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Campionato Italiano mute cinghiale: il trofeo va in Toscana


mercoledì 25 luglio 2018
    

Stavolta il Campionato italiano per conduttori di cani da seguita su cinghiale Mute cat. “B” ha abbandonato i consueti terreni di gara della Maremma grossetana ed è sbarcato, per la sua 18° edizione, in Provincia di Avellino, più precisamente nel fascinoso scenario dell’Irpinia d’Oriente dove un nutrito gruppo di giovani cinofili (quelli del Gruppo Hirpus), e di appassionati ed espertissimi cinghialai delle Squadre locali, ha offerto un supporto mirabile ai finalisti e ai loro ausiliari.
 
Un supporto ancora più prezioso se si considera non solo la particolare conformazione orografica del territorio non recintato ma anche l’abbondante presenza di selvatici e, infine, le condizioni climatiche estreme per questo tipo di competizione che è stata spalmata su due giorni.

I primi concorrenti sono scesi in campo il 21 luglio, nei comuni di Bisaccia e Lacedonia, in questo ordine di sciolta: il lucano Alessandro Cascino con una muta di ariegeois (Bosco di Cuccari); il laziale Gianluca La Serra con segugi del Giura (Valle Fiumata) e il calabrese Domenico Campise, con ariegeois (Il Monte).

Alla fine dei tre turni, il sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza ha premiato i classificati Cascino e La Serra mentre Campise, probabilmente penalizzato dall’ordine di sciolta, non è riuscito a qualificare nessuno dei suoi ausiliari che pure erano riusciti a scovare.

Il 22 luglio è toccato ai comuni di Aquilonia (Fontana Niva e Ripone) e Monteverde (Cirillo e Piano di Grottola) sui cui territori sono scesi i conduttori di quattro mute di segugi maremmani. In ordine, è toccato al laziale Sergio De Angelis/Boni, ad un altro laziale, Pierino Aguzzi e infine ai due aretini Pier Giuseppe Migliorini e Roberto Ferrini.

E proprio a uno dei due, il famoso e inossidabile dottor Migliorini, è andato il titolo di campione italiano assoluto grazie alla superlativa prova dei suoi ausiliari che, in maniera davvero impeccabile, hanno spinto i cinghiali su e giù per la valle e offrendo un vero e proprio spettacolo di cinotecnica sportiva ai giudici, agli assistenti, agli organizzatori e ai numerosissimi spettatori accorsi per assistere all’evento.

Il teatro per le premiazioni finali è stato il fantastico castello di Monteverde, concesso dal Sindaco Francesco Ricciardi, nel quale, oltre il Campione “Beppe” Migliorini sono stati premiati il secondo classificato, Roberto Ferrini e il terzo, Lucano Alessandro Cascino con i suoi ariegeois.

Intervenuti durante la cerimonia di proclamazione del Campione Italiano i Sindaci dei Comuni di Bisaccia, Marcello Antonio Arminio; di Lacedonia, Antonio Di Conza; di Monteverde, Francesco Ricciardi; di Aquilonia, Giancarlo De Vito; il Presidente dell’ATC e il Presidente Regionale della commissione agricoltura caccia e pesca.


Presente, a testimoniare il valore della manifestazione, il presidente Felice Buglione che si è dovuto faticosamente dividere tra Irpinia e Sabina in quanto a Torre Baccelli, nelle stesse giornate, era in pieno svolgimento il 5° Campionato Europeo di Field Target. Per precedenti irrinunciabili impegni, era invece assente, forse per la prima volta nella lunga storia di questi campionati, il vicepresidente vicario Domenico Coradeschi che è anche il coordinatore nazionale della disciplina.

(Ufficio Stampa Fidasc)

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1 commenti finora...

Re:Campionato Italiano mute cinghiale: il trofeo va in Toscana

Ottimo cane da girata quello nella foto(Segugio Cecoslovacco)o Kopof

da Fucino cane 25/07/2018 19.57