Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà


venerdì 30 ottobre 2020
    

 
 
 
Una nota dell'Ufficio ricerche Faunistiche ed Agro – Ambientali di Federcaccia commenta il recente articolo a firma di Piero Genovesi (ISPRA) apparso nei giorni scorsi sul quotidiano “La Repubblica” (La grande questione dei cinghiali), nel quale si porta a galla una grande verità: per diminuire il numero dei cinghiali, sempre più spesso protagonisti di episodi legati a una difficile convivenza urbana, la sterilizzazione, spesso auspicata come metodo incruento per eccellenza, non ha un utilizzo pratico. A riconoscerlo è la stessa ISPRA.

Continua la nota Fidc: "Rimane dunque la questione di fondo, irrisolta se non si agisce diminuendo la densità delle popolazioni sorgente, dalle quali originano gli esemplari che, entrando nelle nostre città, possono diventare problematici. Ed è qui che il ruolo dei cacciatori diventa fondamentale. Solo effettuando prelievi numerici importanti e regolari (abbattimento in regime di caccia o di controllo) nel tempo è possibile arrivare ad una efficace riduzione della densità di popolazione. Certamente gli abbattimenti non sono l’unica soluzione, ma perché il fenomeno possa essere gestito correttamente è necessario mettere in atto una serie di altre soluzioni".

"Oltre a quelle già citate nell’articolo di Genovesi, come il controllo delle discariche e degli accumuli di rifiuti (soprattutto nei centri urbani), la realizzazione di recinzioni e la messa a punto di soluzioni di difesa delle colture,  - argomenta il Centro Ricerche Fidc - è anche necessario realizzare sovrappassi e sottopassi per la fauna selvatica lungo le vie di alto scorrimento, laddove queste interrompono con il loro corso la continuità ambientale di un’area, operando una frammentazione ecologica che spinge gli individui a cercare punti di attraversamento".

La questione - chiude - è certamente complessa e non banalizzabile, ma risulta evidente anche dagli ultimi studi scientifici sul tema che il mondo venatorio svolge un ruolo essenziale nel contenimento delle problematiche legate alla proliferazione dei cinghiali, senza il quale ci sarebbero conseguenze ancor più gravi.



9 commenti finora...

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

Strano anche la grande federcaccia;si è accorta che nelle altre nazioni vicine,Austria e Slovenia(solo per citarne alcune),sono anni che hanno creato;Sovrapassi e Sottopassi,per la selvaggina ungulata e non???

da Fucino Cane 02/11/2020 20.32

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

Dicendo che... " nei parchi i cinghiali ci si rifugiano " il sig. Va Va dice una incontestabile verità ed ha perfettamente ragione. Infatti,nei parchi, i cinghiali ci si rifugiano di giorno poi peccato che di notte escano a far danni.

da Frank 44 31/10/2020 18.57

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

Informati bene ignorante che in Campania il Sindacato Venatorio ha vinto un ricorso al TAR per l'eccessivo territorio vietato alla caccia parchi etc. Si arriva da quanto si dice addirittura al 50%. I cinghiali nei parchi dopo aver mangiato tutto vanno fuori dai confini. Gli incidenti stradali con tanti morti fino ad ora sono successi anche sulle strade dei parchi.

da jamesin 30/10/2020 22.43

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

va va, non ho ancora capito come mai nessuno del vostro mondo non reclami il diritto di vivere per il covid. eppure secondo la vostra dottrina tutti gli esseri hanno diritto di vivere ........ o no?

da quando fà comodo 30/10/2020 20.39

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

Va va se la canta e se la suona. Inventano teoremi e li spacciano come verità assodate. Animalisti del nulla, slegati dalla realtà e dalla natura, uomini e donne di plastica che stanno intossicando il mondo.

da Non siete nemmeno riciclabili, ma da avviare all’inceneritore 30/10/2020 18.37

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

al Sig. Va va , quanto Lei riporta è il suo punto di vista , non è certo frutto di una specefica ricerca ragione per cui è forse meglio astenersi da certe affermazioni e lasciare i commenti e le comunicazioni a chi è preposto al ruolo.

da bretone 30/10/2020 18.33

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

Ma quali parchi serbatoio, ma non diciamo cazz4te: il problema è la caccia, che obbliga i cinghiali a spostarsi con le conseguenze che tutti conosciamo. Non è che escono dai parchi, nei parchi i cinghiali ci si rifugiano. Meno cazz4te anche sulla superficie silvo agro pastorale: in quasi tutte le regioni italiane la superficie interdetta alla caccia è di gran lunga più vicina al minimo legale che al massimo consentito.

da Va va 30/10/2020 18.07

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

Giusto Jamesin. Sono trent'anni che ragioni solo ideologiche impediscono che nelle aree protette si facciano regolari controlli frutto di una gestione razionale. Sono tutti orbi e ciechi, anche coloro che protestano, come gli agricoltori, che non hanno il coraggio di sconfessare quei potentati ambientalisti che con il loro appoggio hanno contribuito a rendere inattacabili.

da Brando 30/10/2020 14.26

Re:Fidc: cinghiali, tra pie intenzioni e realtà

Tutto si dice per diminuire i cinghiali al di fuori della restrizione e in alcuni casi la cancellazione dei parchi serbatoi di cinghiali ed altri ungulati. Fa schifo aiutare il Sindacato Venatorio italiano per chiudere il ricorso al TAR per restringere i parchi che hanno superato il limite massimo del 30 x 100 di migliaia di ettari. Parliamo con il muro !! Salutiaaamo

da Jamesin 30/10/2020 14.03