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06/02/2012 

L'altro giorno mi è capitato sott'occhio un vecchio numero de: Il cacciatore italiano, in cui si ricordava la figura di Indro Montanelli da Fucecchio, il quale oltre ad essere abile con la doppietta, era un maestro di giornalismo inarrivabile, una penna implacabile e pungente al servizio del cittadino e della verità, uomo di cultura e di onestà intellettuale al di sopra delle parti, e scusate se è poco, visto che nel nostro paese è difficile se non impossibile essere una voce fuori dal coro, e guadagnarsi stima incondizionata da parte di tutta la politica e la società civile italiana. Tutto questo gli è valso nel 1998 il riconoscimento di "Gentiluomo cacciatore". Da qui a ricordare uomini che lo hanno preceduto come M. Rigoni Stern, e succeduto come A. Ponce De Leon il passo è stato breve, senza nulla togliere agli altri stimatissimi  "Gentiluomini" che sicuramente con il lavoro e le loro attività di pertinenza, anche grazie alla notorietà in tutto il paese per i meriti acquisiti, hanno tenuto alto i principi di etica venatoria portando ulteriore lustro al buon nome della caccia.

La mia non vuole essere la celebrazione di un premio e/o dell'associazione che comunque sia, meritoriamente lo assegna ma unicamente di uomini, di quegli uomini che fanno parte del nostro background venatorio, si uomini e che uomini, il nostro retroterra non solo fatto di esperienze personali nel suo complesso circostanziali ma di uomini che ci arricchiscono con il loro carico di cultura, di alta moralità e di grande esempio per la società civile, fieri di imbracciare una doppietta. La dimostrazione che la mia non vuole essere puro servilismo a questo premio che porta onore e oneri a chi lo riceve, peraltro non debbono essere necessariamente federcacciatori per essere premiati, come dicevo la dimostrazione consiste nell'accostare ai già citati "Gentiluomini cacciatori" altri gentiluomini di fatto, anche se non premiati, (ne cito alcuni, perché la lista sarebbe fortunatamente lunga) Ettore Garavini, Vincenzo Celano, Pietro Geronzi, Giorgio Gramagnini, Giacomo Cretti ecc. (mi perdonino i tanti, tantissimi che non nomino, anche perché non li conosco tutti) E anche fra coloro che ho citato, di alcuni ne ho apprezzato le qualità, gli altri li conosco per la loro fama e per i commenti di stima che spesso mi è capitato di leggere.

Come si può notare tutti coloro citati compresi i primi 3 hanno un'altra arma con cui si cimentano, un'arma che non è da tutti usare con tanta maestria: La penna, questi signori e i tantissimi non citati hanno fatto la storia della caccia italiana, per la precisione la storia bibliografica della caccia italiana, trasferendo in tomi i racconti, le tecniche venatorie, cinofile, balistiche e chi più ne ha più ne metta, ma quello che è più straordinario a ben pensarci, è che questi uomini hanno dato voce ai milioni e milioni di anonimi cacciatori, i nostri avi, gli avi di tutti i cacciatori italiani, quei cacciatori che prima di noi pur vivendo quelle stesse esperienze di caccia, anche se con ben altri strumenti tecnologicamente meno avanzati dei nostri e con gli stratagemmi più disparati, nel tempo li avevano portati essere dei maestri venatori. Innegabilmente  con il trascorrere degli anni ci son capacità che entrano a far parte del bagaglio personale di ogni singolo cacciatore, ma è altrettanto innegabile che non tutti son avvezzi alla scrittura, si rischiava di far perdere un bagaglio di cultura venatoria impagabile, che grazie a questi fuoriclasse della penna e della macchina da scrivere, conserviamo una memoria storica, un patrimonio di etica e di cultura venatoria irrinunciabili.               

Siamo e saremo sempre grati per quello che hanno vergato e continueranno a fare tutti coloro che posseggono questa preziosa magia nel comporre melodie letterarie.  Bene! questo è il nostro retroterra culturale, che forse, poche categorie di uomini possono vantare, ciò non ostante rischiamo di scomparire. Devo confessare che tutto ciò è stato propedeutico a qualcos'altro che mi sta a cuore. Con questo vorrei citare un altro "gentiluomo" nell'animo, forse meno noto ma non di meno capace di lasciarci in eredità i suoi taccuini, questi ultimi a mio modesto avviso potrebbero rivestire un ruolo di primaria importanza, per la difesa e la salvaguardia della caccia nel nostro paese, e mi riferisco ad Antonio Pinotti. (per una volta derogo dal "mio" modo rispettoso e  poco convenzionale di citarlo, consentitemi un nota personale, spero che la FIDC voglia prendere in esame un conferimento postumo per il compianto Antonio, già federcacciatore emerito 2008) Fermo e convinto assertore della cultura rurale, quanto umile, tenace e implacabile difensore di una delle figlie di quest'ultima: La caccia, non ha esitato a percorrere in lungo e in largo l'Italia (isole comprese) per correre al suo capezzale ogni volta che ve ne fosse richiesta la sua insostituibile opera. Intendiamoci! con questo non sto cercando di farlo assurgere agli onori degli altari, probabilmente anche lui avrà avuto i suoi peccatucci, (come tutti noi comuni mortali) e avrà errato in qualcosa, ma son certo che se sarà successo è stato in perfetta buona fede e per il troppo amore per la sua "creatura". Non ha esitato nemmeno benedire Il partito C.A. purché si faccia tutto quanto in nostro potere per portare un po' di serenità nel "nostro" mondo, pur essendo un fautore di un'unica associazione. E qui veniamo alla nota dolente, il partito.

Prima vorrei fare una veloce cronistoria. Fino ad alcuni mesi fa sui "nostri" portali ci sono stati fra noi dei convinti oppositori del partito dei cacciatori e per la precisione di C. A., molti di questi, adducendo anche i propri convincimenti suffragati da teorie sul fallimento del suddetto, proponendo a loro volta un movimento, nella fattispecie il movimento della cultura rurale e delle altre realtà connesse ad essa, con delle idee associative che sicuramente trovavano il mio favore, dal mio punto di vista una cosa non escludeva l'altra. (di quest'ultima mia considerazione credo di poter dire ne avesse già intravista la possibile convivenza (prima di me) anche A. Pinotti ne sono testimoni i suoi taccuini) Salvo poi improvvisamente derogare da questi convincimenti e pur continuando a portare avanti il movimento, e sulla scia di un nascente secondo partito politico (C.R.C.A.) decidono di portare sulla scena un terzo soggetto politico o pseudo tale, a mio modo di vedere in modo del tutto strumentale, atto a far confluire i voti di tutti nel loro primario partito di riferimento, della  serie: divide et impera, a cui aggiungo: Cui prodest? Di sicuro ai nostri nemici! (di certo non a noi cacciatori) e a qualcuno a mantenere inviolato il suo piccolo regno. Sui "nostri" portali sono rimasti pochi altri soloni della critica feroce, del disfattismo totale, a questi signori chiedo quale altra alternativa abbiamo, se loro ne conoscono qualcuna, facessero precise e chiare proposte, e non dell'inutile e sterile polemica, convincetemi che c'è un'altra strada percorribile vi seguirò ad occhi chiusi, altrimenti dovrò pensare che ce qualcuno dietro di voi a padroneggiare il legnetto con le corde che vi sorreggono, (marionette) e finché non sarete in grado di fare questo io sono e sarò per C.A. che tra mille sacrifici e con la sola forza dell'auto finanziamento sta provando a dare una svolta alla storia del mondo venatorio nel paese, ogni ulteriore adesione lo renderà sempre meno piccolo e vulnerabile. Se nella malaugurata ipostesi si avverassero le vostre tetre previsioni, che posso dire; la colpa sarà stata solo nostra, ed è stato bello sognare per qualche giorno.

Perdonatemi se l'esposizione è molto semplice e magari in qualche passaggio anche imperfetta, ma è dettata dalla ragione e dal cuore di un umile cacciatore. Dalla ragione per la volontà di voler fare qualcosa di propositivo e di concreto, dal cuore per l'amore che mi lega a questo nostro modo di approciarci alla natura e aver conservato nel nostro DNA la memoria del nostro ciclo evolutivo. Voglio solo fare un ultima considerazione in merito al taccuino lasciatoci in eredità da A. Pinotti, sono in attesa di qualcuno che lo raccolga, vi potreste chiedere: (chi non mi conosce) visto che ne apprezzi i lavori e lo citi spesso, perché non tu? Per una ragione molto semplice, non ho la sua statura culturale e intellettuale, al massimo potrei essere un buon soldato, ed è meglio un buon soldato che un pessimo comandante.   

“Gatto del Cheshire,” chiese Alice. “Mi diresti per favore, che strada devo prendere per andarmene da qui?” “Dipende molto da dove vuoi andare,” disse il Gatto. “Non mi importa molto il dove,” disse Alice. “Allora non importa quale strada prendi,” disse il Gatto.  
Charles "Lewis Carroll" Dodgson

 

Pasquale Cinquegrana


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17 commenti finora...

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

@ Antonio (AQ) forse finora hai dormito sogni beati, domanda: cosa ti ha svegliato?

da Nato cacciatore  29/03/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Scusatemi!!
Ma dove sono questi partiti che ci rappresentano?
Dove sono i programmi, le persone, e le intenzioni prossime e future?
Saluti.

da Antonio (AQ)  26/03/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Attenzione "giovane cedro"..., SAI COME RECITA UN VECCHIO ADAGIO ? CHI AUGURA IL MALE AGLI ALTRI IL SUO....E' DIETRO L'ANGOLO! Chi "ammazza qualsiasi animale gli capiti a tiro" NON E' un cacciatore e non vi è alcun bisogno di spiegarlo a nessuno! Ficcatelo bene in testa e ricorda: RISPETTO e BUONA EDUCAZIONE per il Prossimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

da Andrea MONACO  24/03/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

di cacciatori bastardi che ammazzano qualsiasi animale gli capiti a tiro ce ne sono quanti ne vuoi CACCIATORI DI MERDA BASTARDI ASSASSINI PSICOPATICI CHE VI SCOPPI LA CANNA DEL FUCILE SUL VOSTRO BRUTTO MUSO MENTRE LE VOSTRE TROIE DI MOGLI VI FANNO LE CORNA

da giovane cedro  20/03/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Mi chiedo come mai, e questo senza farne colpa al caro amico Pasquale, questo blog resiste dal due febbraio mentre il non meglio identificato AR Cacciatore alla domanda del perché un certo blog é durato una sola settimana, mi ha così risposto:"scusami ""[email protected]""...non è per fare le veci della red.Big Hunter,ma questo editoriale è stato "in testata" per una settimana,ed ora come è di abitudine ogni settimana ce nè uno nuovo.tutto qui. Cordialità". E secondo lui se questa non é offesa alla mia intelligenza. Allora cosa é?

da [email protected]  19/03/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

SONO PREOCCUPATO! Non riesco ad orientarmi nei fini distinguo dei "partiti venatori" (tutti i politici poco ne capiscono di gestione venatoria e mirano solo a camparci sopra a nostre spese). Forse qualcosa non funziona! Il buon Indro, che ho seguito molto da vicino come attento lettore e nel CdS e nel "suo" Giornale, credo che oggi, da buon liberale provocatore ed eresiarca, vedendo la situazione odierna della caccia, inorriderebbe! E, da buon liberale, predicherebbe il principio di sussiedarietà anche per la caccia. Fuori lo stato e dentro i veri attori: cacciatori e conduttori/proprietari dei fondi. Aboliamo l'art. 842 del CC come in quasi tutto il resto d'Europa e cominceremo veramente ad andare a Caccia!

da vecchio cedro  07/03/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

... ottimo! Nato cacciatore ... e si capisce perché! Ciao

da Fromboliere  17/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

O forse era un grande perché era un cacciatore e il difetto era che fosse un giornalista?

da pietro 2  08/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Cara sig. Guendalina lo sa che ha ragione ! Anche lei (come tante) ha notato i grandi difetti che noi cacciatori abbiamo, il più grande è ai pantaloni..... Ci fanno difetto sul davanti. Cordialit�

da jamesin  08/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Montanelli era un grande, e si sa che i grandi hanno anche grandi difetti. Infatti era un cacciatore.

da guendalina  07/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Io sicuramente non sono un uomo di penna,ne tantomeno colto come tanti che si esprimono con paroloni per dar lustro alla loro cultura. E ciò é giusto. In compenso però credo di non essere un ignorante e di aver acquisito una certa cultura ed esperienza venatoria visto che oltre ad essere figlio d'arte (e che arte visto che mio padre ed ancor più un suo fratello mi hanno insegnato cos'é la Caccia, la Natura ed il rispetto per essi,e questo da grandissimi e modestissimi Cacciatori,visto che sono,come loro,nato in Africa(Asmara) e lì acquisito le nozioni fondamentali dell'Arte Venatori : cacciare molto,uccidere il necessario,rispettare i tre principali Regni della Natura, rispettare tutti i cacciatori,perché non sono né nemici né concorrenti ma solo altri appassionati come te della Caccia) ed ho preso il P.A. nel lontano 1959. Oltre mezzo secolo!Ciò premesso,caro Pasquale anche se so come scrivi e che ho apprezzato quello che hai scritto,devo dire che tra le righe,a mio insignificante parere,si legge una bella sviolinata al Partito C.A. anche se questo é giusto. Ma é altra cosa. Cordialità Nino

da [email protected]  07/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Complimenti Fratellone , Sei Un grande ;)

da Car . AUFIERO  07/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Caro Vincenzo buongiorno.
Grazie per la tua testimonianza di affetto. Anche tu con la penna non scherzi mica, forza e sempre così. Crepi il lupo, (solo metaforicamente) e che sia un in bocca al lupo per tutti noi, in nome della caccia.
Un affettuoso saluto

da Pasquale Cinquegrana  07/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Gent.mo jamesin. In primis mi corre l'obbligo ringraziarLa per aver ritenuto opportuno dovermi aggiornare su certi eventi. Contestualmente prendo atto di due cose: La prima, di aver garbatamente e elegantemente glissato sulla mia proposta/richiesta di poterci amichevolmente dare del tu. (fra cacciatori!) La seconda è che abbiamo una lettura alquanto divergente sulla dinamica e sugli scopi di alcune manovre politiche di alcuni signori della politica italiana. Mi perdoni il gioco di parole, a me suona strano che a lei non le sembra strano che "qualcuno" che lotta con il coltello fra i denti, (e giustamente, se crede in quel partito è un suo sacrosanto diritto) come dicevo lotta in ciò che crede, per poi voler aiutare un nascente (coalizione o meno di due e più partiti della caccia) soggetto politico, il quale a rigor di logica, e in via ipotetica (e sottolineo ipotetica) potrebbe sottrargli dei voti? E qua mi fermo preferisco non dilungarmi sulla questione. Sull'ultima sua affermazione sono d'accordo con lei, i giochi sono aperti ed è ancora tutto possibile, ed è questa la mia speranza che ci sia un'unione d'intenti di tutti i cacciatori e non, e per non intendo tutti coloro che hanno interessi convergenti e sono vicini alla caccia e al mondo rurale, ivi compreso coloro che vivono la famiglia con il mercato del lavoro che la caccia crea direttamente e indirettamente, e con questi numeri, i NOSTRI numeri, semmai ci daranno ragione, allora in quel caso, ci potremmo confrontare anche con il PDL con la consapevolezza di poter dire la nostra. Sogni? Bhe! come detto già, sarà stato bello sognare per un po'. Un saluto sincero da uno che condivide la sua stessa passione.

da Pasquale Cinquegrana  07/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Signor Cinquegrana, se non ho capito male il partito dovrebbe essere pdl o fli. Indovinato ? Non so se lei è stato attento agli ultimi eventi, ma mi piacerebbe se non le chiedo troppo che si aggirnasse un po ! Anzi con tutto il rispetto per la sua persona cercherò di farlo io. Se non sbaglio MCR a cui fa riferimento sempre se non ho inteso male, ha eletto segretario Gino Melfi, questo sa bene cosa vorrebbe dire ??? In parole povere l'Onorevole ha fatto capire chiaramente che lui con MCR non aveva niente a che vedere se non dare una mano dall'esterno sempre che non abbia cambiato idea. Questo credo che sia stato l'intendimento proprio per evitare una collisione con CA, a questo punto si potrebbe anche dire che non c'è più motivo di separazione, ma tant'è. Non vorrei che mi si fraintendesse perchè io non parteggio per nessuno dei tre, lo farò nel momento in cui vedrò l'unione, che secondo il mio modesto avviso sarà una forza più condivisibile sempre con tutto il rispetto per quello che possono fare singolarmente si intende. Io così l'ho vista e credo che a tutt'ora i giochi sono aperti, se sbaglio sarebbe mia grande gioia se lei mi correggesse. Cordialità

da jamesin  07/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

@jamesin. Evidentemente in questo mio passaggio non sono riuscito ad essere sufficientemente chiaro:

"decidono di portare sulla scena un terzo soggetto politico o pseudo tale, a mio modo di vedere in modo del tutto strumentale, atto a far confluire i voti di tutti nel loro primario partito di riferimento"

Qual'è il primario partito di riferimento?

Credo che ci si possa anche dare del tu. Un caro e cordiale saluto anche a te

da Pasquale Cinquegrana  06/02/2012

Re: Gentiluomo cacciatore e dintorni

Certo che questo sig. Pasquale per esseresi definito un semplice cacciatore che non ha una statura culturale di almeno medio livello bisognerebbe dare il Nobel per la modestia. Caro sig. Pasquale io credo che bisogna ora più che mai unire, cosa molto difficile per la caccia ! A me risulta che il Crca ed il terzo "incomodo" hanno dato ampia possibilità a CA di partecipare alle loro riunioni, ma questo è rimasto lettera morta. Siamo speranzosi ed in attesa di nuovi eventi che porteranno ad una soluzione finale di unità, o lo si capisce o si rimarrà sempre in uno stato dissociativo deleterio per tutti, prima o poi se Dio ci aiuta il riscontro ci sarà a questo non si potrà sfuggire. Le fa onore il suo proponimento per il grande Antonio Pinotti il Signore non avrebbe dovuto togliercelo. una prece per la sua anima. Un cordiale saluto.

da jamesin  06/02/2012
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