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Controllo e acquisto armi, l’ANPAM: “Corrette alcune criticità del decreto"


lunedì 1 luglio 2013
    
AnpamRiceviamo e pubblichiamo:

Il Consiglio dei Ministri in data 26 giugno ha approvato lo schema di Decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 204/2010 concernente l’attuazione della Direttiva 2008/51/CE che modifica le direttiva 91/477/CEE relativa al controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi.

L’ANPAM, congiuntamente ad Assoarmieri e Conarmi, è stata chiamata a confrontarsi in una sola seduta con il Ministero dell’Interno in occasione dei lavori preparatori, avendo la possibilità di evidenziare le criticità contenute nella prima bozza del decreto che sono state solo parzialmente riviste. Si ritiene pertanto che il decreto legislativo approvato dal CdM continui a presentare gravi lacune che necessitano di una doverosa rivisitazione nel corso del’iter parlamentare.

L’ANPAM auspica che un confronto sereno sulla tematica faccia prevalere il buon senso per la razionalizzazione di alcune disposizioni che risultano di fatto poco praticabili per l’amministrazione e soprattutto per non penalizzare ingiustificatamente centinaia di migliaia di onesti cittadini.

  
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1 commenti finora...

Re:Controllo e acquisto armi, l’ANPAM: “Corrette alcune criticità del decreto"

Se parla di armadi blindati e di sequestro preventivo delle armi sarà una carneficina: lo stato di diritto, già messo in discussione dalle forze dell'ordine, si trasformerà definitivamente in stato di polizia. Ci sarà libertà di accesso ed un via vai continuo, in base al libero arbitrio di polizia e carabinieri (che, spesso, confondono una pistola ad acqua per un'arma)dal domicilio, che è inviolabile, dei legali possessori di armi. Prendono l'art. 41 e dicono che possono entrare nelle case dei cacciatori quando vogliono, mentre, al contrario, detto articolo parla di armi clandestine. Conviene fare il duplicato delle chiavi di casa e depositarlo nelle varie caserme, questure e commissariati: solo così si avranno meno fastidi! In Italia il primo che si alza al mattino comanda e fa le leggi a sua piacimento; non una discussione, non un corso di aggiornamento ai dirigenti ed agli operatori, mai che ci sia rispetto per il cittadino e i suoi diritti.

da antonio negro 01/07/2013 10.22