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15/03/2021 11.04 

 
Sicuramente qualcuno dei miei amici o qualche lettore si saranno chiesti quale è stato il primo racconto che ho scritto nella mia lunghissima carriera di “imbrattacarta”. La mia prima storia, il primo stimolo che ho avuto ad impugnare carta e penna per descrivere fedelmente le avventure e le disavventure che ho vissuto in quasi mezzo secolo di caccia!

Eccolo… il primissimo in assoluto: Un muflone da medaglia!
Da molto tempo accarezzavo l’idea di abbattere un bel muflone maschio da trofeo. Uno di quelli che hanno le corna scure che fanno un giro completo all’altezza dell’occhio; una medaglia insomma. In Italia la diffusione di questo bellissimo ungulato è abbastanza buona, organizzare una battuta non è difficile, ma purtroppo un grande ariete non si trova certo tutti i giorni. Così ero preparato a sorbirmi una discreta serie di uscite a vuoto se volevo guadagnarmi quel prestigioso trofeo. Telefonai al mio “mentore”, al mio “quasi secondo padre” il Dott. Leonardo Chiri, proprietario della meravigliosa tenuta “La Vacchereccia”, che si trova nella Maremma laziale, a cavallo tra la provincia di Roma e quella di Viterbo, per esternargli il mio desiderio e per chiedergli quando avrei potuto tentare un’uscita. Mi rispose con una frase che era tutto un programma: “Puoi fare quel che vuoi e quando vuoi. Le chiavi del cancello te le lascio sotto ad una pietra a destra. Ho visto che la sera è meglio, ma decidi tu quando andare e, mi raccomando, tienimi informato!”. Che volevo di più dalla vita? Il muflone è un selvatico vero, scaltro e diffidente, inoltre, visto che si muove poco e in grossi branchi, o ne vedi molti oppure nessuno. Stavo attraversando un periodo abbastanza positivo e tranquillo con la caccia di selezione che era andata bene, come pure l’apertura alla stanziale e speravo che anche il mese d’ottobre mi avrebbe riservato qualche piacevole sorpresa. Decisi che per il giorno quindici i maschi dovevano essere già in manto invernale e, come mi aveva consigliato il dottore, avrei tentato la sorte con una prima uscita serale. La “Vacchereccia” era sì una riserva cintata a rete, ma di oltre seicento ettari! Potevi tranquillamente girarci per un giorno intero senza vedere nessuna antiestetica recinzione o, addirittura, nessun animale anche se all’interno erano presenti in gran numero, oltre ai mufloni, anche tanti cinghiali e daini. Praticarci la caccia alla cerca ed all’aspetto era quindi difficoltoso ma, in caso di successo, poteva anche essere fonte di grande soddisfazione.
 
 

In previsione dell’imminente battuta ero talmente eccitato che decisi d’invitare anche un caro amico in veste di “cameraman”, per fargli riprendere, se si fosse presentata l’occasione, le fasi salienti dell’impegnativa caccia. La vigilia del giorno prefissato, come tradizione vuole, dedicai la serata al solito, piacevole e quasi religioso rito della preparazione dell’attrezzatura. Per non avere brutte sorprese con un selvatico robusto e coriaceo come un muflone decisi di portare la mia fida Remington 700 BDL LH mancina in calibro 7 mm Magnum, completa di ottica  6 x 42. In una comoda gibernetta in cordura misi cinque cartucce ricaricate con palla Nolser Partition da 160 grani e nel capiente zaino riposi: il binocolo  7 x 42, lo skinner Buck, la Canon AE 1 Program e la videocamera Panasonic che avrei affidato alle cure amorevoli dell’amico Franco.

Alle quindici in punto del giorno seguente eravamo già in posizione. Ci appostammo in una zona particolarmente rocciosa che, oltre ad essere molto coreografica per il selvatico che stavamo cacciando, ci consentiva anche una discreta visibilità per circa centocinquanta metri. Vista la conformazione irregolare del territorio, decidemmo di aumentare le possibilità d’avvistamento dividendoci. Io avrei controllato tutto il costone roccioso, mentre Franco una tagliata sottostante. Purtroppo quel giorno le condizioni meteo non furono clementi con noi. Pioveva, anche se leggermente, ed il vento cambiava direzione in continuazione senza che riuscissimo mai a capire da dove veramente soffiasse. Io, che per quanto amo la pioggia abiterei volentieri nel deserto del Kalahari, mi diedi subito da fare per crearmi un minimo di riparo sotto ad un albero, con il pensiero che se mi avesse beccato un fulmine, non si sarebbe rovinata la carabina! Col passare del tempo la pioggia crebbe d’intensità, ed io ebbi l’impulso di andare a consigliare Franco di fare altrettanto, non tanto perché mi preoccupavo che si bagnasse, quanto perché la bella telecamera che impugnava era la mia!
 
 

Il primo selvatico che venne ad onorarci con la sua compagnia fu un giovane cinghiale. Me lo gustai, ad una cinquantina di metri, che si arrampicava deciso sulle rocce, come se stesse andando ad un appuntamento e pensandoci bene era proprio così, visto che all’imbrunire i guardacaccia “alla governa” avrebbero integrato la magra alimentazione offerta dalla macchia mediterranea distribuendo granaglie varie. In quel luogo sperduto il silenzio era impressionante, specialmente nell’ora che precede il crepuscolo. Franco non lo vedevo, né tanto meno lo sentivo, così mi venne quasi il sospetto che forse poteva essersi addormentato. Lui non era certo motivato come il sottoscritto. Mi venne da ridere immaginandolo con la telecamera in mano, appoggiato ad un tronco che russava. Ed invece il mio compagno di avventura aveva preso davvero a cuore il compito assegnatogli, perché ad un tratto lo vidi, agitatissimo che si sbracciava invitandomi a raggiungerlo. Da come gesticolava non ebbi alcun dubbio che aveva avvistato qualche selvatico. Infatti, appena fui a portata di “bisbiglio” mi disse: ”Nella tagliata sono arrivati un branco di animali strani”.”Come strani?” gli risposi. “Non sai che animali sono?” Franco invece di rispondermi, ammise timidamente la sua ignoranza con un sorriso e mi fece segno di seguirlo. Spalla contro spalla e furtivi come due ladri ci avvicinammo al crinale ed io, lentamente, mi sporsi per cercare d’identificare le strane creature. Forse perché ero un po’ più esperto di Franco, ma come sollevai la testa riconobbi subito a che specie appartenessero gli animali che brucavano avidamente le giovani piante nella tagliata. Erano mufloni! Quasi tutte femmine coi piccoli, ma con l’aiuto del binocolo riuscii a scovare anche qualche giovane maschio, ma non certo della classe che stavamo cercando. Ero un bel branco, almeno una ventina di capi. Mi sembrò alquanto strano che tra loro non ci fosse anche un buon ariete. Si trovavano a poco più di cento metri di distanza ed io, ricordandomi il motivo per il quale eravamo lì, cominciai a prepararmi per un eventuale tiro. Sistemai la Remington sullo zaino, tolsi la sicura e controllai persino se ci fosse la cartuccia in canna. Dato che i mufloni si trovavano in una conca sotto di noi, pensai che nel caso avessi dovuto sparate, avrei dovuto tener conto anche dell’angolo di sito. Sussurrai a Franco di riprendere l’ignaro branco, affinché se non fossimo riusciti ad imitare il grande Gianni Lugari facendo un bel film di caccia, avremmo almeno fatto un documentario alla Piero Angela!

Come ben sa chi pratica la caccia all’aspetto serale, il tempo purtroppo è sempre tiranno. Quasi senza accorgersene il sole era tramontato ed a noi non rimaneva più molta luce per tirare. Peccato, pensai, ma già il fatto di aver avuto la fortuna di avvistare un bel branco mitigò in parte la delusione dell’imminente fallimento della caccia. Mi stavo rassegnando a rientrare senza aver tirato un colpo, quando sulla sinistra vidi arrivare un ritardatario. Lo inquadrai nel binocolo senza nessuna pretesa, ma come lo vidi meglio mi si bloccò il respiro. Era un maschio stupendo, sicuramente una “medaglia”. Quello sì che rientrava pienamente nei miei desideri. Hai capito il furbacchione? Aveva mandato il branco di femmine in avanscoperta e soltanto dopo che si era accertato che non ci fossero pericoli era uscito dal folto. Non era la prima volta che assistevo ad un fenomeno del genere, mi era capitato di vederlo anche con i daini. Alla faccia della cavalleria! Perfino l’aspirante selecontrollore Franco attraverso lo zoom della Panasonic si era reso conto che il nuovo arrivato era un fuoriserie. Concentratissimo, lo riprendeva con la telecamera senza perderlo di vista un attimo. Il nastro che girava era udibilissimo. A quel punto dovetti riscuotermi perché il tempo a nostra disposizione era quasi terminato. Imbracciai la carabina, verificai la stabilità dell’appoggio, posizionai il reticolo sulla spalla del grande maschio, regolai il respiro ed infine sfiorai il grilletto.
 

Al boato che seguì, tutto il branco si catapultò verso il bosco. Mi venne istintivo seguire con lo sguardo loro piuttosto che controllare l’esito del tiro. Purtroppo la luce precaria ed il violento rinculo della sette millimetri mi avevano impedito di accertami se il colpo era andato a segno e per un attimo mi venne qualche dubbio. Una pacca sulla spalla fece scorrere di nuovo il sangue nelle mie vene. Franco con la sua inconfondibile voce rauca da fumatore mi disse: “Bellissimo tiro, l’hai abbattuto sul colpo ed io dovrei anche avere ripreso la scena. Andiamo a vederlo da vicino”. Con qualche difficoltà attraversammo la tagliata. Ormai era buio e noi due avevamo commesso l’errore di andare al recupero insieme e con pochissime indicazioni su dov’era caduto l’animale abbattuto. Gli alberi ed i cespugli sembravano tutti uguali. Stavo quasi ordinando a Franco di ritornare indietro quando finalmente, alla luce della MagLite, scorsi una macchia bianca. Era la “sella” del muflone. Soltanto dopo averlo visto mi accorsi che se avessi seguito il fiuto l’avrei trovato molto prima, perché quando mi chinai per ammirarlo meglio m’impressionò il suo odore, fortissimo e indefinibile. Ecco il perché del detto: “Puzzi proprio come un caprone!”
Il trofeo era meraviglioso ed esaminandolo attento a non confondermi con gli anelli ornamentali ipotizzai che dovesse avere circa sette anni. Il trofeo faceva effettivamente un giro completo all’altezza dell’occhio ed oltre ad essere bellissimo era anche perfetto in tutto e per tutto. Che fosse un “oro”? Franco, ormai immedesimato nel ruolo, riprendeva il tutto come un cameraman esperto ed io, sempre con l’aiuto della piccola torcia elettrica, volli verificare anche l’effetto della Nosler Partition. La famosa palla statunitense aveva lavorato alla perfezione, fungando e fuoriuscendo senza deviare di un centimetro la sua traiettoria. Come sempre rimasi affascinato dalla micidialità del calibro 7 mm Remington Magnum; altro che Kalashnicov!

Secondo l’antica tradizione mitteleuropea porsi l’ultimo pasto al magnifico ariete: Waidmannsheil!! Aveva un manto compatto e lucente con il pelo del collo lungo e folto, non ebbi alcun dubbio che l’amico tassidermista, ne avrebbe ricavato uno splendido Cap. Sempre che fosse riuscito ad eliminarne il puzzo! Era notte fonda e Franco era sempre in azione con la telecamera. Gli chiesi come fosse venuto il film e lui, risentito, mi rispose. “ Hai qualche dubbio? Lo sai che sono meglio di Fellini?”. Quando il giorno seguente visionammo il suo lavoro ci venne il mal di mare! Tutto sommato il filmato risultò abbastanza accettabile, ma purtroppo dovetti diagnosticare a Franco una brutta malattia: “Il morbo di Parkinson!”. Il trofeo, alla misurazione ufficiale, con i suoi 80 centimetri di lunghezza media e 198,5 punti CIC, risultò una bella medaglia d’argento e venne premiato dalla commissione URCA durante una delle prime mostre dei trofei che si tenne a Parrano in Umbria.

Poi….Come avrebbero detto mio Padre Giovanni, detto Gianni e mio nonno Sigismondo: “Scherzando e ridendo, da allora sono passati quasi trent’anni!!”


Marco Benecchi 
 
 
 
 
 

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39 commenti finora...

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Salve Sig. Benecchi? Sono un fotografo naturalista,vorrei fare qualche scatto ai mufloni nella zona di Civitella Cesi. Ma sono ancora presenti? Grazie in anticipo

da Daniele  26/07/2021 18.36

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Animalista sbranata da pitbull a roma .

da Morte ai cani feroci  29/03/2021 16.10

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Bel racconto io ne ho vissuti tanti di queste avventure ma non lo vado a dire in giro

da Bracco  28/03/2021 16.45

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Su, siamo seri..
Non facciamo i bambini e comportiamoci da persone adulte e perbene...
Quello che siamo, altrimenti non avremmo il porto d'armi...
E passiamo ad altro...
Guardate le FOTO dei miei articoli per esempio....
NON li metto mai a caso....
Cominciamo dalla prima
Remington 700 con cinghia di trasporto e...niente bipiede..
Come cambiano i tempi!
La seconda: BAR con Ottica da battuta e..sempre con cinghia...
Ora la uso solo a camosci!
La terza si commenta da sola
La quarta..
Quando mi faccio fotografare SENZA arma vuol significare che il selvatico NON è stato abbattuto da me..
E quello in foto ha davvero una bella storia che andrebbe raccontata...
Nell'ultima foto.. Muflone con express... Ebbene si...Ho fatto anche quello...
Saluti
Marco

da Marco B x gli Amici del BLOG  26/03/2021 20.28

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Quante corna teniamo quaggiu'

da Bracco mazzabubu'  26/03/2021 18.57

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Bracco ?? braccucciu mpssss mmppssss''' tete' piglia la carotina tete' mangia somarello haha

da X LASINELLO BRACCO  26/03/2021 18.08

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

BRACCO??? VATTE A FFA' NA CANNA H AAH AH AH ZOZZONE!

da po  26/03/2021 14.15

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Teniamo fuori i figli perchè la discussione prederebbe prendere una piega spiacevole.
Sicuramente più intelligente di te, ma ci vuole poco per esserlo.
Qui in Umbria si dice che a lavare la testa a l'asino si sprega il sapone.

da Bracco  26/03/2021 14.13

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

povero bracco h aah deve essere un povero demente con una famiglia di mrrrd da . nessuno che ha avuto successo nella vita scriverebbe cretinate simile poverello bracco il cecciuariello h ah a povesro stonzello! ah ah BRACCO LO PEPERELLO H AH AAH

da po  26/03/2021 14.13

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Bracco sei un fallito fattene una ragiun

da po  26/03/2021 14.10

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Bracco sei un fallito

da po  26/03/2021 14.10

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"



che palleeeeeeeeeeeee basta sei noioso sempre a lodarti , abbiamo capito sei bravo ma basta.

Queste.... per te sarebbero critiche????

E ti reputi anche intelligente....

Poveri noi.........

Non so cosa fai di mestiere, se addirittura lavori, quanti anni hai e se hai anche dei figli...
In questo caso che educazione gli daresti??
Se tu ti esprimi così....

da MARCO BENECCHI X BRACCO  26/03/2021 13.18

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Io in realtà più che il tuo blog frequento il sito big hunter che è ben fatto e ci sono molti articoli interessanti
e a volte leggo i tuoi che tecnicamente non sarebbero neanche male se non fosse per il tuo eccesivo ego.
E questo che hai scritto è l’ennesima prova.
Ho impugnato la mia prima carabina a 8 anni, ora ne ho 60,
Caccia ASSIDUAMENTE da quando ne avevo 12, trascorro 5 - 6 ore nella mia officina tutti i giorni,
Sabato e domenica compresi...se non vado a caccia
Vado al poligono a tarate carabine da 40 anni....
Come vuoi che debba chiamarla la mia carriera?
se non lunghissima........
Dimmelo tu
Io 30 anni di cortissima carriera avrò scritto 3 - 400 articoli su tutte le riviste di settore, anche su alcune straniere ....
E sono stato anche almeno 20 volte in tv...

Le persone intelligenti usano le critiche per migliorare……………………………………

da Bracco  26/03/2021 10.23

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Io, nonostante tutto ancora mi piace APPRENDERE ed ancora mi sforzo di "aiutare" con qualche piccolo consiglio su argomenti che conosci..
Da più o meno tempo, chi potrebbe averne bisogno.
E ogni tanto racconto qualche storia dove vengono riportare ASSOLUTAMENTE SUPER FEDELMENTE le mie esperienze di caccia.
Belle o brutte che siano....
Tutto qua
M


Faccio notare per la billionesima volta...
A chi non piacciono i NOSTRI Blog non li frequenti....

Nessuno li obbliga!

da Marco B x TUTTI gli Amici e ..... NON  25/03/2021 12.31

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Marco perdona questi falliti con le corna poveri giovani falliti e con le corna

da Xbracco il quaqquariello  25/03/2021 11.30

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

E di te cosa avresti lodato le corna che porti imbecille?

da x bracco  25/03/2021 9.41

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

No, mi spiace,
Ma porello non lo posso accettare...

Preferisco monotono e tedioso, noioso, ma porello no...
Perché porello, mi spiace deluderti,
DAVVERO NON LO SONO...

E, credimi, non mi è rimasto solo il Blog,
Che comunque ne ho già due su questo sito ed altri sparsi un po in giro per chiacchierare con gli amici..
Io non conoscendoti non ti ho mai offeso,
e sicuramente non lo avrei fatto neanche conoscendoti
Ti pregherei di fare altrettanto
Oppure mamma e papà non ti hanno insegnato un minimo di educazione?

Pazienza...
E' un tuo problema non nostro...
MB

da MARCO BENECCHI X Sforzateve de capillo  24/03/2021 13.58

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Caro Bracco,
TU scrivi....

Scrivi questi benedetti articoli senza stare sempre a ripete quanto è lunga la tua carriera e quanto sei bravo sei monotono e ripetitivo.


C'è una cosa che stona nella frase, che è..cacofona......
Se sai cosa significa.....


Sono monotono e ripetitivo?

Non mi sembra di averti spedito per posta a casa i miei..modestissimi lavori, che pubblico
ESCLUSIVAMENTE per i miei amici che hanno il tempo e soprattutto la VOGLIA di leggerli...????
Se a te non piacciono, come non posso piacerti io,
Cosa ci posso fare? Ma mi domando.....

Perché allora perdi tempo (che è sempre preziosissimo, io ne ho molto poco...)
frequentando i MIEI blog?

Non mi sembra che ti venga ad imporli in casa, in macchina e/o sul lavoro con inserti sublimali...

Io li pubblico nei MIEI Blog..
Punto e basta...
poi............................................
Ho impugnato la mia prima carabina a 8 anni, ora ne ho 60,
Caccia ASSIDUAMENTE da quando ne avevo 12, trascorro 5 - 6 ore nella mia officina tutti i giorni,
Sabato e domenica compresi...se non vado a caccia
Vado al poligono a tarate carabine da 40 anni....
Come vuoi che debba chiamarla la mia carriera?
se non lunghissima........
Dimmelo tu
Io 30 anni di cortissima carriera avrò scritto 3 - 400 articoli su tutte le riviste di settore, anche su alcune straniere ....
E sono stato anche almeno 20 volte in tv.....

Che dici?
Vabbè, comunque ti auguro ogni bene, specialmente in questo momento....
Un caro saluto
Marco Benecchi,
Cacciatore alle prime armi...
Se contento ora???

da MARCO BENECCHI X BRACCO  24/03/2021 13.53

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Gli è rimasto questo blog, lasciatelo fà porello.

da sforzateve de capillo  24/03/2021 13.12

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Scrivi questi benedetti articoli senza stare sempre a ripete quanto è lunga la tua carriera e quanto sei bravo sei monotono e ripetitivo.

da Bracco  24/03/2021 11.26

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

La mia lunghissima carriera di cacciatore la mia lunghissima carriera di scrittore la mia lunghissima carriera di armaiolo………etc…etc…… che palleeeeeeeeeeeee basta sei noioso sempre a lodarti , abbiamo capito sei bravo ma basta.

da Bracco  24/03/2021 11.22

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

o fenucciellemmammeta

da x cicciue'  22/03/2021 10.16

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

E' quello ca se ncola' a mogliereta scemotto

da x cicciue  21/03/2021 17.11

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Quella palletta affianco al muflone chi è Boldi?

da Cicciue’  20/03/2021 19.52

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Bruno Modugno un grande che seguivo sempre in tv !!!! E anche te Marco bravi bravissimi complimenti sempre.

da Giovanni  19/03/2021 13.44

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Bruno Modugno un grande che seguivo sempre in tv !!!! E anche te Marco bravi bravissimi complimenti sempre.

da Giovanni  19/03/2021 13.44

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Bruno Modugno un grande che seguivo sempre in tv !!!! E anche te Marco bravi bravissimi complimenti sempre.

da Giovanni  19/03/2021 13.43

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

GrazieMarco

da Giovanni  19/03/2021 0.03

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Certo,
Perché è un OTTIMO acciaio e le pressioni generate da un calibro 12, anche se magnum, non sono esagerate,
Mentre un calibro MEDIO da carabina genera dai 3400 ai 3800 BAR.. atmosfere..
Ti rendi conto di cosa parliamo..
Poi la canna serve per Convogliare il proiettile verso l'uscita..
Ma semmai questa uscita dovesse essere ostruita la canna scoppierebbe anche se è di 3 mm altro che 1

Tranquillo,
Vai
M

da Marco B x Giovanno 88  18/03/2021 19.33

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Puo' un millimetro di spessore dell'acciaio in una canna slug reggere le pressioni di una 76 magnum a palla??

da Giovanni 88  18/03/2021 17.08

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Evidentemente..
"NON ABBIAMO FATTO LE STESSE SCUOLE"
Altrimenti avresti dovuto saperlo...
Oppure, magari informarti sulle regole basilari della tecnologia e della metarluggia
prima di definire "ciofeche" delle onestissime armi costruite da bravi ed appassionati artigiani...
Guarda che anche un combinato da 1000000 euro,
Quando la canna rigata riscalda troppo si dilata e soprattutto si ALLUNGA alterando le sequenze di tiro...
Ma non è per quello che sono stati ideati e costruiti..
Il combinato è un MONOCANNA Liscio che, all'occorrenza può sparare una palla rigata!
Un colpo, massimo due, praticamente quasi impossibile a caccia tirarne tre in rapida successione...

Marco Benecchi
Armaiolo e Perito Meccanico

Non ci hai detto che combinato possiedi!

da Marco B x menomale  17/03/2021 21.22

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Intendevo solo quando si scalda la canna non e' piu' precisa

da Meno male  17/03/2021 20.11

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Si intendevo questo non altro

da Meno male  17/03/2021 20.10

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Non so che combinato hai e/o hai usato in passato..
Io attualmente ne ho due:
Un Bettinsoli Lusso 12 - 7 x 65 R e un Zanardini 12 - 5,6 x 50 R Magnum
Ambedue sono molto ben fatti e a 100 mt sparano molto bene..
E' chiaro che non puoi farci una lunga sessione di tiro al poligono perché la dilatazione lineare della canna inferiore inficia la precisione di tiro,
Ma due - tre colpi si possono sparare tranquillamente
Con il calibro inferiore anche qualcuna in più.
In vita mia di combinati ne ho provati molti e i problemi da te riscontrati non li ho mai avuti..
Ho provato Zoli, Sabatti, Marocchi, CZ, Valmet, Bettinsoli, Gamba, Zanardini, Winchester, Bignami e molti altri più blasonati..
Che per le cacce che facevamo io ed i miei amici erano un po' più "sconvenienti" perché avevano la canna liscia sempre troppo strozzata..
Ma non vedo che problema possa mai crearti un combinato da 1500 - 2000 euro per cacciare fino a 100 - 150 mt.. qualsiasi selvatico.

Siamo quà..raccontaci i tuoi inconvenienti!
M

da Marco B x Menomale  17/03/2021 16.52

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Parliamo di combinati di una fascia molto alta come prezzo immagino ,un combinato meno di 5mila euro si piglia la ciofeca pura per via della maestria nell'accoppiamento dei tubi , quelli venuti male li mettono in offerta su fucili combinati sottoprezzo eh eh eheheh eh capiscia me' come sabatti e' una ottima casa ma le canne riuscite male dove vanno a finire se non in rastelliera dei fessi come ce ne sono tanti

da Menomale  17/03/2021 12.47

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Buongiorno,
E complimenti per la passione che hai nell'usare una delle mie armi preferite:
Il combinato
Figurati che il Tuo CZ,
Se è il modello ZH, L'UNICO ad avere la canna rigata posta SOPRA e non SOTTO come il 99% dei combinati, E' stato quello che mi ha fatto appassionare a questa categoria di armi..
Il calibro ha tutte le carte in regola per abbattere dal capriolo al cervo anche a buona distanza, ma 300 mt, con un combinato e soprattutto con un 4 x 32 sono davvero tanti...
Poi....i combinati, come tutte le armi miste basculanti non sono molto indicati per tirare oltre i 200 mt.....
Stessa cosa per il 7 x 65 R....
Non è tanto la potenza della cartuccia quanto le caratteristiche dell'arma...
Poi, se uno vuol "tentare" e magari riesce anche a fare centro il selvatico lo abbatte di sicuro...
Se ben colpito con la palla giusta...
Dai retta a me...
Per tirare lungo ci vogliono delle buone carabine,
Le armi miste sono state progettate per tiri a corta - media distanza, diciamo MAX 150 metri...
Cordialità
Marco

da Marco B x LJA  17/03/2021 7.20

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Vorrei chiedere un informazione riguardo al calibro 7x57r.
Sono possessore e amante dei combinati Brno in calibro 7x57/12 e 7x65r/12. Il 7x57r l'ho sempre utilizzato alla distanza di 100 m anche perché monto un ottica bushnell 4x32. Vorrei sapere se questo calibro camerati in un combinato come il mio Brno può essere preciso fino ai 300 m.
Grazie.

da Lazier Jean Antoine.  16/03/2021 17.57

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Amici,

Il suddetto Racconto è stato il primo in assoluto che ho scritto!!..
Lo scrissi, anzi, lo iniziai a scrivere, scarabocchiando sopra ad un bloc notes durante uno dei tantissimi corsi che feci, sulla sicurezza sul lavoro, su come si spengono gli incendi, su come un impiegato deve usare un carrello elevatore o come guidare un carroponte!....
Alla faccia della sincerità...
L'ho voluto corredare con qualche vecchissima foto di selvatici abbattuti nella riserva della Vacchereccia
Quello stessa Azienda dove io e il carissimo Zio Bruno abbiamo cacciato insieme una infinità di volte....

Mi permetto di fare a tutti Voi un caloroso augurio di BUON FORTUNA! Raccomandandovi di non perderci d'animo e di continuare a sognare ricchi carnieri da conseguire nella prossima stagione di caccia

Marco

da Marco B x gli amici del Blog  15/03/2021 18.27

Re: Il mio primo... racconto: "un muflone da medaglia"

Uffa che noia che barba, che barba che noia!!!!

da Raimondo  15/03/2021 15.40
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