Ignaro giovincello


venerdì 6 dicembre 2013
    

Peregrinando intrighi la mia vita
dischiudi quando vuoi
 spavalda e impetuosa tu: Regina.      
Ed io nembrotto
 tra il verde e il blu del bosco giocavo con l’amore.
Nella passione amara
un giovincello ignaro sedotto da un’amante mi sentivo.
 Fiatoni, inseguimenti
esplorazioni attonite risolte spesso nel nulla
sensi di colpa e sentimenti che sfioravano la tresca.
Stanchezza
 compagna della sera e consorte della notte.
‘E quando l’alba ti richiama al forte
sai che i suoi colori sono incerti
ricchi d’ombre e sfumature
nebbie fitte e cieli scuri
acqua, vento e freddo che ti accalorano
soltanto a sera tardi
nel rosso nel bicchiere
che arde più del caminetto.
‘E se hai appreso l’ultima lezione
la cautela, la perseveranza e la passione
un giorno tra i monti e nei pantani
con una felce d’oro sarai incoronato
cacciatore di Regine.



U. Clausi


1 commenti finora...

Re:Ignaro giovincello

Ormai la tua non è più poesia ma colori su tela, ogni parola è una immagine per noi vissuta bravo

Voto:

da costantino 07/12/2013 13.10