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Campionato italiano mute su cinghiale Fidasc: i risultati


venerdì 24 maggio 2013
    
Rinaldo Cenci è il Campione Italiano con i cani da seguita su cinghiale - Cat. B Dopo l’alta scuola cinofila su cinghiale della categoria A, lo scorso weekend è stata la volta della affollata categoria B, alla quale appartengono le mute composte interamente o parzialmente da segugi non iscritti al libri genealogici riconosciuti.

Anche quest’anno, a fare da cornice davvero impagabile alla prestigiosa competizione nazionale, sono state due delle più famose tenute agricole
el grossetano: quella di Monte Bottigli, nel territorio di Magliano in Toscana, di proprietà del Principe Ricciardo D’Ardia Caracciolo, e quella delle Sementarecce del Dr. Mario Mencarelli. Una scelta davvero azzeccata non solo per la ricchezza di selvatici, ma anche per la perfetta organizzazione garantita dai titolari e dai loro preziosi collaboratori.

Le tre giornate di gara, orchestrate con grande professionalità dal Delegato Fidasc Sestilio Tonini, sono state giudicate da Ardito Guidoni di Grosseto, Raffaello Braccianti di Perugia e Vincenzo Sassano di Potenza che hanno messo in evidenza capacità, esperienza, e vigore fisico ed i giudizi, seppur modesti e con poche qualifiche, sono stati accolti con convinzione e grande sportività.

All’intera manifestazione è intervenuto il vice presidente vicario Domenico Coradeschi, Coordinatore della disciplina, che ha avuto sincere parole di elogio sia per i concorrenti e i giudici, sia per la squisita ospitalità dei titolari delle aziende ai quali va gran parte del merito per l’ottima riuscita di questa 13^ edizione del Campionato Italiano.

Le previsioni meteorologiche erano pessime, ma nel complesso la pioggia e il vento si sono sfogate nella notte, lasciando al giorno solo innocue anche se fastidiose minacce.

Venerdì 17, a Montebottigli sono scese in campo due mute di Maremmani, quella di Rinaldo Cenci e di Claudio Lazzaro. Entrambe le mute hanno scovato ma si sono scisse su diversi animali e si sono qualificati 6 cani per Cenci e 4 per Lazzaro.

Sabato 18, nel territorio delle Sementarecce è stata la volta di Danilo Volpi, con i suoi Maremmani, e di Giancarlo Mancini, con una muta di Segugi Italiani. La muta di Maremmani scova e va in seguita unita, il cinghiale si unisce ad un nutrito branco con molti piccoli e le femmine si mettono in difesa ed aggrediscono i cani. Ne scaturisce una gran confusione e solo tre cani riescono ad andare in qualifica. La muta di Segugi Italiani, invece, dà voce in accostamento ma, prima dello scovo, i cinghiali iniziano un’offensiva impressionante caricando i segugi che si intimoriscono e non riescono a proseguire nel lavoro: nessun qualificato.

Domenica 19, a Montebottigli. sono di scena tre mute laziali: Troiani, Beagle, Maiorani Beagle e Maenza Briquet Griffon Vendeen. La pioggia notturna si è protratta sino alle 6,30 del mattino e questo non ha certamente agevolato il lavoro dei conduttori e dei cani alcuni dei quali, per giunta, erano reduci da alcune ore di carrello.

La prima muta di Beagle scova ed insegue a lungo un capriolo che viene visto attraversare una cessa. Le altre due mute, purtroppo, nonostante l’impegno dei concorrenti, non riescono a scovare nel tempo messo a disposizione. Quindi, in terza giornata, nessuna muta qualificata e il podio finale è determinato dalle migliori prestazioni delle giornate precedenti e risulta così formato:

1° Rinaldo Cenci Segugi Maremmani
2° Claudio Lazzaro Segugi Maremmani
3° Danilo Volpi Segugi Maremmani
 
Roma, 22 maggio 2013
L’UFFICIO STAMPA FIDASC

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