Una domanda che attanaglia molti cacciatori alle prese con le prime esperienze di addestramento ma anche di chi per la prima volta si trova di fronte ad un cane dal carattere particolarmente sensibile e apparentemente “non adatto” alla caccia.
Qualche giorno fa un utente di questo portale ci ha rivolto la seguente richiesta:
“Possiedo un epagneul breton di 1 anno e 5 mesi (maschio) è sempre diffidente verso le persone e anche verso di me quando si avvicina si appiattisce a terra, inoltre al primo giorno di caccia dopo la partenza buona con una ferma su una quaglia di primo mattino in tutto il resto dell' azione di caccia stava dietro di me a volte a 5 metri. Tutti i cacciatori con più esperienza mi dicono che è giovane ancora e che devo aspettarlo. Volevo sapere se i comportamenti del mio cane sono normali o devo iniziare a pensare che non sia fatto per la caccia”.
Riportiamo di seguito la risposta dell'esperto cinofilo Mario Biagioni, che riteniamo possa essere utile per tutti coloro che si sono trovati di fronte ad un simile problema.
"La questione non è che sia o no "fatto" per la caccia. E' soltanto un soggetto timoroso, il che può dipendere da un carattere ereditario, oppure da troppa sensibilità nervosa. Succede spesso, per esempio, che il primo addestramento, se troppo severo o inadeguato, influenzi il temperamento, rendendo il cucciolone pauroso e sospettoso, particolarmente a contatto con la selvaggina. Spesso tenta addirittura di fuggire, oppure interrompe l'azione per rifugiarsi ai piedi.
In ogni caso bisogna armarsi di grande pazienza e per prima cosa accompagnarlo in mezzo alla gente, al traffico e ai rumori. Il guinzaglio e la vicinanza di qualcuno di cui si fida, lo farà sentire in qualche modo protetto, facendogli accettare come normale quello che succede intorno. Successivamente si porta in coppia con un buon cane, avido ma "scorretto" che magari rincorre a fondo le quaglie preparate in un terreno molto aperto. Fermate o sfrullate, il soggetto timido seguirà il compagno.
Raggiunto un buon grado di avidità, si può passare a sparare qualche colpo inizialmente da lontano. Mai perdere la pazienza e punire. Sono rarissimi i casi non risolti. Cordialmente,
Mario Biagioni