Lettera Aperta all’Assessore Remaschi e alla Giunta Regionale Toscana
Caro Assessore Remaschi,
mi presento: sono Federico Morimando, uno dei tanti tecnici faunistici liberi professionisti, che ha lavorato per anni nel campo della Gestione Faunistico Venatoria in Regione Toscana, che ha visto la nascita degli ATC toscani, la promulgazione del primo Regolamento sulla gestione degli ungulati (il 4 del 1996) l’ascesa del modello Toscano di gestione faunistico venatoria, la sua decadenza e il suo crollo, non certo imputabile alla Regione, ma a una scellerata e improvvida riforma delle Province, voluta dal Governo Centrale che aveva scommesso, in un delirio di preveggenza, sulla vittoria certa del Referendum Costituzionale, vittoria sonoramente bocciata dal Popolo Italiano.
Ma non le scrivo per questo, ci mancherebbe, ma le scrivo perché voglio festeggiare insieme a Lei, giustamente felice e appagato, la vittoria, questa sì certificata, presso il TAR della Regione Toscana, del Calendario Venatorio Toscano, contro il ricorso delle Associazioni Ambientaliste e Animaliste.
Il punto di forza di questo calendario sa qual è Assessore ? Il fatto che la Regione Toscana ha argomentato e in qualche caso brillantemente superato le controdeduzioni dell’ISPRA attraverso documenti tecnico scientifici di rilievo, di cui il TAR ha tenuto conto nella sua sentenza favorevole alla Regione dandone risalto nelle motivazioni.
Bene se le avanza qualche minuto e se avrà voglia di andare a rileggersi il paragrafo sul calendario della specie Fagiano, nelle argomentazioni tecnico scientifiche a supporto del calendario regionale troverà anche il mio nome, forse non casualmente.
Certo è che il destino è strano: perché vede quelle figure professionali di tecnici faunistici a contratto che Lei e la Giunta volete eliminare con il tetto del 7% dei bilanci destinati alle consulenze e con le perizie danni affidate ai dipendenti degli ATC, hanno contribuito, a salvare l’onore, la faccia e la credibilità della Regione Toscana. Forse c’è di che riflettere.
Cordiali saluti
Federico Morimando