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Cani da seguita, 80 fra mute e coppie a Montefiascone per la finale Fidc Lazio


lunedì 6 febbraio 2017
    

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ divenuto ormai un polo d’attrazione per la cinofilia nazionale, Montefiascone, con il suo territorio unico per qualità e densità di selvatici presenti: né troppi, né troppo pochi. L’ideale per un confronto di alto livello sulla lepre, come quello andato in scena sabato 4 e domenica 5 febbraio, in occasione della finale regionale Lazio (e provinciale Viterbo) per mute e coppie, organizzata dalla Federcaccia e dalla sezione provinciale di Segugi e Segugisti. La prova, come noto, era anche valida per l’accesso alle selezioni nazionali per le finali di Coppa Italia delle rispettive categorie.

Coordinata in maniera eccelsa dagli infaticabili Giuseppe Iacoponi e Maurizio Bellacima, la macchina organizzativa si è mossa senza intoppi dal primo all’ultimo sgancio, mettendo gli 80 partecipanti (!) nelle condizioni ideali per incontrare il selvatico, presente in numero ottimo poiché non eccessivo nelle zone di ripopolamento e cattura del territorio gentilmente messe a disposizione dall’Atc Vt 1. I giudici Paliotta, Sassara, Nardi, Scipioni, Iacoponi, Carlomusto e Amodio hanno potuto gustare i lavori di numerosi ausiliari e conduttori, impegnati nel reperimento di lepri padrone del territorio, ancor più scaltrite dalla stagione venatoria conclusasi da poco.

La classifica, al termine della due giorni, ha proclamato campioni regionali Fidc Lazio 2017 Del Treste nella categoria Mute “A”, Caloisi per le Coppie “A”, mentre il duo Menghini-Dominici ha dominato sia nelle Mute che nelle Coppie “B”. Miglior muta esteri è stata quella composta dagli Ariegeois del team Scoponi-Barbanera, che ha vinto la batteria della domenica con 165 punti (Primo Eccellente). Accedono alle eliminatorie nazionali della Coppa Italia Fidc Scoponi-Barbanera, Del Treste, Blasi e Petruccioli (Mute “A”), Caloisi (Coppie “A”) e Manghini-Dominici (Mute e Coppie “B”).

Le premiazioni si sono svolte in un clima conviviale e di festa presso il ristorante “La Carrozza d’Oro”, lungo il lago di Bolsena. Giulio Cuboni, presidente provinciale di Federcaccia, ha ricordato la disponibilità dell’Atc e dell’amministrazione comunale, sempre molto sensibile nei confronti della cinofilia, ringraziando in particolare l’assessore allo Sport del Comune di Montefiascone Massimo Ceccarelli. Antonino Corsini, presidente dell’Atc Vt 1, si è detto “felice” per aver ospitato la manifestazione sui terreni gestiti dall’Ambito, anche se ha espresso rammarico per il fatto che la Regione non abbia ancora approvato il piano faunistico: “Con il piano avremo a disposizione 29 zone di ripopolamento e cattura, in particolare una da 1800 ettari dedicata proprio alla cinofilia”.

Infine, il presidente regionale di Federcaccia Lazio Aldo Pompetti ha ricordato, da grande appassionato della caccia alla lepre, i tempi in cui la tradizione cinofila della regione era ancora agli albori, senza cioè una struttura federale che appoggiasse il lavoro di alcuni, pochi appassionati dotati di “manico” e tempo a disposizione. “Ora la cinofilia del Lazio vanta tre titoli mondiali e diversi campionati italiani – ha ricordato Pompetti – il che ci rende rispettati dappertutto. Ma è grazie agli sforzi messi in campo alcuni anni fa dal regionale e da voi appassionati se siamo riusciti a raggiungere questi traguardi. Avanti così”.

Viterbo, 6 febbraio 2017

Ufficio Stampa Federcaccia Lazio


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