Un recente studio effettuato in collaborazione tra
ricercatori statunitensi e gli italiani del Laboratorio di genetica dell’Ispra, ha risolto il mistero legato al
mantello nero di alcuni gruppi di lupi, presenti soltanto
sull’Appennino tosco – emiliano e nel nord America. Lo studio, pubblicato su Scienze di febbraio, è andato all’origine della
mutazione genetica atto a scovare cosa ha provocato il
fenomeno del melanismo (mutazione genetica del Dna legata alla pigmentazione cromatica) nei lupi. Si cercava di scovare se si trattasse di una mutazione genetica casuale o se questa modifica fosse
causata da incroci con il cane. Ebbene pare che la mutazione nel gene che ha determinato il colore nero nel lupo è estremamente simile a quella dei cani, cosa che lascia pensare quasi certamente che cani di colore nero si siano
incrociati con i lupi di queste zone migliaia di anni fa. Un aspetto interessante emerso è che i lupi neri hanno dimostrato di adattarsi meglio degli altri alla foresta.