Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio


giovedì 17 ottobre 2019
    

 
Ph Nicola Bassi
 
 
A commento di una cartina che mostra la presenza del Tordo bottaccio nel sud della Francia tra il 4-5-6 ottobre 2019 e, contemporaneamente, in Italia, l'Anuu Migratoristi formula alcune considerazioni:

"La linea migratoria lungo la costa atlantica della Francia si è spostata a causa delle cattive condizioni meteo che hanno deviato lo spostamento del Tordo bottaccio che giunge dalla Gran Bretagna e dalla Norvegia e Svezia. Ciò ha indotto la specie a dirigersi verso il centro della Francia e scendere lungo il Rodano per giungere nella costa meridionale e proseguire verso la Spagna.

La corrente migratoria che scende dall’estremo nord del Paleartico occidentale passando al sud dell’Europa centrale e trovando le Alpi Giulie prive di neve ha interessato il nord Italia per seguire l’abituale linea di migrazione che dalla Liguria va verso la Francia per dirigersi successivamente in Spagna, giungendovi cinque o sei giorni dopo il primo weekend di ottobre.

Contemporaneamente, una parte della corrente migratoria, sempre discendente dall’estremo nord del Paleartico, ha raggiunto la Grecia per dirigersi verso Cipro ed il Libano, quali territori di svernamento.
 
Per concludere il tentativo del nostro intervento esplicativo sulla migrazione autunnale del Tordo bottaccio si deve osservare che:

Il grande flusso migratorio di questa specie è partito, quasi contemporaneamente, dai lidi di nidificazione. Le condizioni meteo hanno spostato la linea migratoria atlantica verso il Portogallo, passando dalla Francia centrale. Le favorevoli condizioni meteo presenti nel sud Europa (dall’Italia alla Grecia) hanno permesso un’ottima migrazione lungo le due solite direzioni.
 
Ci si chiede, quindi, il perché di questa contemporanea e massiccia partenza dai lidi di nidificazione. Il prof. J.C. Ricci dell’IMPCF (Institut Méditerranéen du Patrimoine Cynégétique et Faunistique), secondo i rilevamenti effettuati nel territorio francese, ipotizza un inverno rigido. Sarà nostra cura controllare la migrazione anche del Tordo sassello e della Cesena che con i loro comportamenti potrebbero farci comprendere l’andamento climatico dei prossimi mesi. Chi volesse comunicare particolari segnalazioni o osservazioni nel merito può contattare la Segreteria centrale ANUUMigratoristi – Ufficio coordinamento tutela ambientale e ricerca ornitologica (tel. 035/243825 – e-mail: anuu@anu
u.org)". 
 
 

15 commenti finora...

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Caserta, pochi tordi e allodole, chiedo come mai da anni sono sempre di meno?

da Enzo 18/10/2019 18.01

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Sud ovest Sardegna, come Calabria , pochi tordi, qualche Cesena, aspettiamo il grande passo. Ma purtroppo non piovet tutto arido. Speriamo che non faccia come l'anno scorso, visto i tordi in due giornate, e poi spariti nel nulla per tutta la stagione. In 30 anni di porto d'armi mai visto una cosa così. Ciao a tutti

da Bek 18/10/2019 17.52

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Zona Lazio (Roma-Latina)ad, oggi poco passaggio.

da Bruno Cinelli. 18/10/2019 8.17

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Oggi i Colombacci sono passati in Toscana

da Max 17/10/2019 21.50

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

In toscana niente né tordi né allodole né colombi, pare che abbiano fatto esplodere la bomba atomica!se và avanti così bisogna smettere!

da Francisco José 17/10/2019 21.24

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

La considerazione di un passo a macchia di leopardo lungo tutta la dorsale italica, ci fa affermare che siamo nel bel mezzo di un corridoio migratorio totalmente in mutamento. L’uomo stesso con incendi, serraggi, con la crescita di fitti boschi dove prima c’era macchia bassa. È cambiato tutto.....tutto!!!! Non dimentichiamo che è poi da circa 3 anni che la seconda decade di ottobre cade in luna piena il che favorisce i flussi nelle ore notturne! Detto ciò ..... riflettiamo tutti! Gli enti noti non hanno ancora dati ufficiali. Intanto dobbiamo quasi e dico quasi rassegnarci. Dal sud pontino oggi buona presenza anche se come ripeto a macchie di tordi e qualche allodola. Avvistati i primi frosoni, fringuelli in quantità. Un saluto cari amici !

da Zirlo95 17/10/2019 20.17

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

La Calabria ospitava migliaia di tordi.allodole ecc.oggi non esiste niente è cambiato il clima oggi ci sono 30 gradi.

da Artuso Fortunato. 17/10/2019 20.06

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Sud ottima presenza di tordi e allodole in circa una settimana di passo !!!

da Aaa 17/10/2019 19.40

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Dai via sono finite. Lo sapete anche voi. Un cacciatore serio non dovrebbe cacciare animali in estinzione

da Renzo 17/10/2019 19.29

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Renzo tu sei da chiudere nel manicomio senza nemmeno farti visitare

da Dottore di Renzo 17/10/2019 18.53

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

In Maremma nulla

da Lori 17/10/2019 18.16

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

Allodole finite caccia da chiudere

da Renzo 17/10/2019 18.07

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

le allodole al sud sono arrivate...

da max 17/10/2019 14.50

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

ispra non ha dati...............

da roly 17/10/2019 14.45

Re:Anuu: considerazioni sulla migrazione del tordo bottaccio

C'è anche un breve video che circola su internet che descrive il fenomeno della migrazione autunnale del paleartico. Da tutto questo sembra dimostrato che - contrariamente a quanto asseriscono i nostri detrattori ambientalisti - la nostra penisola è una realtà secondaria del fenomeno che anche per l'ostacolo delle Alpi fa passare il grosso dei contingenti a nord e a est dell'Italia, per raggiungere gli stazionamenti invernali nell'europa dell'Ovest (spagna Portogallo) e nel sud est del mediterraneo (Grecia, Africa e medio oriente). Chissà se Spina e quelli dell'Ispra ne sanno qualcosa.

da G. Bartali 17/10/2019 11.51