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Coppa Italia su beccacce, trionfo di cinofilia e agonismo


martedì 25 febbraio 2020
    

 
Sono stati i terreni di montagna dell'azienda faunistico-venatoria Vallecupa del dottor Pozzi, a dir poco superlativi per vocazione e densità di selvatici, ad ospitare la Coppa Italia amatoriale su beccacce Federcaccia domenica scorsa, 23 febbraio. Nel meraviglioso scenario della Sabina, tra il lago del Salto e quello del Turano, si sono dati battaglia molti fra i migliori appassionati beccacciai d'Italia. Ben quattro le batterie iscritte, con i giudici Ezio Bordoni, Filippo Cataldi, Onofrio e Vinncenzo Musone, Ivo Pulcinelli e Walter Viozzi impegnati a mettere in fila gli inglesi, mentre a Luigi Chiappetta è toccato il compito di dirigere l'unica batteria continentali italiani ed esteri. Sotto l'occhio vigile del delegato federale Cosimo Colucci, ogni fase della prova si è svolta nel migliore dei modi grazie, senza dubbio, alla capacità organizzativa della sezione provinciale di Federcaccia Rieti del presidente Fiorenzo Panfilo e del suo staff di efficienti collaboratori - a cominciare da Pierino Miluzzi del Gruppo cinofilo reatino - ma anche, e soprattutto, alla presenza più che nutrita di Regine, sparse in giusta misura per garantire incontri e divertimento a quasi tutti i concorrenti. Al termine della giornata saranno infatti ben nove le beccacce levate dagli ausiliari iscritti al concorso, anche se non tutte utilizzabili o utilizzate. Fra gli incontri, da segnalare una coppia di scolopacidi che, con ogni probabilità, causa il caldo persistente di questi giorni sta anticipando i primi movimenti di ripasso.

Venendo alla prova, tre setter inglesi monopolizzano il podio di categoria: Primo Eccellente per Pogba di Ferrante, Secondo Molto Buono per Limus di Galliè e Terzo Molto Buono per Chanel di Cacciamani. Primo Eccellente per l'epanuel breton Brio di Galliè fra i continentali, che piazzano un solo cane in classifica. Vittoria, a squadre, per la Calabria con i setter inglesi Pogba, Zac, Boris e Jago di Ferrante, Caloiero, Montalto e Ricchiuto, a riprova dell'importante tradizione cinofila della regione ma anche della grande passione con cui i beccacciai calabresi affrontano le prove Federcaccia, su tutto il territorio nazionale.

"Ringrazio la Federcaccia di Rieti, il delegato federale, i giudici e i concorrenti", le parole del coordinatore della commissione cinofila nazionale Aldo Pompetti, padrone di casa due volte in quanto anche presidente di Federcaccia Lazio. "Cerchiamo di migliorarci ogni volta che ci mettiamo in gioco, offrendo le migliori condizioni possibili per il corretto svolgimento delle prove. In questo caso lo scenario è stato di altissimo livello, tanto dal punto di vista tecnico quanto sotto l'aspetto del numero dei selvatici incontrati".

Roma, 25 Febbraio 2020
Ufficio Stampa Federcaccia Lazio

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1 commenti finora...

Re:Coppa Italia su beccacce, trionfo di cinofilia e agonismo

confermo quanto detto alla tradizione venatoria. In Calabria c'è tanta gente onesta che ogni giorno addestra i cani per puro divertimento o per confrontarsi con altre realtà al solo scopo di accrescere se stessi

da Pier76 27/02/2020 9.32