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Glossario di Cani da penna - Lettera S


martedì 2 febbraio 2016
    

Dal "Dizionario della Lingua italiana di Caccia" di Plinio Farini e A. Ascari, Garzanti 1941.

Riproposto da Edoardo Mori.
 
Scacciare
far uscire la fiera dal covo e l'uccello dal luogo dove si trova. ‑ È il verbo più generico: scovare è già più proprio riferito a fiere.

Scarrierare
può dirsi di cane: che corre di carriera da qua e da là.

Sciorare
il primo, e impetuoso correre dei cani sciolti a cacciare; i quali non cercano, ma si movono nella gioia di godere dell'aria e della libertà. Mi pregio di rinnovare questo bellissimo verbo italiano e latino (viene da exaurare,prendere un po' di sollievo, quasi un po' d'aria, Tomm.) rubandolo alla meravigliosa lingua della falconeria, la quale con esso denominava il primo volo del falcone che non era di caccia, ma di piacere, e veniva anche detto «Volare a gioco». Del cane potremmo dire anche noi Correre a gioco.Ma è certo che esistendo questo moto, e principiando con esso la più parte delle cerche, si ha il dovere di dargli un nome nella lingua cinegetica. Ed io penso che nessuna parola possa essere usata in Italia più bella e più nostra di questa. I vecchi usavano anche la forma Sorare,e figuratamente Villeggiare.

Scorrere e Trascorrere
dicesi del cane che nella cerca si allontana troppo dal cacciatore, e si move con più impeto, che diligenza. Va notato che Trascorrere, come giustamente nota il Tommaseo, ha anche un significato accrescitivo, che rafforza Scorrere. «Il mio pointer scorre, ma il tuo setter trascorre».

Scovare
v. tr. Far uscire dal covo; o covacciolo. È qualità richiesta ed apprezzata specie nei cani da leva e nei segugi: e riguarda più i cani da pelo, che quelli da penna, come del resto dice la parola stessa.

Sedersi
l'accularsi del cane.

Seduto!
il comando al cane perché si acculi. E questa è una positura adatta pel cane che debba star fermo, sì, presso il padrone, ma debba anche osservare intorno quel che accade. Stando così, esso può aiutar non poco il cacciatore accennandogli con gli occhi gli uccelli, che scorge venire a l'appostamento, o richiamandone l'attenzione ad altre cose.

Segni
Ogni dimostrazione mimica data dal cane al cacciatore, da la quale questo possa intendére la condizione, in cui il cane si trova rispetto a la selvaggina che va cercando. Sono: il Rallentamento della cerca, che indica l'incontro; la Punta, che dimostra il luogo dove può trovarsi l'uccello o una sua pastura fresca; la Ferma, che dichiara con certezza assoluta la presenza e la distanza a cui si trova la selvaggina dal cane; l'Avanzata puntando, che avvisa del pedinare o comunque moversi dell'animale dinanzi al cane; lo Spostarsi da la ferma, scaltrimento finissimo del cane maestro, che sentendo l'uccello sottrarglisi dal vento gli volta le spalle, e con un largo giro gli corre innanzi ossia va a ripuntarlo col vento favorevole: 1'inorecchirsi, indizio che vedono 1'animale.
Unico segno vocale dei cani da penna è lo scagno di leva non proprio però a tutte le razze.
Come anche è segno mimico il braccheggiare,ossia cercar con molta energia ed insistenza, ma non è proprio di tutte le razze, e forse più dei cani da pelo che di quelli da penna. Non per nulla la parola vien da «bracco».
In certe razze poi, specie nei setters, il gattonare è il modo di accostare gli uccelli per puntarli o per sincerarsi dell'usta, e anche del seguirli in punta.

Sfondatore
che non si arresta dinanzi a qualunque ostacolo di macchia e simili.

Sguardo
L'arte ammaestrativa di far intendere al cucciolo quello che si richiede da lui con l'espressione degli occhi. Ricordarsi che il cane è intelligentissimo, e che sa leggere nel viso del padrone quello che non saprebbe il più sapiente medico o psicologo.

Sicuro
i cui segni mimici, vocali e misti non ingannano, e che per conseguenza non falla nelle sue dimostrazioni.

Silenzio
v. generiche.

Singolarità
relativamente a l'ammaestramento, vale: Quell'opera singolare a quel modo singolare di eseguirla, che si esige da un cane o da altro ausiliare della caccia. Regola: «Le singolarità nell'ammaestramento s'insegnano sempre per ultime».
Nota. Ci sono singolarità nel riporto, nella cerca, nella ferma, e ciascuno, secondo i suoi gusti, può insegnarle al proprio cane Convien ricordarsi però che c'è un limite perentorio, entro cui esse debbon essere contenute. È questo: nessuna singolarità insegnata al cane deve imporgli di violare o falsare la dimostrazione mimica e specifica, di che la natura l'ha fornito per dar segno al cacciatore dell'atto o dell'azione venatica, ch'esso sta facendo verso gli animali cacciati.
Il violare questa regola priverebbe il cane della sua prima virtù, la quale è appunto quella delle variatissime dimostrazioni venatiche, che noi chiamiamo segni. Es. Se s'insegnasse a un cane di acquattarsi su la ferma (che non si deve se non in casi eccezionalissimi) che cosa accadrebbe? Che, se l'uccello gli camminerà dinanzi, esso non lo seguirà in punta, e perciò rialzandosi ne avrà perso l'odore, e dovrà ricercarlo col timore e il sospetto di levarlo involontariamente.

Sospetto
v. Camminate.

Spaziare
prender spazio nella cerca; e anche moversi agilmente in essa, che sono doti preziose nei cani. ‑ Dante l'usa neutr. Passivo

Star dietro
correttezza insegnata al cane perché, anche sciolto, cammini al comando «dietro!» seguendo il padrone passo passo e fermandosi, se esso si fermi. Il comando con la voce è Dietro!,col cenno si fa agitando il braccio teso a 1'ingiù, e indicando con la mano aperta che il cane deve rimaner nascosto dietro il padrone. Nella caccia pratica questa correttezza è importantissima, specie quando c'è bisogno di camminar nascosti o avvicinare qualche animale.

Stràscino
la rete quadrilunga (ora di cinque metri per sei o poco più) con la quale si prendono vive le quaglie ed altri gallinacei, spiegandola sull'erbe per coprire il luogo, dove il cane, in ferma, dimostra trovarsi l'uccello, che si vuol irretire. Sue parti sono, oltre il panno, che dovrebb'essere di seta o di bavella, il Capocorda,parte anteriore, nei cui Anelli passa una Cordicella,la qual serve non solo a farlo conoscere nello spiegamento della rete, ma anche a legarlo, quando viene raccolto. La Coda,parte posteriore necessaria a conoscersi, perché nello spiegar lo stràscino (operazione che meglio e più comunemente si fa in due) dev'esser lasciata cadere sul terreno tanti metri dinanzi al cane in ferma, quant'è appunto la lunghezza dello stràscino. I Lati,quello destro e quello sinistro della rete, rispetto al cane. Questa parola si pronunzia sdrucciola. Tutti gli esempii di prosa lo confermano: e solo un esempio in rima la fa piana. § Raccogliere lo stràscino:toglierlo su da terra e ripiegarlo, perché sia comodo a portarsi. Lo stràscino si Ammannella,ossia si riduce in forma di una grossa fune, così da potersi portare anche a cintura; oppure si Acciambella per portarlo infilato a un braccio. § Spiegare lo stràscino: è il complesso di tutti gli atti, coi quali si compie la copertura della quaglia dinanzi al cane in ferma con la rete manevole e vagante. che appunto si chiama stràscino. Questo spiegamento può farsi in due modi: o da un uccellatore solo, o, più comunemente e più comodamente, da due, l'uccellatore e un compagno o cooperatore, che l'aiuta. L'uccellatore, se è solo, puòusare due mezzi per far questa tesa: l'uno è la Canna solida e puntuta in fondo (o una asticciuola) ch'egli pianta in terra un po' dinanzi ma di lato al cane in ferma, ossia nell'angolo anteriore al quadrato di terreno, sul quale intende di stendere lo stràscino. A questa canna raccomanda un angolo anteriore del capocorda in modo che, quando voglia tirarlo a sé dalla parte opposta, la canna ceda curvandosi quanto più si possa a terra. Distende poi tutto quel lato dello stràscino sull'erba ed anche la coda. In fine conduce il resto della rete, ossia l'altro lato, fin quasi ai piedi del cane. Secondo mezzo è l'Uncino ossia un raffio, che, attaccato allo stràscino in un angolo, si pianta a terra in luogo della canna, e serve appunto a spiegare, non certo troppo agevolmente, lo stràscino. Agevole invece e piacevolissima èquesta uccellagione fatta in due. Si procede così. Certo l'uccellatore che il cane è veramente fermo, ossia che ha dinanzi una quaglia, che non si move, pon mano allo stràscino (il quale dev'essere portato ammannellato per la parte della larghezza e ridotto come una grossa fune) e, postatosi dinanzi al cane una decina di metri, ne dà una estremità del capocorda al compagno, e l'altra estremità trattiene per sé. I due poi si allontanano l'un dall'altro per quanto èla larghezza della rete, avendo cura di postarsi e avanzare verso il cane in modo, che la direzione del naso di esso (rivolto al punto, donde mostra di sentir la quaglia) venga a trovarsi dritta al mezzo dello stràscino. E, quando sien giunti presso al cane un po' meno dei tanti metri ch'è lungo lo stràscino, ne lasciano cader la coda sul1'erbe affrettandosi, anche più solleciti e leggeri, di portarne il capocorda fin quasi a' piedi del cane in ferma. Allora con una mazzetta abbastanza lunga, che in questa uccellagione si deve sempre portare, percotono leggermente l'erbe, dove credono che sia la quaglia; ed essa frullando si irretisce. Si usa poi di riporre le quaglie prese in un sacchetto a rete, che in certi dialetti vien chiamato Reticella. Oggi questa rete è dichiarata non lecita; ma chi leggerà i meriti di essa nel cenno storico, e ne conoscerà i meriti e l'importanza ammaestrativa, spero che con me si augurerà che una nuova legge dovrà pure restituire ad essa l'onore che merita, e a noi italiani questa uccellagione, da cui fu creato il cane fermatore. Certo che, essendo uccellagione singolarissima, dovrà essere gravata di congrua tassa, ma persistere per colpevole incomprensione nel disonorare una nostra gloria venatica cinegetica, no.

Stringere
parlando del riporto del cane significa il vizio di questo animale che intacca coi denti gli uccelli riportati.

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1 commenti finora...

Re:Glossario di Cani da penna - Lettera S

cane da penna o piuma o cane da ferma? Personalmente opto per cane da ferma che mi sembra l'attribuzione giusta per un cane che ferma piuma e pelo quando incontra Ritengo un errore chiamare cane da piuma un cane da ferma !!

da bretore 03/02/2016 11.36