Cia: "in Piemonte e Liguria emergenza PSA nel pantano"


martedì 17 gennaio 2023
    

 
In un comunicato Cia Liguria e Cia Piemonte criticano la gestione dell’emergenza Psa parlando di “soluzioni abbozzate e inconcludenti" e parlando di dati indecifrabili e contraddittori. Il riferimento è alle previsioni di abbattimenti (50 mila cinghiali in Piemonte e 38 mila in Liguria) nella presente stagione venatoria. Il problema è, secondo  Stefano Roggerone, presidente Cia-Agricoltori Italiani Liguria, che “rimaniamo sempre nel campo delle ipotesi irrealizzabili”. Sono obiettivi impossibili da raggiungere dato che attualmente è stato abbattuto un numero irrisorio di capi rispetto alle previsioni e non sono state messe a punto neppure le battute di caccia. In tutto questo le aziende agricole continuano a subire i danni e diversi allevatori hanno dovuto abbattere suini senza veder risarcite le perdite.

Cia ricorda che il numero totale (sottostimato) dei cinghiali è di 104.816 in Piemonte, in Liguria tra i 35.000 e i 56.000: due dati, scrive, a dir poco sorprendenti per l’inusuale precisione da una parte e per la “forchetta” amplissima dall’altra. Cia lamenta il fatto che negli ultimi dieci anni il numero di cacciatori attivi si è quasi dimezzato e ciò è il motivo per cui gli obiettivi di prelievo non sono stati raggiunti. Oltre a ciò, come abbiamo visto, ha inciso l’aver imposto regole particolarmente penalizzanti per i cacciatori nella zona rossa, il che ha portato ad uno sciopero dei cacciatori in Liguria. In tutto sono stati abbattuti  10648 capi in Liguria (sui 38 mila previsti) e solo 9004 in Piemonte (50 mila previsti). 

L’associazione inoltre fa notare come attualmente nelle due regioni manchi una logistica della gestione delle carcasse. “Di fronte ad un obiettivo di depopolamento di quasi 90.000 capi, si sarebbe dovuto mettere in piedi un coordinamento stretto tra tutti i soggetti coinvolti, per realizzare un’organizzazione strutturata, con celle, luoghi di lavorazione e laboratori, per gestire il sistema di smaltimento e le diverse situazioni di carni infette o sane”. Anche sul fronte della recinzione anti cinghiali non ci siamo. Ad oggi, scrive Cia, sono stati installati 105 km sui 170 previsti.

"Ministero Agricoltura, Ministero Sanità, Regioni, ATC, Comprensori alpini: tanti i soggetti in campo con competenze che rimangono spezzettate. E’ stato nominato un commissario ma di fatto senza il potere effettivo di operare. Se rimane così la figura del Commissario non serve a nulla" si legge nel comunicato Cia.


Per “uscire dal pantano”, Cia Liguria e Cia Piemonte chiedono:
– Rimborsi immediati per gli allevatori e certezza su quando si potranno riprendere le attività di allevamento sospese
– Nuove risorse per coprire i danni subiti dagli agricoltori e gli oneri per i piani di abbattimento
– Certezza su numero e tempistica degli abbattimenti dentro e fuori la Zona Rossa (compreso eventuali sistemi incentivanti)
– Chiarimento definitivo dei poteri del Commissario
– Revisione delle legge nazionale 157/92
– Adozione del “modello Umbria” che ha liberalizzato l’utilizzo delle gabbie. Un sistema che obbliga chi le adotta a segnalarne la presenza nonché la cattura del cinghiale. E che ha dimostrato un’ottima percentuale di successo.

 

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4 commenti finora...

Re:Cia: "in Piemonte e Liguria emergenza PSA nel pantano"

Aspettando altri soldini per mangiatoie senza fondo.......

da Ligure 20/01/2023 12.48

Re:Cia: "in Piemonte e Liguria emergenza PSA nel pantano"

È dall inizio che si fanno troppi discorsi e pochi fatti la verità è che la questione è stata gestita da dilettanti allo sbaraglio, cinghiali e cinghialai opportunisti (non tutti per fortuna)coadiuvati da confederazioni agricole che hanno distrutto il territorio (vedi piemonte) stanno facendo chiudere tutte le altre tipologie di caccia nell indindifferenza più totale delle pseudo associazioni venatorie che si limitano a fine danza a prendersi meriti che non hanno e ad addossare ad altri le loro colpe, tutto ciò è VERGOGNOSO

da Mino 51 18/01/2023 11.10

Re:Cia: "in Piemonte e Liguria emergenza PSA nel pantano"

Per dire che sono tanti, o pochi, bisognerebbe almeno confrontare i numeri degli abbattimenti con quelli degli ultimi 5 anni. Ma non solo gli abbattimenti, ma anche tutti i dati che qualificano l'attività venatoria, come numero di battute, presenze, superfici utilizzate, ecc. E motivare gli scostamenti, per quanto possibile. Presumo che non ci siamo preparati per tempo per fare un'analisi simile.

da Andrea, operatore faunistico. 17/01/2023 21.26

Re:Cia: "in Piemonte e Liguria emergenza PSA nel pantano"

Non è vero che gli abbattimenti di cinghiali in queste regioni siano bassi. Era il contingente massimo che era inverosimile da raggiungere, messo numericamente molto alto soltanto per la propaganda di un paio di assessori.

da Giulin 17/01/2023 18.20