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Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini


martedì 3 novembre 2009
    
Prendiamo spunto da un fatto di cronaca che ha del paradossale ma è senza dubbio emblematico per capire come si muove il mondo dell'animalismo italiano e quali risposte dà la legge a protezione dei cittadini dall'aggressività canina. Un uomo è stato denunciato dall'Ente Nazionale per la Protezione Animali (Enpa) per aver ucciso il suo cane (un pittbull) che si era appena avventato contro la moglie.
 
Secondo l'uomo, un 46enne residente a Grugliasco (TO), il cane aveva già manifestato comportamenti aggressivi ed evidentemente la situazione era compromessa. Pur prendendo le distanze da chi si fa “giustizia da solo” non possiamo che constatare un fatto: le nuove norme imposte dalla Martini servono a poco quando un cane pericoloso come un pittbull decide che è ora di aggredire. Con ogni probabilità la persona che ha deciso di uccidere il proprio cane non poteva aspettare di portarlo ad un corso di rieducazione, così come vorrebbero le nuove disposizioni normative, è stato perciò costretto ad agire per legittima difesa.
 
Di qui poi a redimere questa persona dalle sue responsabilità ce ne passa. Chi acquista un cane del genere dovrebbe conoscerne la potenziale pericolosità (anche se non esiste più la cosiddetta lista delle razze pericolose, eliminata dalla stessa Martini) ed essere preparato a dovere, proprio come stabilisce l'ordinanza, ma prima che il cane possa rendersi pericoloso.

Secondo l'Enpa, che si costituirà parte civile al processo, invece siamo di fronte “all”ennesimo episodio assurdo di cui e’ vittima un animale”, come ha affermato Giovanni Pallotti, responsabile della sezione Enpa di Torino. ”Vorrei sapere – ha aggiunto  – se il proprietario si sia mai rivolto ai servizi veterinari per il comportamento del cane, come previsto dall’ordinanza Martini”. Secondo Pallotti  ”ci troviamo in presenza di un grave comportamento omissivo le cui conseguenze, fatali per l’animale, avrebbero potuto causare una tragedia ancora piu’ grande”.
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27 commenti finora...

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

Cacciatori ottusi voi siete quelli che non capiscono che la martini sta lavorando egregiamente per mettere ordine in un campo dove non c'è NE' LEGGE NE' MISERICORDIA !!! Per alleviare le sofferenze degli animali senzienti e per evitare SPRECO DI DENARO PUBBLICO !!! Sta chiudendo canili lager gestiti da gente senza scrupoli , speculatori ad oltranza .Sta chiedendo la redicontazione del nostro denaro ad amministratori furbi , inadempienti e menefreghisti ; sta cercando di svuotare canili promuovendo adozioni per togliere il GIOCATTOLO dalle mani di chi lo usa solo a scopo di lucro e tutto ciò è dimostrato dal fatto che molti comuni stanno trasferendo i propri cani per nascondere le tracce della loro inqualificabile gestione . Voi siete quelli che invocate le riforme e poi volete solo i BLA_BLA_BLA , voi siete quelli che hanno in testa un solo pallino :"SPARARE SU TUTTO ANIMALI E PERSONE" , ma sarebbe ora che per la par-condicio ad essere SPARATI siate VOI !!!!! W LA MARTINI..vai avanti cosi...

da marina 17/11/2009 20.40

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

X Fe. Caro amico, sono d'accordo anch'io sulle precisazioni che hai voluto fare, ma purtroppo sussiste il fatto che canili degni di questo nome, forse, e ribadisco forse, ce ne sono meno delle dita di una mano. Per gli ambulatori veterinari, non intendo quelli dove porti il cane a far vedere se sta bene, ma ambulatori specializzati per rilasciare, dopo attento esame e valutazione, un certificato di abilitazione a detenere cani potenzialmente pericolosi, e non solo, ma far portare tali cani periodicamente in ambulatorio per opportuni controlli che possano prevenire qualche brutta sorpresa. In fine vorrei capire perchè sperperare tanto denaro pubblico: si parla tanto della fame del mondo e noi vogliamo preoccuparci di animali che uccidono (attenzione amo gli animali anche se ora non ne voglio più tenere perché dopo la morte dell’ultimo pointer ho sofferto, anzi abbiamo sofferto tantissimo: una ferita che non si riesce a far chiudere ancora oggi dopo tanti anni). Non è che sono per la pena capitale, ma, porca miseria, perchè provare a recuperarli e poi, se non dovesse avvenire, aver speso tempo, mezzi e medici veterinari per nulla? Una cordiale stretta di mano, Nino

da [email protected] 12/11/2009 18.48

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

X galiardi roberta: prova a vedere sul sito della "SISCA" o della "ASETRA" se trovi qualcuno della tua zona che possa aiutarti.

da Fe 12/11/2009 17.57

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

(continua)... vive, proprietari compresi. X quanto riguarda i canili, torniamo di nuovo sui controlli che spesso mancano e sul sistema di gestione che altrettanto spesso non è finalizzato ad una reale adozione dei cani…ma il discorso diventerebbe molto lungo… Fe

da Fe 12/11/2009 17.40

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

io ho un pinscher medio, vive in casa coccolato fin da piccolo(non è il primo cane che cresco)ma proprio da quando aveva solo un mese mostrava aggressivita' verso chiunque, all'inizio anche verso di me. il veterinario mi ha consigliato di farlo socializzare ma ora a distanza di un anno è diventato un vero problema.azzanna alle gambe chiuqnue lui punti.quindi niente liberta', niente corse felici nei parchi etc. etc. Sono stanca e disperata, ma gli voglio bene.non ho mai avuto un cane con cosi tanti problemi comportamentali. non posso affidarlo a nessuno, quindi niente viaggi anche brevi.non posso portarlo sul treno.non so' piu' che fare e ho bisogno di aiuto ma abito in calabria e non so a chi rivolgermi.Sos

da galiardi roberta 12/11/2009 17.27

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

X Free Pass e Nino: tra le persone presenti al tavolo tecnico c’erano anche veterinari comportamentalisti. X Nino: Sono d’accordo con te quando parli di prevenzione, infatti la microchippatura dei cani con relativa iscrizione all’anagrafe è obbligatoria ormai da alcuni anni ma se poi i controlli non vengono fatti si risolve poco. Sono d’accordo anche sul punire. Di ambulatori veterinari ti assicuro che in Italia ce ne sono anche troppi, non è quello il problema. Un problema invece è quello di stabilire quale sia un cane “potenzialmente pericoloso”. A questo riguardo volevo segnalare che in francia ad es. hanno provato a classificare i cani sulla base del “rischio”. In breve, hanno stabilito 4 livelli di rischio a seconda sia della gravità delle lesioni che il cane potrebbe provocare (qui rientrano fattori fisiologici e comportamentali del cane e la vulnerabilità delle potenziali vittime, ad es. lo stesso morso fa danni ben diversi in un bambino rispetto ad un adulto) sia della probabilità che l’aggressione si verifichi (qui oltre alle caratteristiche del cane entrano in gioco anche l’ambiente in cui vive e i proprietari). Rimane comunque molto difficile stabilire a priori quale cane sia realmente pericoloso se questo cane non ha mai morso, perché si è visto che i fattori in gioco sono veramente numerosi e non è possibile stabilire che un cane non morderà mai. Solo di un “peluche” si è certi che non morderà mai. Ed è anche per questo che l’ordinanza ha introdotto dei corsi per proprietari di cani a cui tutti possono partecipare (a mio parere dovrebbero frequentarli tutti i proprietari). Ora tocca ai comuni di darsi da fare per organizzarli. Poi mi sembra corretto che un cane, che invece ha dato segni di aggressività, venga valutato da un esperto come si legge nell’ordinanza. Questo non vuol dire necessariamente che dopo un corso di riabilitazione il cane non sarà più aggressivo, potrà anche essere dichiarato irrecuperabile, ma sempre in relazione al contesto in cui

da Fe 12/11/2009 17.17

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

X Fe: con i non so, con i credo, con i forse, non si da nessuna parte. L'ordinanza Martini, oltre che per le giuste motivazioni addotte da Free Pass circa gli "esperti", è viziata da ingiustificato e personalissimo amore per i cani, (non gli animali) specialmente se randagi, che antepone alla salute ed alla vita dell’uomo! Infatti se i cani randagi, riunitisi in branchi killer uccidono un bambino, ne sfigurano il volto ad un altro, aggrediscono vecchi, donne, ciò non preoccupa affatto la Martini: preoccupa che queste bestiacce non solo non vengano soppresse, ma vengano rinchiuse in fatiscenti canili, gestiti per lo più da incapaci che costano svariati milioni di euro allo Stato, soldi che invece dovrebbero essere impiegati per scopi più umanitari ed utili: il recupero, cosa assai improbabile, di un cane che ha ucciso o aggredito un essere umano, a cosa mai servirebbe? Le statistiche parlano di centinaia di migliaia di cani randagi riuniti in branchi che terrorizzano certe zone d’Italia per aggressioni verso esseri umani! mi sai dire per quale arcano mistero si devono proteggere queste bestie che sono addirittura più pericolosi del lupo. Infatti, mentre il lupo teme l’uomo e lo aggredisce soltanto per difendersi, il cane inselvatichito non teme l’uomo perché con lui ha vissuto una parte della sua vita. Quindi, caro Fe l’ordinanza della Martini non solo fa acqua da tutte le parti, protegge bestie pericolose irrecuperabili, sperpera enormi quantità di denaro pubblico e non si cura per niente della vita umana. Una ordinanza che invece avrebbe dovuto fare e che si dovrebbe fare con immediatezza, dovrebbe PREVENIRE che cani vengano abbandonati, punire gravemente chi lo fa, abolire inutili canili che succhiano sangue allo Stato, creare ambulatori veterinari e per il controllo della salute degli animali (non solo cani e gatti) e per rilasciare una certificazione a chi vuole detenere cani di grossa mole e potenzialmente aggressivi, ben individuati. Nino

da [email protected] 10/11/2009 8.59

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

Fe scusa chi sono questi "esperti"!!? allevatori, no, addestratori, no, sappiamo che le regioni si sono ritirate dal tavolo, aaaahhhh!! siiiii gli animalisti!! ma perch uno deve prendere una laura per essere esperto!?!? basta un tessera onlus! poveri noi...

da Free Pass 09/11/2009 21.15

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

Nono voglio prendere le parti di nessuno, però penso che l’ordinanza martini, pur non essendo perfetta, sia comunque l’ordinanza migliore che sia stata fatta negli ultimi anni su questo argomento. A questo proposito vorrei aggiungere che: 1) con le “black list” il numero di morsicature non è diminuito; 2) l’ordinanza è stata elaborata con l’ausilio di una commissione di esperti in materia. Vorrei aggiungere che non conosco il proprietario del cane e non conosco cosa sia successo esattamente ma se, da come leggo, il cane aveva già manifestato segni di aggressività perché il proprietario non si è fatto aiutare prima? Non lo voglio colpevolizzare perché ha ucciso il cane in una situazione “d’emergenza”, di legittima difesa, però è vero che questa circostanza va comunque chiarita. Nel senso, si sarebbe potuto evitare di arrivare a ciò? I segnali premonitori pare ci fossero già. L’aggressività nel cane ha molteplici cause, non solo genetiche, non solo legate a”cattivi” proprietari. Spesso ci sono patologie, oppure errori di comunicazione, spesso i proprietari non sanno leggere il linguaggio del proprio cane e molto altro… Ecco, l’ordinanza martini cerca di andare in questa direzione.

da Fe 09/11/2009 18.33

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

X a-politica etc:Leggi bene quante cazzate hai scritto,le bestie non sono come gli esseri umani.Possono essere addomesticate,ma non educate come intendi tu,c'e' di mezzo L'ISTINTO,hai sentito mai parlare di ISTINTO?.

da Non Capisci una mazza. 08/11/2009 19.11

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

C'è ancora qualcuno che insiste su uno specifico punto:" il cane non è stato educato a dovere",ma come si educa un cane a dovere? gli si dice ad es. cosa può fare e cosa non deve? chi attaccare e chi no? sulla porta di casa ci dovrebbe essere un cartello X gli ospiti con le 10 regole x non farsi sbranare dal cane del padrone di casa? certo che si può ottenere tutto ciò, ma ad una semplice condizione: il proprietario DEVE essere un addestratore professionista,tutti gli altri dovrebbero scelgersi altre razze che pur esistono e che non danno problemi.Non è la prima volta che il proprietario è stato attaccato, possibile che sia sempre colpa del padrone...... o il vero problema è il cane?. Saluti.

da Giovanni59 07/11/2009 14.40

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

X a-politica,a-partitica,atea,fautrice del libero pensiero: concordo parzialmente col tuo pensiero: se uno acquista un animale, nella fattispecie un cane di grossa taglia, e non lo sa educare, la colpa è sì del proprietario del cane, ma solo parzialmente: la colpa, a mio avviso, è di chi legifera male perché incompetente in materia. Se non fosse stata abolita la lista di cani “potenzialmente aggressivi” e la vendita fosse consentita a chi ne detiene un patentino di abilitazione a detenere un cane del genere, ciò no accadrebbe. Comunque è anche notorio il fatto che alcune razze di cani, create anche attraverso vari incroci per essere da guardia e quindi aggressivi, possono da un momento all’altro, per motivi che sfiggono alla mente umana, diventare aggressivi anche verso il proprio padrone. Ritengo, pertanto che non è così semplicistico addossare la colpa a qualcuno senza aver prima ponderato bene le varie cause concomitanti che hanno creato una tale situazione di pericolosità (prima fra tutte leggi sbagliate ed inefficaci per chi detiene animali e per gli stessi animali). <<<<<< X free pass: grazie per le informazioni circa i “privilegi”che hanno gli animalisti “nemici degli animali” che non conoscevo, e concordo con quanto da te scritto: una vera tragedia per noi e per gli stessi animali; ricordiamoci queste cose quando andiamo a votare. Comunque continuo a non capire come l’ENPA abbia saputo della soppressione di quel cane. Nino

da [email protected] 06/11/2009 18.35

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

il motivo per cui l'Italia non progredisce in materia di tutela dei diritti delle moniranze,DI TUTTE LE MINORANZE (ANIMALI COMPRESI), è perchè esistono persone idiote come quelle che leggo sopra. Come si fa ad interpreatre "i limiti" o "i pregi" di una normativa avendo gli occhi palesemente accecati dalla faziosità politica?! Sento parlare di lega,leghisti e compagnia bella,ma nessuno ha pensato al cane, vittima esso stesso del "mal governo umano" (leggete incuria). La mia amara riflessione è la seguente: se il "buon padre di famiglia" avesse educato a dovere il suo cane, l'animale non avrebbe attaccato la moglie. Non esistono cani pericolosi,ma solo persone "pericolose" che non li sanno gestire! Quel cane non è entrato in famiglia per sua volobntà, LO HANNO ACQUISTATO, perciò l'educazione e la responsabilità ricadono sul proprietario e non sull'animale. Ma ovviamente per cacciatori, allevatori, faziosetti politici questi ragionamenti (permettetimi di dire, piuttosto elementari) risultano scomodi!

da a-politica,a-partitica,atea,fautrice del libero pensiero 05/11/2009 17.27

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

Tutto il mio sostegno morale al padre di famiglia, la cui unica colpa è stata quella di aver COMPRATO,quel tipo di cane. Ha agito per legittima difesa. Per tutelare l'incolumità della moglie e del resto della famiglia oltre che al suo. E' ora che si ridimensionino gli animalisti. Ripeto ha COMPRATO pertanto è il legittimo proprietario.

da Giovanni 04/11/2009 20.29

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

SE LA LEGA NON SI SBARAZZA DELLA MARTINO IN VENETO PRENDERA' POCHISSIMI VOTI

da arturo 04/11/2009 9.34

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

VERISSIMO FREE PASS!... Vai a vedere alcuni articoli di allevatori costretti a migrare all'estero per le troppe regole assurde!... Nessuno ha notato che gli animalisti hanno iniziato a effettuare pressione dal momento che sono stati cacciati dal governo. NON SOLO, non vanno d'accordo neanche tra loro!...

da POLLO 04/11/2009 9.20

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

nino tutte le associazioni animaliste possono cstituirsi parte lesa per qualsiasi cosa riguardi gli animali come enti propri di interessi diffusi. vedi nino, la differenza fra i cacciatori e gli animalisti sta che i cacciatori chiedono di poter sparare 2 gg in più mentre gli aniamlisti si fanno fare leggi epr diventari centri di potere all'interno dello stato e questo fa si che loro possano usufruire sia della legittimazione che lo stato da che dei mezzi dello stato(cfr iter sequestri). chiaramente a mio avviso gli animalisti sono più intelligenti, perchè il prossimo passo che chiedono è di diventare una vera e propria "polizia degli animali". tu puoi immaginare cosa significa una polizia che ha interesse ideologico(ma chissà se solo quello o anche ben altro!?!?) a distruggere cacciatori allevatori ecc, ovvero quelli che si porprone di controllare

da free pass 04/11/2009 8.28

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

A prescindere dai vari commenti che possono o no essere condivisibili, mi chiedo: come ha fatto l'ENPA a sapere che quel cane era stato soppresso dal suo proprietario? Ed a che titolo l'ENPA può costituirsi parte civile? Quale danno diretto od indiretto ha subito? Poi, cari amici, è assolutamente inutile insistere su questi argomenti: la Martini, che ama soltanto animali domestici, forse solo cani, ormai lo fa soltanto per partito preso e non ha il minimo leale pudore di riconoscere che sta privilegiando cani aggressivi e randagi nei confronti dell’uomo. Basterebbe che la Martini avesse un minimo di saggezza e di modestia, non dico per recitare il mia culpa che nessuno vuole, ma che quanto meno rivedesse con serenità e obiettività la questione e fare cose più giuste e salutari prima per gli esseri umani a cui lei stessa appartiene e poi, perché no, per la difesa e la tutela degli animali domestici con raziocinio e con coscienza. Ma forse è utopia! Un saluto ed un sostegno a quel povero padre di famiglia che, grazie alla Martini, non può neppure difendere la propria moglie da pericoli reali e senza nessuna possibilità di alternative: affidare un cane aggressivo in un centro di “recupero” è come rinchiudere un insano di mente in un manicomio: nessuna speranza e l’unica salvezza è la morte che pone così fine ad ogni sofferenza.Nino

da [email protected] 04/11/2009 8.20

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

Ogni essere manifesta la propria aggressività tramite i mezzi che madre natura gli ha dato: alcuni tramite muscoli e zanne, altri tramite la menzogna, la politica (di "bassa Lega"), i ricorsi al TAR o alla Procura, ecc. Se è vero che, all'interno della propria specie, una razza come il pitbull manifesta a suo modo una certa aggressività intraspecifica e talvolta interspecifica, ed ha quindi bisogno dell'intervento di una specie esterna (l'uomo) per essere gestita, cosa pensa Bruna che servirebbe, per "curare e seguire" l'aggressivita sempre intraspecifica degli animalisti?

da max 03/11/2009 16.05

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

L'unico dramma sono sempre gli animalisti... assurdi e palesemente ridicoli nell'attaccarsi su qualsiasi cosa che succeda con gli animali, non valutando mai e dico MAI le situazioni che si vengono a creare!...

da POLLO 03/11/2009 14.50

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

chi ha un cane "impegnativo" deve necessariamente sapere come gestirlo. Se il cane ha aggredito un componente del suo "branco", in casa, la colpa ricade sui proprietari. Un cane che manifesta aggressività va curato e seguito. Non ignorato. A che serve una lista di cani pericolosi quando il vero pericolo è la superficialità umana? I pitbull poi sono sì cani da combattimento, ma non contro esseri umani!!

da Bruna 03/11/2009 13.50

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

si concrdo con max, in questo caso la patente a questa gente per nuocere alle famiglie l'ha data la Lega, con tanto di consacrazioni varie!

da Free Pass 03/11/2009 13.04

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

in questo caso glie l'ha data la Martini (Lega)

da max 03/11/2009 12.36

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

IL CODICE PENALE riconosce la "legittima difesa", in questo caso credo sia pienamente applicabile. Credo sarebbe lecito istituire anche una "legittima difesa collettiva" dalle ideologie e dalle aggressioni animaliste: questi gruppi aggrediscono le nostre attività e in casi estremi anche le persone, i loro animali. Ma la patente per danneggirci,a questi chi l'ha data?

da ilcinofilo 03/11/2009 12.22

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

x SENOFONTE. Non credo che "proibire" sia la strada giusta. Inoltre, "tutte" le razze sono parte del "patrimonio zootecnico" che non può perdere dei pezzi (proibiamo la fabbricazione di certi calibri perchè hanno una gittata troppo lunga? No!: diamo l'autorizzazione ad usare l'anima rigata a chi ha sostenuto la prova di tiro..). Serve responsabilizzare i detentori in modo "oggettivo", con una lista di cani, non "pericolosi", ma "potenzialmente pericolosi", se non altro per la mole, per detenere i quali serva superare una "prova" di competenza nella loro gestione. Questo sarebbe stato l'unico sistema per "prevenire" certe situazioni ma la Martini ha preferito rendere tutto "a discrezione" dei suoi amici, quelli che denunciano un essere umano che ha difeso un altro essere umano da un animale!...

da max 03/11/2009 12.16

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

quindi, un pade di famiglia, deve sostenere gli oneri di un processo perchè ha ucciso un cane in attacco lanciato contro la moglie?!?!quindi lo stipendio di famgilai deve essere impeigato in un vortice giudiziario che può stare aperto anni perchè ha difeso la moglie?!?! ma non erano i leghisti che manifestavano a favore della legittima difesa dei negozianti assaltati dalla malavita?!?! ah già!! ma li erano extracomunitari mica cani!!! e questa famiglia dovrebbe pure dare soldi all'enpa parte civile?!?!

da Free Pass 03/11/2009 11.37

Re:Cani e aggressività: i limiti dell'ordinanza Martini

il delitto più grave - e il sottosegretario leghista Martini (nella rosa dei nomi per la presidenza della regione Veneto) sembra non accorgersene - è che queste razze sono state selezionate per "offendere". Quindi, come minimo, bisognerebbe promuovere l'esclusione dalla lista della Fed Cinofila Internaz. e soprattutto fare in modo che tale selezione venisse dissuasa o ancora meglio: PROIBITA.

da SENOFONTE 03/11/2009 11.23