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Tiro a Palla: campionato nazionale Fidasc


lunedì 30 giugno 2014
    
Al dodicesimo campionato italiano Fidasc, il Tiro a Palla si conferma disciplina con una inossidabile vocazione centromeridionale nella quale sembra che i tiratori a nord dell’Arno, anche se qualificati alla fase finale (stavolta erano iscritti 267 tiratori), non riescono ad imporsi in nessuna delle varie Categorie e Qualifiche dominate dai tiratori provenienti da Calabria (11 medaglie nel bersaglio fisso e 7 nel mobile), Campania (7 e 5), Basilicata (5 e 2) e Sardegna (3 e 2). A conti fatti, sui 18 podi previsti dal Campionato Italiano (nove per il fisso e altrettanti per il mobile) solamente in cinque si è registrata la presenza di tiratori di Lazio e Toscana, peraltro limitati alla sola specialità del bersaglio mobile.

Numeri indiscutibili, questi, che oltre a dare un’idea chiara del predominio incontrastato e costante del centro sud, ribadiscono l’assoluta tecnicità e affidabilità raggiunta dal tiro a palla con fucili ad anima liscia, vista la presenza regolare ai vertici delle varie classifiche dei soliti campioni e non del tiratore fortunato.

Lo scenario della tre giorni del Campionato, dal 27 al 29 giugno, è stato quello offerto dalla lussureggiante Sabina, terra di olivi e di deliziosi panorami nella quale si è andata ampliando e consolidando l’efficientissima struttura multidisciplinare di Torre Baccelli (ottimamente gestita da Umberto Fronzetti e Alvaro Dominici) che ormai abbraccia tutte le più disparate specialità sportive federali, dal Training ed English Sporting, alla Cinofilia, al tiro alla sagoma in tutte le sue sfumature.

Agli ordini del Delegato Antonio Paolillo, che è anche il Consigliere Federale che coordina la Commissione di questa specialità, e per l’organizzazione della Asd Torre Baccelli, si è mosso con grande professionalità e preparazione tecnica un nutrito pool di Ufficiali di Gara: Salvatore Allia, Riccardo Cerqua, Francesco Citriniti, Liberato D’Alessandro, Giovanni Lamatrice e Giuseppe Olivieri. A coadiuvarli, nella lunga e complessa gestione di un programma di tiro nutritissimo, c’era l’ormai esperto gruppo di assistenti di Torre Baccelli: Valter Amici, Claudio Colantoni, Alessio ed Enrico Evangelisti, Sandro Fioravanti, Francesco Palandrani, Mirko Petrocchi e Matteo Proietti.

Venerdì sono scesi in pedana i 24 tiratori della Regione Lazio; sabato è stata la volta dei 78 finalisti provenienti da Umbria (8), Campania (24), Molise (8), Toscana (7), Basilicata (23), Puglia (1) e Marche (7). Domenica, infine, è toccato ad altri 56 atleti provenienti da Sardegna (14), Friuli (1), Lombardia (1), Sicilia (10) e Calabria, la compagine più numerosa e agguerrita, con ben 30 tiratori.

Seguendo un elementare e saggio principio di economicità, la Fidasc ha approfittato della contemporanea presenza alla finale del Campionato di 11 tiratori sardi aspiranti alla qualifica di Ufficiale di Gara regionali e di 1 tecnico esperto di impiantistica, sia per la disciplina del Tiro a Palla che per quella del Tiro di Campagna. Il corso, al quale ha presenziato il Presidente Felice Buglione, impegnato in un serrato tour de force fra competizioni nazionali di cinofilia e varie discipline di tiro, ha avuto come docenti Antonio Paolillo, e gli Ufficiali di gara Riccardo Cerqua e Francesco Citriniti. Il quiz di 24 domande a risposta multipla è stato brillantemente superato dal Tecnico di impiantistica Marco Cossu, da 2 aspiranti per il Tiro di Campagna, Achille Bardanzellu e Luigi Sotgiu e da 5 aspiranti per il Tiro a palla: Achille Bardanzellu, Renato Capece, Salvatore Garau, Davide Solinas, e Stefania Bonello, la prima Ufficiale di gara sarda che, vista la passione e la preparazione, contribuirà sicuramente all’ulteriore sviluppo dell’attività sportiva nell’isola.

Considerata la complessità delle classifiche, suddivise per categoria e per qualifica sia nella specialità del fisso che in quella del mobile, si rimanda alla consultazione delle apposite pagine sul sito federale e intanto giova riepilogare il palmares regionale che, come già detto, mette in evidenza una sorta di Vallo centromeridionale e insulare che sembra farsi sempre più marcato e invalicabile.

Nella graduatoria regionale la Calabria svetta di gran lunga su tutte con le sue 18 medaglie (7 ori, 4 argenti e 7 bronzi). Segue la Campania con 12 podi (2 ori, 6 argenti e 4 bronzi); il Lazio (4 ori, 1 argento e 2 bronzi), la Basilicata (1 oro, 3 argenti e 3 bronzi), la Sardegna (3 ori e 2 bronzi), la Sicilia (2 ori e 1 argento), la Toscana (2 argenti) e infine il Molise con 1 argento.

C’è da sottolineare che il Siciliano Francesco Patanè, oltre al titolo di Campione nella categoria Eccellenza del bersaglio mobile si è posizionato in cima alla classifica generale grazie al suo perentorio totale di 263 punti (133 sul fisso e 130 sul mobile), tredici punti in più di quelli conquistati in questa finale dal sardo Mauro Capece al quale è stato consegnato il Diploma di Campione Assoluto 2013.

Alla cerimonia delle premiazioni, oltre al Consigliere Paolillo era presente anche il vice Sindaco di Fara in Sabina, Mauro Pinzari che ha portato il saluto del Sindaco, di tutta l’Amministrazione comunale e dei suoi concittadini che sono felici di ospitare le sempre più importanti manifestazioni nazionali della Fidasc che hanno il grande merito di favorire la conoscenza e il flusso turistico verso la zona e di fornire significative opportunità occupazionali per diversi nuclei familiari.

Nonostante fosse ormai pomeriggio inoltrato, atleti e accompagnatori erano davvero numerosissimi e – caso forse più unico che raro per una manifestazione nazionale con atleti provenienti dal Friuli alla Sicilia – solamente in due podi si sono registrate assenze, entrambe ampiamente giustificate da
lievi malori da parte di tiratori.

Raggiunto telefonicamente a Colfiorito dove stava presenziando al 15° Campionato Italiano per Cinofili su quaglie liberate e al 9° Campionato Italiano “Anni Verdi”, il presidente Felice Buglione: “Tutta questa attività federale, che diventa davvero frenetica tra la primavera e l’inizio dell’estate, testimonia la grande voglia di sport che c’è nel nostro Paese. Soprattutto da parte di ragazzi e ragazze per i quali attività agonistica non vuol dire starsene seduti davanti alla televisione o sugli spalti degli stadi, ma significa mettersi alla prova, quotidianamente, con i propri cani o con tutti gli altri attrezzi, fucili compresi, che lo sport moderno prevede”.
 
 
(Ufficio Stampa Fidasc)

 

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1 commenti finora...

Re:Tiro a Palla: campionato nazionale Fidasc

ma dove sono i lombardi ?

da da W.S. 01/07/2014 21.52