Cacciatori gente per bene: pretendiamo rispetto


venerdì 16 febbraio 2018
    

 

Eccovi altri 5 cacciatori, uniti casualmente e idealmente da questa nostra iniziativa volta a far emergere i tanti valori positivi che stanno dentro a una passione. A cominciare dal ruolo che ognuno di loro ricopre nella società tramite lavoro e volontariato.

Filippo Grumi, ingegnere civile, nel tempo libero guida il comitato Gaia Gavardo (dal nome del Paese, in provincia di Brescia), che si occupa di denunciare situazioni a rischio per l'ambiente e per la salute pubblica.  E' anche donatore Avis e Aido da quando aveva 18 anni. Proseguiamo con Gianluca Garolini, armaiolo, pubblicista, esperto e consulente balistico per importanti aziende del settore, contribuendo così a migliorare le prestazioni di armi e cartucce. Elio Gabriello Zecca, residente a Ponza, è un libero professionista che si occupa di consulenze nel mondo del lavoro. La giovanissima Clarissa Dalle Mura, Perito Agrario con un diploma in Gestione ambiente e territorio, attualmente è in cerca di lavoro. Ama definire la caccia "un armonioso valzer tra natura e uomo". Anche Danilo Micali (lavora nel settore finanziario come analista funzionale) già collaboratore di questo portale, ha espresso in parole le emozioni della caccia, scrivendo tra le tante, una grande verità: “se la conosci la rispetti, se la ami forse qualche volta ti fa soffrire, ma sa sempre ricompensarti”.
 
 
La caccia è quotidianamente sotto attacco. Una folla di millantatori, spesso prezzolati,  si affannano a riempire tutti i grandi mezzi di comunicazione di massa e i social network di una infinità di baggianate (oggi rinominate fakenews) che danneggiano ingiustamente l'immagine della caccia e dei cacciatori.



Siamo tutti gente per bene, impegnata nella società. Lavoratori, professionisti, studenti, pensionati; giovani, donne, anziani. Tutti acccomunati da una stessa passione. Abbiamo una licenza di caccia. Che significa che siamo incensurati.  In un momento come questo, dove si sta per decidere  il nostro futuro almeno per i prossimi cinque anni, è importante fare di tutto per  ristabilire un minimo di verità. Bisogna reagire, contestare le accuse. Dobbiamo metterci la faccia, come fanno questi altri cinque amici, ai quali quotidianamente ne seguiranno altri.



Cosa possiamo fare? Parliamone con parenti ed amici, vicini di casa e personaggi che possano avere influenza in un contesto più ampio e diffuso.  Pochi concetti e semplici per conquistarne o accrescere la simpatia. Un passa parola allargato, chiedendo ai nostri dirigenti locali di adoperarsi per proporre anche messaggi pubblicitari  sulla stampa locale e sul web.



Ecco alcuni concetti che possono essere dettagliati zona per zona, ampliati e arricchiti con ulteriori considerazioni tratte dall'esperienza sui singoli territori.

Migratoria. Nessun rischio dalla caccia. Il benessere dellle popolazioni di uccelli migratori si salva grazie alla caccia. Che in ogni caso non può essere indicata come responsabile di eventuali diminuzioni. Un terzo del nostro del territorio è interdetto all'attività venatoria. Un'immensa incontestabile area rifugio. Se qualche specie risultasse in sofferenza, le cause dovrebbero essere da ricercate altrove. Negli ultimi 100anni sono scomparsi il novanta per cento delle zone umide italiane. Le uniche residue sono in salvo grazie ai cacciatori. I piccoli uccelli granivori  non sono oggetto di caccia almeno da trent'anni.  Che fine hanno fatto? Perchè gli ambientalisti tacciono?



I veri ambientalisti siamo noi. Negli ultimi 50anni abbiamo perso un terzo del territorio agricolo e forestale. Il bosco è abbandonato. Siamo noi cacciatori che recuperiamo i sentieri e curiamo il sottobosco. Salviamo le zone palustri. Conserviamo le tradizioni della nostra civiltà contadina. Siamo un forte  presidio del  territorio. Collaboriamo con la Protezione Civile con decine di migliaia di volontari. Creiamo ambiente per  il passo, la sosta e lo svernamento dei migratori.

E per l'operazione simpatia: organizziamo incontri conviviali. Non c'è miglior modo di convincere uno scettico, se non invitandolo a una cena di caccia. Carne sana, nutriente, buona tavola, amicizia e convivialità faranno la differenza.

 


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