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Armi sceniche, caos rimandato a fine 2015


martedì 18 novembre 2014
    

Nei giorni scorsi molti giornali hanno parlato della nuova norma ministeriale che impedirà l'utilizzo di armi modificate (e quindi già non pericolose) per fini cinematografici e scenici. La norma, che avrebbe dovuto entrare in vigore il 5 novembre scorso, è stata per il momento congelata dal Consiglio dei Ministri che ha differito al 31 dicembre 2015 il termine previsto per l'applicazione del Correttivo armi, ovvero il Decreto legislativo 121 del 2013 che ha recepito la Direttiva europea sul tema.

Sul tema negli scorsi giorni Assoarmieri ha detto la sua, accogliendo di buon grado la disposizione urgente: "è quanto mai utile e necessario - scrive Assoarmieri - non perdere tempo e iniziare sin da subito a lavorare con le associazioni di categoria". Assoarmieri si è resa disponibile a fornire il proprio contributo.
 
C'è da ricordare che le norme stabilite dal Ministero dell'Interno non sono altrettanto proibitive in altri paesi europei. In molti hanno segnalato il rischio del blocco di importanti produzioni di film e fiction, come Gomorra e Montalbano e film storici. L'Anica (associazione nazionale industrie cinematografiche) aveva annunciato il fermo delle "forniture delle armi ad uso scenico e con essa di tutti i set cinematografici". Decisione rimandata poi dal provvedimento del Consiglio dei Ministri.

In Italia pare si contino 6 mila armi per il cinema, gestite da quattro ditte che da oltre 50 anni forniscono armi modificate e quindi inoffensive. Il Ministero dell'Interno avrebbe invece previsto requisiti e procedure troppo rigidi, che l'industria dell'audiovisivo ritiene tecnicamente opinabili e oggettivamente inapplicabili.

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