Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Schede Fucili | Cartucce | Prove | Codice di sicurezza | Libri | Pallini d'acciaio |
 Cerca

News Fucili

Consiglio di Stato: reati ostativi, nuova sentenza conferma le precedenti


martedì 2 maggio 2017
    

Sentenza caccia Una nuova pronuncia del Consiglio di Stato riporta in auge il tema della legittimit�o meno dei provvedimenti con i quali alcune questure negano il rilascio della licenza di porto di fucile a causa di reati pregressi nonostante i molti anni passati da una condanna e l'avvenuta riabilitazione.

I giudici, ancora una volta, hanno bocciato la sentenza del Tar che negava il ricorso di un uomo che si era visto rifiutare la licenza di porto di fucile a causa di una condanna per reati ostativi (ex art. 43 comma 1 Tulps). L'appello del ricorrente è stato accolto dal Consiglio di Stato, con la seguente motivazione: “le conclusioni raggiunte dal giudice di primo grado non appaiono coerenti con l’orientamento di questa Sezione in ordine alla rilevanza della riabilitazione (e dell’estinzione del reato) al fine di escludere l’automatismo preclusivo di cui all’art. 43, primo comma, del t.u.l.p.s. (e di richiedere, invece, la valutazione discrezionale, di cui al secondo comma) in presenza di una condanna al pagamento della pena pecuniaria in luogo della reclusione (cfr. Cons. Stato, III, nn. 3719/2013, 2019/2016, 2312/2016, 4656/2016 e 4660/2016)”.
 
Questo ultimo punto è particolarmente importante per l'ordinanza. Il Consiglio di Stato ha evidenziato come in un caso simile, in cui la condanna è solo pecuniaria, e in presenza di riabilitazione, il diniego al porto d'armi non può essere automatico ma deve essere valutato, come per qualsiasi altro cittadino, sulla base della concreta situazione del richiedente. 

Leggi tutte le news

2 commenti finora...

Re:Consiglio di Stato: reati ostativi, nuova sentenza conferma le precedenti

Ben detto Ettore.

da Flagg 02/05/2017 23.23

Re:Consiglio di Stato: reati ostativi, nuova sentenza conferma le precedenti

Questa sarà una storia infinita,sarà sempre cosi': una volta deciderà un Tribunale e un altra volta un altro Tribunale e in mezzo c'e' il cittadino che deve pagare!!!!!! e le istituzioni non pagano mai!!!! il bel paese.....

da ettore1158 02/05/2017 18.50