La sinistra verde europea ha inviato a tutti i membri del Parlamento europeo, una richiesta di supporto per una serie di emendamenti che propongono l’inserimento di nuove specie nella Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES).
Lo comunica da Bruxelles l’europarlamentare Anna Maria Cisint (Lega) che si dice alquanto preoccupata nel riscontrare l’ennesima dimostrazione di come, in UE, si continui a rincorrere il protezionismo ideologico 2.0.
“Nove emendamenti, in cui inserire in Convenzione ben tre specie cacciabili, starna, allodola e pavoncella, ma anche il legname di pregio come teak, ebano, mogano, o addirittura di inasprire la protezione dell’anguilla passandola dall’appendice II all’appendice I, al fine di vietarne pesca e consumo. Più che proposte di emendamento, quelle del deputato tedesco sembrano elucubrazioni proprie di una certa parte politica particolarmente impegnata nel porsi e raggiungere obiettivi da decrescita infelice, verso le quali continueremo a vigilare e a dare battaglia.” dichiara l’On. Cisint, nella propria nota inviata da Bruxelles.