Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati


martedì 25 maggio 2021
    

 
 
Non solo cinghiali. Gli agricoltori potranno intervenire per difendere le coltivazioni anche nei confronti degli storni, piccioni e nutrie. Lo ha chiarito la Regione Toscana in occasione del question time su Zoom promosso da Coldiretti a cui hanno partecipato molte imprese toscane. A rispondere alle domande di Coldiretti è stato il funzionario della Vicepresidenza Regionale, Riccardo Burresi.

La modifica della delibera 310/2016, approvata su proposta del vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che consente appunto agli agricoltori di intervenire direttamente, se muniti di licenza di caccia e sotto la supervisione della polizia provinciale, nei confronti dei cinghiali, consente un più ampio raggio di azione. “E’ un provvedimento – ha spiegato il presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – che segna un cambio di approccio verso una problematica da tempo fuori controllo e che pone oggi la Toscana all’avanguardia nei confronti di un meccanismo di riequilibrio, che coinvolge direttamente le imprese agricole, nei confronti degli ungulati. E’ molto importante che questo provvedimento sia possibile per altre specie di ungulati come storni, piccioni e nutrie che in alcune zone della Toscana hanno una incidenza ancora più pesante dei cinghiali. Un provvedimento che ha rimesso, dopo tanto tempo, l’agricoltura al centro. Questo nuovo strumento normativo mette finalmente in condizioni gli agricoltori di agire, in prima persona ed in tempi rapidissimi, previa comunicazione ad Artea e sotto la supervisione della polizia provinciale, sui propri terreni, anche nelle aree vocate, per tutelare raccolti, biodiversità e produzioni di qualità a denominazione. E’ importante aver chiarito che non si tratta di attività venatoria ma di attività di controllo a tutela dell’agricoltura. Alla svolta normativa, ora speriamo presto possa arrivare una svolta concreta anche nelle nostre campagne ostaggio ormai da troppo tempo dai 450 mila cinghiali” 

Il question time è stato utile per chiarire alcuni aspetti chiave nell’applicazione della delibera. Il canale di gestione degli interventi diretti da parte degli agricoltori è quello del portale di Artea che è già stato aggiornato per attivare questa procedura. La logica è quella della semplificazione con un ulteriore riduzione dei tempi di azione. L’agricoltore, una volta individuato il poligono colturale, deve richiede all’inizio dell’anno, la possibilità di fare gli interventi in controllo ed in maniera diretta. – è stato spiegato durante il question time - Lo potranno fare i proprietari e conduttori di fondo con porto d’armi. Il portale Artea fornisce un’autorizzazione, che altro non è che un numero identificativo della pratica, che sarà inviato alle polizia provinciali che dovranno coordinare l’intervento. La gestione post-abbattimento del cinghiale sarà in capo alle Atc con l’attivazione di un centro di sosta per una corretta e trasparente procedura di identificazione, anche sanitaria. (Fonte Coldiretti).

 
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8 commenti finora...

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

Non credo ci sia qualcuno interessato al ragù di topone.

da Frank 44 26/05/2021 15.10

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

Caro io me, faranno come fanno i selettori dell'art. 37: li feriscono....

da aiò 26/05/2021 9.08

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

Ma lo sanno gli agricoltori (e conduttori) Toscani che il cinghiale abbattuto deve essere venduto con asta pubblica? Lo sanno che devono alvorare per la gloria?

da Io me 26/05/2021 0.35

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

Per i cacciatori Campani : sul sito Di RADIO ALFA ( www.radioalfa.fm) una radio del Salernitano è stata fatta una intervista al presidente Fidc Salerno LUIGI SPERA molto interessante per i giorni che non abbiamo potuto cacciare per covid e per altre cose. Andate sul sito e ascoltate l'intervista. Salutiaaamo

da jamesin 25/05/2021 18.55

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

Beh, il piccione è carne,lo storno pure. Anche la nutria può servire per un discreto ragù. È vegetariana. Comunque, mi sembra che si stia scivolando rapidamente verso l'abrogazione di fatto dell'842. Se i cinghialai volessero, però, invece delle minacce di boicottaggio, potrebbero adottare provvedimenti di contenimento, per evitare sconfinamenti. Lo sanno fare. E in ogni caso, l'ATC che ci sta a fare, se questa norma lo scavalca, salvo appioppargli come al solito i costi?

da Ceccardi vai a imparare 25/05/2021 15.10

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

Ma siete proprio sicuri che gli agricoltori siano interessati a perdere tempo dietro a storni, piccioni e soprattutto nutrie? Finché non vedo non credo!

da Frank 44 25/05/2021 14.33

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

Li dovete inserire nel calendario venatorio. Basta con ste deroghe, nessuno le vuole.

da Giovanni 25/05/2021 14.11

Re:Toscana. Agli agricoltori non solo il controllo degli ungulati

La 157/92;all'art 19 comma 2,cita le regioni possono autorizzare piani di abbattimeno;tali piani devono essere attuati,dalle guardie venatorie dipendenti dalle amministrazioni provinciali:Queste ultime potranno altresì avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi,PURCHE'muniti di licenza per l'esercizio venatorio;qundi è oltre 29 anni che questa norma è in vigore!!!!!

da Fucino Cane 25/05/2021 12.15