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News Natura

I nostri rifiuti Hi - Tech danneggiano l'ambiente in Ghana


mercoledì 13 agosto 2008
    

È sempre più alta la quantità di beni tecnologici che i cittadini occidentali buttano via senza pensarci nemmeno molto, perchè possedere l'ultimo modello di cellulare in commercio sembra sia diventato un bisogno primario anche se quello “vecchio” finisce in discarica perfettamente funzionante. Purtroppo il problema non è circoscritto ai soli cellulari ma coinvolge altri prodotti Hi-Tech molto più ingombranti come computer, monitor, tv, hi-fi, lettori dvd. Si parla di 20-50 milioni di tonnellate all'anno. Dove vanno a finire? Secondo un recente rapporto di Greenpeace gran parte di questo tipo di rifiuti finisce in Ghana. I container vengono commercializzati dall'Olanda come “beni di seconda mano” e una volta arrivati nel paese africano, più precisamente nel mercato di Abogbloshie ad Accra e  nel cantiere di korforidua, i rifiuti vengono bruciati all'aperto per estrarne parti metalliche (soprattutto alluminio e rame) che vengono poi rivendute a dei prezzi irrisori: circa 2 dollari ogni 5 chiligrammi. Un'operazione che coinvolge spesso bambini e ragazzi e li espone ad altissimi rischi: i prodotti di ultima generazione sono costituiti in varie parti da sostanze altamente tossiche e materiali pericolosi che bruciati danneggiano l'ambiente e la salute umana. Dallo studio di Greenpeace i territori ghanesi sono contaminati da composti organici tossici e persistenti e metalli tossici in alte concentrazioni. L'associazione ambientalista chiede controlli più severi sui carichi di rifiuti e la messa al bando delle sostanze nocive dalla produzione e l'impegno da parte delle aziende di farsi carico anche dello smaltimento.

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