L’Italia: il solito paese dei furbi, degli scorretti e dei mistificatori. Si sta facendo riapparire (facendolo passare per un ritorno naturale!) la Lontra in molti fiumi italiani. In realtà, salvo qualche rarissimo caso nel sud Italia, la specie è “ritornata” solo perché qualcuno ne ha liberato degli esemplari. Ma questo non si deve dire!
Bisogna sempre far credere che il ritorno sia una cosa naturale, anche quando la logica ci dice che il “ritorno” puzza di reintroduzione (il che vuole dire fatta dalla mano dell’uomo): cosa anche questa logica e giusta, se non fosse che la si opera nascostamente. Come è già stato per i lupi “alpini”, per i castori europei e via dicendo. Ma perché? In tutto il mondo si reintroducono animali estinti, dopo studi e progetti di fattibilità e, non poche volte, dopo aver ottenuto il consenso degli abitanti la cui presenza di questi animali spesso arreca non pochi danni (vedasi il caso dei lupi o degli orsi).
Da noi lo si vuole sempre imporre mettendo la gente di fronte al fatto compiuto! Ed è così che si creano problemi poi irrisolvibili per anni. Ma vabbè, forse meglio così che non l’assenza di tante specie animali, come ad esempio la lontra. Ma, si ripete, perché farlo di nascosto? Di cosa si ha paura? Del veto di alcune categorie di cittadini (nel caso della lontra, ad esempio, dei pescatori)? Ma non è cosi che dovrebbero funzionare le cose in una democrazia liberale e compiuta, se si vuole veramente creare un futuro migliore. A parte il fatto che prima di reintrodurre animali estinti sarebbe vene ed opportuno preservare gli habitat dove poi vi possano tornare a vivere senza problemi. Invece, si salta questo passaggio, che è quasi sempre scomodo e meno entusiasmante del far riprodurre animali in cattività e poi liberarli.
Ed è per questo che poi qua e là sorgono (sorgeranno) problemi sociali. Si ripete: non si capisce come mai operazioni di rewilding faunistico che nel resto del mondo si fanno alla luce del sole, in Italia le si debbano fare di nascosto e fingere poi di scoprirne la presenza! D’altronde, è un vizio della nostra gente: chi si ricorda il colpa di mano notturno di Amato quanto “nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1992 operò un prelievo forzoso del 6 per mille su tutti i depositi bancari degli italiani” per, si disse e forse era anche vero, “fare uscire la lira del serpente monetario” e risanare così i conti pubblici dello Stato! Se tanto mi da tanto, evidentemente è vero che abbiamo i politici che ci meritiamo!
Franco Zunino