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Fitav Anpam e Cncn insieme per promuovere Il tiro a volo tra i giovani


martedì 24 maggio 2016
    

Fitav, Anpam e Cncn, in collaborazione con l’Università di Urbino Carlo Bo’, hanno dato vita al "progetto neofiti", che mira a promuovere le discipline del tiro a volo dialogando in particolare con le nuove generazioni.

 L’obiettivo è coinvolgere quanto più pubblico possibile per mezzo di attività di tiro a basso coefficiente di difficoltà, svolte gratuitamente presso i campi di tiro aderenti all’iniziativa. Per rendere ancora più agevole il primo approccio è stato realizzato un sistema di scelta dei campi e di prenotazione della prova completamente telematico, una modalità efficace e veloce ma soprattutto la più adatta alle nuove generazioni, a quei giovani che sono stati individuati come la risorsa più importante per il futuro del tiro a volo. Tutti coloro che parteciperanno al progetto avranno a disposizione un istruttore qualificato.

L’iniziativa targata Fitav, Anpam e Cncn vede coinvolta anche l’Università degli Studi di Urbino ed ha avuto una lunga fase di preparazione, innanzitutto è stato creato un database delle strutture progressivamente coinvolte nel progetto, si è poi proceduto con iniziative di formazione mirate ai gestori dei campi in un’ottica di miglioramento sia dei servizi offerti che delle dotazioni strutturali degli impianti, infine è stato realizzato specifico materiale promozionale per favorire la maggior partecipazione possibile dei neofiti al progetto.




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2 commenti finora...

Re:Fitav Anpam e Cncn insieme per promuovere Il tiro a volo tra i giovani

L’approccio al problema della scarsa frequentazione delle pedane deve essere fatto serenamente, non con trovate estemporanee e del tutto fuori realtà. Innanzitutto, cominciando a guardare chi frequenta le pedane con assiduità, è facile scoprire che si tratta di persone economicamente benestanti. Un operaio o impiegato da 1300 euro al mese non può permettersi di frequentare i campi per sé, figuriamoci pagare piattelli e cartucce anche al figlio. Ed un giovane che volesse cimentarsi seriamente coi piattelli, pur lavorando, non sarebbe in grado di sostenerne il costo. Allora che facciamo, gli diamo i primi piattelli facili e gratis? Se poi guardiamo chi calca le pedane a certi livelli scopriamo poi che si tratta quasi sempre di fiamme di qualche colore, cioè di dipendenti statali. Ma non tutti possono essere assunti dallo Stato per sparare al piattello. Parliamo poi di sponsorizzazioni. Le sponsorizzazioni vengono fatte a chi arriva a certi livelli, cioè i soldi vengono investiti immancabilmente su chi è arrivato, non su chi deve iniziare. Fateli i conti del giovane (o del di lui padre): mettersi un po’ di impegno senza strafare costa mediamente 100/150 euro a settimana solo tra cartucce e piattelli. Mettiamoci poi i costi di spostamento e siamo tra i 500 e i 700 euro al mese, solo in allenamento, al netto delle gare. Chi è che può realmente permetterselo? Coloro che non possono permetterselo sono anche la parte maggioritaria della popolazione, sicché possiamo dire che il tiro a volo è uno sport d’elite. Se si vuole ripopolare il campo di tiro, se si vuole attirare la gioventù, occorre saper sdoganare il tiro dall’elite e renderlo popolare. Il tiro a volo di per sé è uno sport divertente, ed è il divertimento che attrae i giovani. Il primo investimento che si deve fare è renderlo uno sport accessibile alla massa. Se molti pagano poco si guadagna di più che se pochi pagano molto: ve lo insegna lo Stato ad ogni finanziaria!

da Iniziativa sbagliata 24/05/2016 16.26

Re:Fitav Anpam e Cncn insieme per promuovere Il tiro a volo tra i giovani

Ecco la preoccupazione dei trombonari bresciani e del venditore di piattelli doppiogiochista che siede nei banchi del governo........ Un augurio......che ve li spendiate tutti in medicine

da Trump 24/05/2016 14.53