Spettabile Ministro Costa io sono uno dei 700.000 cittadini italiani, con la fedina penale immacolata, che in questi giorni si è sentito dare del delinquente assassino da molti personaggi politici e televisivi. Signor ministro lei con le sue affermazioni, sulle limitazioni all'attività venatoria, all'indomani dei fatti avvenuti in Liguria, dove in ragazzo ha perso la vita ed un altro l'ha segnata per sempre, ha fatto dichiarazioni pesanti ed ha addirittura consigliato alle regioni, enti dello stato, di sospendere la caccia di domenica perché pericolosa.
Lei signor ministro ha ufficialmente preso posizione all'indomani di un tragico fatto di cronaca, basandosi unicamente su notizie di stampa e voci che si rincorrevano. Signor ministro questo non è un comportamento da uomo di stato, n'è tanto meno da ex generale. Lei signor ministro ha agito d'impulso sull'onda di un sentimento che dovrebbe essere avulso ad un ministro della repubblica, ministro di tutti i cittadini italiani ed ex servitore dello stato con anni di esperienza. Ora le indagini di suoi ex colleghi sembrano deliberare ipotesi ben diverse da quelle prospettate all'inizio. Io tanti anni fa ho ricevuto le scuse di un ufficiale del Corpo Forestale dello Stato per il comportamento poco rispettoso dei suoi uomini, lui non aveva fatto nulla, ma era il comandante, era il responsabile e si tolse il cappello e guardandomi negli occhi mi porse le sue scuse. Vidi la fierezza di un uomo e di una divisa. Signor ministro, comunque andrà a finire questa indagine, io mi aspetto le sue scuse, le scuse di un uomo di stato, responsabile di ciò che rappresenta.
Comunque vada a finire, perché lei ha fatto dichiarazioni prima di qualsiasi conclusione delle autorità, e quindi dello Stato che lei rappresenta. Vede io non mi considero pericoloso, né tanto meno inaffidabile, svolgo un'attività lecita, permessa dallo stato Italiano secondo rigide prescrizioni che rispetto e sono ben diverso da chi senza un porto d'armi, di cui vado fiero, spara senza regole. Io sono un Cacciatore, quelli dei bracconieri. Signor ministro probabilmente io non riceverò mai le sue scuse e perderò ancora un pezzo di fiducia in questo stato, ma mi creda lei ha perso molto di più perché sono convinto che anche lei una volta aveva lo sguardo di quell'ufficiale che mi guardò negli occhi con fierezza.
Francesco Petrella