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Toscana: ok protocollo specializzazione e impiego unità cinofile in ambito venatorio


mercoledì 25 gennaio 2017
    

Con delibera del 17 gennaio 2017, la Giunta regionale della Toscana ha approvato lo schema di Protocollo d'intesa con l'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana (ENCI) per la specializzazione ed impiego di unità cinofile in ambito faunistico venatorio.

Il protocollo è di nalizzato alla creazione di Unità Cinofile altamente specializzate e idonee ad intervenire in aree di parti colare pregio naturalistico e faunistico del territorio regionale, in quanto abilitate in Regione Toscana, secondo le indicazioni indicate dall'accordo. 
 
Le attività promosse sono le seguenti: l'organizzazione e la realizzazione dei brevetti e/o abilitazioni, per unità cinofile da impiegare in ambito faunistico venatorio, di monitoraggio faunistico o in operazioni di pubblica utilità, quali cani da limiere e girata, cane da singolo, coppia o muta per la braccata al cinghiale, lepre e volpe, recupero capi feriti, monitoraggio galliformi e beccaccia; la verifica e l'impiego di unità cinofile specializzate in ambito faunistico venatorio;  il miglioramento della qualità delle verifi che, privilegiando il loro svolgimento in ambiti naturalisti ci tecnicamente complessi ricadenti nel territorio toscano, caratterizzati da buona diversità e densità faunistica; il potenziamento delle opportunità per la formazione ed aggiornamento delle unità cinofi le specializzate in ambito faunisti co venatorio; l'individuazione di aree cinotecniche desti nate alle prove, brevetti e/o abilitazioni, di livello nazionale ed internazionale, da affidare alla gestione di ENCI per la valorizzazione delle condizioni naturalisti che e per lo svolgimento di atti vità cinotecniche in ambiti di parti colare qualità; la promozione di convegni, seminari, incontri culturali, nonché attività di approfondimento sulle temati che del presente protocollo.

"Ai sensi del presente protocollo - si legge nel documento - si definisce come Unità Cinofila, quella formata da una componente umana, chiamata “conduttore” e da uno o più cani. Nel caso di mute di segugi possono essere registrati nell'unità cinofila fino a due conduttori per muta. In tale caso la composizione del gruppo di cani è immodifi cabile. Al conduttore di unità cinofila compete la preparazione e la conduzione dei cani sottoposti al giudizio dell'esperto giudice ENCI nelle prove, brevetti e/o
abilitazioni, secondo i regolamenti ENCI, in modo da esaltarne le specifiche qualità naturali a seconda dell'impiego, dell'affidabilità, dell'equilibrio, della docilità e addestrabilità degli stessi".


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