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12/07/2021 10.01 

 
Sempre più spesso mi viene chiesto come è iniziata la mia carriera venatoria, le prime armi che ho acquistato e come sono diventato un “Consigliere di uomini di buona volontà”, come ora impropriamente definiscono gli Influencer!

Era la vigilia di Natale ed io, come tutti i bambini, non vedevo l’ora di scartare i miei regali. Avevo appena compiuto otto anni e, chissà, forse ero pronto a ricevere in dono l’oggetto che avrebbe condizionato inesorabilmente tutta la mia vita. Mio padre mi chiamò, mi prese per mano e disse: “La cena non è ancora pronta, andiamo a trovare il nonno che deve darti una cosa.”
 
 
 
Trovammo nonno Sigismondo che ci aspettava in sala da pranzo, dove nel bel mezzo del tavolo spiccava una scatola rettangolare di cartone con sopra scritto in tedesco “Dianawerke”. Il nonno con gli occhi velati dalla commozione mi disse: ”Perché non apri subito il regalo che Babbo Natale ha lasciato qua da me? Sono curioso di vedere se ti piace.” Con il cuore in gola sollevai il coperchio della scatola e rimasi incantato ad ammirare il mio primo “vero” fucile da caccia: una bellissima carabina ad aria compressa calibro 4,5 Diana modello 27. Fu una delle più grandi emozioni che provai in tutta la mia vita! In quel momento non avrei di sicuro immaginato che un giorno, passo dopo passo, sarei arrivato a possedere tantissime altre armi da caccia, troppe a sentire mia moglie! Con la Diana 27 in tanti anni ho sparato qualche milione di piombini, sia ai barattoli sia ai piccoli volatili. Le mie prede preferite erano le allodole. Le cacciavo con una tecnica tutta personale. Prima le alzavo correndo per le stoppie, poi guardavo dove si posavano ed infine le gattonavo a fermo. Se ero fortunato a trovare un appoggio per la pesantissima carabina difficilmente fallivo il colpo. Poi, crescendo, iniziai ad essere molto più esigente e la scarsissima potenza della piccola Diana cominciò a palesarsi.
 
 
 
 
 
Così, dopo aver martoriato nonno e papà con una serie infinita di lacrimose richieste, per il dodicesimo compleanno arrivò la Beretta Super Sport semiautomatica calibro 22, un piccolo gioiello della meccanica tecnico–balistica. La Beretta era, e credo sia tuttora, una vera arma da caccia, con la sua letalità e quindi anche con la sua pericolosità. Da quel momento le cose si facevano davvero serie. Ho sempre sostenuto che un buon cacciatore a palla non può definirsi tale se prima non s’è fatto le ossa con una carabina calibro 22, al poligono, ma molto più spesso in aperta campagna.
 
 
La 22 Long Rifle è un’arma perfetta per addestrarsi al tiro, per prendere confidenza con lo scatto, con l’imbracciatura, con le posizioni di tiro e soprattutto col…reticolo del cannocchiale! L’aver contratto la febbre della caccia con un’arma rigata deve aver contribuito molto a fare grande la passione che ho oggi per la caccia a palla.
 
 
 
Poi a sedici anni presi il porto d’armi e con esso mi si aprì un universo nuovo. Col 12 liscio ci fai “quasi” tutto quello che vuoi, ma non proprio tutto. Era giunta l’ora di fare il grande passo, di acquistare una Vera carabina da caccia che, essendo in Maremma, non poteva che essere  una Browning FN BAR semiautomatica. Mio padre me la regalò per la maturità in calibro 270 Winchester, con una nutrita scorta di munizioni commerciali (Remington, Norma e RWS) che acquistammo nell’armeria Bonvicini di Roma. Dieci scatole di cartucce mi durarono forse un mese, se non meno; così, per non andare fallito (a quei tempi le munizioni metalliche costavano molto care), dovetti farmi coraggio ed andare ad imparare la difficile arte della ricarica da un ragazzo di Livorno già molto bravo e appassionato. Era la fine degli anni settanta. Avere in rastrelliera una Diana 27, una Beretta 22, una BAR 270, una pistola Franchi LLama 7,65, due automatici lisci ed una doppietta 12 poteva sembrare un arsenale per quei tempi, ma ….ancora non mi bastava.  
 
 
La mia fantasia volava e i miei sogni viaggiavano verso il futuro. Per la caccia in battuta al cinghiale alternavo la BAR al Browning Auto 5 cal. 12 caricato a pallettoni, ma quando portavo l’uno mi mancava l’altro, era sempre così. Così, con la prima “tredicesima” decisi di acquistare un bellissimo combinato Antonio Zoli cal. 12 – 8 x 57 JRS. Una bellissima arma con un perfetto connubio tra liscio e rigato. Con quel sovrapposto ho fatto davvero tanti abbattimenti, lo rimpiango ancora.
 

A quei tempi internet doveva essere solo nelle menti geniali di Jobs e di Gates, così io m’intossicavo di riviste di Caccia, di armi e di munizioni. Acquistavo per corrispondenza anche Guns & Ammo dall’America, per tenermi sempre informato sulle novità prima ancora che arrivassero in Italia. Leggevo e rileggevo articoli e vecchi racconti, ma con un grande occhio critico, perché nella mia vita ho sempre cercato di metterci molto del mio prima di bermi tante “panzanate” come oro colato. 
 
E fu così che un bel giorno mi sentii vulnerabile, quasi disarmato, perché non avevo ancora una carabina Bolt Action ad otturatore scorrevole–girevole. La prima che fece il suo ingresso in casa Benecchi fu una Winchester XTR modello 70, ovviamente in calibro 270 Winchester, visto che mi aveva tanto soddisfatto nella semiautomatica. Nel frattempo crescevo, sia fisicamente sia culturalmente, tanto che in breve ricaddi nella solita, vecchia, atavica depressione. Ma se un domani mi fosse dovuto capitare di dover cacciare grossi cervi a lunga distanza oppure grossi orsi ed imponenti alci il 270 W sarebbe sufficiente? Grazie a Dio, ma anche alla mia preparazione, riuscii a vincere il concorso per entrare all’ENEL come Perito Meccanico Assistente di Manutenzione e quale occasione migliore per festeggiare l’evento se non comperarmi una nuova carabina? Il calibro l’avevo scelto già da molto tempo:l’8 x 68 S Shuler! E la cabina non poteva che essere una Steyr Mannlicher modello S. Da lì a possederne ora circa una sessantina il percorso è stato lungo, meditato e sempre carico di passione e d’entusiasmo. Oggi possiedo armi camerate dal piccolo 222 ai grandi mostri di potenza come il 416 Rigby, il 458 WM e il 470 Nitro Express. Le ho usate quasi tutte sia al poligono sia sul campo: “dall’Allodola al Toro Maremmano” in una infinità di occasioni e spesso con ottimi risultati.
 
 
 

Ma qualcuno dei miei amici lettori si sarà domandato come e quando iniziò la mia carriera di scrittore, giornalista pubblicista....più o meno bravo non spetta certo a me dirlo. Quel che posso giurare è che sono sempre stato un fedelissimo narratore delle mie avventure e un caparbio e sincero collaudatore di armi, munizioni ed accessori. Il primo racconto lo pubblicai sulla rivista Sentieri di Caccia per un concorso aperto ai lettori: “Un muflone da Medaglia!”, mentre il primo approccio nel “variegato” mondo degli “Esperti di Armi e di Munizioni” lo ebbi dopo aver letto un articolo sull’impiego della carabina per la caccia al cinghiale e dei calibri più idonei da utilizzare in essa. Ero già satollo di quei lettori che nelle Rubriche “L’Esperto Risponde” chiedevano: “Il 30.06 ed il 308 w sono idonei per la caccia al cinghiale?”.“Per cacciare il cinghiale uso un calibro 30.06 con palle R.N. da 220 grani, dove posso reperire delle munizioni con palle più pesanti da 250 grani?” “E’ meglio una doppietta Slug o una Winchester a leva 30.30?” e così via! Fu quello che lessi in una bella rivista (la più Bella!) a farmi decidere di intervenire. 
 
 
L’Esperto di turno, ad un lettore che gli chiedeva, in qualità di aspirante cacciatore di cinghiali con la carabina, quali fossero l’arma ed calibro più idonei, lui rispondeva: “Volendo utilizzare un’arma semiautomatica, non mi sento di consigliare un calibro inferiore a 338 W.M. con palla da 275 grani, mentre se si è intenzionati ad usare una Bolt action il calibro ideale sarebbe il 375 HeH Mag. o meglio un buon 416 Rigby. Queste personalissime opinioni, che io definirei eresie, scritte su una rivista specializzata, per poco non mi fecero venire un embolo! Scrissi alla famosa Rivista esprimendogli tutto il mio disappunto, consigliando all’allora Direttore di accertarsi che quando un giornalista osa parlare di caccia e peggio ancora di dare preziosi consigli…abbia almeno la licenza. Perché, come venni a sapere in seguito, l’esperto in questione non l’aveva, ma si limitava a scopiazzare a destra e manca vecchi articoli sia nazionali sia esteri. Con mia grande sorpresa, invece di offendersi, la direzione della rivista mi offrì di collaborare con loro. Fu così che ebbe inizio, che presi a tormentare tanti poveri lettori, colpevoli soltanto di essere impossessati della mia stessa passione.
 

Ora vorrei dire qualcosa sui calibri che ho usato in tantissimi anni di caccia, davvero assidua. Credo di averli provati più o meno tutti, molti mi hanno deliziato come precisione, potenza e letalità, altri meno. Nei piccoli–medi calibri ho avuto grandissime soddisfazioni dal 243 W, dal 270 W, dal 257 WM, dal 7 MM RM e dall’8 x 68 S. La superiorità del 308 W e del 30.06 in semiauto non si discute, almeno per cacciare il cinghiale in battuta. Ma forse il calibro che più di ogni altro mi ha davvero sorpreso (forse perché lo sto usando moltissimo) è sicuramente il 375 Holland & Holland Magnum, la vecchia munizione inglese tanto amata da molti cacciatori professionisti che l’hanno usato persino sui grandi portatori di avorio. Pur possedendone due di carabine camerate in 375 HH, lo uso prevalentemente camerato in carabina Blaser R 93 Professional Grey , per contenere i bovidi selvatici, dannosi e/o pericolosi presenti in tutta la Maremma Laziale.
 
 
Sono stato incaricato dalla Procura d’intervenire, accompagnato dalle autorità competenti, quando questi grossi bestioni diventano un problema serio per persone, cose o animali. Chi non ha mai avuto a che fare con un selvatico simile non può immaginare di cosa possano essere capaci. Posso confidarvi in tutta sincerità che la meccanica Staight pull è stata in alcuni casi…vitale. Nel senso che forse mi ha persino salvato la vita... Ma questa è un’altra storia che cerco di dimenticare!

Col 375 HH è possibile cacciare di tutto, da un grosso cervo a buona distanza (anche 200 mt) al grande elefante, a patto di usare sempre la giusta tipologia di caccia. Ha potenza e radenza da vendere, abbinati ad un rinculo gestibilissimo, alla portata di tutti. Per rendere l’idea, posso dirvi che il mio amico fraterno Filippo, durante un collaudo del suo Brno–Concari camerato in questo splendido calibro, si è esibito in una velocissima serie di cinque colpi consecutivi in meno di 5–6 secondi, sempre rimanendo in mira sul bersaglio. Casa impossibile da fare con qualsiasi altro calibro da caccia grossa africana.


Marco Benecchi
 
 
 
 

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27 commenti finora...

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Anzi, no. Ho appena ricevuto il mio mensile di caccia e pare che l' UK abbia deciso di SICURO per quanto riguarda le armi rigate di usare esclusivamente no-toxic. Cosi' ho fatto un po' dio ricerche ed ho trovato conferme. Ho anche trovato un video di Fieldsports su youtubbe dove c'e' un test sul campo.
Hanno coivolto i cacciatori i quali sono stati forniti di 2-3 tipi di munizioni atossiche in vari calibri dal .243 al .300 WSM. I cacciatori hanno preso nota di distanza, munizione usata, condizioni, esito del trio e reazione dell' animale. Tiri tra i 20 ed i 270 metri: 350+ animali abbattuti, 1 solo capo perso. Il capo perso e' un capriolo tirato pochi secondi dopo un altro. Distanza praticamente identica. il primo e' caduto sul posto, il secondo e' stato colpito in piena spalla ed' e' andato eprso. Ritrovato dopo un paio di giorni, si vede la ferita dove il proiettile invece di penetrare ha nettamente scartato di lato, di fatto producendo solo una ferita superficiale. Era un .243 con palla da 90 grani. Pare che i Laupa da 6 mm facciano questi scherzi, non espandendo al contrario dei calibri maggiori che risultano molto affidabili. In conclusione tutti dicono che funzionano a distanze normali sarebbero pronti a lasciare il piombo senza rimpianti.

da Flagg  25/07/2021 16.31

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Dipendera' da quanto forte sara' l' opposizione, Paolo. Una buona e puntuale opposizione li rispedisce a casa, dato che il tutto poggia su basi di carta velina.
Per certo ti posso di che l' UK adesso che si e' tirata fuori dalla UE, non avra' questo problema. Nessuno vuole rinunciare al piombo dato che e' un problema inesistente in confronto ad altri disastri ed emergenze ecologiche.

da Flagg  23/07/2021 20.28

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Ma secondo voi il piombo verra' abolito definitivamente per la caccia oppure abbiamo qualche possibilita'?

da paolo  23/07/2021 18.01

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Esatto Peppe. I pallini in tunsteno e quelli d' acciaio consumano le strozzatue nell' uso regolare o intenso. Per questo motivo e meglio usarli in canne constrozzatori che si posso cambiare. Per quanto mi riguarda ho talmente tante cartucce per la caccia che pratico che pure se togliessero il piombo all' istante da tutte le armerie p[otrei ancora andare a caccia per 50 anni. Stesso discorso per le palle slug in canne strozzate. Poche non creano problemi, l' uso intenso rovina le strozzature.

da Flagg  18/07/2021 13.17

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Un anno sparato leghe e anche tungsteno ,la strozzatura dell'automatico 3 stelle e' diventata cilindrica ,ma andate affar io usero' solo il piombo mica voglio rompe li fucili

da Peppe  18/07/2021 4.13

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Mi dispiace ma le doppiette del nonno non le mettero' mai da parte!!!! Qualsiasi metallo che non sia piombo rovina le canne dei vecchi fucili ,ma anche dei nuovi e collaudati per quanto gigliati non avranno mai la durata classica di un buon fucile.

da Paolo  16/07/2021 15.26

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Tungsteno.

da Anziché maledire il buio è meglio accendere una ca  16/07/2021 10.11

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Le migliori soluzioni senza piombo non esistono!

da Paolo  16/07/2021 9.36

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Piombo e solo piombo nessuna lega potra' mai sostituire del tutto il piombo. Col cal 12 ne ho provate parecchie e non funzionano proprio si feriscono gli animali garantito, c'e' ammetto qualche cosa che si avvicina al piombo ma a parte il prezzo non andra' mai a segno come il piombo.Poi gli anticaccia come te non mi piaciono.

da Paolo  16/07/2021 9.35

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Be fissazione lo chiamata .. tanto per venire incontro a quelli come te,ma non sono fissazioni!!! Il piombo e' insostituibile .Poi gli animali in un modo o nell'altro si abbattono ugualmente ,ma non cascano come li fa cadere il piombo.

da Paolo  16/07/2021 9.31

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Purtroppo ( e mi spiace ammetterlo) Paolo ha torto. Certo che possono vietare il piombo e prima o poi lo faranno, visto che i carrozzoni venatori (cioè le numerose associazioni) invece di contestare argomentazioni pseudoscientifiche hanno preferito accettarle.
Le strade possibili sono tre: 1) Combattere le politiche anti Pb con il supporto di scienziati. 2) Cercare le migliori munizioni senza Pb 3) Continuare a raccontarci fra noi storie su armi, munizioni e cacce miracolose mentre gli "anti" ci fregano.
Le "fissazioni" senza supporto scientifico o i suggerimenti birichini non sono una soluzione.

da bansberia x Marco e Paolo  16/07/2021 9.10

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Buongiorno Marco ,sara' una mia fissazione ma un proiettile e soprattutto una cartuccia classica 12 senza piombo mi da' una idea di surrogato artificiale eccec.

da Paolo  16/07/2021 6.29

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

La Duttilità e il peso specifico del piombo hanno fatto la storia delle armi da fuoco!

Ha ragione Paolo,
Secondo me "dovranno" inventarsi qualcosa....
Altrimenti...
Ma non lo dite a nessuno...
Tanto ci leggono in pochissimi...
Toccherà andare a caccia con tante NONOLITICHE atossiche nelle cartuccere ed UNA sola cartuccia tradizionale in canna...
A mali estremi...
Marco

da Marco B x Bansberia e Paolo  16/07/2021 6.11

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Il piombo ha caratteristiche uniche non possono abolirlo del tutto

da Paolo  15/07/2021 19.23

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Weidmannsheil per gli abbattimenti dei bovini (o bovoni).
Marco, anche se non ti piace il senza piombo ci verrà imposto. Ci sono palle valide a livello mondiale come le Barnes che vengono caricate anche dalla concorrenza (leggi Norma), ma ci sono anche palle come le Impala che fanno belle rosate ma che prvate sulla gelatina balistica hanno dato risultati mediocri.
A quando un articolo?

da bansberia x marco  15/07/2021 15.04

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Sul 375 HH ho usato DI TUTTO,
Dalle Speer da 250 grani alle Solid da 300 Monolitiche Barnes..
Le migliori sono state se SIERRA SPBT da 300 grani e le Hornady SP da 270 - 300 grani...
Il 9,3 x 62 non l'ho mai usato su di un bovide (vacca o toro che sia)
Ma ho usato il 300 WM e il 300 Weath Magnum che
Uccidono perchè poi l'animale poi va a morire ma NON FERMANO mai un grosso animale
Figuriamoci a tirargli con un 30.06
Ne ho abbattuto uno uno volta con la Benelli semiauto ma gli ho dovuto tirare ...9 colpi!

Intendo sempre mirando al bersaglio grosso e non magari in testa!
M

da Marco B x Andrea  14/07/2021 15.47

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Ciao Marco, quali palle spari in 375 h&h ai bovidi?
Anche io ho un 375 h&h cz 550, (comprata solo per coltivare una illusione) l'armiere mi ha venduto delle Federal 300 grains trophy bonded marcate H.E., una bomba!!!
Inoltre, ai fini dell'efficacia sugli animali grossi - preferiresti una Norma 9,3x63 orix 232 grains o una 30.06 180 grains tipo Partition/accubond ecc. (mera curiosità).
Un saluto

da Andrea  14/07/2021 15.10

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Bhe,
A voler essere del tutto sinceri....
Diverse volte sono tornato a casa accompagnato dai vigili urbani quando mi sorprendevano con la fionda a tirare ai passeri al calar del sole posati sugli eucalipti dei giardini pubblici!!!!!

La mia povera mamma era più o meno come un torturatore cileno!
Mi ha praticamente picchiato con ogni genere di arnese casalingo..
Dai mestoli ai battipanni di canna di bambù...
Chissà se esistono ancora...
Ma erano comunque bei tempi, altro che oggi...
Tutti bambini ebeti a giocare col telefonino 24 ore su 24!
M

da Marco B x PAOLO  14/07/2021 13.15

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

A difesa di Marco... ma solo un demente non riesce a capire che il racconto e' di piu' di 50 anni fa e ricordo che si poteva fare tutto era normale vedere ragazzi minorenni con una diana 35 abbattere i torraioli.perche' erano libera vendita

da Paolo  13/07/2021 16.48

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Diana 27 di 50 anni fa' anche per me e' stato il primo fucile ,avevano una precisione spaventosa entro i venti metri riuscivo ad accendere i cerini non parliamo dei piccoli passeracei non se ne sbagliava uno (PARLO DI 50 ANNI FA TUTTO ERA PERMESSO) NIENTE a che vedere con la diana odierna che si rompe di continuo e' fatta di plastica e difficile da mandare dritta a segno .

da Paolo  13/07/2021 16.45

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Io le Blaser NON l'ho mai criticate,
Ho solo detto 100000000000000000000000000000000000000000000000000
Di volte che non valgono quello che costano
PUNTO

Con la Blaser ho fatto CENTINAIA di capi in tutto il mondo!
Ma gli stessi selvatici avrei potuto abbatterli ugualmente con una carabina da 1000 euro..
In molti casi anche meglio...
Come una notte con un alce che leccava il sale a 70 mt di distanza mi sono dovuto togliere i guanti per riuscire ad armare il cane,
Quando con un'altra banalissima arma avrei avuto MOLTA meno difficoltà...
Stessa cosa quando devo rincorrere un branco di bovidi per la macchia ed ho MOLTA difficoltà a riempire il serbatoio "al volo" della R 93

MB

da Marco Benecchi x Blaseromane  13/07/2021 14.34

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

La 22 NON è MAI SATATA e MAI sarà una munizione da CACCIA,
Con lo lo è il 4,5 a piombini...
Sono REO CONFESSO,
Stiamo parlando di APERTA MAREMMA anni 70....
Io ANDAVO A CACCIA (quando mio padre era fuori per lavoro!)
Anche col Browning Auto 5 a 12 anni....

Marco Benecchi

da Marco Benecchi x da dura lex sed lex  13/07/2021 14.29

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

CHI CRITICA COMPRA!
BLASER UBER ALLES!!

da Blaseromane  13/07/2021 7.51

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Benecchi, non traviare i giovani e rileggi la 157/92!
La carabina Beretta Super Sport non è un'arma da caccia perché la cartuccia .22 LR ha bossolo più corto dei 40 mm legali.
Sei all'altezza di quello che consigliava il .375 H&H per il cinghiale.

da dura lex sed lex  13/07/2021 6.26

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Ho una R 93 in 375 HH Magnum,
Che uso per i grossi selvatici con soddisfazione....

Non è tanto l'arma quanto il calibro che mi spinge ad usarla...
Ho gli express in calibro 416 e 470 ME, ed anche il Weatherby 378 e una Zastava IN 458, per quei bestioni
ma il 375 è il calibro che meglio mi soddisfa, specialmente a lunga distanza!

Ho anche una Mauser Europa 66 incisa cal. 375, ma non mi va di sbatacchiarla all'interno dei fuoristrada e per i boschi della Maremma....

M

da Marco B x Filippo  13/07/2021 5.43

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Buonasera, Marco. Hai una blaser straight pull? Una R8? In 375 hh? Come è, visto che più volte hai detto che le Blaser non sono in cima alle tue preferenze.

da Filippo60  12/07/2021 20.01

Re: Dall'allodola... al toro maremmano!

Il Bufalo Cafro bianco maremmano!

da Beppe  12/07/2021 18.07
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