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CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici


lunedì 14 maggio 2012
    
La vicenda dei beagle di Montichiari è ormai trattata quotidianamente da giornali e tv, che molto spesso, nonostante l'illegalità dell'atto di liberazione dei cani, è schierata in un'opera di mitizzazione degli animalisti. Ma l’esposizione mediatica del tema Green Hill secondo il movimento politico CRCA non è causale. "Siamo alle battute finali - spiega una nota del movimento - del recepimento da parte del Parlamento italiano, all’interno della cosidetta legge comunitaria 2011, della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici".
 
La direttiva europea è il punto di arrivo di un lungo e complesso lavoro di mediazione iniziato nel 2003 e conclusosi con l’approvazione del nuovo testo nell’ottobre 2010 grazie all’impegno e alla partecipazione di tutti gli Stati membri dell’Unione, di esperti di numerose società scientifiche e dei rappresentanti delle principali associazioni protezionistiche europee, che ha recepito sia le giuste istanze delle Associazioni per la tutela del benessere degli animali sia le esigenze della sviluppo della ricerca biomedica. Il risultato di questo lungo lavoro è ora messo a rischio nel nostro paese dall’art.14 del disegno di legge già approvato dalla Camera e ora al vaglio del  Senato, nella formulazione fortemente voluta dall’ex ministro Vittoria Michela Brambilla che di questa crociata povera di cultura e quel che è più grave di verità, è il leader.

 Il Crca chiede che il dibattito parlamentare avvenga su presupposti scientifici e non sulla base dell’emotività  o su considerazione  ideologiche, chiede che il Parlamento possa legiferare senza intidimidazioni e senza campagne di umanizzazione degli animali che ergono a proprie bandiere teneri beagle dimenticando peraltro tutte le altre cavie da laboratorio solo perchè non funzionali all’opera di persuasione  dell’opinione pubblica.

"Ma cosa succederebbe se si decidesse di fare a meno negli esperimenti degli animali?" si chiede il movimento.  La risposta l'hanno data l'associazione Italiana scienze degli animali da laboratorio (AISAL,  la Società Italiana Veterinari Animali da Laboratorio e l’Associazione nazionale Medici veterinari le quali hanno fanno sapere che l’approvazione in via definitiva dell’art.14 comporterebbe da un lato una penalizzazione della ricerca scientifica biomedica italiana rispetto a quella degli altri Paesi, una delocalizzazione delle attività di ricerca, pubblica e privata,  a danno dell’Italia con lo spostamento all’estero di attività produttive e dall’altro lato “rischia di determinare delle conseguenze per la salute umana, che nessuno è in grado di stimare, e per questo inaccettabile”.  Conclude il documento rimesso dalle due associazioni dei veterinari al Presidente della Repubblica  che “come cittadini e come medici veterinari riteniamo che i principi costituzionali della tutela della salute umana e della libertà della ricerca scientifica ad oggi non possono ancora essere realizzati senza l’utilizzo di animali”, facendo poi riferimento all’impossibilità di poter proseguire “nella conoscenza delle malattie che ancora affliggono gli animali e i cittadini di questo paese e nello sviluppo di nuove terapie nelle quali i pazienti e le loro famiglie ripongono la speranza per il loro futuro”.  

Da notare, in via secondaria, che l’attuale formulazione dell’art.14 presenta effetti distorsivi dell’intento  del Legislatore europeo, sollecitando misure superiori allo stesso livello regolatorio della Commissione europea. Ci pare qui opportuno ricordare come gli animali di laboratorio ci abbiano salvato  vita in innumerevoli occasioni. A cominciare dal vaccino antipolio di Albert Sabin (1955) che ha appunto permesso di sconfiggere la poliomielite che in Europa dal 1951 al 1955 ha lasciato paralizzati oltre 140 mila  bambini. La messa a punto del vaccino richiese il sacrificio di quasi diecimila scimmie; dalla trabectedina (2009)farmaco sviluppato al Mario Negri di Milano insieme all’Istituto dei tumori e a quello europeo di oncologia che in certi casi può aumentare del 30 per cento la sopravvivenza di pazienti con tumore all’ovaio, malattia che in Italia colpisce qualcosa come  5 mila donne all’anno e in Europa ne muiono 500 al giorno. Per sperimentare la trabecteina sono stati utilizzati 1500 topi. Se oggi l’AIDS  si è trasformato da condanna a malattia cronica lo si deve ai farmaci testati sulle scimmie.  

“E’ inutile illudersi che i test su cellule in vitro o simulazioni al computer possano sostituire i modelli  animali. Se decidessimo di farne a meno dovremmo rassegnarci a tempi di sperimentazione immensamente più lunghi e a introdurre sul mercato farmaci meno sicuri, senza aver alcuna idea su dosaggi ed effetti collaterali” avverte Roberto Furlan, neuro immunologo al San Raffaele di Milano. Se si considera che per mettere a punto un farmaco occorrono in media 10 anni, anche solo raddoppiare i tempi f una differenza inaccettabile. (da Panorama del 16 maggio 2012).

Siamo dunque sicuri di rinunciare alla ricerca e alla utilizzazione di modelli animali?  Siamo sicuri di poter dire ad un padre  che il suo figlio malato dovrà attendere vent’anni prima di poter assumere un farmaco che potrebbe guarirlo, sol perché qualche proibizionista ha impedito la sperimentazione? Siamo sicuri di poter dire ad una madre che il suo bimbo è condannato perché non si è voluto sacrificare un beagle per la ricerca?

Il Crca ritine di no e si associa all’appello rivolto al Parlamento e al Presidente della Repubblica da ANMVI, SIVAL, AIFA , AISAL affinchè si eviti una paralisi della ricerca medica alla quale tutti noi ci appelliamo ogni qualvolta noi stessi o un nostro caro necessita di cure e si legiferi evitando per il bene innanzitutto dell’uomo  posizioni demagogiche  e deleterie per la medicina che ad oggi non può prescindere dalla sperimentazione animale.

(Ufficio Stampa Civilità Rurale Caccia Agricoltura Ambiente)
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30 commenti finora...

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

possibile alla fine riprodurre il cancro negli animali. 5. Molti esseri umani hanno continuato ad essere esposti all’amianto ed a morire perché gli scienziati non riuscivano riprodurre il cancro negli animali in laboratorio. 6. Lo sviluppo di pacemakers e valvole cardiache è stato ritardato a causa delle differenze fisiologiche tra gli animali, sui quali furono progettati, e gli esseri umani cui erano destinati. 7. Modelli animali di malattie cardiache non sono riusciti a dimostrare che una dieta ricca di grassi e colesterolo aumenta il rischio di malattie coronariche ed arteriose. Invece di cambiare le proprie abitudini alimentari per prevenire questi disturbi, la gente ha continuato il proprio stile di vita con un falso senso di sicurezza. 8. I pazienti ricevevano farmaci dannosi od inefficaci a causa di modelli animali di ictus. 9. Studi sugli animali avevano previsto che i beta-bloccanti non avrebbero abbassato la pressione sanguigna. Come conseguenza di ciò il loro sviluppo fu bloccato. Persino i ricercatori che praticano esperimenti su animali hanno dovuto ammettere il fallimento di modelli animali di ipertensione al riguardo, ma nel frattempo ci sono state migliaia di vittime di ictus. 10. I chirurghi ritenevano di aver perfezionato la cheratotomia radiale, un tipo di chirurgia che permette di migliorare la vista senza l’ausilio degli occhiali, sui conigli, ma la procedura ha reso ciechi i primi pazienti umani (la cornea del coniglio è in grado di rigenerarsi nella parte inferiore mentre quella umana solo in superficie). L’intervento chirurgico viene oggi praticato solo sulla superficie. 11. Si supponeva che trapianti combinati di cuore e polmoni fossero stati “perfezionati” sugli animali, ma i primi 3 pazienti umani sono deceduti nei primi 23 giorni dopo il trapianto. Su 28 pazienti operati tra il 1981 ed il 1985, 8 sono deceduti durante l’intervento e 10 hanno sviluppato la bronchiolite obliterante, una complicazione polmonare

da valeria 14/05/2012 16.11

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Disserto, ovvero discuto sull'argomento...

da Cecilia 14/05/2012 15.58

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Cecilia scusa, -disserti- o -dissenti- ?

da begallo 14/05/2012 15.52

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Concordo con Cecilia e contro chi si schiera contro una pratica, non solo eticamente indegna, ma anche antiscientifica ed è stato ampiamente dimostrato da Hans Ruesch, Pietro Croce e tanti altri. Come può un animale sano essere un buon modello per malattie che negli esseri umani insorgono x determinati motivi? x es ormai si sa che il 90% delle malattie dipende da fattori quali lo stile di vita, l'inquinamento da più fonti, il cibo ingerito (in particolare la carne, con-causa di moltissime malattie cardiocircolatorie e anche causa si vari tipi di cancro)? la malattia altera di x sè il metabolismo dei farmaci, x es la febbre rende più tossici molti farmaci, le malattie epatiche deprimono la capacità del fegato di neutralizzare le sostanze dannose...nei "modelli animali" queste condizioni o non esistono, o esistono con apsetti e conseguenze diverse. Comunque ecco alcuni errori causati dalla vivisezione (sito Limav) 1. Il benzene non venne ritirato dal mercato, e si è continuato a utilizzarlo come componente chimico industriale nonostante prove cliniche ed epidemiologiche avessero dimostrato che l’esposizione ad esso provoca la leucemia negli esseri umani, perché esperimenti finanziati dai produttori non sono riusciti a riprodurre la leucemia nei topi. 2. Fumare veniva considerato non cancerogeno in quanto il cancro causato dal fumo è difficile da riprodurre in animali da laboratorio. Di conseguenza in molti continuarono a fumare e morire di cancro. 3. Esperimenti effettuati su ratti, criceti, cavie, topi, scimmie e babbuini non rilevarono alcun legame tra fibra di vetro e cancro. Non fino al 1991 quando, grazie a studi compiuti su esseri umani, l’OSHA lo classificò come cancerogeno. 4. Nonostante l’arsenico sia considerato cancerogeno per gli esseri umani già da decenni, gli scienziati hanno trovato pochissime prove negli animali a supporto di questa conclusione fino al 1977. Questa è stata la posizione ufficialmente accettata finché non fu

da Valeria 14/05/2012 15.52

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Non diserto, “disserto” su quanto asserito da Begallo… in primis volevo far notare il carattere di limitatezza informativa dell’articolo di cui sopra, poi siete andati a parare in ogni dove… proprio perché sono molto liberale ascolto le opinioni di chiunque, ma con coscienza di una visione liberale della mente e dello spirito non posso essere d’accordo con chi crede che la propria libertà sia superiore a quella di altri esseri viventi. Che male c’è a credere un cambiamento di queste pratiche non universalmente accettabili? Dov’è l’errore nel sostenere chi vuol superare metodologie prive di un fondamento etico di base? E se dovesse arrivare qualche super uomo da chissà dove e dicesse che noi abitanti della Terra, essendo a lui inferiori, fossimo adatti a sperimentazioni scientifiche proprio come noi facciamo con gli animali (dai cani ai moscerini)? Il concetto di fondo che sosteniamo non è così mediocre, mi sembra.

da Cecilia 14/05/2012 15.41

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

L'uomo è causa e rimedio. Pare che sulla terra ci siano miliardi di nostri congeneri che anelano di poter vivere con il nostro "sistema". Forse qualcuno dovrebbe iniziare a spiegar loro che non è malaccio ma forse non è neppure il top.

da Ezio 14/05/2012 15.22

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Invito Cecilia a non disertare la discussione. Preferisco 1000 volte leggere le sue opinioni al fine di avere un metro di paragone, piuttosto di vedere assalti a strutture pubbliche e/o private. Cristoforo Colombo e galilei, giusto per citarne due, si limitarono SEMPRE a perorare con forza ma pacificamente le loro idee, rispettando nel contempo anche quelle altrui. Ad oggi il tribunale dell'inquisizione non lo abbiamo allestito noi, ma quelli che vogliono farci il lavaggio del cervello AD OGNI COSTO!!!

da Ezio 14/05/2012 15.15

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Lo sterminio dei popoli dell'America (ci allontaniamo dal tema, ma così è servita su un piatto d'argento)... è vero l'uomo nella storia con abusi di forza e di potere è l'essere che andando contro natura perpetra l'orrore e la distruzione con arroganza, incapace di relazionarsi con lo stato naturale della realtà vivente, il progresso guidato dal Dio denaro ci fa vivere tutt'oggi in un sistema globale di decadenza... parole sante. Ma son convinta che come tanti studiosi nel passato hanno rotto i ponti con una cultura condivisa e tradizionale per dar luogo a vere e proprie rivoluzioni, arriverà il tempo anche di coloro che permettaranno di operare in base all'assunto che niente di ciò che nasce dalla sofferenza può produrre salute. La salute umana non è una cosa da “pretendere” a prescindere da quello che costa a livello globale, ma un fine da perseguire in armonia con il mondo che ci circonda.

da Cecilia 14/05/2012 15.09

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

La ricerca attuale usa test in vitro GENERALI (CHE NON SONO METODI ALTERNATIVI), animali e quindi uomo. Data.la fallacità del modello animale, una ricerca VERAMENTE scientifica dovrebbe fare 1. Test generici in vitro 2. Test SPECIFICI in vitro come il già citato test di Ames, e/o modelli informatici (es. Qsar), matematici e bioinformatici, tessuti e. cellule umane, epidemiologia e molto altro. 3. test sull'uomo così come avviene anche oggi.

da Giacomo 14/05/2012 15.01

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

SI!!Io li conosco Sig.ra Cecilia..Inquisitori??? ma per favore..attualmente l'immissione in commercio di un farmaco prevede una prassi ben precisa Giacomo, e credo che tu lo sappia bene..con ciò che scrivi vorresti quindi partire direttamente con la sperimentazione sugli esseri umani senza neppur sapere quali siano eventuali effetti negativi gravi??E chi è il volontario che si offre a ciò?

da NASO 14/05/2012 14.19

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Se un metodo è inadatto può far scartare possibili cure e far passare sostanze dannose ai test su umani RENDENDO GLI UMANI LE VERE CAVIE ed ostacolando la ricerca. Ergo la vivisezione è dannosa anche all'uomo

da Giacomo 14/05/2012 14.16

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

L'art. 14 non è altro che il primo passo verso un diverso indirizzo della sperimentazione. I finanziamenti devono essere indirizzati ed un implemento degi mezzi alternativi e alla preparazione di tecnici validi in questo campo. Nessuno si chiede perchè alcuni validi medici, chirurghi, biologi, anestesisti, si dichiarano contro la vivisezione? Se qualcosa si muove è perhè il sistema deve cambiare, perchè ci sono cose che non tornano. Ci chiediamo mai perchè le case farmaceutiche continuano a sfornare centinaia di medicinali con nuovi principi attivi di poco differenti da quelli precedenti? Lo fanno perchè guadagnano sui brevetti di quel principio attivo. Dopo alcuni anni il brevetto scade e il principio attivo può essere usato tranquillamente nei medicinali cosìdetti "equivalenti" e la casa farmaceutica non ci guadagna più, urge quindi un nuovo medicinale. Tutti questi medicinali vengono testati su animali di nuovo, ogni volta. I laboratori di sperimentazione ci guadagnano, percepiscono finanziamenti per sperimentazioni effettuate in qualche modo o non effettuate affatto. Recentemente il Prof. Garattini ist.Mario Negri è stato oggetto dun interrogazione parlamentare, risultava Direttore dei vari distaccamenti del Mario Negri e cotemporaneamente dell'ente che designa i destinatari degli stessi, ebbene l'ist. Mario Negri risultava quello che aveva percepito i maggiori finanziamenti e gli esperimenti non erano stati fatti.

da Bruna 14/05/2012 14.12

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Metodi alternativi non sono omeopatia ma metodi scientifici validati dall'ECVAM, il Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi. Ad esempio per lo studio del cancro c'è il test di Ames e il DNA Repair test dì Williams, ma ce ne sono molti altri già validati. Ricordo che la vivisezione non è mai stata validata, a differenza di questi metodi.

da Giacomo 14/05/2012 13.51

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Cecilia, intanto chiariamo che tu( scusami per il tu ) non sei l'Unica Depositaria della Verità Rivelata, di conseguenza la tua opinione vale come quella di tante altre, poi sai dire che risultati hanno effettivamente raggiunto queste Assocciazioni che tu elenchi nella lotta contro determinate malattie ? perchè fino ad ora si parla solo di ricerca , ma se ci fosse qualcosa di veramente concreto sarebbe già stato applicato ...si parla ogni tanto del metodo di Bella..per fare un esempio ma non mi risulta che qualcuno sia guarito.....il fatto è che quando qualcuno si ammala è disposto a tutto pur di guarire..auguriamoci quindi di restare in salute..se chiuderanno Green Hill....meglio per voi...potrete dormire sonni più tranquilli...forse...poi quando l'America festeggia la scoperta fatta da Cristoforo Colombo , per gli Indios è un giorno di lutto...infatti si parla di civiltà Precolombiane, in quanto dopo la scoperta di Colombo sono sparite...sterminate dagli Spagnoli che pensavano di portare la civiltà........qundi meglio che per un po' non arrivino -nuovi- Cristoforo Colombo.. saluti ...

da begallo 14/05/2012 13.50

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

@Cecilia.se ai il cancro(che poi stiamo parlando di cancro,ma ci sono miglioni di malattie)ti affideresti a queste associazioni,la verità....anche se penso che non è solo la chemio che può "guarire",la chemio serve per fare miliardi alle case farmaceutiche.pensa se trovassero una cura che guarisse il cancro(c'è????)i vari oncologhi,e le case farmaceutiche come "camperebbero"?tutti i soldi che girano intorno alla ricerca, alla prevenzione(??????? prevenzione di che,che si previene il cancro???? quando ti accorgi oramai c'è l'hai).perciò quello che penso non è solamante una questione di soldi,anche per quelle ass. che ai citato.

da max 60 14/05/2012 13.47

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Bene si prende atto che se fosse stato per l'approccio di molti di voi su questa pagina Cristoforo Colombo si sarebbe arreso nel credere che la Terra fosse davvero piatta!!! Ringraziando il cielo è riuscito a stravolgere la "scienza"...dell'epoca. In attesa di altri Cristoforo Colombo, saluto i membri del Tribunale dell'Inquisizione Spagnola!!!

da Cecilia 14/05/2012 13.33

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

letto anche ciò che ha postato Giacomo una domandina la voglio fare anche io.si parla tanto di RICERCA sul cancro,in questi giorni anche il sig cancronesi non fa altro che publicizzare in radio,di fare donazioni.ricordo che detto personaggio che ha fatto soldi con le case farmaceutiche,è contro la sprerimentazione animale(no vivisezione,parola inventata dagli animalari per far colpo sui media).ora domando.con i soldi che si donano dove fanno e su che cosa fanno le ricerche....?

da max 60 14/05/2012 13.29

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Metodi alternativi ... interessante, potreste illuminarmi in merito ?

da MarcoC 14/05/2012 13.23

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

@NASO e Begallo… conoscete forse l’Ecvam? Oppure I-CARE, o l’Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori, o la Fondazione De Beaumont Bonelli per la ricerca sul cancro, oppure The Lord Dowding Fund for Humane Research (UK), ancora Dr Hadwen Trust (UK), continuando The Humane Research Trust (UK)… Questi enti e associazioni finanziano progetti di ricerca clinica, oppure sviluppano tecnologie all'avanguardia per la ricerca senza senza animali… rimane logico che se i protocolli legislativi gli tagliano le gambe (chissà come mai)… continuiamo a navigare in acque inique!

da Cecilia 14/05/2012 13.22

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

@Begallo.le loro cure alternative non consistono in farmaci omeneopatici,ma in intrugli di qualche stregone indiano che professa la legge di Manitù.posso dire che ha avuto la "fortuna"di avere mio padre accanto ancora per sette anni prima che la morte lo portassa via (molto giovane)grazie a farmaci testati su aniamli.con ciò ho detto tutto.voglio dire alla signora Cecilia, sa quanto costa tenere i cani in un canile?,se cento scimmie costano il triplo ma salvano vite umane,non ha costo.ma lei preferisce i cani vero...aspettiamo una rispotta fatta alla domanda di NASO,grazie

da max 60 14/05/2012 13.18

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Guardiamo in faccia la realtà, come può essere predittivo l'uso degli animali nella ricerca quando il 50% circa delle volte i risultati ricavati tra TOPO E RATTO sono diversi? L'essere umano si scosta dal suo simile per lo 0,1% del genoma, e si sperimenta su animali che se ne discostano per il 15%! Non sono dunque predittivi e si può scoprire a quale assomigli la reazione dell'uomo SOLO PER QUELLA DETERMINATA SOSTANZA solo e unicamente DOPO LA SPERIMENTAZIONE SULL'UOMO che già avviene secondo la legge. Senza contare che il 92% delle sostanze che passano i test su animali NON PASSANO quello su umani.

da Giacomo 14/05/2012 13.14

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Come cacciatore – convintissimo cacciatore, al punto da fare della caccia quasi una religione – ho un rapporto speciale col mio cane, che non considero un semplice "ausiliare", ma un compagno d'avventure, una creatura con cui vivo in simbiosi, con cui parlo e m'intendo. E siccome non penso che gli altri cani siano da meno, ho in grande fastidio l'idea della vivisezione. Non vogliatemene, amici cacciatori, conosco tutte le migliori argomentazioni a sostegno di questa pratica, eppure qualcosa dentro di me dice che il problema è a monte e si chiama "società dei consumi". Finché vivremo, penseremo, agiremo secondo i dettami di questa stomachevole società che induce in noi bisogni cretini – anche dal punto di vista sanitario e farmaceutico – totalmente egoistici e distruttivi per la natura, io sarò contro la vivisezione. Non solo: sarò contro l'allevamento intensivo degli animali da carne e da latte. In bocca al lupo a tutti voi e ai vosti amati cani!

da Martino, Bologna 14/05/2012 13.04

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

x Cecilia, x Giulia..prescindendo dal fatto che la vivisezione non è il migliore dei metodi .non credo nemmeno nei .metodi alternativi....quali per esempio l'omeopatia..per curare cosa ? il cancro per esempio.?..........tante vale bere un po' d'acqua............purtroppo c'è tanta gente in giro che crede ancora alle favole......se poi voi siete in grado di presentare documenti scientifici in grado di provare senza smentite che qualcuno è guarito grazie ai cosidetti metodi alternativi tanto meglio..ma è una balla colossale ..non si guarisce dal cancro facilmente , sicuramente non la medicina omeopatica....o con qualche mistura di erbe e quant'altro propinata da qualche sedicente guaritore....ma se voi volete curarvi con la medicina alternativa , nessuno ve lo probisce; ovviamente la ricerca scientifica deve andare avanti e non sarà certo chiudendo Green Hill che la vivisezione sarà abolita..non avete ancora capito che la Brambilla( che spenderà tra l'altro un sacco di soldi per tingersi i capelli con qualche prodotto che sicuramente è stato testato sugli animali ) sta solo cercando di matenersi la poltrona..alla faccia di voi animalisti duri e puri.......

da begallo 14/05/2012 12.57

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Enzo ’72… voli pindarici che ti portano a non focalizzare la questione: parlo di una articolo di mezze verità e tu dici: ci vuole troppo tempo??? Oddio e l’evoluzione che tempi ha, li conosci? Sarai dotato di macchina o bicicletta, perché chi ha creduto nell’evoluzione li ha inventati (o usi ancora carro a buoi…), i farmaci che son serviti son stati usati, ma il discorso è l’evoluzione della ricerca: università, studi di ricerca biomedica in tutto il mondo abbandonano l’obsoleta pratica dell’uso sugli animali… dov’è l’errore e il guadagno di chi appoggia questa evoluzione? (e non parlarmi di appalti pubblici o risparmi… sai quanto si spende per portare le scimmie in Europa strappandole alle foreste del Sudest asiatico?) suddai non arrampichiamoci sugli specchi!!!!

da Cecilia 14/05/2012 12.36

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Chi scrive che esistono metodi alternativi potrebbe elencarli per favore?? Ricordo che la grande maggioranza delle cure per le malattie,gravi, dell'infanzia devono esser testate in tale modo, e ricordo anche che le chemioterapie devono avere lo stesso protocollo!!

da NASO 14/05/2012 12.35

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

In realtà il vaccino antipolio ha avuto migliaia di morti dopo gli esperimenti su animali, solo con l'intervento di J. F. Enders che UTILIZZÒ METODI IN VITRO si crearono vaccini che non comportassero morti.

da Giacomo 14/05/2012 12.31

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Concordo pienamente con Cecilia. I metodi alternativi ci sono, basta utilizzarli solo che purtroppo il genere umano non ha rispetto degli altri esseri viventi, non da importanza alle alternative poichè è egoista e non si preoccupa di niente se non di se stesso. Riproponendo la frase dell'articolo: Siamo dunque sicuri di voler fare del male a dei nostri simili solo per egoismo e disinformazione?

da Giulia 14/05/2012 12.23

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Certo Cecilia," osservazioni di parte "..ma di quale parte parli? Perchè io credo che a quella parte,appartieni anche tu e molti tuoi colleghi di pensiero. Perchè quei farmaci sono sicuramente serviti,stanno servendo e forse serviranno ( mi auguro col cuore che questo mai avvenga) anche a chi,come te,è contrario alla sperimentazione.I metodi alternativi vanno prima testati,e sicuramente i tempi di attesa non sono brevi...per alcune malattie,purtroppo,non c'è tempo.Le persone pur di aggrapparsi ad un filo di speranza si affidano a medium,maghi e ciarlatani vari ( lo vediamo tutti i giorni in tv) e tu vorresti togliere a queste persone anche quel filo? L'unico filo che non si affida alle favole,ma alla scienza. Prova a chiedere ad un genitore che ha un figlio malato e che rischia di non vederlo mai crescere,se è disposto ad aspettare 5 anni o 20 anni prima di ritornare a sognare un futuro per il proprio figlio.Sicuramente alcune regole sulla sperimentazione vanno riviste,ma laddove di tempo non se ne ha..è meglio percorrere la strada vecchia. Di soldi cara Cecilia se ne buttano tanti e inutilmente,vedi referendum e fondi destinati a canili mai costruiti..iniziamo a risparmiare da qui.

da enzo972 14/05/2012 12.22

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

Quando si parla di solo alcune affermazioni scientifiche, quando si rimane silenti su altrettante valide affermazioni della posizione opposta, quando tutti valori etici e morali non sono presi in considerazione... quando si perservera nell'avvallamento di strade percorse ad oltranza con i paraocchi, continuando ad alimentare business elevatissimi, quando invece si chiede di procedere in un'evoluzione della ricerca più innovativa, più etica e meno dispendiosa... chi è che si arricchisce?

da Cecilia 14/05/2012 11.39

Re:CRCA: dibattito su vivisezione si sposti su presupposti scientifici

affermazioni decisamente di parte... la parzialità dei punti di vista espressi in quest'articolo è oramai confutabile al 100%... poi se il riferimento è Panorama... è tutto dire... queste informazioni corrispondono a barricate di difesa oscurantiste a protezione di un sistema che speriamo salti in aria al più presto... la civiltà di un popolo non si basa solo su alcuni presupposti scientifici!!!

da Cecilia 14/05/2012 11.14