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Pericolo randagi nel sito archeologico di Pompei


lunedì 2 novembre 2009
    
Randagi Pompei La piaga del randagismo non risparmia nemmeno i siti archeologici. A Pompei, un volontario della croce rossa che si stava dirigendo presso la sua postazione all'interno del sito archeologico di Pompei, nei pressi del tempio di Apollo è stato improvvisamente aggredito alla gamba dalla furia di un cane randagio. Fortunatamente il giovane non ha riportato gravi lesioni ma secondo la Cisl Beni culturali, che ha denunciato il fatto, esiste una vera e propria emergenza randagismo all'interno del sito archeologico.

“Con un’amministrazione latitante – evidenzia la Cisl - i cani continuano a spadroneggiare tranquilli all’interno dell’area archeologica. Questo nuovo episodio spiacevole riporta alla ribalta l’annoso problema dei cani ormai stanziali all’interno dell’area archeologica, che stazionano ordinariamente all’interno degli accessi agli Scavi, accodandosi ai gruppi di turisti rispettando, nella “scelta” del gruppo, la solita gerarchica del mondo animale”.

Il fatto è particolarmente grave perchè  si tratta dell'area archeologica più grande e probabilmente più importante d'Italia, una vetrina culturale visitata ogni anno da 3 milioni di turisti internazionali, il pericolo di essere aggrediti da cani randagi nel bel mezzo di un giro a contatto con le meraviglie dell'impero romano, non può che far apparire questo luogo come appartenente al terzo mondo.
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2 commenti finora...

Re:Pericolo randagi nel sito archeologico di Pompei

Dove sono i verdognoli e la martini????? Perchè non fanno volontariato???? Forse preparano le bandierine????

da Francesko 02/11/2009 16.03

Re:Pericolo randagi nel sito archeologico di Pompei

La CISL Beni Culturali farebbe bene a fare chiudere i siti archeologici di Pompei per motivi di sicurezza dei visitatori, chiedere poi al sottosegretario di Stato al Lavoro Salute e Politiche sociali, il risarcimento per il mancato introito e per i danni causati dai cani randagi. Chissà se sarà la volta buona che la “lodevole” Francesca Martini capirà cosa significa proteggere animali pericolosi che sempre più invadono il territorio, con pericoli spesso gravi per i comuni cittadini (non certo per i parlamentari e loro famigliari super protetti!).

da [email protected] 02/11/2009 15.47