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Lombardia: sì a sburocratizzazione su export armi sportive e da caccia


mercoledì 8 gennaio 2014
    
Approvata dal Consiglio regionale della Lombardia la mozione presentata dalla Lega Nord che impegna la regione ad impegnarsi presso il Governo per far alleggerire i vincoli burocratici sulle pratiche per l'esportazione di armi. Ha votato a favore la maggioranza di centrodestra compatta, contrari invece i consiglieri di Pd (con l'eccezione di Corrado Tomasi), Patto Civico Ambrosoli e Movimento 5 stelle.

Il documento chiede di sollecitare il Governo a modificare le norme  che hanno recepito il regolamento europeo in materia, al fine di ridurre i vincoli burocratici alle aziende lombarde del settore armiero. “Vincoli che rischiano di compromettere la produzione e il bacino occupazionale - ha detto il relatore Fabio Rolfi (Lega Nord) nel suo intervento – perché il 90% della produzione delle armi italiane è destinato all’esportazione con una fatturato di 250 milioni di Euro, 108 imprese e oltre 3 mila addetti concentrati in Val Trompia in provincia di Brescia”.

A causa del recepimento frettoloso da parte del nostro Governo di un regolamento europeo, è stato spiegato dal relatore, l'iter burocratico si è complicato a dismisura portando dalle precedenti 12 pagine necessarie di documentazione, alle attuali 87. Inoltre le questure sono state esautorate della loro potestà decisionale e sono costrette a demandare tutte le autorizzazioni al Ministero dell'Interno, il che comporta ritardi e rallentamenti patologici. Tutto ciò, ha spiegato Rolfi, sta portando a pesantissime ricadute sull'intero settore, favorendo altri paesi esportatori e mettendo a rischio le commesse in essere, l'indotto e di conseguenza l'occupazione stessa". In altri stati europei – ha ricordato Rolfi - l’applicazione del regolamento non è stata cosi immediata e restrittiva, creando un regime di disparità anche a scapito delle aziende e degli artigiani italiani”. La mozione mozione, secondo il relatore, mette in evidenza un problema di carattere economico importante, che riguarda oltre 100 aziende nella sola Val Trompia e i relativi 3000 dipendenti. Armi da caccia, ad uso sportivo e per la difesa personale, prodotti insomma di cui l'Italia deve essere fiera e che nulla hanno a che fare con le armi da guerra. 

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2 commenti finora...

Re:Lombardia: sì a sburocratizzazione su export armi sportive e da caccia

Vorrei tanto capire le motivazioni di quelli che hanno votato contro! Sono tuttavia convinto che, come al solito in questo paese, lo hanno fatto solo perchè la proposta proveniva dalla maggioranza. Una abitudine di merda che ci ha portato ormai al fallimento dello stato. Ma se ne rendono conto o no??

da andrea ge 08/01/2014 18.39

Re:Lombardia: sì a sburocratizzazione su export armi sportive e da caccia

Le aziende e le famiglie bresciane servono soltanto per pagare le tasse! Il resto del lavoro lo possono fare altri, così si rimane a tornire le banane, in santa pace,

da attilio 08/01/2014 18.35