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DANIELE PALLINI

Daniele PalliniCacciatore appassionato, nel 2000, in occasione delle celebrazioni per il Centenario della Federazione Italiana della Caccia, realizzò un trofeo unico nel suo genere, "Una Rosa d'Oro per Diana", che fu assegnato per meriti sociali alla presidentessa nazionale della Croce Rossa Italiana, Mariapia Garavaglia.
Cinofilo e allevatore di setter, dal 2012 è presidente della delegazione SIS di Lucca. Perché i setter (inglesi) sono sempre nei suoi pensieri. Si è affacciato al mondo delle prove con i cani da ferma 18 anni fa, prima calcando i quagliodromi, per poi approdare nel 2003 alle gare di caccia, attitudinali a quaglie, di caccia pratica, classiche a starne. Con soggetti del suo affisso (DEL EMAT, dal nome dei suoi figli Emanuele e Mattia, ottenuto nel 2007 dall'ENCI), tanti i successi collezionati a livello internazionale, a partire dal 2001 con Adam, figlio di Zenith della Pania e da un’ottima femmina da caccia.
Nel 2015 ha vinto il Campionato Italiano SIS per la categoria individuale femmine con la sua affezionata setter Diva, di otto anni e mezzo. Un ottimo fine carriera per Diva (non sarà più presentata in gara): ha chiuso in bellezza, come ha evidenziato il giudice di gara, nella sua relazione.
Appassionato di caccia, soprattutto da appostamento, la pratica dal 1° ottobre al 30 novembre, tutti i giorni possibili; si distribuisce equamente fra il capanno ai tordi al mattino e i colombacci nel pomeriggio (con qualche puntatina in padule agli acquatici). Dopo il periodo del passo, si dedica ai suoi cani, in vista delle gare. In passato è stato allevatore di tordi e giudice di gara di merli.
Per lui, lo sparo è l'ultimo problema a caccia, e non apprezza chi punta esclusivamente al carniere. "Anni fa - dice - la caccia era diversa: significava soprattutto vivere la natura, stare in compagnia degli amici e con loro condividere le gioie della tavola”.

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