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Cani da seguita: Arci Caccia Csaa a Reggio Emilia per la Coppa Campioni


martedì 15 aprile 2014
    
La muta di Cristian Nizzoli ed il singolo di Antonio Patarino si aggiudicano, nelle rispettive categorie, la dodicesima edizione della Coppa dei Campioni, prove per cani da seguita su lepre, ideata dall’Arci Caccia Csaa nazionale ed organizzata dall’Arci caccia Csaa di Reggio Emilia e dell’Emilia Romagna.

Le prove si sono svolte nel suggestivo scenario delle colline reggiane con punto base a Levizzano di Baiso, località Piola dal 10 al 13 aprile ed i concorrenti hanno potuto accedere alla Coppa dei Campioni acquisendo nelle prove di qualificazione previste nel corso dell’anno una card di ingresso alla semifinale che prevedeva il molto buono per i singoli e il primo molto buono e l’eccellente per le coppie e le mute. Il 10 di aprile, per i ritardatari, è stata organizzata una prova di qualificazione aggiuntiva. Alla fine sui nastri di partenza delle semifinali si contano 10 singoli, 18 coppie e 28 mute. Un bel lotto di cani che con i loro canettieri non si sono risparmiati per avere la possibilità di entrare nelle cinquine di equipaggi che, per singoli, coppie e mute, si sono contesi, in tre specifiche batterie, domenica 13 aprile il titolo di “campione dei campioni”. C’è da dire che l’accesso alla finale è comunque un riconoscimento importante visto il carnet di risultati è già davvero significativo ed è per questo che meritano comunque una segnalazione: Umberto Mattei (con due cani), Daniele Lenzini, Antonio Patarino e Domenico Orlandi nei singoli; Luciano Incerti, Mario Moreschini, Daniele Ferrari, Paolo Del Conte e Aldivo Licini nelle coppie; Gianni Bordicchia, Emidio Auriti, Cristian Nizzoli, Leonardo Stefanoni, Tiziano Randighieri nelle mute. Il testo, come sempre, l’hanno fatto i terreni, la presenza delle lepri, le capacità dei conduttori e dei cani ed un pizzico di fortuna che, per quest’anno, sembra aver dimenticato le coppie visto che i tre giudici della finale (D’aquaro, Corbucci e Monti) non sono riusciti a stilare una classifica. Discorso diverso per i singoli dove i giudici Montanari, Morellini e Landini hanno assegnato un primo e secondo posto rispettivamente a Zeus (primo eccellente), segugio italiano pelo raso nero focato, del brianzolo di Osnago Antonio Patarino e a Vanda (secondo molto buono), segugio italiano pelo forte rosso fulvo del modenese Daniele Lenzini. Zeus ha convinto la giuria per aver svolto egregiamente le quattro fasi della prova di caccia (cerca, accostamento, scovo e seguita) e complessivamente perché il cane ha una altissima conformità allo standard di lavoro dove, come tutti sanno, si tiene conto dello stile di razza, della morfologia, dell’intelligenza e di altre particolari attitudini. Spulciando nella relazione dei giudici la fase più importante è risultata la seguita avvenuta dopo un accostamento e uno scovo svolto con sicurezza.

Anche nelle mute due concorrenti sono stati messi in classifica gai giudici Le Rose, Paliotta e Taraschi. Sul gradino più alto del podio, con il primo molto buono, la muta di segugi italiani a pelo raso neri focati (arno, buck, linda e dora) del reggiano Cristian Nizzoli. Al secondo posto con il molto buono la muta di ariegeois (igor, perla, mori, ombra) del modenese Tiziano Randeghieri. E’ omogenea e ben costruita la muta di Nizzoli, scrivono i giudici che osservano altresì che ad un buon accostamento si accompagna anche una difficoltà (risolta con l’aiuto del conduttore) nello scovo. Linda e dora i due segugi con i punteggi più alti.

Da segnalare nelle prove di semifinale anche le prove dei segugi di Zeno Colò, di Rodolfo Balestrazzi, di Domenico Orlandi, di Tiziano Sani, di Antonio Iaia e di Vanessa Butini.

Le premiazioni sono state anche l’occasione per riflettere a voce alta della necessità di tenere alto l’obiettivo della buona gestione del territorio ai fini dell’incremento del patrimonio faunistico così importante per lo svolgimento di una caccia e una cinofilia di qualità. Lo hanno fatto nei loro interventi Demos Morellini, presidente dell’Arci Caccia di Reggio Emilia, William Landini, presidente dell’Atc collina di Reggio Emilia, Giovanni Montanari, presidente della pro segugio di Reggio Emilia e Marco Ciarafoni, presidente del Consiglio nazionale dell’Arci Caccia. Ampi consensi sono venuti dai concorrenti e dai giudici che sanno bene come una prova su lepre deve poter contare su selvaggina di qualità e non certo su “surrogati” frutto dell’azione di una cassetta che si apre all’ultimo momento. A nessuno è sfuggito che ragionare in questi termini a Reggio emilia è certamente più facile che altrove visto il lavoro comune e proficuo svolto in questi anni dagli amministratori, dagli Atc, dagli agricoltori e dai cacciatori. Ed era un bel sentire, anche nella negatività della segnalazione, avvertire la preoccupazione per un calo, a macchia di leopardo, della lepre in alcune zone.

Insieme alla Coppa dei Campioni sì è svolto anche il campionato italiano Arci Caccia in prova unica per segugi iscritti o non iscritti ai libri genealogici. Quattro le batterie programmate e giudicate dagli esperti giudici Giacinto Pigoni, Rodolfo Balestrazzi, Nando Corciolani e Daniele Carretti. Nella batteria dei singoli nessun classificato mentre nelle coppie lo scudetto tricolore è stato assegnato a Fernando Borelli con il primo molto buono per i segugi dell’Appennino Laika e Birba. Posto d’onore, con molto buono, per Luigi Ferri con Gino e Brina (segugi dell’Appennino). Nelle mute lo scontro è tra segugi italiani. I “pelo raso neri focati” Brina, Maia, Roy e Red di Fabrizio Magnani e Sesto Ginardi con una prestazione eccellente hanno avuto la meglio, sempre con l’eccellente, sui “fulvi pelo raso” Baldo, Red, Toby, Negus di Marco Gambalonga. Per loro il trofeo dedicato al parmigiano reggiano. Il memorial dedicato alla figura di “Renzo Lusoli” è stato vinto dal segugio brina (punti 176) di Magnani e Ginardi.

Infine, ma non per ordine di importanza (anzi!), due parole sull’organizzazione: semplicemente perfetta. A dirigerla in segreteria Rino Boiardi e Nelson Tamassia, ai quali l’età “matura” non intacca competenza, equilibrio e professionalità. Sono un riferimento indispensabile per il campionato, hanno sottolineato Morellini e Ciarafoni che hanno rivolto un grazie sentito a quanti dietro le quinte e in cucina hanno offerto una collaborazione decisiva. Sperando di non dimenticare nessuno vogliamo citare Angelo Gianferrari (anche per la sua funzione di coordinatore) e sua moglie Miriam, Vincenzo Comastri e la moglie Sandra, Claudio Casoli, Emore Ligabue, Alessandro Pasella e Antonello Guidetti. Una menzione particolare e che ci trasmette speranza nel futuro è stata la presenza in cucina, tutti i giorni, di due straordinari ragazzi: Martina e Andrea.

Per chiudere in bellezza citiamo gli sponsor che hanno contributo alla riuscita della manifestazione: WillyBar, Turci Sport, Vergnani Carburanti, Autotrasporti Corciolani Giorgio, Tyrolit Vincent Ceramics, Surfaces di Simone Sorrentino, Luna Abrasivi di Andrea Malvolti. Tra le New entry anche uno sponsor importante nell’alimentazione per cani e per gatti. Parliamo della Smarty Dog “Nutrire con amore” di Grosseto che offre prodotti di alta qualità ad un prezzo davvero molto interessante.

Dulcis in fondo per Isabella Lucibello, già editore di una apprezzatissima rivista sul cinghiale che in occasione dei campionati ha tenuto a battesimo la sua nuova rivista dedicata alla Lepre – Cani e Caccia. Gli auguriamo tanta fortuna.
 
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1 commenti finora...

Re:Cani da seguita: Arci Caccia Csaa a Reggio Emilia per la Coppa Campioni

arci come federcaccia, gare cagnare, corsi di questo e di quello, riunioni, premi, solo fumo negli occhi per finire di caciare, ma andate con legambiente e fate vedere la vostra vera faccia!

da dardo 16/04/2014 7.17