Logo Bighunter
  HomeCacciaCaniFuciliNatura
Archivio News | Eventi | Blog | Razze Canine | Consulente Cinofilo | Libri | Indirizzi |
 Cerca

News Cani

Tutela della cinofilia d'eccellenza Italiana: Andrea Aromatico “la politica ci venga incontro”


martedì 27 gennaio 2009
    
Andrea AromaticoHo letto con attenzione l'intervento del Fongaro e non posso che concordare con lui al 100%. Ci sono un paio di "ma" tuttavia, legati in toto al punto nodale dell'intera questione cinofilia...
Ora non sto ad entrare nel merito delle divisioni tecniche fra caccia e prove, fra mondo dei fermatori e mondo dei cercatori o segugisti, non credo sia questa la sede; quanto piuttosto sul fattore stesso di sussistenza dei cani da caccia e quindi di un loro più o meno corretto utilizzo e diffusione: la selvaggina.
E il territorio che la ospita. Il tutto in quadro legislativo culturale, dove la figura del cacciatore cinofilo, sia valorizzata e tutelata per il portato che la fonda e che trasmette in termini di coscienza ambientale e venatoria (penso ai beccacciai quelli veri, penso a chi si fa 1000, 2000 chilometri per addestrare in Serbia o Polonia senza sparo su starne naturali!).
Perché in effetti possa sussistere e svilupparsi un concetto di cinofilia agonistico-venatoria d'alto livello, le condizioni base sono senza dubbio legate ad una cospicua presenza di validi selvatici, in territori atti a produrli e a garantirne sviluppo ed adeguata sopravvivenza. Il tutto condito dalla possibilità sia di prelievo (moderato), ché di logica possibilità di addestrare come e quando deve.
Ora mi domando: dove sono questi selvatici in Italia? Dove dei piani seri (parlo ai politici) per incrementarli e tutelarli nel solo modo possibile: patti ferrei con gli agricoltori, e grazie alla "consulenza" delle sole figure competenti (noi)? Dove delle leggi che ci tutelino (da febbraio, salvo qualche campo di concentramento per cacciatori/addestratori), non si può uscire con un cane!!!)?
E' quasi naturale che in queste condizioni, la confusione e l'esasperazione regnino sovrane. E bisogna parlare davvero di miracolo italiano se proprio da noi, oggi come oggi, nascono ancora tra i migliori cani da caccia e da prove del mondo. A testimonianza di una passione ancora desta e di una voglia di fare senza pari.
Parlo di questo con piena cognizione di causa, visto che sono appena tornato da Zara, con sessioni di caccia su beccacce, e addestramento su starne naturali (quante!!!) e qualche quaglia e beccaccini e coturnici. E c'erano furgoni di amici e amici con me, pieni di cani.
Ecco qual'è la situazione oggi: quella degli esuli per i veri cinofili, oppure degli esasperati in una Patria che non ci ama.
Perché mi chiedo? Davvero non è possibile fare meglio?
Sarà perché sono un inguaribile ottimista, ma dico subito che spazi e modi per fare, ce ne sono abizzeffe anche qui da noi.
Così amici politici, ve lo dico col cuore in mano: dateci una mano, e noi ve le daremo tutte e due per far tornare grandi le nostre campagne, mentre un grazie grande come una casa vi verrà non solo da noi, ma anche dai nostri cani, che anche quando non c'è niente, corrono nel vento alla ricerca dell'impossibile per fare un miracolo. E spesso gli riesce...
E se son capaci loro...

In bocca al lupo a tutti!

Andrea Aromatico

Vai all'editoriale La cultura cinofila e lascia un commento
 

Leggi tutte le news

0 commenti finora...