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Glossario di Cani da pelo - Lettera L


mercoledì 28 ottobre 2015
    

Dal "Dizionario della Lingua italiana di Caccia" di Plinio Farini e A. Ascari, Garzanti 1941.
Riproposto da Edoardo Mori.
 
Leva
parola non usata da sé sola, né segnata dai vocabolari, ma che entra a formare alcuni modi cinegetici. Cane da leva ‑ Mettere a leva ‑ Essere a leva, i quali voglion dire «cane usato a levare uccelli o fiere » «l'atto e il fatto del levare» «l'essere gli animali levati». Nota. I vocabolari migliori errano quando spiegano «Mettere a leva» quale un incitamento fatto al cane di levare un animale (Crusca, Tommaseo, Petrocchi). Questo modo significa ciò che ho detto sopra: l'incitamento a farlo è «Dagli sotto!» o anche «Sotto!».

Levare
trans. detto di cani Far si che un animale si levi e si mostri fuggendo ai cacciatori, ossia dicasi in caccia. «Levar una lepre; levar una starna», Nella lingua antica dicevasi Borere, ed era il compito de' cani da leva. Ed ecco la distinzione che fa un cinegetico del seicento, tra il levar una lepre a caso e il borerla, ossia levarla deliberatamente. «Non è borere, né ha che fare col borere il fatto che un segugio nel cercare, senz'aver incontrato, fa saltare una lepre; questo è un caso. Il borerla, propriamente è quando il cane la segna con la voce sopra l'incontro, ovvero anche senza segnarla, ma col cacciar sopra l'incontro, la va a ritrovar col fiuto e la leva». Se allora si sapeva distinguere cosi bene il caso dal fatto intenzionale del cane, mi è lecito meravigliarmi oggi che non abbiamo parola che distingua i due atti differentissimi e si debba parlare di flush inglese senza intender bene quel che esso significhi.

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