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19/07/2009 - 18/10/2009 Il cinghiale nell'antichità - Castiglion Fiorentino (FI)


mercoledì 10 giugno 2009
    

cinghiale nell'antichitàA Castiglion Fiorentino dal 19 luglio al 18 ottobre 2009 sarà allestita la prima mostra archeologica mai realizzata sulla rappresentazione del cinghiale nell'arte antica. Questo selvatico è cacciato dall'uomo da millenni ed è così entrato a far parte di diritto nella storia dell'uomo, che nei secoli lo ha celebrato con rappresentazioni rituali e simboliche.

Per i celti era un animale sacro, rappresentazione della forza divina allo stato selvaggio; in India la manifestazione della forza creatrice che pone fine al caos originale. Nelle culture mediterranee il cinghiale veniva identificato con la Morte, per il colore scuro e le abitudini notturne: ucciderlo significava sconfiggere l’Oltretomba. Nel mondo greco, fin da Omero, era il simbolo del coraggio virile, dell’indomabile ferocia e dell’audacia propria del guerriero. Per questo i Greci, come spiega lo storico Senofonte, consideravano la caccia al cinghiale un allenamento fondamentale per educare i giovani alla guerra. Gli Etruschi lo ritenevano a diretto contatto con le divinità infernali: lo cacciavano di notte o all’alba, con cani feroci e sembra con pantere, al suono dei flauti. Per i Greci era il kapros, per i Latini il tuscus aper, trasformatosi nell’italiano cinghiale attraverso il volgare toscano cignale.

La mostra, organizzata dal Museo di archeologia etrusca, dal  comune di Castiglion Fiorentino e ICEC e con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, presenta al pubblico cinquanta pezzi, molti dei quali inediti, che vanno dal VII sec. a. C. al III sec. d. C., provenienti dai maggiori musei archeologici della Toscana . L'idea è nata dalla scoperta di un'area sacra etrusca nel territorio della cittadina dove sono stati rinvenuti centinaia di ossa di animali, in gran parte selvatici tra cui molte zanne di cinghiale, legati sicuramente a riti sacrificali, forse in onore di una divinità protettrice della caccia. Non bisogna mai scordare che la caccia al cinghiale, nelle civiltà antiche, era sempre e comunque un’attività propedeutica alla formazione del guerriero, una prova di passaggio, un rito iniziatico.

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