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29/12/2021 

 
 
Eh no signori miei: questo non è un quadro di un pittore cubista, ma è quello che trova un uccello migratore una volta sceso a terra durante il suo viaggio. Ma non in Groenlandia, bensì nelle nostre campagne padane.

Il facile additare al cacciatore le colpe di una assenza totale di forma di vita, in questo periodo e in queste campagne, trova la massima espressività. Intere distese di nulla. Un nulla disarmante. Un nulla che ti fa capire che la colpa non è del cacciatore ma di un sistema agricolo ossessivo. Ricordo da piccolo le stoppie lungo i canali impenetrabili, le colture sfalciate lasciate nell'inverno, le piane incolte cosparse di liquami e letami per arricchire NATURALMENTE la terra. Tutto questo popolato da miriadi di migratori di ogni genere. Una quantità enorme di stanziali che si riproducevano facilmente perché avevano nascondigli ovunque. Ora, coi miei cani, cammino lungo queste depresse distese soppresse di qualsiasi cosa: dei nascondigli, habitat, cibi e tutto quello che rende agiata una discesa per far riposare un migratore. Cammino pensando cosa è stato messo nel terreno (ovviamente INNATURALE) perché non cresca nemmeno un filo d'erba infestante, che stragoneria chimica possa alimentare la terra MAI OSSIGENATA per le nuove colture. Alla fine guardo questa canaletta di scolo in foto resa liscia come un vetro e vorrei tanto che tutti quelli che incolpano i cacciatori di essere i distruttori della natura facessero un giro in queste piane lunari e non stessero nei loro divani con la loro ipocrisia animalista.

 
Marino Bortolamei


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4 commenti finora...

Re: Padania nel nulla

Mamma mia che tristezza assoluta!

da Danilo MB  14/01/2022

Re: Padania nel nulla

in territori come questo ci vado a caccia già dalla apertura generale " terza domenica di settembre" ci si trova il nulla quasi assoluto tranne rare lepri che fuggono prima di essere a tiro di fucile e dove è ancora presente una qualsiasi coltura ancora in piedi è tassativamente vietato accedervi compresa l'erba medica che fino ad ottobre è inaccessibile se supera i 15 CM di altezza ma gli animalisti inistono a rompere le oo a noi cacciatori.
CHE DESOLAZIONE !

da fausto  05/01/2022

Re: Padania nel nulla

Un articolo che contiene tante verità sebbene non sia un simpatizzante della caccia. Una volta lungo gli scoli delle campagne venivano fatte crescere spontaneamente siepi ed arbusti di ogni genere ed addirittura ai bordi dei campi si dava spazio alla crescita di boschetti utili per gli animali di ogni ordine e grado e addirittura la legna che veniva tagliata serviva per fare un reddito per le famiglie rurali e non. Poi con la scusa che non vi era piu' manodopera hanno disboscato dappertutto arando e piantumando viti fino ai bordi dei fossati mentre se si lasciavano li le siepi e i boschetti non serviva neanche provvedere al disboscamento. Non parliamo poi dei prodotti che vengono usati in agricoltura per produrre enormi quantità di merce che a mio giudizio va anche all'estero e via di seguito. Se andiamo ad analizzare la politica che ha concesso tutto cio' ben sappiamo nel Veneto a chi appartiene... E' vero che la viticoltura è patrimonio dell'Unesco ma a quali condizioni? Una volta le colline della pedemontrana erano piene di boschi planiziali come accade di vederli nella vicina Friuli Venezia Giulia mentre ora fanno fatto il deserto e via di seguito. Il risultato è che da anni non vedi piu' le rondini, i passeri ed altri animali utili all'ambiente.

da Veneto  03/01/2022

Re: Padania nel nulla

Non bisogna abolire la caccia, bisogna abolire l’agricoltura.

da Martino, Bologna  29/12/2021
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