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25/03/2014 

Luca Stincardini Un argomento molto caldo, per certi versi scottante, ma sicuramente importante per il Mondo Venatorio Italiano. Il Progetto ancora in via di sviluppo sull’unica Associazione Venatoria a quanto pare sta prendendo corpo anche se, a mio personalissimo avviso, è iniziato con un unico e primario obbiettivo… quello dell’unica copertura assicurativa obbligatoria.

Se partiamo dal concetto che il cacciatore abbia bisogno di una assicurazione meno costosa, perché la logica suggerirebbe che la Confederazione di più soggetti con un cospicuo numero di soci comporti un potere contrattuale più forte di fronte ad una Compagnia con costi più accettabili, l'incipit della  nuova figura venatoria che sta nascendo parte già zoppa. Non regge nemmeno la scusa, più volte citata in passato, della volontà di far cessare la guerra delle tessere e delle relative coperture che costringe spesso i cacciatori a scegliere ciò che “copre più rischi e costa meno”, in quanto per esperienza personale e diretta, quale dirigente di un Circolo locale, ho toccato con mano quanto i soci non si preoccupano minimamente di quali garanzie obbligatorie e previste per legge offra la polizza che sottoscrivono, ma chiedono notizie solo ed esclusivamente sulle coperture accessorie.

Un nuovo Soggetto dovrebbe avere il dovere, o soprattutto l'obbligo, di ragionare sui contenuti, sul superamento di tutte le problematiche che una fusione di questa portata comporta, sulle condizioni di partecipazione comuni a tutti i soggetti interessati anziché partire dal fondo del progetto. Posso anche comprendere che quanto sopra esposto sia la parte più complessa del progetto, c'è in ballo molto per ogni singolo partecipante: la propria storia, la propria rappresentatività, l'eventuale “rottamazione” di qualche dirigente e così via...

Con l'amico Marco Castellani in occasione dei numerosi incontri avvenuti in seno a Face Italia, abbiamo più volte affrontato il discorso, seppur in modo molto leggero, dell'unica Associazione Venatoria e tutte le volte ho risposto che, personalmente, la soluzione sia più a portata di mano di quanto si pensi. L’esempio lampante di quanto affermo da tempo sono i risultati avuti proprio in questi ultimi tempi, dove la collaborazione nata proprio tra i rispettivi Uffici Tecnici di due Associazioni, FIdC e ANLC, hanno prodotto un memoriale presentato al Tar del Lazio che ha smontato e schiaffeggiato il Mondo Ambientalista, facilitando così la predisposizione di una sentenza storica e lapidaria.

Perché sostengo che la soluzione sia a portata di mano?
Semplicemente perché basterebbe trasportare quello che di ottimo si è fatto a livello nazionale con Face Italia e strutturarlo a livello locale, con la nascita di FACE Regionali (il recente esempio del Piemonte è la prima traccia!!!).

Basta con le Consulte regionali o provinciali composte da 5/6 o più Associazioni Venatorie; basta con tutti quei documenti presentati che, se pur diversi, alla fine dicono le stesse cose; basta con le disdicevoli figure talvolta deprimenti che il mondo venatorio è troppo spesso costretto a fare di fronte ad Assessori e Dirigenti pubblici.

Pensiamo un attimo: se a livello locale in occasione delle convocazioni agli incontri nei Palazzi si presentassero anziché un numero x di persone con ognuno una verità in tasca e soluzioni diverse, una Delegazione con un unico documento condiviso e con un'unica sigla (nel rispetto delle proprie identità e della propria storia), secondo voi non si raggiungerebbero risultati migliori?

Il ruolo di Face Italia diverrebbe quindi l'unico soggetto a parlare di caccia sia a livello nazionale che a livello locale: l'Associazione Venatoria Unica è nata!!!

Il compito di Face Italia a livello nazionale oltre quello ovvio e scontato di contrastare i problemi Italiani dell'attività venatoria, sarà quello ancor più fondamentale di produrre la documentazione per ogni singola Regione in occasione della stesura dei calendari venatori. Le indicazioni che verranno dal cuore di Face, che ovviamente terrà conto di tutte le tradizioni locali e delle normative regionali, non sarà negoziabile e cioè non ci saranno più quelle ridicole e disgreganti guerre tra Associazioni Venatorie per due giorni di caccia in più ad una specie o, peggio ancora, per la volontà più o meno politica di recepire indicazioni errate che comporterebbero ricorsi ai Tribunali Regionali Amministrativi, con il pericolo di sospensive o annullamento dei calendari stessi.    
 
Un’organizzazione di questo tipo comporterebbe ulteriori benefici perché, ce lo dobbiamo dire amici e lo sappiamo tutti, la guerra delle tessere non si fa sul costo vivo delle stesse, ma viene effettuata con ben altri mezzi: Fagiani, Lepri, Cinghiali, Settori, Distretti, ZRC ecc...
Immaginiamo che da domani le ZRC, vera risorsa per la caccia stanziale, venissero gestite da tutte le Associazioni locali sotto lo pseudonimo di Face e non da un singolo soggetto, immaginiamo che negli Atc anziché trovare posto 5/6 persone con esigenze diverse ci fossero seduti 2/3 portatori di un unico interesse, immaginiamo......

Gli esempi di come potrebbe essere diversa la caccia e la sua gestione potrebbero essere tantissimi, così come i benefici di immagine e di risultati per il Mondo Venatorio. Certo un processo come questo non si fa in due giorni, ma necessita di tempo e di accordi precisi e probabilmente anche di qualche lacrima amara, ma per il sottoscritto questa è la strada maestra più facilmente percorribile in quanto, almeno in parte, è tracciata.

Concludo togliendomi un sassolino che da troppo tempo mi tedia partendo dal dire che una parte di verità su quello che leggo è sacrosanta verità. Sempre più spesso vengono incolpate le Associazioni Venatorie sulle scelte che le Regioni fanno in materia di stesura dei Calendari Venatori e con i conseguenti ricorsi ai Tar che impediscono il regolare svolgimento della stagione venatoria.

Orbene, se come già ho ammesso che un fondo di verità c'è, è bene fare una precisazione: il Mondo Venatorio propone delle soluzioni o dà delle indicazioni agli Assessori, i quali possono o non possono recepire quanto richiesto: la Politica scrive i Calendari Venatori e non le Associazioni!!!

Fino ad oggi non ho mai visto o ascoltato qualcuno che chiedeva l'anticipo della chiusura della stagione venatoria, così come non mi è mai giunta voce che questo o quello avessero preteso l'eliminazione di qualche specie cacciabile o la riduzione dell'arco temporale massimo. Se questi provvedimenti ci sono stati il vero e unico colpevole è da ricercare nella Politica e nei suoi rappresentanti, Politica che ha il compitola di scrivere i Calendari Venatori, redigere i Piani Faunistici, effettuare le VAS e tutto quello che è necessario affinché la caccia venga svolta in maniera regolare.

Il progetto dell'unica Associazione Venatoria con queste mie piccole riflessioni mi auguro prenda un corso più veloce in quanto dopo quasi 5 anni di esperienza collaborativa in Face Italia, ho visto quanto il confronto e il continuo scambio di informazioni può portare a risulti concreti e, soprattutto la locuzione Dividi e Impera sia più veritiero che mai.


Luca Stincardini - ANLC

 

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49 commenti finora...

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Avvisiamo tutti gli utenti che questo spazio è concesso per la discussione sugli argomenti trattati e non è a disposizione per le recriminazioni personali e per le invettive passibili di diffamazione. Per questo motivo alcuni commenti sono stati eliminati. Confidiamo in una vostra più atttiva collaborazione.

da REDAZIONE BIGHUNTER MAGAZINE  03/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

E' veramente riprovevole tutto ciò che sta uscendo fuori in questi post al veleno, contro chi ha lavorato ed è riuscito a mandarci a caccia, nonostante i ricorsi, tutti vinti anche se qualcuno in ritardo o in zona cesarini, questo fà capire perchè a Roma e nel Lazio stiamo messi così.

da giannirm  03/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

@ marcello64
Voglio dire la mia visto che con Alessandro Cannas sono amico e compagno di caccia da più di 10 anni, ti posso garantire che non ha nessuna velleità di dirigenza in aavv ne di guadagno con la caccia a differenza di altri che non pensano ad altro che a come svoltarci sopra, tutto ciò che fà, lo fà solo per amore di questa passione, lui ha trovato il bandolo della matassa ci và giù come un rullo compressore insieme a Stincardini e Amore per ostacolare i vari ricorsi animalisti e benchè non abbia la laurea in giurisprudenza, glie l'ammolla avendo frequentato. Anche noi andiamo a caccia fuori regione ed anche noi ci facciamo almeno 600km a settimana il più lontano possibile da Roma, durante la giornata è un'incessante squillo di telefonate da tutta Italia per chiedere consigli, perfino da assessorati regionali, (che certi giorni gli prenderei il cellulare e gli sparerei na botta), in Italia per contrastare gli anticaccia stiamo veramente messi così non cè di meglio, chi fà qualcosa lo fà rimettendoci tempo, ferie e soldi.
Questo è quanto dovevo, perchè certe cose non se possono sentì.
Saluti

da Giannirm  03/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

X Alessandro C.,non era mia intazione di offenderti ,mà visto che sei tu che rappresenti le Ass.Ven.,MI SONO SFOGATO,anche se quello che ho SCRITTO RIMANE.perchè tutte e dico tutte le ass.venatorie
hanno fatto i PORCI DEI COMODI LORO,poi magari c'è GENTE COME TE CHE SI DA' DAFARE,ma non basta
allora c'è da mandare a CASA QUESTI VECCHI e fatevi AVANTI,insomma CAMBIAMO.Se continua così fra qualche anno andremo o a CASA o a CACCIA nelle RISERVE delle rispettive ass.ven. come hanno già fatto
in passato.Come ripeto il territorio è sempre più stretto intorno alla Capitale e non tutti si possono permettere di fare 200 -300 km ogni fine settimana,un saluto a tutti e w la caccia sempre.

da MARCELLO64  03/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

io so un semplice operaio che si alza la mattina alle tre e mi faccio un mazzo tanto per arrivare alla fine del mese, e tu cannas mi vieni a parlare di cose potrei fare io per la caccia, io almeno la domenica vorrei continuare ad andare a caccia e se permetti dal momento che pago una assicurazione esigo che quelli deputati a difendere la caccia, facciano il proprio lavoro e cioè difenderci.

da da solidarietà a Marcello64  02/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Marcello, faro finta di non aver letto cio' che hai scritto..Tu mi hai chiesto spiegazioni sul parco dell'aurelia le hai avute,hai usato toni sopra le righe nei miei confronti, accusandomi addirittura farci i soldi..Io non l'ho fatto.....Una parte dell'ultima risposta non era rivolta a te, ma a coloro che provocano e insistono a denigrare il lavoro di face italia..E' ovvio sei incassato..Ma determinate cose non dipendono da noi e ne dalle associazioni venatorie, ho cercato di spiegartelo, mi dispiace, che non son riuscito a farmi capire, sicuramente e' colpa mia...Ciao Marce' stammi bene.

da Alessandro.C.  02/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Non leggo tutta la discussione...chiedo scusa ma è troppo lunga.... ma so cosa fa ed ha fatto e le competenze che ha in materia Alessandro Cannas. Penso soltanto che ne avessimo qualche decina come lui in Italia, avremmo più certezze e meno manfrine sterili.

da Ezio  02/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Appunto, perche' si trova pubblicata ovunque e' semplice trovarla e farsi un'idea di come son andate le cose e, di come le A.P. hanno deciso, scavalcando altri interessi in nome dello sviluppo aereoportuale,che produce posti di lavoro,soldi,sviluppo e prestigio alla capitale, credi che interessi se puoi o non puoi sparacchiare a due lodole?...Hanno svincolato una parte e hanno compensato dall'altra, sensa coinvolgere altri attori sul territorio facendolo d'autorita' ..E quindi con chi ve la volete prendere? Con le associazioni venatorie? Con i locali? Troppo facile cercare un "colpevole" O e' facile, per scaricare la propria rabbia, su una situazione che dipende esclusivamente dalle autorita' Governative che per legge possono farlo..Punto..Le fregnacce stanno a zero....Parli di dignita, chiediti cosa te potresti fare per il nostro mondo e, non chiedere cosa fanno gli altri.Non siete stati capaci neanche di fare una ricerca bibliografica ,o un semplicissimo copia e incolla..Ma di cosa volete parlare?

da Alessandro.C  02/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

cavolo,,,,, se hai risposto te cannas allora siamo in un ventre di vacca - dopo la tua lunga disamina (che si trova pubblicata un po ovunque, basta fare una serie di copia incolla) sulla situazione della riserva litorale, allora siamo a posto, non so tu di dove sei cannas magari vivi al sud oppure al nord perchè non mi pare che conosci la storia del parco del litorale e come si è arrivati a questo, di fatto a noi cacciatori pezzo dopo pezzo stanno togliendo tutto pure la dignità e come si difende questa dignità che ci hanno strappato negli anni e che nessuno ci ridarà, tu cannas che sicuramente sei un uomo di cultura e di legge, spiegacelo tu

da solidarietà a Marcello64  01/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Simpatizzo per i rivoltosi del Lazio e per quelli che hanno capito che anche chi scopiazza qua e là atteggiandosi a tecnico del settore ci sta portando dritti all'obitorio.Le AV nel Lazio non riescono nemmero a gestire il declino della caccia e siamo ridotti per incompetenza ed incapacità di TUTTE LE ASSOCIAZIONI RICONOSCIUTE a mendicare per non aver riconosciuti i nostri diritti.
I tamburi davanti al Tar evocati da Cannas dimostrano quanto la parte "migliore" nella mediocrità associativa sia miope ed incapace di azioni semplici ma veramente incisive per far cessare di botto la canea anticaccia.PORTATE la guerra in casa del nemico a cosa vi fà pensare??.Riuscite ad intravedere strategie diverse o siete cieche oltre che incapaci care AV del Lazio??

da liberacaccino  01/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

X Alessandro C. parco sino all'aurelia-CI SONO INTERESSI DI BEN ALTRO TIPI.......hai scritto un papiro di decreti(amesso che siano tutti veritieri) NON CI REGALA UN CAZZO NESSUNO,hai scoperto l'acqua calda, si vede che non mi sono SPIEGATO BENE,sono un cacciatore con tanta PASSIONE,e quello che vedo è che tra ANIMALISTI-AMBIENTALISTI e VOI care ass-venatorie,AVETE DISTRUTTO LA CACCIA,punto,questo è il mio PENSIERO,perchè come hai scritto,NON SI PUO' INTERVENIRE SULLA MAGISTRATURA,NON SI PUO' PROTESTARE COI TANBURI AL TAR,VOI la vedete così che vi stà bene tutto,io come ripeto vedo ogni anno che passa SEMPRE PIU' RESTRINZIONI,poi siamo in "democrazia" e ognuno di noi esprime il parere che vuole,anche perchè intanto l'assicurazione è obbligatoria.....e noi paghiamo e il territorio si restringe sempre più.P.S. sono un associato ANLC,andate a farvi un giro in Toscana e Umbria,altro che ....TAMBURI e guardate che Calendari hanno,altro che deroghe x poter sparare a due tortore.....allora.....un saluto a tutti.

da MARCELLO64  01/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

liberacaccino Idee completamente latitanti e confusione abissale. Se non ricordo male in quel del Lazio spadroneggiavano l’arci caccia, l’ufficio avifauna migratoria della federcaccia, la e libera caccia. Ora prendersela con la libera caccia e giustificare le altre per il risultato negativo ottenuto nel Lazio, mi sembra alquanto meschino. Ho lascito fuori l’anuu, ma e cul@ e camicia con la feder, ital come anuu, enal conta quanto il due di picche quando regna bastoni e l’eps, idem come sopra. Non mi dirai che sei della Genzano o similari non riconosciute !!!!!!

da Alfio  01/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

volere o volare, cari miei, la rappresentatività corrisponde al potere di convincimento. poichè l'associarsi è un diritto e la scelta dell'associazione è ancora consentita, chi ha più soci ha più consensi, ovvero gode della fiducia della maggioranza. poi, fate voi. se fossi in voi, proverei a entrare nella associazione più rappresentativa o almeno in una associazione della face. è possibile contare di più ed eventualmente si puo' fare opposizione dall'interno. se si riesce a ottenere qualcosa vuol dire che siamo stati convincenti, altrimenti bisogna rassegnarsi. andare ad assicurarsi con una assicurazione privata, è come votare per grillo. può essere una dichiarazione simbolica di insoddisfazione, di protesta. ma alla fine si ottiene poco. però, contenti voi...

da robin  01/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Allora Marcello,e' chiaro che la bio-diversita',la caccia, e altro ancora, puo' esser sacrificato per ben altri interessi, come avrai notato.
Andaste alla Regione Lazio a protestare, per stimolare la regione a concedere un giorno di preapertura,visto che il Pres non voleva firmarla, ce' da chiedersi; esiste un PD diverso nel Lazio???Ma in questa situazione visto che la preapertura e' una concessione,non penserai mica che dopo un diniego politico si andasse in Regione a prendere per il bavero chi deve firmare?? La manifestazione e' stata una risposta democratica del mondo venatorio..Pero' na domanda fattela come mai eravate 4 gatti? Per certi versi il mondo venatorio ha quello che si merita...Strano pero che gli anni precedenti nessuno si e' sperticato nel ringraziare chi ha permesso loro di cacciare bene al 31 gennaio.oltre a non rigraziare i vari uffici regionali. Il ricorso ormai lo sai come e' andato.non avremmo avuto la sospesiva se non ci fosse stato quel parere successivo dell'Ispra depositato al Tar che ha innescato il dubbio al Giudice che ha concesso la sospensiva,ma successivamente,la sentenza di merito, ha affondato le associazioni animaliste..Non penserei mica che le associazioni Venatorie possano intervenire sulla Magistratura, per sollecitarle a una sentenza di merito velocissima. non penserai mica che si doveva andare al Tar con i tamburi a protestare..Come non penserai mica che si doveva far ricorso al CdS? Cosi ci saremmo beccati un'altra conferma sul primo diniego. Invece cercare una sentenza di merito ci ha permesso di avere una certezza sul corretto operato fin ad oggi perseguito..Marcello non ci regala una cazzo nessuno..Devi conquistartelo a suon di sentenze..A meno che non si volesse cedere allora e' un altro discorso...Cio' che dive liberocaccino non e' bibbia ma topolino...La sua e' solo sciocca provocazione che non merita ne risposta e ne considerazione.
Ti ho risposto io,e consentimi NON avrei voluto, visto che la discussione stava scadendo tra i vari serpenti,nani,fiaschi, personaggi di Esopo.... rivoltosi di viterbo..su via....Ciao Marcello.

da Alessandro.C.  01/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Marcello,dovro risponderti in piu' fasi.Per quanto riguarda il parco dell'aurelia, ti accorgerai che ne le associazioni venatorie e ne i locali potevano fare molto in quanto CI SONO INTERESSI DI BEN ALTRO TIPO. Ti rispondero su calendario e su presunte "bibbie"..............................................................................................................................................
La riserva è stata istituita con Decreto del Ministro dell’Ambiente del 29 marzo 1996, che ne ha assegnato la gestione “ai comuni di Roma e Fiumicino per le aree di rispettiva competenza”: la sua superficie attuale è di 16.327 ettari secondo il 6° aggiornamento dell’Elenco Ufficiale delle Aree Naturali Protette, dove è classificata al numero 114 con il Codice EUAP0086.
La riserva si compone di aree “di minore protezione” (aree di tipo 2) e aree “di maggiore protezione” (aree di tipo 1) dove le “misure di salvaguardia” vietano “qualsiasi nuovo intervento di modificazione del territorio e di ulteriore urbanizzazione, con l’esclusione dei seguenti interventi che devono essere sottoposti all’autorizzazione dell’organismo di gestione della riserva”: le “misure di salvaguardia” cessano con l’entrata in vigore del piano di gestione perché ad esse subentra “la normativa di piano volta a disciplinare gli interventi di salvaguardia e di promozione ed a definire i criteri di gestione per ciascuna delle aree a diverso regime di tutela”. Con il D.M. è stata istituita la Commissione di Riserva “al fine di formulare indirizzi e proposte, rendere pareri tecnico-scientifici, vigilare sul funzionamento e la gestione unitaria della riserva: i pareri della Commissione di Riserva sono vincolanti.
Con deliberazione del Consiglio Comunale n. 9 del 2 febbraio 2006 il Comune di Fiumicino ha chiesto la riperimetrazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, proponendo l’esclusione del cosiddetto “Quadrante Ovest” dell’area metropolitana romana, che è adiacente all’Aeroporto di Fiumicino, e come misura di compensazione ambientale la contestuale inclusione di due aree, di cui una situata a Nord tra il confine attuale della riserva e il confine amministrativo del Comune e l’altra situata oltre l’autostrada Roma-Civitavecchia, nella zona di Breccia, Cavalle e Tre Cannelle.
Il 9 dicembre 2009 l’Assessorato all’Ambiente della Regione Lazio ed il Comune di Fiumicino hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa che impegnava il Comune ad individuare entro il 2010 un adeguato incremento delle aree a compensazione.
A marzo del 2010 il Ministero dell’Ambiente ha trasmesso alla Regione Lazio lo schema di Decreto per la nuova perimetrazione della riserva e l’allegata cartografia.
A seguito degli esiti della Conferenza Unificata che si è tenuta il 14 giugno 2010, il Comune di Fiumicino ha chiesto di valutare ulteriori proposte di deperimetrazione e di declassificazione, nonché le ulteriori aree proposte a compensazione in inclusione, su cui ha espresso il paree di propria competenza la Commissione di Riserva..
Nel frattempo l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) ha concluso e presentato, nel settembre 2010, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti lo studio “Stato del sistema aeroportuale nazionale, scenari e strategie di sviluppo”, che nella parte dedicata alle linee di indirizzo strategico individua l’aeroporto Leonardo da Vinci come “aeroporto strategico” e “gate intercontinentale della rete nazionale”, affermando la necessità di una adeguata pianificazione e programmazione dello sviluppo sia del complesso aeroportuale, sia delle infrastrutture che ne assicurano l’accessibilità e le connessioni intermodali.
Nel corso del 2011 l’ENAC ha redatto una proposta di Piano Nazionale degli Aeroporti, poi definito il 15 febbraio 2012, che per i “Gate Intercontinentali” prevede il “Potenziamento ed espansione dell’aeroporto di Roma Fiumicino, attraverso la massimizzazione della fruibilità e potenziamento del complesso aeroportuale attuale (Fiumicino Sud), tra cui la realizzazione di una nuova pista di volo e l’ampliamento dei piazzali, da realizzare entro il 2019, e la realizzazione di un nuovo complesso aeroportuale complementare a nord, entro il 2025”.
Con deliberazione n. 116 del 8 aprile 2011 la Giunta Regionale del Lazio ha approvato la “Nuova Intesa Generale Quadro con l’integrazione degli interventi infrastrutturali di rilevanza strategica sovra-regionale e di rilevanza regionale, strettamente interagenti con quelli di rilevanza nazionale. Approvazione documento tecnico”: nelle linee guida del documento tecnico allegato si afferma che “il sistema aeroportuale dovrà essere potenziato attraverso l’ampliamento dell’hub di Fiumicino”.
La S.p.A. “Aeroporti di Roma” (A.d.R.) è concessionaria dello Stato per la gestione fino al 2044 degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino come da Convenzione n. 2820 del 1974 con il Ministero dei Trasporti ed in accordo alla convenzione cura la pianificazione, la progettazione e la costruzione delle infrastrutture del sistema aeroportuale della capitale e ne gestisce i relativi servizi: il 26 luglio 2012 ha presentato il Progetto finale del Master Plan del nuovo aeroporto di Fiumicino a lungo termine del nuovo aeroporto di Fiumicino, che delinea un complesso aeroportuale destinato a soddisfare una crescita di traffico stimata dagli attuali circa 36 milioni a circa 100 milioni di passeggeri/anno entro il 2044: l’intervento è strutturato sulle due centralità dell’attuale aeroporto definito “Fiumicino Sud” e del nuovo aeroporto definito “Fiumicino Nord”.
Sull’attuale aeroporto di “Fiumicino Sud”, sono descritti interventi di completamento e adeguamento delle infrastrutture per incrementare la capacità da 37 a 50 milioni di passeggeri/anno per il 2021. Il nuovo aeroporto di “Fiumicino Nord” sarà invece strutturato per accogliere altri 50 milioni di passeggeri/anno entro il 2044 e si estenderà a nord dell’attuale aeroporto per una estensione di circa 1.300 ettari, quasi il doppio dell’attuale sedime dell’aeroporto Leonardo da Vinci (di 1600 ettari), tra le piste di volo 16R/34L e 16L/34R. Dei complessivi 1300 ettari necessari alla realizzazione del nuovo aeroporto “Fiumicino Nord”, circa 300 ettari ricadono in aree di tipo 1 e confinano con le “vasche di Maccarese”, mentre i rimanenti ricadono in aree di tipo 2.
In sede di Conferenza Unificata, tenutasi in data 2 ottobre 2012, la Regione Lazio ha richiesto l’introduzione nel provvedimento di una specifica previsione, al fine di consentire la realizzazione dell’ampliamento dell’Aeroporto di Fiumicino e delle relative opere infrastrutturali: la suddetta richiesta è stata poco dopo formalizzata con nota prot. n. 442198 del 15 ottobre 201 del Dipartimento Istituzionale e Territorio della Regione Lazio.
Con la nota prot. n. 4232 del del 16 gennaio 2013 del Comune di Fiumicino del 16 gennaio 2013e la Nota prot. n. 20554 del 25 marzo 2013 della Commissione di Riserva la richiesta della Regione è stata ritenuta non condivisibile sotto l’aspetto procedurale e non compatibile con le finalità istitutive dell’area naturale protetta, rilevando che, ai fini dell’ampliamento dell’aeroporto, dovrebbe unicamente procedersi con un’esclusione dalla Riserva delle aree interessate e l’individuazione di adeguate aree da includere quale misura compensativa.
Con nota prot. n. 31731 del 22 aprile 2013 il Ministero dell’Ambiente ha informato la Regione Lazio dei suddetti due pareri, richiedendone l’avviso, e con successiva nota prot. n. 40219/GAB del 5 luglio 2013 ha trasmesso alla Regione Lazio lo del 24 luglio 2013 aggiornato per la nuova perimetrazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e l’allegata cartografia (composto di n. 8 tavole in scala 1:10.000), richiedendo il parere della Conferenza Unificata.
Rispetto al quadrante est interessato dal progetto di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, la riperimetrazione così come proposta estende la zona 1 portandola da 300 a 500 ettari, per cui la contigua zona 1 si riduce da 1.000 ad 800 ettari.
Complessivamente la riperimetrazione sembra aver escluso 500 ettari circa dalla riserva del Litorale Romano ma a compensazione ne avrebbe aggiunti 800. circa.
Nella seduta della Conferenza Unificata del 24 luglio 2013 è stato espresso parere favorevole allo schema di decreto del Ministro dell’Ambiente di riperimetrazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.
Dal momento che il 2° comma dell’art. 77 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998 fra i “Compiti di rilievo nazionale” prevede che “l‘individuazione, l’istituzione e la disciplina generale dei parchi e delle riserve nazionali, comprese quelle marine e l’adozione delle relative misure di salvaguardia sulla base delle linee fondamentali della Carta della natura, sono operati, sentita la Conferenza unificata”, con Deliberazione della Giunta Regionale del Lazio n. 305 del 3 ottobre 2013 è stato deciso di procedere all’espressione della prescritta intesa per la riperimetrazione della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, così come individuata dal suddetto schema di Decreto.




da alessandro.C.  01/04/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Fornaio Panaro guarda che la banda bassotti sono le vostre associazioni che campano di tessere e si difendono coi dilettanti diventati giuristi.Ce la siamo presi riccamende in der posto nel Lazio e quest'anno sarà dura fare il tesseramento.E' scoppiata la rivolta in provincia,mandate i vostri esperti a convincere i cacciatori che avete vinto.Potete spadroneggiare solo su internet ,se avete il coraggio andate a Viterbo a parlare di Face Italia

da liberacaccino  31/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

X FORNAIO P. E KOBRA, quello che dice liberacaccino è BIBBIA,chi mi deve tutelare,il prete,il muratore,
o la mia ass.ven. dove porto i miei bei SOLDONI,chi deve discutere dei problemi della caccia,del cal.ven.
visto che l'anno passato è stato RIDOTTO NEL PRELIEVO DI ALLODOLE e tutti a fare pippa,allora mi dite con chi mi devo INCAZZARE,se l'anno scorso eravamo 4 GATTI,davanti al CONSIGLIO REGIONALE DEL
LAZIO,voi dove cazzo stavate....e quest'anno che hanno ALLUNGATO IL PARCO SINO ALL'AURELIA,non
mi devo INCAZZARE,cosa fanno QUESTE CAZZO DI ASSOCIAZIONI VENATORIE OLTRE A MANGIARE CON I NOSTRI SOLDI, e per favore ah KOBRA non me risponde in LATINO se nò te manno subito a
fa.......o,ciao un saluto a tutti.

da MARCELLO64  31/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

X LIBERACACCINO
Stincardini non sarà giurista, non sarà un ornitologo, ma intanto qualcosa ha fatto grazie anche alla sua associazione che sicuramente non sarà esente da colpe.... Lei oltre ad abbaiare e sputare su qualcuno cosa fa? Mi sa tanto che lei è uno della banda bassotti che ogni tanto si erige a benefattore della caccia.... senza mai arrivare al grappolo di uva...

da IL FORNAIO PANARO  31/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Infatti, te leggi le sacre scritture e rispondi alle orazioni , Luca, celebra la messa.
Hai nuovamente perso un'altra occasione per tacere!

da Kobra  31/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Il popolo legge le sacre scritture ma hi dice messa è solo il prete......Adesso Kobra è diventato bravo anche nel copia incolla del latino....

da liberacaccino  31/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

xliberacaccino...Come sostenere che il popolo non puo' leggere la Bibbia, perche' non laureati in teologia....
Liberacacciano;Rumores fuge, ne incipias novus auctor haberi: nam nulli tacuisse nocet, nocet esse locutum!!!!!!!

da Kobra!  31/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Le associazioni venatorie hanno prodotto il nulla assoluto,hanno investito appartamenti e patrimonio immobiliare invece di comprare terreni,boschi,zone umide .Gli appartamenti servono a coordinare il tesseramento ed i presidenti provinciali sono diventati agenti assicurativi invece di pensare a difendere l'ambiente e la caccia.Vuote parole quelle di Stincardini ,convinci la tua associazione a vendere le sedi ed a investire in terreni agricoli,avvocati ed universitari che difendano la caccia e campagne di informazione.
Vuoi fare il giurista ma non sei neppure laureato,adesso te ne esci con questa proposta che è inadeguata al momento che viviamo ,velletaria e ridicola perchè nessun dirigente di av rinuncerebbe ai benefici che ha dalla suua carica.
"Sei solo chiacchere e distintivo...."

da liberacaccino  30/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Cambiando il nome e lasciando le stesse persone il risultato non cambia, bensì, aumentano le poltrone.
Le cose continueranno a peggiorare, vedasi la caccia con il segugio qui da noi e le persone con nuove idee non troveranno mai spazio tra i vecchi che non hanno alcuna intenzione di farsi da parte nonostante l'aver dimostrato la loro inadeguatezza nel dare dignità alla caccia ed ai cacciatori.

da Antonio (AQ)  28/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Condivido il pensiero di MARIO P,proviamo con un'unica ASSOCIZIONE,di chè vi preoccupate,peggio di così non penso si andrà,il PROBLEMA SIAMO NOI CACCIATORI,chi la vò cotta.chi la vò cruda....... lasciamo da parte i nostri(VOSTRI) interessi......c'è troppa GENTE che và a caccia x la CICCIA, e
penalizza anche chi la PRATICA NEL RISPETTO DELL'AMBIENTE,DELLA FAUNA E DELLA PASSIONE.
Un saluto a tutti.

da MARCELLO64  28/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

concordo con molti qui dentro, sarebbe da scrivere un poema sugli errori fatti, o meglio su quello che non è stato mai fatto, intanto cominciate a spiegare a tutti i cacciatori italiani come mai siamo arrivati a questo punto, ma chi sono quelli deputati a difendere la caccia e i cacciatori e fino ad ora che si è fatto? Ora arrivano i salva caccia, e pure i Face regionali, e chi ci mandate? la caccia non si difende solo prima del calendario.

da da quante belle parole  27/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

I numeri delle associazioni bisognerebbe verificarli. COME? Cambiamo la sede delle associazioni, facciamone una per tutti , vediamo chi il cacciatore sceglie ! Mi sa che tanti non saprebbero nemmeno quale è la loro associazione. Sanno solo quale è il bar di riferimento!

da barba  27/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

non vedo grandi differenze fra tutti i nostri capibastone. soprattutto quelli che fanno politica attiva (parlamentari in particolare). unavi, face, unica, o come la volete chiamare, se non ci mettiamo insieme vuol dire che non abbiamo ancora capito che la caccia ma soprattutto i cacciatori, in italia, vanno cambiati radicalmente

da prosperius  27/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Appunto perchè sono i numeri a fare la differenza fra 10/15 anni sarà tutto privatizzato, e chi dovrå farsene una ragione non sarå certo il sottoscritto. Sarete voi grandi capi delle riconosciute a dover spiegare il perchè ai vostri associati, non io o la mia associazione. Si tranquilizzi, al massimo basterà dare la colpa a Berlato anche di questo. Vada.

da igor radere  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

pardon crizia.

da crizia  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Per gli uomni nuovi la vedo dura. prima bisognerebbe fare una cernita dei giovani che potrebbero promettere bene a prescindere, perchè sono giovani, poi buttare giù un programmino, chiaro e "circonciso" come ha detto quel grillino che vorrebbe farci sparire dalla faccia della terra, poi prendere questi giovani, formarli sulla base dei nuovi obiettivi che al momento mancano, e quindi buttarli nell'agone della politica, si, della politica, perchè se non l'avete ancora capito, è quella che determina i fatti. ce l'hanno spiegato fina dai tempi di platone (2400 anni fa, più o meno), ma mi pare che per quanto ci riguarda, abbiamo ancora capito poco...

da clizia  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

tranquillo le mie idee sono chiarissime,come quelle delle associazioni venatorie ,che sono fermamente indirizzate al coordinamento,non certo alle fusioni!!!!Il fatto che la tua piccola ass faccia parte di FACE significa nulla,anche perchè poi ci spiegherai cosa face abbia apportato fino ad ora in termini di benefici alla caccia italiana,al netto delle solite chiacchere si intende!!!Ora prenda il suo vestitino Beretta e si prodighi pure in anatemi e lagnanze,tanto a quelle è destinato!!!Per il resto se ne farà una ragione

da sono i numeri a fare le differenze  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

@ Sono i numeri a fare le differenze!! Penso che tu hai molte idee confuse in testa. E’ proprio l’entità dei numeri che andate sbandierando che vi ha permesso di procurare casini inenarrabili ma se avreste un briciolo di dignità, vi dovrebbe pervadere la vergogna piuttosto che andarne fieri, ma tant’è. Da come ci descrivono la “nascitura” o chiamala come vuoi, sembra che i numeri siano stati messi da parte. Come a dire, in fase di coordinamenti la più grande equivale la più piccola, ma se così non fosse, sarebbe l’ennesima TRUFFA a danno dei cacciatori. Se ipoteticamente due “compari inciucisti” pensassero a un accordo sottobanco per dimostrare la superiorità numerica facendo prevalere la loro linea, all’ora si che come nei vecchi ma attuali tempi, ne “trarremo profitto tutti”. Le vesti caro mio le faccio stracciare agli altri, sai vesto Beretta!!!! Per tua informazione in numeri anche se pochi permettono all’associazione a cui appartengo di stare in Face. Sono consapevole che le decisioni sulla caccia sono demandate alla politica ma sono le associazioni ora coordinate che devono dimostrare la loro capacità e forza contrattuale altrimenti mio caro, dovrai anche tu fartene una ragione già che certe associazioni, da sempre si sono calate le braghe difronte alla politica e quello che la politica non ha tagliato, ci hanno pensato quelle numericamente forti di cui tu sei fiero portavoce.

da I.R.  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Mi pare evidente che non si azzereranno mai le cariche delle associazioni riconosciute e in maniera particolare di quelle più grandi finché non, "E' Fernuta 'a Zezzenella" (non resta niente altro da mungere) come si dice dalle mie parti. Come già letto altrove solo con l'abbandono da parte di tutti i cacciatori delle suddette e della conseguente sparizione, si potrà sperare di ripartire da capo con un unica associazione, con uomini nuovi, e motivati a far bene.

da Nato cacciatore  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

io sono per l'abolizione dell'art. 842 e l'aggancio dell'attività venatoria a vere dinamiche economiche. Chi vuole le aavv si associ, io sono per la libertà dell'assicurazione privata. In italia le aavv sono conservatrici e culturalmente arretrate, in Europa è tuuta un'altra cosa . Svegliamoci!

da vecchio cedro  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

In Italia esiste il libero associazionismo radere....se non le piace una associazione,rimanga dove sta o si faccia l'assicurazione privata.in democrazia chi ha i numeri prende le decisioni,e le minoranze in quanto tali ,per numeri ed idee si adeguano alle [email protected] lei può chiedere gli azzeramenti delle cariche della associazione a cui è iscritto null'altro,in quanto ogni associazione risponde ai propri iscritti non a chiunque......in Italia non vi sarà nessuna ass unica ,ognuna manterrà le proprie identità e si andrà avanti ad operare in coordinamenti,anche perché le decisioni sulla caccia sono demandate alla politica ,e non alle associazioni...........per il resto vale tutto quanto ho già esposto a Radere ovvero inutile che vi strappiate le vesti,ma senza numeri ,avrete solo che continuare a lagnarsi,tanto le decisioni sono prese da altri.....ve ne farete una ragione!!

da Sono i numeri a fare le differenze!!  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Grazie Alessandro per avermi dato delucidazioni in merito, ma a me preme sottolineare questo articolo scritto da un dirigente della Libera Caccia che per quello che posso intuire non credo si riferisse al Cpa quale soggetto che ha messo la “bomba” come non credo sia stata l’Anuu, Enal, Ital, Eps tantomeno la Libera Caccia (Regionale) essendo essa portatrice di rispetto e uguaglianza. A questo punto mi sorge il dubbio di come si possa realizzare un’unione di intendi, sul modello piemontese e toscano, se circola questa gente in dette associazioni venatorie con il beneplacito dei dirigenti da me menzionati. Con questo metodo pindarico ci troveremo ben presto come l’ormai famoso rottamatore divenuto nel giro di poco più di un mese, un espertissimo RICICLATORE. Forse è questo che teme Igor ,ma anche io che sono uno dei primi “Igor”, e quanti altri “Igor” di buon senso temono e vogliono per questo che si azzerino tutte la cariche teste esistenti per creare questa volta si, qualcosa di veramente nuovo? Questo è quello che dovrebbe far riflette molti anzi direi moltissimi dirigenti che vogliono un solo soggetto rappresentativo che porti alla politica le istanze di TUTTI I CACCIATORI UNITI, altrimenti sono convinto che questo espediente avrà una vita breve e non procurerà nulla di buono per la caccia e i cacciatori. Cordiali Saluti

da I.R  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Stefano Tacconi scrive:

25 marzo 2014 alle 15:00

In Umbria, quattro anni fa se non erro, è stato costituito il CAVU (la sigla sembra un medicinale) Confederazione Associazioni Venatorie Umbre che, su mia proposta, ha consentito il giusto inserimento di Associazioni non riconosciute (leggi CPA Sport).
Ogni componente manteneva la propria identità (logo) e autonomia propositiva, ma lo scopo era raggiungere posizioni unitarie e condivise.
Un buon inizio, alcune riunioni costruttive e poi, su un tema scottante come il calendario venatorio e altre bazzeccole (cinghiale e gestione Z.R.C.) è saltato praticamente tutto.
Vuoi che ti dica chi ha contribuito a far arenare il progetto di collaborazione?
Basta un po’ d’immaginazione!!!

da I.R.  26/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Alessandro, ciao. Non voleva essere una sterile polemica, conosci il mio pensiero sull'ufficio avifauna della fidc. Sai che provo ammirazione sia per te che per Emiliano e lo stesso Luca (anche se loro non li conosco di persona). Non posso accettare però, di dover essere fagocitato in un'associazione come fidc con gli attuali vertici al comando. Ripeto: azzeramento totale dei vertici venatori attualmente in atto sia se volete, riconosciute e non riconosciute (questa è per Simone). Quante regioni ad oggi hanno a disposizione osservatori faunistici per contrastare i dati di ispra? (lascia perdere l'ultima sentenza tar Lazio ne trarremo forse giovamento in tutto il paese fra qualche anno). Perchè non passare a distretti di caccia? I Francesi sono tutto milionari? (e anche questa è per SIMONE). Gestine della fauna selvatica e zone di sosta per i migratori direttamente gestiti dagli agricoltori (modifica dell'art 1 della 157/92). Ne deriva che chi lavora per l' habitat ed ottiene risultati potrà chiedere una cifra maggiore rispetto a dove tali risultati saranno più scarsi ( Simone, ora lei non paga atc? è a conoscenza di come funzionano i distretti di caccia Francesi?) Alessandro, salutami il mio "amico" quando lo vedi. Ciao.

da igor radere  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Sassin,se l'eta' media e sui 70 anni, tra due lustri si avranno 80 anni e, per cause del tutto naturali non andranno piu'....I guai non saranno per per i cacciatori,ma saranno per l'agricoltura e l'ambiente gia' oggi con un esercito di oltre 750,000 cacciatori non si riesce ad arginare il danno da fauna dopo sara' ancora peggio..Ci dovranno pagare per ammazzarli,magari nascera la figura del cacciatore professionista,nuovo lavoro..L'alternativa e' usare l'esercito con le bombe e i mitra,ma anche qui siamo agli sgoccioli non ce' piu' leva e poco esercito..Magari chiamano la nato ???? O forse dovranno rilanciare un settore troppo vessato per meri scopi politici..Il fallimento della 394 e dei carrozzoni animalisti e' sotto il naso di tutti, come quello, parziale della 157..Hanno sbagliato....Adesso trovassero loro politicamente il sistema, per bene e sensa preconcetto..

da Alessandro Cannas  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Le tanto proclamate riserve di caccia sono il voto politico dei cacciatori....meglio starsene da soli e criticare sempre e tutto quello che verrà fatto,ma sopratutto quello che non verrà fatto dalla futura unione,perchè unione sarà.......fatevene una ragione,l'età media dei cacciatori Italiani oscilla tra i 70-71 anni,tra due lustri i cacciatori si dimezzeranno e allora si che saranno guai per tutti,sopratutto per chi crede che correre da solo sia la sola cosa da fare.

da Piero Sassin.  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Il mondo è fatto a scala. Se hai la scala corta, contentati dei frutti bassi, magari “d’ufficio” ma non si più condizionare che tiene la scala lunga. Si può sempre smettere. Forse perché è un’ imposizione, forse perché sbagliato, o più semplicemente perché si ragiona democraticamente con la propria testa e non si accettano “ordini di fare” .Morto e sepolto nero e rosso, anche se ancora qualcuno ci prova

da Francesco  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

X dio perdona io no..In FACE, la presidenza e' quella dell'alternanza annuale ogni anno si cambia,comprendo benissimo i tuoi dubbi su quei due presidenti,e' gia un grosso successo che Veneziano oggi si e' seduto con Face e riconosce la bonta dell'operato, Dall'Olio in questi frangenti e' stato collaborativo, Sorrenti ne e' la prova concreta. Sparvoli, vuole sempre mantenere la sua identita associativa,cosa che in FACE e' la realta'.Luca, vuole solo dire che si puo' trasportare a livello Regionale l'esperienza FACE,allargandola anche ad altri, per avere una linea unica pur mantenendo le proprie identita e idee associative.
X Simone,stai tranquillo che l'842 restera li dove sta' gia' la 157 con gli atc lo hanno suprato,se ci pensi son tutte piccole riserve di caccia semi-private di II GRADO.
Igor, sei troppo acuto per fare della polemica provocatoria...

da Alessandro Cannas.  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Eccolo..! Igor se non ti va bene puoi sempre smettere. Chissà perché se prendi 100 tedeschi, francesi, inglesi, ecc. e gli dagli un "ordine" tutti prontamente lo eseguono senza discutere. Se fai lo stesso con 100 italiani, prima ancora di aver finito di contarli te ne ritrovi 80, dopo che gli hai dato l'ordine ne restano 50 che polemizzano all'infinito su ciò che gli è stato detto di fare. Il risultato ormai lo conosciamo bene tutti. Divide et impera. Sig!

da MarioP  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Alcuni giorni fa ho sentito, in una riunione pubblica, un tecnico faunistico che in tre minuti ha detto tutto ed il contrario di tutto. Da brividi! Oggi è sempre e solo questione di CHI fa COSA, in attesa del futuro che verrà....

da Ezio  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

X IGOR RADERE

Sig. Igor mi perdoni ma ciò che Stincardini ha scritto probabilmente è l'unica via concreta per arrivare all'unica associazione venatoria che possa fare dei fatti visto che fino ad ora la mezza unione che c'è, (FIDC ANUU ARCI) e la gente non l'ha ancora capito, riguarda SOLO l'Assicurazione.

Mi preme però ricordarle:
1° Le esigenze del Veneto vanno rispettate e non devono essere la condicio sine qua non per tutta italia

2° Abolizione 842? Io non ho i soldi per iscrivermi in Feudi anche se gestiti sicuramente in maniera eccellente rispetto agli sgangherati ATC

3° Osservatori Faunistici Regionali, Rivisitazioni dei KC, secondo lei la FACE fin ad oggi contro cosa ha combattuto e sostiene?

4° Abbandonate il messia della Laguna che forse è meglio!!!!

Assicurazione privata? La faccia tranquillamente poi però mandi le generali o l'inAssitalia in assessorato, oppure se avrà un sinistro importante vedremo chi la tutelerà in caso di controversia...

da Simone  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Carissimo Luca devi saper che sono un iscritto la Libera Caccia e sono un tuo estimatore. Non meno lo sono nei confronti di Cannas e Amore che insieme avete ridato un poco di dignità e giustizia a non tutti, e di questo ve ne sarò sempre grato. Fatta questa premessa “per fugare ogni dubbio” ti chiedo: 1) Mi sono perso qualcosa? Le ultime dichiarazioni del Presidente Spalvoli se non erro erano di altro tenore. 2) Chi sarà il delegato Face a bussare alle porte della politica? Non sarà mica Dell’Olio o Veneziano? No perché se così fosse, mi attivo per un’assicurazione privata e non certo per la compagnia unica che intendete adoperare. Cordiali saluti I.R

da Dio perdona io no  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

Quindi, io cacciatore, che non mi riconosco sull'idea di caccia di face Italia, ne tantomeno nei programmi di federcaccia o ANCL dovrei sottostare al volere degli altri sperando che tutto vada a buon fine?
Forse non vi rendete conto, o meglio, non volete ammettere che frá massimo 10/15 anni sará tutto privatizzato e che la caccia cosí come la conosciamo non esisterá più.
Sig. Stincardini, associazione privata per tutti i cacciatori oppure azzeramento di tutti i vertici associativi e gestione della caccia a tecnici faunistici, istituzione in tutte le regioni di osservatori faunistici, stipulazione di nuovi kc basati su dati reali e non politici, eliminazione degli atc ed istituzione di distretti di caccia sul modello Francese ed abolizione dell'art 842 cc.
Questa la mia idea di caccia del futuro. FACE ITALIA é d'accordo?

da igor radere  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

la politica scrive i calendari venatori, e su questo siamo tutti d'accordo, ma un conto e contrastarla con un sola voce, FORTE E CHIARA" un altro è farlo con tanti flebili miagolii di dissenso!

da Nato cacciatore  25/03/2014

Re: ASSOCIAZIONE UNICA: E SE LA SOLUZIONE FOSSE A PORTATA DI MANO?

"Pensiamo un attimo: se a livello locale in occasione delle convocazioni agli incontri nei Palazzi si presentassero anziché un numero x di persone con ognuno una verità in tasca e soluzioni diverse, una Delegazione con un unico documento condiviso e con un'unica sigla (nel rispetto delle proprie identità e della propria storia), secondo voi non si raggiungerebbero risultati migliori?".... Il coordinamento piemontese nasce proprio ANCHE per questo.

da Ezio  25/03/2014
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