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Agricoltura e biodiversità, si cambi registro


giovedì 2 marzo 2023
    
Calo uccelli agricoltura
 
Non c’è più tempo da perdere. E’ infatti sempre più evidente che il patrimonio naturale non sta reggendo il colpo dell’impronta umana sempre più pervasiva e dannosa per la biodiversità.

Con la pandemia ormai alle spalle è giunto il momento di concretizzare ciò che un anno fa è stato inserito a pieno titolo nella nostra Costituzione. Nell’articolo 9, dopo il comma dedicato alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico, tra i principi fondamentali della Repubblica Italiana, è stata riconosciuta infatti “la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. Inoltre, nell’articolo 41, in materia di esercizio dell’iniziativa economica, si prevede che essa  non possa svolgersi “in modo da recare danno alla salute e all’ambiente” e che possa essere indirizzata e coordinata anche “a fini ambientali”, oltre ai già previsti fini sociali. 

In questo quadro è auspicabile che anche l’agricoltura, imputata numero uno per la perdita repentina di biodiversità (insetti e uccelli in primis), anche grazie ai nuovi principi introdotti dalla Politica Agricola Comune (PAC), possa finalmente convertirsi a metodi meno invasivi. E’ infatti assodato che un’agricoltura sempre più indirizzata al massimo profitto, abbia continuato a causare un declino costante della biodiversità, con dati particolarmenti negativi in particolare per uccelli tipici delle nostre campagne come  l’allodola, l’averla piccola, la cutrettola, la rondine, il torcicollo, il saltimpalo. La tendenza negativa è confermata anche dai più recenti dati disponibili (2020) usciti dal progetto FBI (Farmland Bird Index), che studia il fenomeno da undici anni.

Il Ministero dell’Ambiente pochi giorni fa ha pubblicato il Quinto rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia. Una base da cui partire per mettere in campo tutte le strategie a tutela del patrimonio naturale, come ci chiede l’agenda Onu per lo sviluppo sostenibile al 2030 e, appunto, la nostra Costituzione. 

La sintesi del Rapporto, corredata di infografiche, è stata elaborata per veicolare in maniera efficace i messaggi chiave, con una particolare attenzione alle “raccomandazioni” che si ritiene debbano essere messe in atto con maggiore impellenza. Il Comitato Capitale Naturale ha assunto perciò questa visione: “la nostra deve essere la prima generazione che lascia i sistemi naturali e la biodiversità in uno stato migliore di quello che ha ereditato”.

Il calo dell’avifauna e, per estensione, di tutta la biodiversità, secondo quanto ci dice il rappporto, è legato anche alla riduzione di  superficie occupata da agroecosistemi a mosaico. Questi habitat, spesso eterogenei e di grande valore per la biodiversità, una volta caratterizzavano una larga parte del paesaggio agricolo italiano, mentre ora sono relegati a piccole aree. L’agricoltura intensiva da un lato e l’abbandono delle attività agricole in aree montane dall’altro, hanno portato alla perdita degli ambienti a mosaico, sostituiti da monocolture nel primo caso e dal bosco nel secondo.

A questo proposito nella nuova strategia sono previsti investimenti mirati  per le politiche attive sul territorio con azioni concrete di ripristino degli ecosistemi e, nello sviluppo delle filiere agroalimentari, secondo la Strategia Farm To Fork, con l’adozione di pratiche ecologiche e conservative (agro-ecologia, agricoltura biologica). 

Insomma il Governo  dichiara come prioritari per l’Italia gli obbiettivi delle Strategie europee Farm to Fork, Biodiversità e Suolo, al fine di invertire la tendenza del Farmland Biodiversity Index (FBI) e degli altri indicatori ambientali, a partire dal Piano Strategico Nazionale della PAC con un’attenta e capillare formazione del mondo agricolo.
 
Nel frattempo anche nuove regole dall'Europa sull'uso dei pesticidi vanno nella stessa direzione. La Commissione Ue in questi giorni ha approvato nuove norme che, una volta applicabili, ridurranno i limiti massimi di residui di  pesticidi negli alimenti. Si tratta di sostanze chimiche che rappresentano un rischio elevato per le api e contribuiscono al declino globale degli impollinatori il cui uso all'aperto era stato già vietato nel 2018. Le norme si applicheranno a tutti i prodotti ottenuti nell'UE, ma anche agli alimenti e ai mangimi importati.
 
 

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7 commenti finora...

Re:Agricoltura e biodiversità, si cambi registro

Vedremo come andrà a finire con il nuovo regolamento comunitario sulla riduzione dei pesticidi...sperando che non finisca come gli accordi sul clima al 2050, al 2070 o come lo stop alle macchine inquinanti.....la UE dovrebbe rendere obbligatorio l'impianto di alberi e arbusti nei confini dei terreni per i quali vengono erogati contributi (PSR settennali), al fine di creare un sistema di siepi diffuso e utile per micro e macrofauna..ma il problema è che a livello extraeuropeo (cina, india) si inquina in modo catastrofico e che in ambito europeo ormai l'agricoltura industrializzata ha sterminato allodole, pavoncelle, pivieri etc., senza contare la disomogeneità dei calendari venatorie (in certi paesi si caccia a febbraio, marzo, aprile) che favorisce il decremento della fauna migratoria non generalista...problemi enormi e irrisovibili con le attuali classi politiche, che pensano a fare guerre e rimandano ad un futuro sempre più oscuro soluzioni ormai ineludibili

da Gizzi 05/03/2023 9.20

Re:Agricoltura e biodiversità, si cambi registro

Colleghi cacciatori sta arrivando la tempesta perfetta, la neoeletta segretaria del PD ha deciso di fatto un aggregazione con i 5 stelle e tutti i partiti di estrema sinistra per dare vita a un movimento ecologico teso a stravolgere l'attuale situazione. Cosa faranno non è ancora dato sapersi ma tutto lascia intendere che ci troveremo ad affrontare una azione che vuole distruggersi. Questo lo potranno fare per quanto riguarda la caccia sociale, ma nulla potranno contro le riserve private, a meno che non cambino la costituzione. Allerta colleghi , qui ci giochiamo il futuro della ns. passione !

da bretone 04/03/2023 21.47

Re:Agricoltura e biodiversità, si cambi registro

Forse in UE non si preoccupano della riduzione delle allodole ed altri uccelletti perché così proliferano meglio grilli e cavallette.

da Frank 44 03/03/2023 14.25

Re:Agricoltura e biodiversità, si cambi registro

le allodole sono sparite nel nulla...scodazzine...spippoli...una strage! altrochè speido bresiciano...intossicazione da pesticidi consentiti dai porci europeisti che vietano il vino e il grana per consetiere VELENI ALLO STATO PURO!! la cultura GREEN dell'Europa ...BUSTARELLE .... VERGOGNATEVI

da VERGOGNA 27/02/2023 15.49

Re:Agricoltura e biodiversità, si cambi registro

articolo con punti discutibili Grave dimenticanza i PASSERI Leggo in grassetto : il calo dell'avifauna Io parlerei di differenziazione dell'avifauna Specie opportuniste ,corvi ,gazze ,ardeidi ,ibis sacri cormorani sono in fortissima espansione Addirittura i fenicotteri rosa abbondantissimi .Tra le specie cacciabili i colombacci oramai stanziali e le non cacciabili oche sempre stanziali numerosissimi /e che arrecano forti danni alle semine orzo ,grano sorgo ,per non dire degli storni e i colombi ..Avifauna in forte espansione in terreni come si descrive trattati a monocultura ,cosi queste specie alla ssera si rifugiano sulle alberature cittadine creando problemi enormi con in guano ,non solo a terra ma nelle terrazze marcipiedi dove la sera la gente passeggia e viene bombardata....... c

da Vito Canevese 24/02/2023 14.09

Re:Agricoltura e biodiversità, si cambi registro

Infatti per questa UE si può solo spargere glifosato e diserbanti vari.

da Frank 44 24/02/2023 11.55

Re:Agricoltura e biodiversità, si cambi registro

basta non sparare piombo è tutto va bene EUROPA DEL CAZZO

da IO 24/02/2023 8.52