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Da Banco di Prova nuova disputa sulla classificazione delle "armi comuni"


martedì 30 ottobre 2012
    
Con una lettera alle riviste di settore il direttore del Banco di prova, Antonio Girlando, risponde alle osservazioni avanzate da più parti in merito alle ultime novità legislative in tema di valutazione delle armi, per cui il banco di Prova è tenuto a distinguere tra “arma comune” e le altre, ovvero – sostiene Girlando - le armi corte camerate in calibri militari per arma lunga ma anche alcune armi lunghe camerate in calibri ritenuti “militari ed esuberanti”.

A Girlando risponde a sua volta la rivista Armi e Tiro, citando l’articolo 2 della legge 110/75, “che – sostiene la rivista - esplicitamente  consente la classificazione quali armi comuni di carabine camerate in calibri militari, purché abbiano limitata capacità di fuoco e presentino “specifiche caratteristiche per l’effettivo impiego per uso di caccia o sportivo”. “Saranno eventualmente le caratteristiche dell’arma – prosegue la nota di Armi e Tiro - (che dovranno essere “specifiche per l’uso sportivo”) a dover essere vagliate, non certamente le caratteristiche del calibro. A sua volta, dall’esame degli articoli 1 e 2 della legge 110/75, citati, non emerge alcun elemento valido per rifiutare la "classificazione" del revolver Smith & Wesson calibro .500, che invece espressamente ha dichiarato di non voler "classificare".

“Il nostro problema - spiegano da Armi e Tiro - non è certo (né potrebbe esserlo) quello di piegare le leggi a nostro piacimento, sarebbe però quantomeno opportuno che tutti facessero altrettanto. Questo, per quanto riguarda la recente attività del Banco, non è accaduto. Girlando conclude il suo intervento auspicando che i produttori o gli importatori coinvolti denuncino il Banco, facendo così in modo che sia un magistrato a togliere le castagne dal fuoco fornendo la “copertura” giudiziaria. Noi riteniamo invece che il Banco di prova abbia l’esperienza e le conoscenze tecniche più che sufficienti per qualsiasi decisione. Se però manca il coraggio di assumersi le relative responsabilità, non ci sarà mai giudice che tenga".

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2 commenti finora...

Re:Da Banco di Prova nuova disputa sulla classificazione delle "armi comuni"

Che si dimetta, invece di stare lì a rubare lo stipendio, e ci vada qualcuno che ci capisce o perlomeno che sappia leggere e applicare le leggi. "consiglia i produttori o gli importatori coinvolti a denunciare il Banco, così che sia un magistrato a togliere le castagne dal fuoco" questo è veramente pazzesco, ma speriamo che toglino di mezzo lui

da mohawk 30/10/2012 15.42

Re:Da Banco di Prova nuova disputa sulla classificazione delle "armi comuni"

Eh già, è la solita storia. Basta trovare uno a cui appioppare la colpa o la responsabilità e il gioco è fatto. Chi vincerà? Il Banco, le case produttrici, il polemista di turno, chi altro? E se - furbastri come siamo, maestri del diritto e del rovescio, maghi dell'inciucio - perdessimo tutti?

da Lino Petri 30/10/2012 15.39