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set5 05/09/2023
1 Proseguono le polemiche per l’uccisione dell’orsa Amarena. Alcune anche giuste. Peccato che esse non siano state espresse prima che la persona che l’ha uccisa avesse premuto il grilletto, quando in tanti avevano PREVISTO che il fatto sarebbe potuto accadere, ed anzi, che PRIMA O POI SAREBBE ACCADUTO, così come Amarena stava rischiando di morire per investimento da automobile. TANTI lo pensavano, ma NESSUNO ha scritto alle autorità competenti affinché mettessero fine al processo che aveva spinto Amarena e tanti altri orsi marsicani, a lasciare le loro montagne per i paesi, le stalle, le pizzerie, le conigliere e i pollai! Un fenomeno anomalo di cui è responsabile la cattiva o mancata gestione dell’orso marsicano che dura da decenni, finanche dai tempi di chi ritiene ORA di aver fatto il proprio dovere, mentre aveva dato inizio al fenomeno emigratorio dispersivo di questa popolazione animale, incentivando il disturbo turistico e facendo cessare quelle campagne alimentari di cui oggi si vanta di aver iniziato! Cessazione poi MAI PIÙ RIPRESA dalle amministrazioni che si sono succedute! E, peggio, condivisa da chi ha ritenuto e ritiene ancora di far tornare all’alimentazione di origine naturale gli orsi marsicani (quando essi da millenni abbinavano a questa quella di origine antropica: campi coltivati e greggi sui pascoli). Ignorando, volutamente, che l’alimentazione naturale era valida ma solo prima che l’uomo iniziasse a convivere con l’orso. Perché, scoperta la bontà ed abbondanza del cibo di origine antropica, ovviamente gli orsi vi si sono abituati, così come un bambino tra un piatto di maccheroni ed un gelato, sceglierà sempre il gelato! Ecco, proprio in questi giorni le montagne del Parco sono ricche dei frutti del Ramno, quelle bacche che ogni anno facevano rientrare nel Parco tanti orsi. Eppure al Ramno, Amarena e i sui fratelli e sorelle, stanno dimostrando ancora una volta di preferire l’alimentazione prodotta dall’uomo! Ecco perché Amarena è stata uccisa, non solo perché qualcuno gli ha sparato! Lo sparo è stato solo una conseguenza che si poteva evitare, facendo sì che Amarena non scendesse ad elemosinare cibo umano nei paesi del Fucino, come mai la sua genia aveva fatto in passato! I problemi, quali essi siano, si risolvono andando alle loro radici, non polemizzando (peraltro, inutilmente!) sui fatti del presente, perché, se chi ha sbagliato con l’atto finale e per questo pagherà, nessuno va a vedere chi ha sbagliato, sia pure involontariamente facendo da mandante di fatto a quel… fatto (e scusate il bisticcio di parole)! Ora si apprende anche che le stesse autorità si sono opposte alla cattura dei due cuccioli di Amarena, ed hanno fatto bene, perché su tratterebbe di una cattura inutile (quei cuccioli hanno già imparato a cibarsi da soli), pericolosa e foriere di ulteriore addomesticamento; sperando così che almeno loro si possano salvare… a meno che prima del letargo non debbano incontrare uno dei tanti branchi di lupi che scorrazzano per tutto l’Abruzzo e che tanti ostinati lupofili non vogliono ridurre di numero! Previsione di esperto: attenti, ci saranno ancora altri morti, fino a quando gli orsi marsicani frequenteranno le strade e i paesi. E non è segno di rispetto lasciare che si cibino finanche nei ristoranti come è successo di recente, ma solo di timore; quel timore e fastidio che potrebbe armare altre mani!
2. Ci sono alti rappresentanti delle varie fedi cristiane che hanno addirittura benedetto le guerre (ed hanno sbagliato, perché in guerra si uccidono gli uomini!), ma che si gridi allo scandalo perché un prete cattolico voglia benedire delle armi da caccia forse è troppo (ci riferiamo a quanto è successo nei giorni scorsi a Marliana, nel pistoiese). In fondo la caccia è stata alla base del sostentamento dell’uomo fin dai tempi biblici, e fin dai tempi biblici andare a caccia è sempre stato anche uno piacere, un divertimento, uno sport, lo si chiami come si vuole. Perché è l’istinto dell’uomo o, meglio degli animali predatori cui l’uomo appartiene, procurarsi il cibo cacciando, e questo ha creato negli individui, compresi gli animali, sia una necessità sia un divertimento (o c’è chi crede che i nostri gatti domestici predino topi, lucertole, uccelli, bisce e finanche mosche solo per mangiare?). Necessità che fa parte della vita dell’uomo e di tutto il Creato: senza cibo non si vive, ed il cibo sono anche altri animali e tutto ciò che è vita su questo pianeta. Per cui, se dove si pratica la caccia, i credenti avanzano richiesta di benedire le loro armi come si benedicono i campi coltivati e tante altre cose, attività e mezzi, perché scandalizzarsi e ritenerlo scorretto? Sono forse scorretti i coltelli dei macellai, e quelli delle nostre cucine dove con gli stessi si lavora la carne di animali uccisi nei macelli? E quando un prete benedisce le nostre case, quindi tutto quanto esse contengono, non benedisce forse, di fatto, anche i coltelli delle cucine? O qualcuno ha mai visto un prete escluderli dalle benedizioni? Sono cose, queste, che fanno parte della fede di ognuno, e se chi la professa richiede di essere benedetto prima di partire per la caccia legittima, su quali basi ragionevoli e fideistiche il prete dovrebbe rifiutarsi di farlo e noi scandalizzarci se lo fa? Questa non è una domanda retorica. Lo spieghino, con riguardo alla coerenza, i fedeli alla religione animalista (riflettendo che forse la loro stessa esistenza porta alla morte di altri esseri, per non dire quella data per alimentare i milioni di animali di affezione che, appunto, dovrebbero essere fuori dal grande cerchio della vita, visto che il Creatore non lo aveva previsto, ed è stato l’uomo a farsene una ragione di vita alterando i cicli che il Creatore aveva stabilito).
3. Ancora una vittoria degli oppositori alla politica di Trump e difensori della Wilderness. In Alaska la Corte Distrettuale ha respinto tutte le richieste di prospezioni petrolifere che lo Stato voleva iniziare, grazie alla politica di Trump che le aveva autorizzate nell’Arctic National Wildlife Refuge (e che già erano state ridimensionate dall’attuale Presidente Biden appena insediatosi – cosa che fece andare deserte molte aste per l’assegnazione dei diritti). E’ il caso di ricordare che la fascia di ambienti in stato di wilderness della costa artica che Trump voleva a tutti i costi devastare con decine e decine di prospezioni petrolifere, è in pendenza di divenire accorpata all’Area Wilderness che comprende quasi integralmente il Rifugio Faunistico. Ed è una battaglia che dura dal lontano 1980, quando il Presidente Jimmy Carter fece designare l’Area Wilderness assieme a quasi 40 milioni di ettari di varie forme di aree protette dell’Alaska! Non è ancora l’assicurazione finale (ovvero l’inserimento di questa fascia nell’Area Wilderness), ma almeno si impedisce che nel frattempo venga devastata per sempre! Tags:2 commenti finora...
Re: Orsi, natura e caccia. Questione di buonsenso si devono sparare.... da Oriano
18/09/2023
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Re: Orsi, natura e caccia. Questione di buonsenso Ma lo scopo dei ciarlatani a capo del progetto Life Ursus ed altre minchiate del genere e' proprio quello di far uscire gli orsi dal Parco vero e proprio, in modo da allargare l'areale a scapito dell' uomo. Infatti, si legge nel progetto UE di reintroduzione dei grandi carnivori che e' necessario recuperare altro territorio e se la convinvenza con l' uomo non e' possibile (e NON lo sara' MAI per ragioni talmente lapalissiane che anche un gallina lo capisce) si passa all' esproprio. Se questa non e' FOLLIA dimeti voi come si chiama. Questi metecatti credono di essere in America o in Africa, con grandi territori a disposizione ma non hanno ancora capito che l' Italia non e' e non sara' MAI piu' cosi', a meno di qualche cataclisma o peste o pandemia che spazza via tutto e si ricomincia da zero! A posteri le risposte..... da Flagg
15/09/2023
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