Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza


lunedì 27 luglio 2015
    

Riceviamo e pubblichiamo:


Con l’approvazione definitiva al Senato del Ddl n. 1962, recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea –  Legge europea 2014, il Parlamento ha sancito che la cattura dei richiami vivi da impiegare nella caccia da appostamento alla migratoria può avvenire solo con mezzi o metodi non vietati dalla Direttiva 2009/147/UE che, quindi, non comportino rischi di catture di massa e non selettive come le reti mist-net, peraltro già da anni impiegate. È questo il pensiero dell’ANUUMigratoristi che si unisce al mondo venatorio italiano come da sempre espresso per una necessaria operazione di chiarezza normativa.

“La Direttiva uccelli – come hanno spiegato i senatori PD Massimo Caleo e Stefano Vaccari, rispettivamente Capogruppo e Segretario nella Commissione Ambiente del Senato – stabilisce che gli uccelli possono essere prelevati in piccole quantità, in modo selettivo e non massivo, attraverso l’uso di determinate reti, quali per esempio quelle utilizzate per le attività di indagine ornitologica (in uso a ISPRA) che consentono la cattura ma anche l’immediata liberazione delle specie non consentite. Con il nostro ordine del giorno chiediamo pertanto al Governo di chiarire l’interpretazione del termine 'impianti' inserito nella legge europea. Gli impianti gestiti su autorizzazione regionale, infatti, soprattutto quelli a reti verticali, rappresentano elementi tipici e tradizionali in molte regioni, gestiti con professionalità e competenza e non comportano rischi di uccisioni di massa, proprio come previsto dall'art. 8 della Direttiva”. Proprio perché, aggiungiamo, l’uso dei richiami vivi non è mai stato vietato né dalla Direttiva Uccelli né dalla corposa giurisprudenza prodotta negli anni dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo (vedi per tutte C. 182/02 p. 11 richiamata dalla stessa Guida Interpretativa della Commissione UE – 2008).

Il Governo, quindi, è ora impegnato, ai sensi del sopra citato ordine del giorno (presentato dai Sen. Caleo, Marinello, Vaccari, Luciano Rossi e Cardinali), a “valutare la possibilità di introdurre le idonee modifiche normative, compatibili con il diritto dell’Unione europea, volte a definire la portata interpretativa dell'espressione “impianti” prevista all’art. 21 del disegno di legge in esame”. Modifiche normative quindi possibili, ma non necessarie ai fini dell’attivazione degli impianti medesimi e, dunque, dell’effettuazione delle catture. Detto ordine del giorno è stato accolto dal Governo, approvato in data 15/07/2015 dalla Commissione “Politiche dell’Unione Europea” e, quindi, votato nella sua interezza dall’Aula del Senato il successivo 23 luglio.

È, inoltre, importante che si stimoli la consapevolezza della rilevanza degli impianti di cattura, al di là della loro attuale funzione, anche quali elementi caratteristici e qualificanti dal punto di vista architettonico e paesaggistico, veri e propri “monumenti verdi” che testimoniano, nella storia e nella conservazione ambientale in alcune regioni italiane, l’importanza della presenza di attività e di culture tradizionali per la tutela del paesaggio che sarebbe incosciente e criminoso disperdere. È infatti anche e soprattutto di fronte all’UE, le cui istanze e richieste in materia venatoria nei confronti dell’Italia appaiono non di rado palesemente viziate da preconcetti e parzialità, che il mondo venatorio nazionale deve essere univoco, deciso e preparato nel sostegno alle nostre istituzioni allorché dimostrino di voler provvedere in maniera ragionevole e libera da pregiudizi.

L’ANUUMigratoristi si unisce alla richiesta di quanti sollecitano, dunque, al Governo un’interpretazione chiara nel senso indicato dall’ordine del giorno del Senato, anche per recuperare l’univoco indirizzo che venne espresso ormai un anno fa dal Parlamento quando al Governo medesimo venne affidata la delega a scrivere un decreto a beneficio delle Regioni, per evitare inutili incomprensioni sulla problematica di settore.

Ci auguriamo vivamente che le Regioni interessate dalla presenza degli impianti di cattura debbano continuare ad attivarsi per tutelare i legittimi interessi dei cittadini-cacciatori, per i quali, è bene rammentarlo, il servizio pubblico di cattura dei richiami vivi rimane a tutt'oggi indubitabilmente disposto dall’art. 19-bis della legge n. 157/92.


                            ANUUMigratoristi
 


12 commenti finora...

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

Caro Amen: ... forse non sei ben informato: devi sapere che nè allo Stato, nè alle Regioni, nè alle Province la cattura dei richiami vivi costa o ha mai costato un solo euro .... nessuna Pubblica Amministrazione ha mai sborsato agli impianti di cattura un solo euro in più rispetto a quelli che i cacciatori versano all'atto dell'acquisto del richiamo .... questa storia dei costi per la collettività rappresentati dagli impianti di cattura è una pura mistificazione creata dagli anticaccia ... per quanto riguarda i sogni, forse l'unico a sognare sei stato tu ... o forse lo sei ancora, se credi che la caccia sia un giorno abolita ... questo non accadrà mai ... tantomeno a colpi di inutili, e quelli sì lo sono stati, costosi referendum ... sognavate... ma amaro fu il vostro risveglio ... cordialmente

da ERMES74 28/07/2015 19.15

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

Qui si parla di caccia,la terra dei fuochi e i suoi problemi,non c'entrano nulla con la caccia.queste argomentazioni saltano sempre fuori da chi non ha più argomenti e cerca di sviare altrove le proprie frustrazioni,per l'ennesima sconfitta dovuta all'ingordigia.

da Amen 28/07/2015 13.54

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

Amen pensa piuttosto a quanto dovrai sborsare per la terra di fuochi. Quella si che è arrivata.

da Che teste 28/07/2015 13.36

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

Ermes la caccia è un fatto soggettivo e volontario....in pratica una libera scelta.Se vuoi e puoi vai a caccia altrimenti fai altro.Se si vuole d'ora in avanti i richiami per chi vuole se li compra,negli appositi allevamenti.deltronde avete sempre sostenuto che la caccia fa girare l'economia.....bene d'ora in avanti i richiami,come l'abbigliamento,il cane,il vestiario etc te li comperi e te li paghi,come è giusto che sia.Lo stato non fa beneficienza,non regala schioppi o cani,non vedo perché dovrebbe fornire richiami vivi a gratis.la soluzione alternativa è già stata ritenuta soddisfacente per scongiurare deroghe illegittime,che porterebbero a sanzioni con costi a partire da 9 milioncini di euro.Lo stato si è impegnato nella vigilanza a deroghe illegittime,quindi Ermes credo che deroghe ,comprese la cattura di richiami vivi,continuerai a sognartele!!

da Amen 28/07/2015 13.04

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

... grazie alle modifiche introdotte all'art. 4, L. 157/92, non sarà più necessario arrampicarsi sugli specchi ... con buona pace degli anticaccia, e di chi ritiene "caccia" solo quella che pratica ... non capendo che solo l'unità dei cacciatori, nelle loro diverse specializzazioni venatorie, potrà salvare anche la loro ... saluti

da ERMES74 28/07/2015 12.05

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

si fa sempre più difficile arrampicarsi sugli specchi!

da vecchio cedro 28/07/2015 9.21

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

... spiace constatare la leggerezza di quanti abbiano un bel dire nel proporre il ricorso a richiami di allevamento ... forse a questi sfugge il fatto che tali richiami costano almeno 10-20 volte tanto quelli di cattura; dimenticando anche che la caccia da appostamento, una delle arti venatorie più difficili per la pazienza, la preparazione e la cura del dettaglio che richiede, coinvolge moltissimi appassionati di non più giovane età, per lo più appartenenti agli strati più popolari ... occorrerebbe più cautela nel liquidare l'argomento dei richiami di cattura proponendo in loro vece il ricorso a richiami di allevamento (allevamenti peraltro non così diffusi sul territorio) ... rammentando che la cattura di uccelli da richiamo è un vero e proprio "Servizio Pubblico" e che, in quanto tale, riconosce nella caccia una FUNZIONE SOCIALE... di questi tempi, scusate se è poco! ... cancellare questo servizio significa anche cancellare questo riconoscimento ... ... in regime di deroga (tra poco, per effetto della nuova norma, fortunatamente solo un ricordo) basterebbero le argomentazioni sopra esposte per qualificare come "non soddisfacente" la soluzione alternativa del ricorso ai richiami vivi ... saluti

da ERMES74 27/07/2015 23.58

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

x uno o due richiami con fascetta verde... ne vale la pena...mah, quelli nati liberi rimangano tali,, tutti sappiamo come funziona l' aucupio.

da mario vicenza 27/07/2015 23.08

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

Ma sù dai, proprio adesso ci mettiamo a piangere solo dopo che il latte è andato?... Cara anuu hai fatto patire pene a tutti i cacciattori grazie al tuo ego e ignoranza!

da s.g. 27/07/2015 21.16

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

... poichè la cattura con reti dovrà avvenire, secondo il nuovo testo normativo, "con mezzi, impianti o metodi di cattura che non sono vietati ai sensi dell'allegato IV alla direttiva 2009/147/CE", allora significa che la cattura degli uccelli da richiamo non sarà più soggetta all'art. 8/Allegato IV della Dir. Uccelli, e, di conseguenza, non avrà più la necessità di ricorrere al regime di deroga art. 19-bis L. 157/92: non a caso, l'art. 19-bis (deroghe) non è più citato nella nuova formulazione dell'art. 4, L. 157/92 ... che significato avrebbe, infatti, ricorrere a deroghe se la cattura si esercita con mezzi non vietati ex art. 8/Allegato IV ? ... sorrido ai proclami trionfalisitici di giovedì scorso lanciati dalle associazioni pseudoambientaliste ... saluti

da ERMES74 27/07/2015 15.57

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

Forse la dici giusta, Amen, ma intanto io proverei tutte le strade, quella locale (Regione) quella nazionale, quella Europea. Hai visto mai che come ci riescono altrove, ci sia modo di riuscirci anche qui? Tu, lo so, tienti per i nostri avversari. Quelli che per distrarre l'attenzione hanno già cantato vittoria prima ancora che uscisse la decisione dal Senato. Che a mio avviso, è sintomo di coda di paglia. Coda di gatto Mammone, ovviamente, che a quanto dicono non ha più una lira per farne due e allora cerca il colpo di teatro su quisquiglie, per dimostrare che è ancora in vita. Ma, lo sa anche lui, ormai è sulla via del cimitero. E non ce l'hanno mandato i cacciatori, deve ringraziare i suoi errori e anche i suoi colleghi delle altre Associazioni Ambientaliste, che non è vero che sono tutte unite, anzi. Sotto sotto fanno come noi, stanno allitigààà! Peggio di noi!

da Statebbonniiii 27/07/2015 15.54

Re:Catture dei richiami vivi: un passo avanti verso la chiarezza

Gli impianti di cattura rimarranno attivi unicamente a fine scientifico,e di studio/censimento con immediato rilascio.Le catture a fine di richiamo non saranno più possibili,in quanto essendo la materia inserita nell'art 19/bis(deroghe) vista l'esistenza dei sistemi alternativi per scongiurare la deroga stessa(animali provenienti dall'allevamento),questo tipo di attività (soprattutto)se con la scusante del fine tradizionale o ricreativo,non sarà più concessa ne potra essere praticata,con buona pace per le chiacchere ed i tentativi di mistificazione

da Amen 27/07/2015 15.45