Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Razze Canine | Consulente Cinofilo | Libri | Indirizzi |
 Cerca

News Cani

E' la caccia il collante tra uomo e cane: nuove conferme


mercoledì 21 settembre 2016
    

"E' vero, tutti danno per scontato che i cani abbiamo aiutato gli uomini nella caccia sin dalla notte dei tempi, ma finora non eistevano prove concrete". Sono le parole della giovane ricercatrice italo americana Angela Perri, che, presentando il suo ultimo studio al Max Planck Institute di Lipsia, fa sapere di aver trovato nuove prove (probabilmente finora ignorate) per comprendere l'inizio delle relazioni tra uomo e cane.

Perri ha condotto le sue ricerche in Giappone, perchè è qui che, spiega su Repubblica,
l'agricoltura si è diffusa molto più tardi che nel resto del pianeta e quindi le popolazioni che si sotenevano con la sola caccia sono sopravvissute più a lungo. L'illuminazione è arrivata  assistendo ad una odierna battuta al cinghiale con le mute.  "I cani, degli Shiba, si addentrarono nel bosco e in meno di dieci minuti scovarono il cinghiale, un'operazione che ai cacciatori avrebbe richiesto ore" racconta Perri. "Non solo. Ho anche assistito a scene, all'improvvisa comparsa del cinghiale, gli Shiba si sono frapposti tra l'animale selvatico e i cacciatori come per proteggere i loro padroni. Tutto questo mi ha convinto ad approfondire le mie ricerche".

Le ricerche sull'origine di questo indissolubile rapporto, legato intrinsicamente alla caccia, si sono quindi concentrate sui resti delle prime tribù di cacciatori (12 mila anni fa) e sulle loro abitudini. "Ho analizzato più di 100 sepolture" spiega Perri. "Contenevano dei veri e propri corredi funerari, i cani erano disposti come se fossero accucciati ai piedi del padrone e alcuni indossavano sulle zampe dei braccialetti".
 
I cani dunque, erano venerati proprio per il loro ruolo cruciale nella caccia. "Ho esaminato le ossa dei cani trovate nelle tombe, molte mostrano tracce di traumi, compatibili con ferite da caccia, soprattutto se l'animale cacciato è un cervo o un cinghiale" racconta Perri.

In epoche più recenti invece le sepolture si sono interrotte.  "La mia convinzione" risponde Perri "è che con l'arrivo dell'agricoltura i cani abbiano perso il loro ruolo 'sacro' e siano stati usati come fonte di cibo: le ossa trovate da un certo periodo storico in poi portano chiaramente i segni della macellazione".


 

Leggi tutte le news

2 commenti finora...

Re:E' la caccia il collante tra uomo e cane: nuove conferme

I cani li mangiano in Cina, ma anche in Centro America. In Messico addirittura selezionarono un cane senza pelo, che i nativi si portavano dietro quando erano in viaggio, come scorta alimentare. Ma anche per questa differenziazione, la materia è piuttosto complessa. In epoche di crisi alimentare, nei millenni, per assumere proteine della carne si è mangiato di tutto. Inutile ricordare i gatti (dei vicentini, che costarono il posto in Rai a Bigazzi), i gabbiani che sanno di baccalà, i topi, coi quali ogni tanto si sente ancora dire che qualche oste disgraziato ci ha fatto il ragù. Argomento attualissimo: perchè non riscoprire la nutria? Topolone abbondantissimo, che ben cucinato, come si è fatto per secoli con il tasso (carnivoro) e l'istrice (erbivoro), potrebbe diventare una risorsa per tanti affamati. Io l'ho assaggiata, la nutria, e devo dire che, insomma, al supermercato c'è di peggio.

da carrefur 23/09/2016 8.13

Re:E' la caccia il collante tra uomo e cane: nuove conferme

con l'arrivo dell'agricoltura i cani abbiano perso il loro ruolo 'sacro' e siano stati usati come fonte di cibo<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<< Perchè con l'avvento dell'agricoltura a caccia non si poteva andare lo stesso al posto di mangiarsi i cani ? Erano proprio dei grandi cacciatori !

da jamesin 22/09/2016 12.36