia e buona parte di quella europea e di tutte le cacce che ho praticato, quella che mi ha maggiormente entusiasmato e di cui ho i ricordi più belli è sicuramente la caccia al camoscio in alta montagna. Persino le mie ferie estive sulle Alpi sono in parte dedicate alla continua e frenetica ricerca di nuove occasioni che mi possono mettere nelle condizioni di cacciare il Re delle Vette e per preparare il mio “non più giovanissimo” fisico per l’eventuale, splendida avventura. Da anni ho scoperto a mie spese che c’è una grande differenza tra il camminare nella macchia per un giorno intero dallo scalare le rocce anche per poche ore soltanto!

Poi, per trascorrere una bellissima, indimenticabile giornata in Alta Montagna, occorre anche un’altra cosa: una coppia di veri amici! Ed io, per recarmi a caccia di camosci, ormai ne ho due fedelissimi: Pietro e suo figlio Andrea, appassionati ed esperti cacciatori di montagna, con i quali un bel giorno decidemmo di partire per una spedizione sulle Alpi cuneesi. Organizzare il tutto ed arrivare puntuali, come sempre, all’appuntamento con le nostre guide, fu più facile a farsi che a dirsi. E’ risaputo che per cacciare il camoscio non sono necessarie delle levatacce, ma io quando devo andare a caccia se non parto da casa almeno un’ora e mezza prima che sorga il sole non mi diverto. Guarda caso anche Pietro e Andrea la pensano allo stesso modo, così uscimmo dall’Agriturismo che ci ospitava salutati da un cielo terso e stellato che preannunciava una bellissima giornata. Ci avrebbero fatto da guide Maurizio e Giuliano, due cacciatori del luogo dotati d’infinita esperienza ed instancabili arrampicatori. Capimmo al volo che erano animati da un profondo amore sia per le loro montagne sia per i selvatici che le popolavano e in seguito si dimostreranno anche oltremodo cordiali e simpatici.

Lasciate le macchine sulla strada provinciale, zaini e armi in spalla, cominciammo subito a salire. Il dislivello mi mozzò il fiato e occorsero diversi minuti prima che riuscissi a regolarizzare la respirazione. La temperatura era di qualche grado sopra lo zero e l’erba brinata scricchiolava sotto i nostri scarponi. Procedevamo in silenzio con un’andatura abbastanza veloce, senza incertezze, spesso dovendoci aiutare anche con le mani. Giuliano apriva la fila seguito da me poi da Andrea, Maurizio ed infine Pietro che chiudeva la fila. Insolitamente in cinque non facevamo praticamente nessun rumore, tolto quello provocato dal nostro sommesso ansimare. Dopo aver percorso poche centinaia di metri, avvistammo quattro caprioli e un fugace camoscio. Come dice quel proverbio? “Il buon giorno si vede dal mattino” Io ero in preda ad un entusiasmo degno di un novellino, mentre i miei due nuovi compagni piemontesi si scambiavano, frequentemente e sorridendo, delle fugaci occhiate. Chissà cosa pensavano? La mia curiosità venne ben presto appagata, quando dopo circa un’ora di marcia, silenziosissimi, ci affacciammo in una grande valle. Il cuore mi saltò subito di qualche battito. In bella mostra, come se fossero stampati sopra una cartolina, un discreto numero di camosci pascolava ignaro della nostra presenza. Saranno stati almeno una decina e ce n’erano di tutte le classi di età.

Maurizio e Giuliano mi chiesero cosa ne pensassi della loro Riserva, ma sinceramente non ebbi la voglia né di rispondergli, perché in un momento simile rompere il silenzio sarebbe sacrilego. I camosci avvistati erano praticamente tutti a tiro, tra i 160 e i 360 metri. Andrea al telemetro (benedettissima invenzione) ci aggiornava di continuo. Maurizio, oltre ad avere innumerevoli doti, era soprattutto un professionista e quindi si comportò come tale. Dopo alcuni minuti spesi a valutare ogni singolo capo, sentenziò che uno dei due maschi che stavano sopra ad un costone di roccia simile a un dente gigantesco rispondeva alle caratteristiche del capo che stavamo cercando. Senza perdere tempo mi preparai al tiro adagiando la mia Weatherby Ultralight Mark V calibro 270 Magnum sul bipiede. La mia Weath è in grado di fare una rosata di quattro colpi in due–tre centimetri a duecento metri di distanza. Il camoscio prescelto si trovava a duecentosette metri esatti, quindi, sfruttando la precisione delle mie palle originali Hornady Spire Point da 130 grani, avrei potuto tentare il tiro al collo, quando invece…

Posizionai il parallasse del 25 x 52 sui 200 metri, misi a 12-14 gli ingrandimenti e mirai il maschio designato al centro della spalla. Calmo, regolai il respiro, armai lo stecher e ricontrollai se ci fosse del vento laterale. Quando mi sembrò che fosse tutto a posto e di non aver trascurato nulla, sfiorai il grilletto. Mi aspettavo di assistere ad un abbattimento netto e pulito, quando invece vidi la palla impattare sulla parete rocciosa alta. Troppo alta! Inspiegabilmente avevo volato il camoscio, così ricaricai veloce, mirai “filo pancia” e ripetei il tiro, questa volta con più successo. Il camoscio rotolò sui massi per poi volare fino in fondo alla valle. Come potevo aver fallito il primo colpo così clamorosamente? Mi tornarono in mente anche gli altri tiri falliti allo stesso modo, sempre con la stessa arma e sempre a caccia di camosci. Ma così su due piedi non seppi dare una spiegazione a quegli errori. A risolvere lo spinoso dilemma ci pensò Andrea poco dopo, quando, chiesta la Weatherby in prestito, abbatté un altro bel maschio che nel frattempo gli era stato indicato da Giuliano. Solo che lui, a differenza di me, invece di usare il bipiede preferì avvalersi dello zaino e il colpo fu di una precisione chirurgica. In meno di dieci minuti avevamo già abbattuto due splendidi esemplari, un fatto non certo eccezionale per quella splendida, ricca zona di caccia!
Benecchi Caccia al camoscio

Comunque penso sia doveroso ritornare al tiro precedente, per cercare di dare una spiegazione logica all’insolito fatto. Credo che il colpo fallito sia dipeso da alcuni fattori: come l’appoggio troppo rigido del bipiede sulla roccia, la lunghezza della canna della Mark V e forse anche la sua snellezza o il peso troppo contenuto della Ultralight. Per esperienza so che se si utilizza un bipiede tattico dopo aver tarato una carabina in poligono sul rest, il tiro risulta sempre leggermente più alto, ma non mi era mai capitato così accentuato. Un “Weidmannsheil” pronunciato da Maurizio, abbinato a una calorosa pacca sulla spalla furono il premio che desideravo. Lo stesso trattamento lo ricevette anche Andrea per essere stato altrettanto bravo, se non di più. Tutte le volte che ho l’occasione di abbattere un camoscio, provo delle emozioni particolari. Ero felicissimo del risultato e orgoglioso del fatto che ancora una volta il mio fisico aveva risposto bene a tutte le chiamate. Insieme ad Andrea incitammo i nostri accompagnatori ad andare subito al recupero, ma loro ci gelarono dicendoci che anche Pietro aveva diritto ad impugnare una carabina in quella valle incantata. Che indelicatezza! Sia io, sia suo figlio ce ne eravamo quasi dimenticati! Giuliano, dopo aver perlustrato l’intera zona con binocolo sempre incollato agli occhi per almeno un’altra mezz’ora, a gesti c’invitò a seguirlo, mentre nel frattempo Maurizio sarebbe partito da solo per il recupero delle due spoglie. Avrebbe eviscerato i camosci per poi sistemarli in attesa del nostro ritorno.

Ora che eravamo rimasti in quattro, con “il sessantasei per cento del lavoro già fatto” camminavamo con maggior vigore e con uno stato d’animo diverso. Eravamo nel regno dei camosci ed era tutt’altro che remota la possibilità d’incontrare ancora animali giusti. Aggirammo la montagna per scorgere un tratto della stessa valle che prima non riuscivamo a vedere e alla prima sosta ne approfittammo per rifocillarci. Mentre io preparavo i panini per l’intera comitiva, Giuliano prese a controllare minuziosamente il perimetro circostante. Mi accorsi che doveva aver visto qualcosa d’interessante dal sorriso che gli affiorò sulle labbra. Seguendo le sue indicazioni individuammo un gruppo di femmine che con i loro piccoli brucavano tranquille, ma nessun maschio era nelle vicinanze. L’amico piemontese conosceva i camosci della riserva uno ad uno e sapeva quel che faceva. Invitò Pietro a prepararsi perché un buon becco “doveva” pur esserci in zona. Infatti, poco dopo: “Eccolo!!” esclamò Giuliano: “Quello è il nostro capo. Quando sei pronto puoi sparare”. Andrea al telemetro sussurrò la distanza: “Duecentocinquantaquattro metri”.

Quando finalmente riuscii a vederlo anch’io nel binocolo, puntellai subito i gomiti aspettando di vedere l’esito della fucilata. Era un maschio bellissimo. Fiutava l’aria a bocca aperta assaporandone l’usta. Pietro non perse tempo e con movimenti lenti ma coordinati si mise in punteria. Posizionò la sua Weatherby Vanguard calibro 257 WM sullo zaino e prese accuratamente la mira attraverso il 12 x 56. Suo figlio Andrea gli confermò definitivamente la distanza poi regnò il silenzio. Passarono pochi secondi durante i quali Giuliano ed io tenevamo sotto controllo con i nostri rispettivi binocoli il camoscio, mentre Pietro regolava la respirazione. Il colpo partì inatteso fulminando l’animale. La centoquindici grani Ballistic Tip ricaricata dal sottoscritto aveva fatto un ottimo lavoro. Solo allora potemmo dare sfogo a tutta la nostra gioia, alla quale seguì il solito copione, già visto molte altre volte. Il recupero fu facile e le fotografie si susseguirono numerose. Il camoscio era un bel capo, reso ancora più bello dal fatto che né io né Andrea ancora avevamo visto i nostri. Come d’incanto, nelle mani di Giuliano apparve una bottiglia di vino rosso pregiato. Un bel brindisi fu d’obbligo. Ma dopo il piacere c’è sempre il dovere e noi dovevamo organizzarci per il rientro.

Raggiungere Maurizio non fu certo uno scherzo, ma alla fine ci ritrovammo tutti felici come non mai. Io e Andrea ci tuffammo letteralmente sui nostri rispettivi capi, godendo del loro possesso. Era da tanto tempo che desideravo poter di nuovo annusare l’odore aspro e caratteristico dei becchi in amore. Messi vicini, i tre maschi sembravano figli della stessa cucciolata, erano praticamente identici. Ad occhio dovevano avere dai quattro ai cinque anni, il maschio di Pietro aveva il trofeo “molto resinato”, quindi era più caratteristico. Tutti avevano un bel manto folto e nero con le “briglie” ben marcate. Maurizio eseguì correttamente il nobile rito del Waidmannsheil porgendo ad ognuno di noi il Bruch, mentre Giuliano marcava i selvatici con le apposite fascetta al garretto e poi ne valutava correttamente l’età. Mentre eravamo tutti euforici intorno ai capi abbattuti, cambiò il tempo come a volerci ricordare che il rientro non sarebbe stato né veloce né agevole, così cominciammo a prepararci. Eravamo in cinque con tre robusti capi da trasportare a valle. Approntammo una strategia che si dimostrò vincente. Io avrei trasportato il mio camoscio nello zaino, Giuliano il maschio di Pietro nel suo, Maurizio quello di Andrea, mentre padre e figlio si sarebbero accollati l’onere di trasportare tutte le nostre attrezzature. Quando si è allegri e con il carniere pieno la stanchezza grava molto meno.

Arriviamo in paese che ancora era giorno e ne approfittammo per mangiare ancora qualcosa prima di portare i capi all’Ufficio Caccia, dove sarebbero stati misurati e pesati per riportare i dati biometrici nelle apposite schede. Alla spicciolata ci raggiunsero altri cacciatori, locali e non, che si unirono a noi per conoscere l’esito dei colpi che avevano disturbato il silenzio ovattato della loro valle incantata. Tutti insieme rivivemmo ogni singolo attimo di quella stupenda giornata, saziandoci il corpo e lo spirito con le specialità della montagna e con la genuina amicizia dei suoi indomiti abitanti. Al pensiero che avrei dovuto lasciarli mi venne un nodo allo stomaco, ma sperai che la vita mi potesse concedere ancora giornate come quella.
Voglio ringraziare i miei amici piemontesi per la loro competenza e loro infinita disponibilità. Mentre a Pietro e Andrea va invece tutta la mia gratitudine per aver reso possibile questa splendida avventura.

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111 commenti finora...

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Diciamo: "Onesta"
Del Gruppo potrei dire che le SAKO sono delle grandi armi....
Forse tra le migliori commerciali
se confrontiamo caratteristiche e prezzi..............
M

da Marco Benecchi x Pietro  18/02/2016 9.38

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Tikka grande arma

da Pietro  18/02/2016 8.13

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Io sono un caso sfortunato...la prima tikka che ho comprato non sparava affatto bene e devo dire che con grande serietà dell'armeria e del produttore me l'hanno sostituita. Questa appena presa volevo fargli fare lo scatto a 750 grammi come tutte le mie carabine ( non uso stecher, sono un po americano) già che c'ero gli ho fatto servizio completo. La mia non è inox...sarà una fissa ma per la cerca in appennino avevo paura anche del minimo riflesso. A volte ti vanno via per una ghiandaia....

da Cristiano montano  17/02/2016 12.38

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

OTTIMA combinazione.
In particolare, complimenti x la scelta dell' ottica.
Veramente notevole.
Io con la tua dose (46,3 3 grammi tondi) di 202 o di N 140 308 palla da 150 grani non immagini quanti cinghiali ho abbattuto...........
La Tikka è Nera o Inox?
Come mai il bedding? Di solito sparano bene.
Buona
M

da Marco B x Cristiano  17/02/2016 10.04

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Caprioli e cervi?...provate cosi. Tilkka t3 sintetica con pillar e bedding cal 308 , attacchi optilok . S&b stratos 2,5- 13 x 56...palla accubond 150 gr. ,norma 202 46 gr. , 880 m,s e una traiettoria sorprendente. Precisione dell'arma ( non del tiratore) 0,5/0,6 moa. Mai chiamato un cane e effetti sulla carne assolutamente accettabili......io ormai uso quasi solo questa...

da Cristiano montano  17/02/2016 9.52

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Caprioli e Cervi?
270 Winc o 7 mm RM
Secondo esigenza.
E similari ovviamente.
Se prevede più capri che cervi allora 270, più cervi che capri 7 mm RM
Palla medio-dura a me che non piaccio nè le munilitiche nè le GREEN vai con le Nosler Partitiom Accudond, Winchester Ballistic Silvertip o Power Max, etc....
130 grani per il 270 e 150 per il 7 mm RM
Arma?
Ognitempo... per l'inverno (anche se questo è piuttosto mite!)
Canna inox e sintetico!
Ottica?
2,5 - 10 o 3 - 12 .............. x 50 - 56
Per il capro non serve, ma per il cervo il reticolo illumintato potrebbe tornare utile!!!
Ciao
M

da Marco B x Gianfranco  17/02/2016 9.08

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

sul dopo? fino a meta marzo caccia al capriolo, cervo, daino e miflone...da meta aprile cinghiale ...poi capriolo in giugno e via andare in Italia si caccia tutto l'anno. Marco consigli sulla caccia invernale dei caprioli e cervi ( femmine e piccoli)

da Gianfranco  17/02/2016 8.14

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Lasciamoli stare gli Orsi su queste pagine. Vi pubblichero un pezzo apposito.
Concentriamoci di più sul dopo - inizio caccia.
Su quello che dobbiamo fare per controllare i "nostri strumenti di lavoro".
Io ho avuto problemi (ora risolti) con la Weath 270 WM col bipiede,
Diteci quali sono stati i Vostri.
Che cerchiamo di risolverli insieme.
Come un mio amico ad esempio che ha padellato dall'altana un cinghiale messo a cartolina da 50 metri e poi dopo mezzora ha preso un capriolo da 150......
Cose inspiegabili!!!
Un saluto
Marco

da Marco Benecchi x Tutti  17/02/2016 7.16

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

una volta gli orsi non si pagavano e si cacciavano per contenere i danni e mangiarli. ora abbattere un orso bruno europeo costa un occhio della testa e andarci con delle attrezzature " non idonee" non va bene per due cose. Rischiare di ferire e perdere un orso non è poi cosi difficile oltre a questo lo pagherete lo stesso e non si parla di 1000 euro ma di altre cifre! Insomma uno deve essere un vero pirla!!!

da Barbato Gabriele  16/02/2016 20.09

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Se è per quello allora anche un reticolo illuminato!
I vecchi cacciatori mittleuropei per la cacce all'aspetto serale usavano gli 8 x 56 con il reticolo 1, la vecchia matitona centrale.
E con la luna, meglio se non proprio piena. E se la luce non era sufficiente: pazienza.
Sarebbe styata per la prossima volta.
ORA, chi usa le Torce ed i Visori sono solo le
GUARDIE....
Che paradosso vero???
M

da Marco Benecchi x P e Sandro  16/02/2016 19.50

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

sai quante cose ci sono che tolgono il vero fascino della caccia..

da sandro  16/02/2016 16.30

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

cacciare con la pila o il visore notturno toglie il vero fasciano della caccia..

da P  16/02/2016 15.13

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

L'orso si caccia di notte ma con la luna piena.
I carnai sono posizionati strategicamente di solito in "avvallamenti"
dove l'orso, anche se ferito, dopo il colpo deve correre in salita.
E in radure ben pulite all'interno del bosco.
Se l'orso non è troppo affamano e neanche troppo giovane, viene che la luna è già abbastanza alta!
la visibilità è discretamente buona e con un buon cannocchiale non si hanno troppi problemi.
Il discorso dei visori-mirini notturni è un po' più complicato...
Devono, non essere buoni, ma eccezionali, altrimenti gli preferisco una buona ottica convenzionale!!
Poi l'ingombro potrebbe essere eccessivo.
Sono stato in certe altane dalle dimensioni di due cabine telefoniche!
Il problema più grande di questo tipo di caccia è riuscire a mettere la canna della carabina fuori dalla piccola fnestra senza sbatterla a dx e sx...
Cosa non facile. Credetemi!!
Motivo per cui l'arma da Orso da altana è la Stutzen
A canna corta e semmai dovesse battere sul legno sarebbe legno contro legno...
Meno rumoroso e più naturale di legno cntro metallo
M

da Marco Benecchi x Little  16/02/2016 11.38

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ho avuto la possibilità di tirare un solo orso, in Croazia (by Leo Fabiani); 9,3x74R EVO da 296 grani. Fucilata leggermente alta, l'animale ha lanciato un urlo terrificante mentre faceva un salto in aria ugualmente impressionante. Piombato a terra ha iniziato a dimenarsi furiosamente (tanto che ho sbagliato il secondo colpo). Poi si è alzato, è corso verso la ceka e è stramazzato al suolo proprio sotto di noi. Emozione incredibile.... Spero di tornare a fare questa caccia meravigliosa; e probabilmente userò di nuovo l'express Blaser (diversamente bello, secondo MB) magari facendo più attenzione al secondo colpo (che però, stando al mio amico Leo - che ha assistito a centinaia di abbattimenti - nel 90% dei casi non va a buon fine... sarà l'emozione?)

da Filippo 53  16/02/2016 10.52

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Domandona da 1.000.000 di dollari..cacciando un animale importante come un orso (anche economicamente) di notte sareste favorevoli all utilizzo di visori notturni/termocamere da puntamento? All estero sono molto usate (almeno dove sono stato io: Ungheria, Slovenia e Croazia)..in Italia sono vietate ma lo é anche la caccia all orso..io ho ricevuto delle proposte anche interessanti di questi marchingegni sianuovi che usati ma ho sempre lasciato perdere..forse per non essere troppo avvantaggiato nei confronti del selvatico..voi che dite?

da little john  16/02/2016 10.50

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Verissimo Marco ho sparato diversi orsii con il 300 weatherby ( massimo 80 metri) eppure la meta se ne andata via come se nulla fosse. Tutti recuperati ma che pauraaaaaa Ciaooo

da Bear  16/02/2016 10.12

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

bravo andrea noi a testa alta restiamo coi nostri cinghiali. hunter cosa vuoi insinuare?? maiali e compagnia è forse un disonore?? li ho abbattuti x oltre 40 anni e non me ne vergogno anzi ne vado fiero pensando che salame prosciutto nodini bistecche e vari altri tagli li avrai gustati anche tu magari da animali uccisi da me. salute a tutti carlo

da carlo48  16/02/2016 9.56

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Magari!! Purtroppo non per il momento. E' solo per curiosità e per passione e, visto che non sono un gran cacciatore e tiratore (come altri supereroi) per adesso mi limito ai miei amati cinghiali.
Grazie
Con stima
Andrea

da Andrea  16/02/2016 8.09

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

per Andrea: nella caccia all'Orso sul carnaio è consigliabile un calibro "tosto" in grado di bloccarlo possibilmente sul posto con il 1° colpo: date le condizioni molto particolari (poca luminosità anche se lunare) e talvolta difficili, è preferibile un'arma in grado di lanciare una palla molto pesante spinta da una buona velocità, minimo cal. 8x68, meglio i cal. della classe 338 Winc.M., 340 Wtby., M., 9,3x62, 9,3x74, 9,3x64, 375 H.H., in quanto l'0rso è un selvatico estremamente resistente alle ferite, sopratutto se si tratta di un soggetto molto grosso e vigoroso (400>450 kg.). L'eventuale recupero di un plantigrado ferito - selvatico molto vendicativo - è sempre molto impegnativo ed assai rischioso causa le particolari condizioni ambientali-meteorologiche dove si opera (di notte, nella foresta, presenza di neve, freddo, scarsa visibilità anche con le torce elettriche, peggio se durante la ricerca scende la nebbia, ecc.) che dev'essere svolto da personale competente, motivo per il quale il 1° tiro dev'essere il più possibile preciso su parti vitali impiegando munizioni di costruzione complessa, abbastanza dure ma che si aprano per entrare in profondità e creare il maggior danno possibile (tipo Lapua Mega 285 gr., CDP 285 gr., RWS Tug 293 gr., Swift A-Frame 300 gr., oppure Nosler Partition Gold 250 gr. o Swift A-Frame 275 gr. per il cal. 338 W.M. . Queste palle devono passare pelo, grasso e muscoli poderosi per rompere ossa importanti (vertebre cervicali, spina dorsale entro il 1° terzo, i tiri migliori sul "telaio"): il 1° tiro è il più importante per fermarlo in quanto ucciderlo ci penseremo dopo con un'altro colpo se necessario. In ogni caso credo che i consigli e l'esperienza del sig. Marco Benecchi siano un buon "tocca sana". In bocca al Lupo, cordialmente, Ursulkarpatik.

da Ursulkarpatik  15/02/2016 22.42

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

...cacciatori di capre mucche e maiali ....buona serata!

da hunter  15/02/2016 21.01

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

la caccia facile rende sempre meno della caccia difficile. Chi non vuol far fatica non avrà mai grandi risultati o risultati sotto la media . Però i gusti sono gusti. Sniper però ,anche tu, dagli un taglio.

da marco  15/02/2016 17.57

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Se in un blog c'è tutto questa "concorrenza" tra cacciatori si capisce bene quale sia il problema della caccia in Italia oggi, i cacciatori stessi! O tempora, o mores!

da Little john  15/02/2016 12.36

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

...di tanto in tanto si riallargano le maglie.......

da massi  15/02/2016 12.32

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

voooooolaaaaa......columbia livia vooolaaaaa.......via!

da ph  15/02/2016 12.05

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

green hunter casomai oppure tu sei uno di quelli che sta chiuso in un capanno per tirare dalla seggiola o un temerario cinofilo che abbatte il selvatico nell'impenetrabile macchia delle nostre montagne ahahah questo blog è sempre piu divertente ahahahhahahah

da White hunter  15/02/2016 12.05

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Tutti questi discorsi per sparare a fermo a una capra. E vi sentite white hunter nella Savana. Poveracci.

da columba livia  15/02/2016 11.48

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Sono, una volta di più, perfettamente d'accordo con Little John. Ma non mi stupisce che qualcuno (o tanti) la pensino diversamente... Anzi, meglio così, altrimenti ci sarebbe più concorrenza!

da Filippo 53  15/02/2016 11.25

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Sarò di nuovo controcorrente ma io a caccia se posso preferisco fare meno fatica possibile pur non disdegnando i normali sacrifici che la caccia comporta..i grandi cacciatori che sparano a 500 metri a una bestia in un calanco irraggiungibile solo per il gusto di sentirsi forti beh...lascio a loro queste emozioni.io preferisco stare in altana col chiaro di luna ad aspettare un cinghiale..stessa cosa per le altre forme di caccia..ad esempio io nella terra arata non metto piede per principio..anche se si sa che spesso le lepri sono li..molti penseranno che sono uno sfaticato ma a me va bene cosi..buona giornata

da little john  15/02/2016 11.01

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

caro super cacciatore capisco il tuo imbarazzo ma è normale. La caccia è caccia e uno la pratica come gli pare nella legge. Se non ti piace sparare lungo non ti devi arrabbiare c'è a chi piace e per questo non è un vero cacciatore come te? Ma certo , lo so che non sono ben accettato nel tuo ristretto circolo di veri cacciatori ma ci siamo anche noi quelli che risolvono sempre la situazione in ogni occasione e ad ogni latitudine. Riguardo il peso hai scritto bene , quasi 10 kg poi c'è il lungo, il binocolo, la corda, i coltelli, la mantella, il bastone , il thermos, la pila, ecc. certo che è una bella fatica ma mi piace far fatica lo sempre fatto . Voi siete piu fortunati, arrivate con la macchina sui posti di caccia , sparate , recuperate con la macchina e poi ?? questa si è vera caccia. Tranquillo, tolgo il disturbo ,per gli amici sabato e domenica ad Arezzo bei tiri i caprioli si sono spostati e cosi ho sparato!

da sniper  15/02/2016 9.09

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

BRAVO,
Visto che questa volta hai letto bene??
E Speriamo di perdercelo di nuovo....................
Perchè non è ben accetto, nel nostro "pur libero" Blog.
Troppo bravo e troppo "Militaresco" che, ripeto, con la caccia c'azzecca poco...


Saluti
M

da Marco Benecchi x Sniper  15/02/2016 8.38

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Meno male che ci siamo persi qualche Sniper che frequentava il Blog, altrimenti sa che cagnara.........
Salutoni
NON TI RICORDI NEPPURE QUELLO CHE SCRIVI .

da Sniper  15/02/2016 8.11

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Dimenticavo...
Ora che è stata abolita la schiavitù,
Qualcuno di Voi sa dirmi come si fa a praticare la caccia alla cerca in montagna con una carabina da 10 kg???
C'è veramente da aver paura se girano per i boschi energumeni simili.
MB

da Marco Benecchi x TUTTI  14/02/2016 20.42

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Innanzi tutto perdonatemi di avere "risuscitato" qualcuno dal sarcofago....
Non era mia intenzione,
E me ne scuso ancora

Anche perché non avrei MAI immaginato, con quanta pignoleria "qualcuno", segue il Nostro Blog
Anche se è un Blog per Dilettanti, ma cacciatori!!!

RIPORTO TESTUALMENTE la frase, che sempre "qualcuno" ha interpretato come offensiva...

Quando Benecchi prende per i fondelli..............::::

"""""Durante la mia ultima gita in Ungheria ho usato il mio vecchio Leupold 3,5 - 10 x 50 per tirare "oltre i limiti imposti dal buon senso" e non ho sentito la necessità di utilizzare ingrandimenti maggiori.
Meno male che ci siamo persi qualche Sniper che frequentava il Blog, altrimenti sa che cagnara.........
Salutoni"""""""""

Io, come avranno capito TUTTI GLI UOMINI DI BUONA VOLONTA'
volevo SOLO FAR NOTARE che ho usato un normalissimo cannocchiale per tirare "fino a 350 metri"
PUNTO
Potete dirmi dove e come ho offeso qualcuno...??
Proprio per questo motivo certi soggetti non mi sono mai piaciuti,
Perché sono pronti ad attacar briga prima ancora di capire cosa ho scritto
Oserei dire che forse non sanno neanche leggere molto bene!!!
Non ho detto perché usano un nome di comodo di derivazione militare (che con la caccia c'entra poco!)
Non ho detto che non mi sono simpatici perché usano armi da GUERRA vedi versione Tatical da 7 kg
Non ho detto che non mi sono simpatici perché usano calibri da bufali x i caprioli.
Non ho detto lo stesso perché ritengono un capriolo SOLO UN BERSAGLIO di 60 cm (questa le batte tutte!)
Non ho detto che non mi sono simpatiche certe persone perché sono strafottenti e boriosi,
Quando mai?
Ho solo detto che prima di partire in quarta bisognerebbe cercare di capire cosa si è letto...
Lo, so non è sempre facile, specialmente quando si ha il sangue agli occhi.
Buona
M

da Marco Benecchi x TUTTI  14/02/2016 20.16

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

...io rimango allibito quando leggo che lo spazio per colpire un capriolo e'....60 cm!!! Vi giuro che ci rimango veramente male....

da Cristiano Montano  14/02/2016 19.40

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

tiri lunghi, tiri corti, tiri giusti, tiri calcolati, tiri da pazzo, tiri perfetti, tiri sbagliati , tiri , tiri , tiri ma un cacciatore deve saper sparare lungo, corto, senza appoggio, nel buio, tra i rami, con il vento, con la pioggia, con la neve , con il sole, con il bi-piede, senza bi-piede, con il bastone, sullo zaino, sui sassi, per terra , a 3000 metri a zero metri ma sopratutto quando lo fa deve colpire. Quindi, tutte queste polemiche su chi è più bravo sono senza senso alcuno e per me siete tutti da cancellare. E mi cancello subito anche io. ma meditate e litigate di meno. fareste più figura con chi vi legge.

da Patrizio  14/02/2016 18.13

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Io saró un po fuori dal coro ma cacciare il capriolo per me vuol dire tiri corti, meglio se alla cerca..anche perché se ci pensate é l ungulato che meglio si presta a questa pratica..poi si sa che i trofei più belli ungheresi vengono abbattuti dalla macchina il ad aprile ma per me quello che conta é l azione di caccia..poi se uno vuole sparare lungo magari per testare armi o munizioni io non lo condanno..sono scelte personali..l importante é non salire in cattedra perché la caccia ogniuno la percepisce a modo proprio

da little john  14/02/2016 15.00

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

hai risposto ma in sostanza non hai detto niente. non credere che tutti siamo dei novellini in fatto di ricarica una volta ricaricavo anima liscia a palla e pallini ho ancora tutti i miei attrezzi rigorosamente manuali. quando qualcuno dava una carica ai ns tempi non ci si fidava perciò si partiva parecchio indietro per arrivare alla carica per gradi. per motivi di salute vado 3--4 volte in quel di siena col 7x64 x daino capri e cinghiale all'aspetto, il tiro più lungo una volta sola 2 anni fa 230m circa anche se ci si vede a km. adesso in montagna, vado dove arrivo con la macchina purtroppo e mi diverto a sbinocolare a dx e manca nel parco Adamello. 3--4 battute nelle valli bresciane col benelli 9,3x62 qualche tordo e conigli in collina dietro cassa STOP. ciao e salute a tutti

da carlo 48 x sniper  13/02/2016 11.33

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

ma chi ha mai scritto che sono il più bravo? Io ho scritto che so fare delle cose e non mi piacciono altre. Capisco la tua soddisfazione per il cervo scozzese , oltre la difficoltà della caccia per mancanza di ripari lo scenario è unico. Io penso sia uno dei più bei posti al mondo per andare a caccia nella civiltà . Dopo ci sono le cacce estreme , i tend camp nord americani o sovietici, le yurte mongole, l' Africa ,ecc. dove oltre la caccia si cerca l'avventura con poche comodità ma troppi soldi! Io penso che noi cacciatori siamo una della categorie più sfruttate per la nostra passione che ci fa chiudere gli occhi su tutto. Filippo, ti sei mai azzardato a dire a tua moglie cosa spendi per la caccia ? Ho divagato . Il kipplauf stutzen è un arma bellissima. Se non hai grandi pretese in montagna è ottima la puoi pure smontare , mettere nello zaino e montarla quando devi sparare. I camosci non sono caprioli , hanno tempi più lunghi. Se vai a Vicenza divertiti io ritorno ad Arezzo, magari i caprioli sono un pò più lontani cosi gli sparo!! Salute a te .

da sniper  12/02/2016 16.53

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ciao Sniper. Complimenti per gli abbattimenti. Però, come scrive giustamente Carlo, non si tratta di stabilire chi è il più bravo... Io non posso certo vantare i tuoi numeri (forse mi avvicino ai cinghiali) ma ricordo con estrema soddisfazione un meno che mediocre trofeo di cervo scozzese tirato a non più di 50 metri, dietro una collina alla quale ci eravamo accostati. Quel giorno credo di aver fatto a piedi, su è giù per le Highlands, una quarantina di Km (e cioè il doppio del preventivato, perché si ruppe il mezzo anfibio a sei ruote col quale dovevamo tornare a casa dopo l'abbattimento). Nel mio piccolo ho fatto tiri estremamente più difficili (magari solo per me, dato che uso armi meno sofisticate) ma non per questo ne ho tratto maggiore soddisfazione. Siamo - tanto per cambiare - in tema di gusti personali. Vorrei acquistare un Kipplauf stutzen, pensa quanto sono lontano dal tuo modo di pensare. Ma non per questo mi permetto di offenderti o deriderti. Tanta salute e IBAL

da Filippo 53  12/02/2016 16.31

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Blaser R93 Tattical in calibro 300 con ottica Zeiss Victory V8 2.8-20x56 ricarico palle esclusivamente BT da 160 o 180 dipende reticolo plex con puntino rosso . Le ricariche non le scrivo sono personali e troppo spinte se succede qualcosa non voglio responsabilità. Animali, camosci 5 all'anno, caprioli 15/20 all'anno , daini tre all'anno cervi uno all'anno cinghiali quattro all'anno un muflone un anno si e uno no. Dove ? In italia Alpi e Appennini. all'estero non fanno media e non valgono

da sniper  12/02/2016 14.37

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

correzione a scritto precedente ho scritto carlo invece di carlo48---dimenticavo---altri quesiti---CACCIA--- 1°disolito che animali??? 2°quanti in una annata??? 3°dove e quando??? come viedi c'e da sbizzarrirsi. queste sono le cose in cui mettere la propria esperienza. ciao carlo

da carlo48xsniper  12/02/2016 13.55

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

la questione non è il più bravo il migliore o il dilettante o chi che sia. se vuoi dialogare invece di inveire contro tutti e tutto ti do io una dritta. ATTREZZI che solitamente usi. 1° che armi??? 2° che calibri ??? 3°che cartucce ??? 4° che palle??? 5° che appoggi???. OTTICHE 1°che ottiche??? 2°reticolo balistico??? 3°torretta balistica???4°compensazione??? come vedi tra gentil uomini ci sarebbe da dialogare x un anno sempre pacatamente. medita su quanto ho scritto ne trarremmo vantaggio tutti non si è mai imparato abbastanza nella vita... ciao carlo... salute a tutti

da carlo x sniper  12/02/2016 13.33

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Grillo, io ho capito una cosa e tu un’altra. Il filo è sottile. Comunque , lasciamo perdere . Ognuno ha le sue fisse ma essere DERISO da fastidio, perché io faccio le cose seriamente . Riguardo i ricordi , te lo scrivo con il cuore, mi ricordo più il mio “becco” di camoscio a 478 metri preso alle due del pomeriggio dopo tre giorni di ricerca che non i trenta e più tirati a 200 metri , quelli neppure me li ricordo. Come la cerva scozzese tirata a 536 metri ( tra le grida del “amico” Gilles) dopo una giornata sotto la pioggia. I ricordi sono soggettivi e non per tutti uguali. Buona Giornata.

da sniper  12/02/2016 12.07

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Zeiss terra lo monterò x la prossima stagione se non mi troverò bene, rimetterò l'1,5 -6x42 con 1,5-6 ne ho fermati un paio sui 150m con 9,3x62 e 4 ingrandimenti grazie cristiano salute

da carlo48 x cristiano montano  12/02/2016 11.41

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

A me non e' sembrato che MB abbia "preso per il c." chi spara lungo, perlomeno non l'ho avvertito.
Ho solo notato una reazione, peraltro giustificata, verso chi, come fai tu, attacca alla baionetta quando
si sente minacciato, perdendo magari anche un po' le staffe, e sconfinando un po' nello scrivere.
Poi, come abbiamo detto, ognuno ha le proprie convinzioni, ed e' giusto che sia cosi'.
Pensa che noia se la vedessimo tutti nel medesimo modo !
Questo pero', se vogliamo veramente rapportarci agli altri avendo un minimo di possibilita' di convincimento,
deve essre fatto in modo.......civile.......corretto......rispettoso, ed io aggiungo.......umile.
Si', lo so, sembro piu' S.Francesco che grillo parlante, e forse anch'io esagero un po', ma sono sicuro che
in questo modo potremo parlare di molte piu' cose ed in modo piu' interessante e comprensibile.
In Scozia cacciavo alla cerca in mezzo all'erica ed al fango, una volta, ne ho tirati due in quattro giorni, ma mi ricordo tutti gli steps secondo per secondo e fanno parte di me e della mia esperienza.
Di un tiro da 400mt non mi rimarrebbe tanto ! (a parte il fatto che non lo saprei fare e quindi non lo tenterei nemmeno). Sono sicuro che i tuoi interventi, se ricondotti ad uno spirito piu'......collaborativo...sarebbero
molto interessanti. Quindi se vuoi perdere quella patina di " io sono io e voi non siete un c." sono sicuro
che saresti il benvenuto sul blog anche da parte di MB .

da grillo x sniper  12/02/2016 11.38

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

se sparate a quelle distanze in montagna x recuperare l'animale tra pinete e gineprai tra sellette e vallette ci vuole un team molto esperto nel soccorso alpino e magari se siete fortunati almeno in certe zone bresciane e trentine ne recuperate forse 1 su 10. dette montagne le conosco. salute a tutti carlo

da carlo48  12/02/2016 11.28

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Grillo, abbi pazienza, io mi sono sentito preso per il cu... dal titolare del blog e cosi ho scritto quello che penso .A te ho spiegato cosa mi ha portato ad imparare a sparare lungo . Capisco anche che in Appennino non ce ne sia bisogno però MOLTI vorrebbero farlo ed io molto spesso ad Arezzo sparo oltre i quattrocento metri per la gioia dei presenti. Riguardo la Scozia , sono stato molte volte al capriolo ed è il posto più bello del Mondo per questo tipo di caccia ( al maschio è meglio) ma preferisco le femmine di cervo allo stalking ,con la mia carabina, quella è caccia seria. Devi strisciare sul, erica come serpente , con la pioggia, il vento la neve , e devi arrivare il più vicino possibile ma non è facile, anzi non ci arrivi quasi mai cosi devi azzardare. Se spari bene qualcosa combini al contrario puoi anche non far nulla. Provaci è molto bello. Tornando a noi, se MB la smette di prendere per i fondelli chi spara lungo io me ne sto tranquillo altrimenti dico la mia. Il Blog è libero ed è di tutti , i NIET di MB non vanno bene come i trenta caprioli che dice di aver sparato . Io ne tiro 10 in 3 giorni di caccia , cerco il tiro della vita , non faccio più le stragi dei primi anni quando ero un dilettante. In fondo che senso ha tirare a 200 metri a un animale che copre oltre 60 cm! Meglio una cornacchia.

da Sniper  12/02/2016 11.21

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Non ho mai tirato a caprioli che pascolano sotto casa (ci sono anche a casa mia), ma li vado a cercare
altrove. In maremma non e' cosi' facile, cosi' come in scozia dove sono stato spesso.
Ammetto che in montagna sia piu' difficile e tutti i giudizi (anche i tuoi) dovrebbero essere sottoposti
ad una meticolosa conoscenza dei fatti prima di essere espressi, ma la morfologia dei luoghi dove vivi
e cacci non puo' essere portata come modus operandi assoluto, ma come conseguenza, e qualcosa
che ti obbliga a comportarti in un certo modo in un dato luogo, non puo' essere presentato come unico,
genuino ed inoppugnabile.
Quindi, un piccolo passo indietro da parte di tutti, rispetto per situazioni particolari, e soprattutto un minimo
di umilta' in piu', che non guasta mai.

da grillo x sniper  12/02/2016 10.43

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Grillo non abito in Toscana dove i caprioli pascolano sotto le finestre di casa ma in montagna dove i caprioli escono venti secondi fuori dal bosco alla mattina e 20 secondi la sera. Alzano la testa, brucano un ciuffo d'erba e via dentro di nuovo e per quel giorno è finita. Poi, non arrivo con la macchina sul posto ma zaino e fucile in spalla dai 30 ai 60 minuti di salita. A camosci è molto più facile , stanno fuori tutto il giorno e trovi il modo di avvicinarti, ma al capriolo dovresti essere invisibile , sotto i trecento metri ti fiutano come un segugio e hai voglia a camminare! quindi, sei costretto a sparare bene , lungo e devi avere il cane da traccia BUONO non da passeggio. ( solo cosi sei un cacciatore completo). In Ungheria ci vado da tantissimi anni e solo per sparare lungo anzi lunghissimo. fino 600 metri . uso da tre anni una Blaser R93 Tattical in calibro 300 con ottica Zeiss Victory V8 2.8-20x56 ma ho usato un pò di tutto dai Weatherby, HS precision, sako TRG42, Remington , sempre armi in polimero e preparate per tiri lunghissimi. Sono stato la scorsa settimana in provincia di Arezzo i caprioli - mi facevano compassione- fermi come statue a 50 metri ti guardavano , non ho sparato! non è caccia , per me!

da Sniper  12/02/2016 10.17

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Sara' anche una vecchia polemica, ma io la penso cosi', tirare a piu' di duecento metri ad un selvatico
(salvo il camoscio), per me non rientra in quella che io, ripeto io, intendo chiamare Caccia.

da grillo parlante x sniper  12/02/2016 9.20

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Con quali armi, calibro e tecnica si caccia l'orso al carnaio e quali altre tecniche esistono per la caccia a questo splendido animale.
Saluti
Andrea

da Andrea  12/02/2016 8.27

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Scusami sniper,
Ma per onestà devo correggerti...
Di padelle ne ho fatte TRE,
Ho tirato 33 colpii...............
MB

da Marco Benecchi x Sniper  12/02/2016 5.26

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Caro Ulsulkarpatik,
Forse non ci crederai, ma se qualcuno dovesse chiedermi quale è stata la caccia più EMOZIONANTE che ho provato in vita mia
Gli risponderei che è stata proprio quella all'orso al CARNAIO.
Ne ho fatti anche altri due alla cerca, ma attenderli di notte ,
Almeno per me, è stato il massimo.
Vederlo apparire dal nulla senza aver sentito un minimo rumore, averlo a pochi metri che fiuta l'aria su due zampe...
In certe foreste incontaminate dove non vedi presenza umana per centinaia di chilometri
Non mi ci far ripensare.
Fammi avere la tua mail tramite la redazione...
Che vediamo di organizzare qualcosa!!!!
Saluti
Marco

da Marco Benecchi x Ulsulkarpatik  12/02/2016 5.24

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Congratulazioni per le tue uscite, Marco: anche se non abbiamo la passione per la caccia specifica ai camosci, proviamo forti emozioni per tutte le altre forme di caccia in montagna ad ungulati e plantigradi. Abbiamo letto recentemente che una volta hai cacciato l'Orso Bruno in Croazia: dal momento che da qualche anno viviamo stabili qui in Romania (sui pre-Carpazi Orientali), non avresti voglia di venire a cacciare qualche Plantigrado, Lupo ed Ungulati nelle nostre zone ? Mia moglie ed io siamo cacciatori normali come te, soci in due fondi venatori attigui, ovvero non siamo un'agenzia venatoria: tuttavia di tanto in tanto i nostri Presidenti concedono qualche "piano di abbattimento" (a pagamento e nelle modalità contemplate) invitando cacciatori esteri. Per noi una delle forme di caccia più affascinanti è la caccia invernale con la neve: finora quest'anno abbiamo cacciato soltanto un paio di volte cacciare con il freddo intenso (-20° > - 22°) e con la neve (max. cm. 40), ovvero è stato un'inverno "caldo" con poca neve, anche se oggi qui è ripreso nevicare nuovamente). Negli inverni scorsi abbiamo avuto molto più freddo e più neve: l'atmosfera di caccia nelle immense foreste di faggio e di pino rosso in queste condizioni è davvero magica ed entusiasmante. Se ti può interessare (e ci lasci un tuo recapito di contatto) ti manderemo il nostro sito e.mail con i nostri dati per eventuali migliori delucidazioni. Nel frattempo ti auguriamo un felice proseguo 2016 unitamente ad un buon "In bocca al Lupo". Ursulkarpatik.

da Ulsulkarpatik  11/02/2016 22.17

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Grillo . è una vecchia polemica come la volpe e l'uva. Benecchi non ti rispondo perchè ti sei già risposto da solo! due padelle ... capitooo mi hai???

da sniper  11/02/2016 21.22

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ragazzi,
Quest'anno in Ungheria è stato un pianto.
Perché NON HA NEVICATO ma in compenso ha fatto il diluvio universale.
Chi c'è stato lo può confermare, oppure a VICENZA può chiedere ai vari organizzatori di caccia ungheresi.
TUTTE le riserve erano indietro con gli abbattimenti.
C'è mancato poco che i capi ce li regalassero.
Coi fuoristrada praticamente non si girava.
Appena sono arrivato ho tirato ad un capo, ad un componente specifico di un bel branco...
Padella. Lo avevo stimato sui 200 - 250 forse era un po' più lungo.
Poi ho sparato un poco da 180 a 350 metri fallendo soltanto altri due colpi!
Il signore che era con me il primo giorno STESSA ZONA eravamo a due chilometri l'uno dall'altro il primo giorno....
ZERO capi abbattuti. Tiri TROPPO LUNGHI.
Testimoni quante ne volete. Laszlo sarà in Fiera...
Qui caro sniper non si tratta di essere perfettini si tratta solo di avere una certa pratica sulle spalle, arma adeguata, precisa e INDOVINARE subito l'alzo.
Io mi sono regolato con le dimensioni dei caprioli confrontandoli col reticolo.
Quando li vedevo grandi un tot mi tenevo alto un tot, mentre quando li vedevo più piccoli compensavo un poco.
Ottica sempre sui 10 x.
Una volta l'ho portata a 3,5 per finire un capo, ma poi non ce n'è stato bisogno perché quando l'abbiamo raggiunto era già morto


Ora mi rivolgo a SIPER in particolare.

La sai la barzelletta del pescatore che pescava senza lenza??

Un passante che se n'era accorto e per prenderlo in giro gli fa:

"Abboccano"

E il pescatore gli risponde:

"TU SEI IL QUINTO"

Come ha detto il super amico Carlo...

Bravo! Ti stavamo aspettando.

Ora ciao!!!
Questo è un Blog per dilettanti

da Marco Benecchi x TUTTI  11/02/2016 17.13

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Secondo me tu spari oltre i 300 mt perche' non sai avvicinarti al selvatico e questo fa di te
un grande sparatore ma un piccolo cacciatore, e se tutti i gusti son gusti e consequentemente,
tutti i giudizi possono essere espressi, il mio vale quanto il tuo........anche se e' stato espresso
con un po' piu' di educazione.

da grillo parlante x sniper  11/02/2016 16.24

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

X carlo 48...io non avrei dubbi nel utilizzare il tuo zeiss terra in battuta. Anzi ....portare nella macchia ottiche di altissimo costo può non essere sempre giutificato . Non so dove cacci e che poste trovi , ma se metti su uno sgancio rapido di qualità per eventuali poste da baionetta...sei a posto. Io per molti anni mi sono portato dietro un discreto 3-9x42 con grande soddisfazione. Cambia però il punto di vista ,ovvero, spesso tirerai senza ottica e la monterai quando il caso lo richiede. Per me funzionava...

da Cristiano montano  11/02/2016 15.37

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ciao Sniper. Facci sapere quando e dove spari, non è il caso di passare da quelle parti (intendo nel raggio di una ventina di Km) mentre sei all'opera... Scherzi a parte, ognuno spari come gli pare. Solo mi chiedo: è proprio necessario tirare così lontano? Io vado a ungulati abbastanza spesso; ma molto raramente mi capita di dover tirare oltre i 300 metri. Che poi questo voglia dire essere dilettanti è ovvio; io infatti vado a caccia PER DILETTO. Stammi bene

da Filippo 53  11/02/2016 15.13

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Haia..haia.. è arrivatoooooooooo. il super niente!!!!!!!!---(mi sembrava troppo bello) dialogare tra persone civili ma è naufragato troppo presto. noi poveri mortali dobbiamo inchinarci davanti S.E.ill. ma.. sniper . nessuno di noi è capace a caccia dopo 50 anni di esperienza perciò cediamo il passo ai sniper Prrrrrrrrrrrrr con le tue fesserie ,vai da qualche altra parte a prendere in giro ed insultare l'intelligenza altrui. ciao grande M.B. salute a tutti carlo

da carlo48 x tutti  11/02/2016 15.01

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

benecchi , i tiri entro i 300 metri sono per i dilettanti e uno che va in ungheria per tirare a 200 metri è meglio che stia a casa fa piu figura . E poi finiscila di fare il prefettino se non sei capace di sparare lungo non prendere per i fondelli CHI LO SA FARE i gusti sono gusti. Stammi bene a Vicenza .

da sniper  11/02/2016 14.29

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

per feste natalizie ho ricevuto in regalo, uno Zeiss terra 2-7x32 reticolo 20 . avevo già chiesto ma nessuno ha risposto. il quesito era: può essere usato in battuta???????? non ha punto ill. ma, guardando a sera, mi sembra molto luminoso. attualmente mi trovo bene con Konus 1,5-6 x 42 punto ill. dato che ho sempre cacciato col 12 poi benelli mire metalliche fino a 2 anni fa. farò tesoro dei vs consigli. salute a tutti giancarlo (il mio bagget non permette certe cifre) un abbraccio a tutti.

da carlo48  11/02/2016 14.28

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

per feste natalizie ho ricevuto in regalo, uno Zeiss terra 2-7x32 reticolo 20 . avevo già chiesto ma nessuno ha risposto. il quesito era: può essere usato in battuta???????? non ha punto ill. ma, guardando a sera, mi sembra molto luminoso. attualmente mi trovo bene con Konus 1,5-6 x 42 punto ill. dato che ho sempre cacciato col 12 poi benelli mire metalliche fino a 2 anni fa. farò tesoro dei vs consigli. salute a tutti giancarlo (il mio bagget non permette certe cifre) un abbraccio a tutti.

da carlo48  11/02/2016 14.26

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Non mi sono spiegato. Ho detto che, con quelle caratteristiche, ci si potrebbe fare di tutto; non ho mai pensato di usarlo solo per i camosci... Comunque compatto lo è davvero, e anche leggero, lo garantisco

da Filippo 53  11/02/2016 10.22

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Riporto testualmente....

"""compatto, ultra luminoso, leggero, reticolo ultra fine e illuminato... Con un'ottica del genere mi sentirei di fare dalla battuta al camoscio a 300 metri!

Carissimo, quelle da te indicate sono TUTTE caratteristiche tra le muno adatte ad un cannocchiale da "Camosci.
Compatto? Non lo è neanche tanto ma che comunque a camosci servirebbe a poco..
Ultraluminoso? Spesso in montagna occore mettere gli occhiali da sole...
Leggero? Tutti i Leica non sono certo dei pesi piuma...
Reticolo Ultrafine? Se si spara verso il bosco potrebbe essere un problema
Illuminato? A camosci non serve.......... Si spara con un'ottima luce!
Se dovessi acquistare un cannocchiale da montare sopra ad una carabina da destinare SOLO alla caccia al camoscio "potrei" anche optare per degli ingrandimenti maggiori,
Ho detto "potrei"
ma di sicuro l'1.2 mi servirebbe poco....
Solo nel caso dovessi provedere con un recupero, ma in montagna anche un 2,5 - 3,5 - 4 andrebbero benissimo!!!!
Piuttosto, e tu ne hai uno, se non due,
sto cercando di acqistare nuovo o usato uno Swarovski serie AV tubo da 1"
modello 6 - 18 x 50 con correttore di paralasse.
Gardate in giro se riuscite a trovare qualcosa che è fuori produzione da diverso tempo.
Salutoni
M

da Marco Benecchi x Filippo 53  11/02/2016 10.16

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Salve amici. Sui calibri anch'io, e l'ho già detto, sono convinto che i nuovi o nuovissimi ben poco hanno aggiunto. Molto, troppo spesso sono state operazioni commerciali. Sulle ottiche invece mi pare che le ultime novità siano davvero interessanti. Ho avuto modo di provare (non ancora a caccia) un Leica 1,2-12x50 che è un vero spettacolo: compatto, ultra luminoso, leggero, reticolo ultra fine e illuminato... Con un'ottica del genere mi sentirei di fare dalla battuta al camoscio a 300 metri!

da Filippo 53  11/02/2016 9.35

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Da quel che si sente e/o si legge OGGI, come se fosse il problema primario del mondo,
Forse anche la FAMIGLIA, quella "tradizionale" intendo
sta per passare di moda..............
Io resto sempre per la vecchia scuola.
I Calibri Short credo siano stati un flop pubblicitario..
Vedi il 223, 243, il 270 (tanto amato da Hold) il 300 e così via.............
A me sinceramente non sono mai piaciuti quei bossolotti sgraziati,
Ma i gusti son gusti,
Non critico nè chi già li adopera nè chi è intenzionatoad acquistarli.
Considera che io sono già un fortissimo fan degli short avendo come calibri preferiti il 243 e il 308!!!!
Buona G
M

da Marco B x Paolo  11/02/2016 8.59

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ciao Marco.... mi dicesti una volta in privato chi i cal.WSM "sono passati già di moda", ma potrebbero essere una valida soluzione o meglio rimanere sul.tradizionale?

da Paolo79 x MB  11/02/2016 8.32

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Caro Filippo, tu proponendoti per l'acquisto di una carabina in calibro 7 mm RM, con me,
Sfondi una porta già aperta
L'ho detto e ridetto centinaia di volte,
che PER ME il 7 mm RM è forse l'unico calibro veramente polivalente
Con cui puoi "ancora fare" dal capriolo all'ALCE!
Ne ho avuto l'ennesima conferma dall'acquisto che ha fatto il mio amico Mauro, che con una sola carabina pratica di tutto.
Con la sola accortezza di cambiare palla di volta in volta.
L'ha usata nella Puszta ungherese ai calvi di capriolo da 300 metri come nelle foreste esoni contro alci di 500 - 600 kg!
Perfetta per tutto quello che che troviamo nel mezzo:
camosci, daini, cervi cinghiali
Il problema potrebbe essere l'arma...
Un calibro Magnum, anche senza freno di bocca, necessita di una azione robusta e di una canna piuttosto lunga.
Con pesi e ingombri adeguati.
Non sto quì ad elencare i modelli,
Dovresti scegliere il miglior connubio che trovi tra PREZZO, peso, maneggevolezza, prestazioni.
Tra quelle calciate in legno, la CZ 550 è forse una tra le migliori...
Se rapportata ai costi ovviamente.
Il mio amico Mauro ha preso una SAKO 85 Bavarian che SEMPRE SECONDO ME
La ritengo veramente ai vertici della categoria .
L'ottica?
Dipende da cosa ci devi fare....
Io, anche se ho dei 6 - 18 e dei 5 - 25 (vedi l'ultimo racconto) preferisco i 3 - 12 x 50 (56) e mi piacciono MOLTO anche gli 1,7 - 2,5 - 10 x 42 - 50 - 56.
Durante la mia ultima gita in ngheria ho usato il mio vecchio Leupold 3,5 - 10 x 50 per tirare "oltre i limiti imposti dal buon senso" e non ho sentito la necessità di utilizzare ingrandimenti maggiori.
Meno male che ci siamo persi qualche Sniper che frequentava il Blog, altrimenti sa che cagnara.........
Salutoni
Marco

da Marco Benecchi x Filippo  11/02/2016 8.03

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Buongiorno Marco.
Vedo che i commenti del presente blog riguardano anche la caccia in montagna. Nel prossimo futuro avevo in progetto di dotarmi di un'arma in 7 RM (sui seven in fututo ti chiederò qualcosa se permetti) per la caccia in montagna. Mi piacerebbe abbinare il calibro ad una b.a. ultralight Weat ma volevo sapere se hai consigli su altre marche/fucili con caratteristiche comparabili di leggerezza e affidabilità e che hai provato/testato. Io il 7RM l'ho provato solo con una CZ diciamo std. Un'ottica che consiglieresti? Io preferisco le fisse ma forse dovrei...evolvermi? Grazie FB

da FILIPPO60  10/02/2016 17.09

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ciao Carlo. Anche io non ricarico; e la nuova EVO Green (a parte le fisime piombo si / piombo no) mi intrigava data la leggerezza (che garantisce traiettorie ultra tese) unita alla lunghezza che (almeno sulle mie R-93) fornisce un'ottima precisione. L'avevo provata nel mio caro 7x64; ora, dato che per i caprioli di solito uso il 270, l'ho voluta testare anche nel calibro americano. Precisione e radenza ottime; effetti terminali (ma un episiodio singolo è evidentemente poco significativo) più che buoni (come notava Little John, interno devastato, ma poca carne sciupata). Spero di darvi quanto prima eventuali controprove. Tanta salute

da Filippo 53  10/02/2016 15.01

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

ti ricordi che avevo scritto tempo fa del casino con ks 162 in 7x64? avevo abbattuto una femmina adulta daino, a quasi 200 mt ancora ci penso ma nessuna idea sul fattaccio. le ks si sono sempre comportate benissimo. adesso uso le dk da 154 pochi abbattimenti non fanno testo ma, sia su piccoli che adulti abbatte pulito senza grandi ematomi o sprechi di carne. ---(n0n ricarico)ciao filippo salute a tutti carlo.. un saluto particolare al grande M B

da carlo 48 x filippo 53  10/02/2016 12.05

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Sfrutto il blog per una mia curiosità: Qualcuno di voi ha mai utilizzato i proiettili di lutz moeller? Se si come si comportano?
Grazie

da little john x tutti  10/02/2016 12.03

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Nel NOSTRO Blog,
Gli unici "inadeguati" sono i maleducati, gli strafottenti e gli ignoranti.
Tutti gli altri sono i benvenuti....
M

da Marco B x Grillo  10/02/2016 10.00

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Anch'io ho fatto sempre come dici tu, andando contro quello che dicono i super esperti; e non ho mai avuto problemi. La stranezza dell'ultimo caso è che la fucilata era indirizzata correttamente, mentre in altre circostanze si trattava di rimediare a fucilate meno precise. IBAL

da Filippo 53 x John  10/02/2016 9.37

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

vedi quanto sono inadeguato a questo blog ?

7x64

da grillo parlante x mb  10/02/2016 9.18

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

A me é capitato più di qualche volta sui caprioli di spappolare completamente la zona polmonare (specialmente con le bt) ma poi tutto si é risolto (e qui so già che qualcuno storcerà il naso) con una bella lavata con la canna dell'acqua nella cavità toracica-addominale..risultato:visceri esplosi/spappolati ma zero danni alla spoglia..nei corsi insegnano a non utilizzare l acqua nelle fasi di pulizia ma io non sono d accordo..una volta per un capriolo malamente spanciato con riversamento dei succhi gastrici in zona addominale (a chi é successo sa come si impregnino le carni e che odore hanno...),beh ho acceso...l'idropulitrice!risultato zero odore e carni perfette..

da little john x filippo 53  09/02/2016 23.52

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Voglio precisare anche un'altra cosa, sulla spoglia dell'animale(capriolo) e delle carni la differenza con il 300 e il 243 è quasi uguale ansi alcuni caprioli sono più sciupati che con il 300. Con una palla da 180g non trova tanto impatto su un tenero capriolo e quindi non si apre molto conservando così le carni (anche se non mi importa della ciccia) . Mi è capitato piccoli di caprioli traforati con il 300 sensa sciuparli molto, e femmine di capriole con il 243 che la palla non è fuoriscita ( comunque morti sul posto) e spappolati dentro. La gara tra il 243 e il 300 sul capriolo non si può fare, per vedere le differenze bisonga comincia a parlare di animali di quasi un quintale in su, allora si che inziano le danze una palla da 180g non nuoce. Ma una da 100 per il capriolo è ottima anche per il (camoscio anche se io non lo mai cacciato) e anche per qualche dainotto.

da Riccardo  09/02/2016 20.09

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Giancarlo, ti rispondo dicendo una cosa, io ho un 243 W e un 300WM, con tutte e due ci caccio il capriolo e ti dico le mie esperienze. Il capriolo come tutti gli animali anche, se meno, se non vengono colpiti bene fanno la sua giratina e ti dico che con il 300 bel calibro (lo stimo anchio specialemente per animali grossi), i caprioli sparandoli anche (vicino e lontano) se chiappati anche leggermente dietro il cuore fanno la sua giratina (arriva alla proda e poi si ferma, ma la fanno anche spappolati) anche femmintte giovani.Io dico sempre che il calibro centra sempre poco specialmente per il capriolo quello che conta è di chiapparli bene, (i miei vecchi dicevano Spararli nella spaallaa) e avevano ragione. Che centra il 243 è limitato ma per il cpariolo è perfetto e anche per giovani daini, ma appunto la miciadilità del piccolo stà nella precisione.Io personalme sul capriolo sia con il 300 e il 243 i riusltati sono uguali . Il 300 lo porto quando vado al daino che lo vedo più opportuno , ma ce chi ha fatto dei abbattimenti puliti anche sui palanconi.

da Riccardo  09/02/2016 19.53

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ciao John. Hai ragione: di carne poco spreco (ma che faticaccia per ripulirla....).
x Giancarlo: è stato un piacere

da Filippo 53  09/02/2016 17.12

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Una domanda..la evo grenn all interno ha fatto "marmellata" nella zona viacerale ma per quanto riguarda la carne? Hai dovuto buttar via molto?

da little johnx filippo 53  09/02/2016 17.05

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Caro Grillo,
Dimentichi qualcosa:
Calibro????
M

da Marco Benecchi x Grillo P  09/02/2016 16.57

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Filippo, grazie per la risposta. La mia era una provocazione. e Tu sei stato chiarissimo.

da Giancarlo  09/02/2016 15.52

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Lungi da me presentarmi come esperto, specialmente in confronto di chi leggo su questo blog,
ma per il prelievo dei pochi caprioli fatti fino ad'ora, ho usato sempre RWS KS 8gr. e la maggior
parte di loro e' rimasta sull'ombra, con pochissimo danno per la spoglia.

da grillo parlante  09/02/2016 15.42

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ciao Giancarlo. Come diciamo spesso, i gusti sono gusti. A me piace aprire un capriolo e trovarlo in condizioni decorose. Sono fatto così. Una volta - UNA SOLA VOLTA SU CENTINAIA DI CAPRI - mi è capitato di tirare una femmina col 300 Winchester (palla EVO RWS da 184 grani). Un macello!!!! Nonostante la palla dura, il foro d'uscita era una voragine. Certamente anche in quel caso l'animale non ha mosso un passo. Comunque, per rispondere (ma sempre senza polemica!) al tuo intervento a gamba tesa, non credi che per il capriolo il 222 (che ho usato per marmotte e galli) può essere un po' leggerino, specie alle distanze massime, e il 300 (col quale ho preso un alce di oltre sei quintali) esagerato? Se però a te va bene così non vedo il problema. Si fa tanto per parlare... Personalmente - essendo appassionato di armi da caccia ne possiedo diverse - preferisco adoperare le mie carabine adeguandole alla preda, tutto qua. IBAL se - come me - hai ancora capi in selezione

da Filippo 53  09/02/2016 15.00

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

entro a gamba tesa: ma chi se ne frega dei danni che può causare una palla l'importante è far cadere l'animale sul posto e non della ciccia che gli rimane addosso! stesso discorso per il calibro perchè devo cacciare con un 222 quando con un 300 NON HO NESSUN TIPO DI PROBLEMA MAIIIIII??? etica o stupidaggine? a voi il quesito esperti!

da Giancarlo  09/02/2016 14.41

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

NO !! Filippo , ho scritto per scirvere ,so bene che tutte le carabine vanno benissimo ma io sono INNAMORATO dei weatherby ed è un pò come la squadra del cuore , MA SENZA NESSUNA ALLUSIONE A NESSUNO . MB quando scendo da Bignami chiedo di farmi provare quella leggera e ( forse) farò il passo ma solo 270 . Grazie Marco

da Sergio  09/02/2016 14.27

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ciao Sergio. Onestamente credo sia sempre il manico quello che fa la differenza... Per fortuna possiedo sia Blaser sia Mark V; e se ci prendo o meno non dipende dall'arma, ma dal sottoscritto. Quanto ai danni causati dalla palla frangibile non mi era mai capitato, e penso di aver visto morti (ovviamente non solo quelli fatti da me) migliaia di caprioli. Forse sarà l'eccezione che conferma la regola. Tanta salute

da Filippo 53  09/02/2016 10.38

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

La mia fa "impressione" per quanto è leggera.
Anche in assetto da "guerra".
Forse anche troppo.
Ho la 300 Accumark che peserà 6 kg e la 257 SS col calcio in polimeri che peserà poco meno......
Ma che sparano molto bene col bipiede.
La Ultra sullo zaino è altrettanto micidiale, ma col bipiede....
Ora comunque ce l'ho tarata direttamente.......
NB le MKv sono veramente eccezionali ma devono essere usate con giudizio.
Io e te li usiamo in montagna, ma conosco chi usa il 270 e il 300 Weath per "tagliare in due" i capri dietro casa...
Sono calibr molto esuberanti!!!

Saluti
M

da Marco B x Sergio  09/02/2016 10.02

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

io uso da anni il 270 weatherby mark 5 acc che PESA come un secchio di calce !!! ma a prestazioni in montagna non ha rivali. ne ho visti di kifplau, bolt sauer, blaser, sabatti,tikka, ecc buttate per terra dopo colpi sbagliati ma con la mia Weatherby sempre a segno anche tiretti discreti ( sebbene io non ami il tiro oltre i 300 metri). Pero, mi piacerebbe provare una come la tua . ciao

da sergio  09/02/2016 9.44

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ragazzi,
Credo che NESSUNO è in grado di poter prevedere cosa accade quando unapalla "FRANGIBILE" raggiunge un bersaglio.
Questo ovviamente non accade con le FMJ - Vollmantel, ma avolte potrebbero causare anche loro delle schegge impazzite.
A me, proprio in Ungheria è capitato di abbattere due caprioli on un colpo.
Ma non uno dietro l'altro, uno MOLTO più a dx o sx..
Colpito da qualche scheggia!!!
Una volta un mio amico (Paolo M. di Lana) un comune amico che ho con Bansberia tiro al calar della sera ad un bel verro sugli 80 kg da circa 80 - 90 metri con un express cal. 9,3 x 74 R decidemmo insieme il tiro al bersaglio grosso.
Il verro cadde fulminato sul colpo
Bel tiro, palla H - Mantel RWS,
Ma quando lo scuoiai per praparare il trofeo trovai dei pezzi di palla nel collo alte, quasi nella testa!!!
Filippo si meraviglia di aver trovato danneggiati gli organi interni.
A volte simili danni può provocarli anche la solo velocità.....
Ho visto delle foto di cosa sono in grado di fare le 5,56 Nato (223) FMJ SS 109 in "battaglia"...
Altro che SP
Saluti
Marco

da Marco Benecchi x Filippo e x TUTTI  09/02/2016 8.19

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Caro Sergio,
Non ho visto critiche nel tuo intervento.
Io uso anche l'Accuschot,
Dalla foto non vedi che ho la mano debole, la destra, che blocca in calcio.
Con un'altra delle mie carabine avrei potuto tentare il tiro al collo.
RIPETO, quel fenomeno me lo ha fatto solo quella.
Credo che quando la palla parte, durante il "lungo" tragitto nella snellissima canna della Ultralight provoca delle tensioni che generano un colpo di "frusta" eccessivo.
Ho anche il 257 e il 300 Weath, ma in altre versioni MOLTO più pesanti e questo problema non si è mai manifestato.
Sullo zaino è un'altro paio di maniche.
Evidentemente la mia 270 Weath non gradisce l'appoggo TOTALE (Anteriore - Posteriore) troppo rigido.
Mi farebbe piacere conosce qualcuno che possiede la stassa arma e come si comporta col bipiede.
Saluti
Marco

da Marco Benecchi x Sergio  09/02/2016 8.07

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Buongiorno filippo...non sono sorpreso degli effetti terminali della palla da te indicata . La evo green unisce una velocita veramente molto alta ( 1063 ms) a una frangibilita' totale e predeterminatadi tutta la parte in stagno anteriore. Avevo già sentito di casi simili ma meno gravi con la palla in cal .30 (30-06) molto più lenta e pesante . Ricordo volentieri le parole dell'amico Liboi " se un animale crolla sulle zampe o hai colpito la colonna o lo hai spaccato troppo", ma lui cacciava soprattutto in ambiente alpino . Dalle nostre parti una distanza di fuga anche breve può diventare un problema. E' sempre un equilibrio difficile , ma per la palla e il calibro usato l'effetto mi sembra del tutto normale. Saluti

da Cristiano Montano  09/02/2016 7.30

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Salve amici. Fatti (anzi, rinnovati) i doverosi complimenti a MB per il successo della sua gita magiara, vorrei raccontarvi quello che mi è capitato sabato mattina. Anche qui si tratta di un fatto abbastanza strano, che in tanti anni di caccia al capriolo mai mi era capitato, né a me né ad altri (almeno a mia conoscenza). Dunque: piccolo di capriolo (maschio); distanza di tiro 140/150 metri (lo avevo telemetrato a 130 metri da dove non potevo tirare, poi sono arretrato un poco e mi sono arrampicato sui primi rami di un albero, dove ho trovato un appoggio perfetto su una biforcazione). Carabina R-93 calibro 270 Winchester; munizione RWS EVO Green 95 grani. Animale colpito leggermente dall'alto in basso, fulminato. La palla è entrata alta in cassa sfiorando la colonna ed è uscita fra le costole. Ripeto, il colpo è stato volutamente tirato leggermente alto, a causa del tramite che la palla avrebbe creato in obliquo (ero più in alto del capriolo). Purtroppo però eviscerando l'animale ho trovato all'interno - con rispetto parlando - una marmellata indistinguibile di cibo e organi interni, causata dall'esplosione di una parte dell'apparato digerente (per fortuna non dell'intestino). Ma cosa può essere successo? Una scheggia della palla che è arrivata fino allo stomaco? Il foro d'entrata ha danneggiato il rachide, sfiorandolo, e quello d'uscita era all'incirca a metà della cassa. Assolutamente il tramite della palla (almeno, di quella parte che ne è uscita) era troppo distante dall'apparato digerente. Infatti i polmoni erano distrutti. Ci sono rimasto molto male. E per fortuna che ho eviscerato l'animale nel giro di pochi minuti... Vorrei il vostro parere, anche se personalmente non ci può essere altra spiegazione che quella di una eccessiva frammentazione della palla unita alle piccole dimensioni dell'animale. Peccato...

da Filippo 53  08/02/2016 22.06

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

non era una critica ma con il calcio a quel modo si rischia di padellare se non si sta fermi immobili. Per me il calibro è perfetto e il peso non centra molto .

da sergio  08/02/2016 21.53

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

"Carlos" ero praticamente in linea retta col camoscio,
Come si vede, appunto, dalla foto.............
Ripeto,
Il fenomeno in oggetto da dell'inspiegabile...
Ma forse non troppo considerando, come già detto, il peso irrisorio dell'arma.
Un vero peso piuma!!!
E proprio per questo ideale per la caccia in montagna!
M

da Marco Benecchi x Penna Bianca  08/02/2016 20.25

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Come direbbe Carlo Santi, il Capocaccia della mia squadra.
"COLLEGA", dato che il mio BISNONNO Secondiano faceva il Buttero di professione, anzi il domatore di cavalli a Tarquinia, alla Roccaccia,
Hai pienamente ragione,
Ed è giusto ricordarlo nonostante lo splendido intervento di 0/25,
Ma, detto tra noi, non includere Cerveteri e dintorni (Civitavecchia, Bracciano, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere, Canale Monterano, Manziana, Civitella, etc)
Come componenti della Terra di Maremma, mi sembra un sacrilegio.
Visto che la CACCIARELLA è NATA lì
E NON IN MAREMMA!!!!!
Tutto qua
M

da Marco Benecchi x BUTTERO  08/02/2016 20.21

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Non mi servono foto a fini giornalistici...
Ho i capelli bianchi.
Quella foto è stata scattata un minuto prima del tiro...
Esattamente come ero allo sparo.
Ciao
M

da Marco Benecchi x Sergio  08/02/2016 19.59

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ragazzi,
Sono appena RIENTRATO da una "gita" in Ungheria dall'amico Laszlo a caccia di Calvi di capriolo.
Non sto dirvi cosa ho fatto e quanti capi ho abbattuto, posso soltanto dirvi che
A FINE STAGIONE non sono mai riuscito a tirare sotto i 200 metri e di colpi sbagliati (potete chiedere a Laszlo, chi lo conosce, ne ho fatti solo TRE!
Con Remington SS inox calcio in sintetico 270 W, Ballistic Silvertip Originali Winchester da 130 grani ottica Leupold Silver Vari X III 3,5 - 10 x 50.
Che dovreste avermi visti in altre occasioni...
Sempre con BIPIEDE e Monopiede Accushot.
Tiro in prevalenza dal cofano del fuoristrada ma un buon 30% da sdraiato in terra!!!!
Nonostante il fango!
Terribile
Io tiro SEMPRE col bipiede e non ho mai avuto problemi.
I problemi li ho invece SEMPRE avuto con quell'arma. Solo con quella.
Comunque sabato sono andato al poligono di Testa di Lepre (Roma) a fare tutte le dovute prove.
Metri 100 senza bipiede 3 colpi un buco solo 5 cm sopra il punto mirato.
200 metri 3 colpi in 3 - 4 cm.
Arma Weatherby Ultralight 270 WM
Quella del racconto
Ottica Swarovski Z 5 5 - 25 x 52!! Perfettissima per lo scopo!
Montaggio bipiede Harris Medio
100 metri colpo alto 10 cm a 200 fuori bersaglio.
Ora l'ho tarata DIRETTAMENTE COL BIPEDE e a 200 metri mi da più o meno la stessa rosata.
Non chiedetemi il perché, perché NON LO SO....
Semplice.
La mia idea è che la TROPPA LEGGEREZZA dell'arma abbinata alla lunghezza della canna, alla sua "snellezza" debbano avere il loro peso.
Con TUTTE le altre armi il fenomeno non si è mai presentato.
Almeno non a quei livelli!!!
Tutto qua
Un abbraccio a Tutti
Marco

da Marco Benecchi x TUTTI GLI AMICI  08/02/2016 19.58

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Da noi usa dire "chi un padella ha da nasce..."
suvviaa @::))

da Massimiliano  08/02/2016 18.33

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

...l'angolo di sito!!

da penna bianca  08/02/2016 17.22

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

aggiungo...dalla fotto di marco che spara sdraiatao . si capisce perchè ha sbagliato il tiro! ma forse è solo una foto a fini giornalistici

da sergio  08/02/2016 15.50

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Io il bipiede in montagna lo uso ECCOME , se non serve si chiude e si appoggia tutto sullo zaino che , lasciamelo dire, è tutto un programma. il problema è solo uno : LUNGO , MEDIO O CORTO? io nelle zaino metto quello lungo e parto con quello corto montato. L'impiego, dalla mia personale esperienza ventennale, è del 50/50. Non pensate alla solita storia camosci TIRO LUNGO perchè non è cosi. la media è duecento metri poi si trovano anche a 100 o 300 ma anche 400 e io a questa distanza uso il bipiede nel 90 % delle occasioni! per farla breve BIPIEDE SEMPRE . buona giornata

da sergio x paolo  08/02/2016 15.19

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Ma allora...... bipiede si o bipiede no?

da Paolo 79  08/02/2016 12.23

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

il bipede in montagna torna utile spesso e volentieri , basta appoggiare il calcio su un sacchetto o lo zaino al contrario si vola il tiro nel 50% dei casi anche un super esperto può sbagliare. Solo Pecos non sbaglia mai.

da Sergio  08/02/2016 10.13

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

dal medesimo sito
...LA STORIA IN BREVE
In Toscana la Maremma si estende su circa 5.000 km² di terre, pari a circa 1/4 dell'intera regione, iniziando a sud di Rosignano Marittimo per proseguire, oltre il confine regionale, nel Lazio fino oltre Civitavecchia.
eccetera eccetera..
direi che Cerveteri, anche in considerazione della sua "colonizzazione Etrusca", possa rientrare di fatto e di diritto nella Maremma Laziale, voi che ne dite??
un saluto a tutti

da 0/25  06/02/2016 13.48

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

...dal sito "Associazione Butteri d'Alta Maremma"
La Maremma è una vasta regione geografica compresa in Toscana e Lazio che si affaccia sul Mar Tirreno.
Il toponimo deriva, per alcuni studiosi, dal latino maritima, per altri dal castigliano marismas che significa "palude".
« La parola maremma nasce con la emme minuscola perché sta a indicare una qualsiasi regione bassa e paludosa vicina al mare dove i tomboli, ovvero le dune, ovvero i cordoni di terra litoranea, impediscono ai corsi d'acqua di sfociare liberamente in mare provocandone il ristagno. Con il risultato di creare acquitrini, paludi. Non Maremma, allora, bensì maremma. E siccome la maremma più vasta della penisola, la più nota, la più micidiale, quella dove la malaria ha imperversato spietata per secoli interi, era la zona costiera della Toscana meridionale e del Lazio occidentale, al punto che nella storia della medicina, e anche della letteratura popolare, la malaria legò il suo nome, il teatro delle sue rabbrividenti nefandezze, a questo territorio, la maremma tosco-laziale prese la emme maiuscola. Divenne Maremma per indicare la regione abitata un tempo dagli Etruschi. Una regione così grande che Maremma passò ben presto al plurale. Si parlò di Maremme.»
Dante ne individuava i confini tra Cecina (Livorno) e Tarquinia (Viterbo), già conosciuta come Corneto:
« Non han sì aspri sterpi né sì folti
quelle fiere selvagge che 'n odio hanno
tra Cecina e Corneto i luoghi cólti. »
(Dante, Inferno, Canto XIII, vv. 7-9)
Geografia
La Maremma è un territorio vasto e dai confini difficilmente definibili che si affaccia sul Mar Tirreno. Convenzionalmente, il territorio maremmano è suddiviso in tre zone:
•La Maremma Livornese o Maremma Pisana, detta anche Alta Maremma o Maremma Settentrionale, interessa gran parte della provincia di Livorno e alcune aree pedecollinari della provincia di Pisa, che si estendono nella parte settentrionale lungo la costa e l'immediato entroterra tra Rosignano Marittimo e Piombino, comprendente le prime propaggini collinari della Val di Cecina, della Val di Cornia e del versante nord-occidentale delle Colline Metallifere. Tra le località principali della zona sono da ricordare Rosignano Marittimo, Cecina, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo, Casale Marittimo, Bibbona, Bolgheri, Castagneto Carducci, Campiglia Marittima, Suvereto, San Vincenzo, Populonia e Piombino. L'intero territorio, storicamente chiamato Maremma Pisana, perché antico dominio della Repubblica di Pisa, con il passare degli anni è stato distinto nelle due entità, coincidenti con i confini amministrativi creati nel 1925 delle relative province, seppur geograficamente unitario.
•La Maremma Grossetana (già Maremma Senese), o Maremma propriamente detta: la parte centrale, nella provincia di Grosseto (Toscana), lungo la costa tra il golfo di Follonica e la foce del torrente Chiarone che si getta in mare a sud del promontorio dell'Argentario: comprende anche la bassa Valle dell'Ombrone. Generalmente, il toponimo viene localmente esteso anche ad aree collinari interne, geograficamente non annoverabili nella Maremma, come ad esempio le Colline Metallifere grossetane, le Colline dell'Albegna e del Fiora e l'Area del Tufo, fino a terminare di fronte alla vasta area delle alture del monte Amiata. Tra le località principali Grosseto, Follonica, Castiglione della Pescaia e Orbetello, oltre a Massa Marittima che ha il centro storico nell'area delle Colline Metallifere ma buona parte del territorio comunale geograficamente inclusa nella Maremma. Storicamente chiamata Maremma Senese, perché dominio della Repubblica di Siena, ha assunto l'attuale denominazione a seguito dell'istituzione del Compartimento granducale di Grosseto (il compartimento granducale nel granducato di Toscana era paragonabile alle attuali province) in epoca lorenese.
La Maremma Grossetana si divide da nord a sud in quattro parti.
◦La piana del fiume Pecora, attorno al golfo di Follonica, comprendente gran parte del territorio comunale di Follonica, l'area pianeggiante dei comuni di Massa Marittima e Gavorrano e la fascia costiera del comune di Scarlino, limitata a sud dal promontorio di Punta Ala.
◦La piana del fiume Ombrone, che occupa i territori comunali di Castiglione della Pescaia e Grosseto, la parte meridionale dei comuni di Gavorrano e Roccastrada e il tratto costiero, pianeggiante e pedecollinare del comune di Magliano in Toscana. Si estende tra il promontorio di Punta Ala e i Monti dell'Uccellina.
◦La piana del fiume Albegna, che interessa i comuni di Orbetello e la parte pianeggiante dei comuni di Magliano in Toscana e Manciano. Si estende tra i Monti dell'Uccellina e il promontorio di Ansedonia e comprende il promontorio dell'Argentario e la Laguna di Orbetello.
◦La piana del fiume Fiora, compresa tra il territorio comunale di Capalbio e il Lazio. Si estende oltre il promontorio di Ansedonia e non presenta soluzioni di continuità con la Maremma laziale; comprende il Lago di Burano.
•Maremma laziale, la parte meridionale, si estende nella parte occidentale della provincia di Viterbo e all'estremità nord-occidentale della provincia di Roma (Lazio), lungo la costa dell'Alto Lazio e nell'immediato retroterra pianeggiante e pedecollinare della Tuscia, tra la foce del torrente Chiarone e Capo Linaro, promontorio che costituisce l'appendice occidentale dei Monti della Tolfa che la dividono dall'Agro Romano. Tra le località principali della zona spiccano Vulci, Montalto di Castro, Canino, Tarquinia, Tuscania, Civitavecchia e Santa Marinella.
Marittima o Maritima è un termine oggi in disuso che, riproponendo l'etimologia di Maremma, ne indicava il prolungamento in un territorio geograficamente affine esteso dal Tevere lungo la costa verso sud fino a Terracina; un tempo era coperto di foreste e paludi oggi per lo più bonificate (Acilia, Agro Pontino).

da 0/25  06/02/2016 13.40

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

dare al Mitiko Konte del "cecoslovacco" è offenderlo: lui era un Imperialregio!!!!
ma ad un maremmano (stati della chiesa?) in fondo su può perdonare! non se del Granducato! ne parleremo di persona.

da vecchio cedro  05/02/2016 15.41

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

I confini storici della Maremma sono Cecina-Tarquinia parola di Dante Alighieri. Cerveteri l'hai aggiunta tu ?

da Buttero  05/02/2016 13.37

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Weidmannsheil Marco per abbattimento e racconto. Per quanto riguarda il bipiede la mia personale esperienza è che bisogna fare molta attenzione a non forzarlo nè in direzione nè in elevazione. Bisogna che il complesso "arma+bipiede" sia allineato alla linea di mira senza nessuno sforzo, così come accade in poligono con gli appoggi da benchrest. Se in Ungheria ti è capitato di sparare con treppiede (ripeto treppiede, non bipiede) di legno artigianale, ti sarai accorto che allo sparo la carabina tende a frustare di lato perchè forzata contro una delle tre gambe. Avrai notato che i treppiedi più sofisticati hanno un appoggio a forcella.
Ancora Weidmannsheil.

da bansberia  05/02/2016 12.54

Re: Caccia al camoscio sulle Alpi cuneesi

Tre belli cammosci che beddi che siete

da Rino  05/02/2016 8.48
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