Dischiudendo le ali


martedì 16 agosto 2011
    

Sotto la corazza dell’abbronzatura,
sento in corpo la vigoria di un guerriero di Riace
alle armi richiamato.
La mente disarciona impegni e convenzioni e,
come un puledro brado,
scalcio nel recinto del civile mondo.
Sbuffa e borbotta l’altra metà del cuore,
fiutando la stagione della caccia ormai alle porte.
Odori di cuoio ed aspri tanfi di lubrificanti,
invadono le stanze.
Spalanco le finestre e nella campitura delle dorate stoppie,
inebriato do il benvenuto agli zefiri dell’aia che,
irrompono portando l’odore della paglia,
del grano e della pula freschi di trebbiatura.
In lontananza,
gli amici miei latrano insofferenti
fremendo come alieni nello spazio senza stelle.
Dischiudo il mio forziere e, mentre ammiro
 ad una ad una le cartucce alloggiate nelle celle della cartucciera,
rivedo come in una galleria d’arte,
 una sequenza di tele con emozionanti affreschi che aprono
su scorci agresti e venatici ricordi,
 assorto a mia volta,
spiego le ali all’apertura della caccia.


 

U.Clausi


 


4 commenti finora...

Re:Dischiudendo le ali

Sublime è dir poco; spero, la sua vena possa continuare nei secoli. Franco rovigo

Voto:

da franco da rovigo 19/08/2011 13.04

Re:Dischiudendo le ali

bellissima sintesi emozionale,che "richiama alle armi "tutti i cacciatori superstiti ed irriducibili che non si arrendono nonostante i tempi.

Voto:

da T. Andreoli 18/08/2011 23.01

Re:Dischiudendo le ali

Emozioni e poetiche sensazioni del cacciatore agostano. Ispirato il nostro autore.

Voto:

da francesco s. 18/08/2011 21.11

Re:Dischiudendo le ali

Bellissima,secondo il mio modesto giudizio è una delle poesie più belle che hai scritto. Bravissimo Umberto.

Voto:

da Valentino 18/08/2011 10.31