Puccini, cacciatore e gastronomo: la ricetta delle sue folaghe


martedì 7 ottobre 2014
    

Giacomo Puccini cacciatore e ambientalista Un articolo del Corriere fiorentino, pubblicato ieri, lunedì 6 ottobre, ci regala un altro pezzo di vita di quel Puccini cacciatore, amante della campagna e della buona cucina, che conosciamo bene. Il giornalista Mario Bernardi Guardi  racconta di come il maestro fosse solito dedicarsi personalmente alla preparazione di manicaretti a base di cacciagione e di prodotti tipici della sua terra (in una lettera al suo editore spiegò per filo e per segno come cucinare il delizioso fagiolo di Sorana).

Ma è alle ricette a base di cacciagione che era particolarmente legato. La selvaggina, ovviamente, se la procurava da solo sul lago di Massaciuccoli "a quel tempo popolato di qualsivoglia ricchezza faunistica". Ci andava con gli amici del Club La Bohéme (che aveva la sua sede presso la bettola torrelaghese La capanna di Giovanni delle Bande Nere) - ci ricorda il Corriere -, tutti artisti e scrittori dall'indomito spirito goliardico. Il club aveva anche uno statuto, che prevedeva l'esclusione di musoni, pedanti e schizzinosi e che prevedeva un giuramento per gli stomaci deboli "di bere e mangiare meglio". 

Tra i piatti preferiti del maestro-cuoco si annoverano fagiani arrosto, pernici fritte, folaghe rosolate. Le ricette? Un segreto. Ma una volta si sbottonò: il 9 dicembre 1903, durante una mangiata nell'albergo Fiorenza di Viareggio "rese un servizio inestimabile alla scienza dei cuochi" regalando una ricetta, battuta a macchina con tanto di firma: "le folaghe alla Giacomo Puccini".
 
Se volete cucinarle come faceva lui, eccovi accontentati con il risotto alla folaga, tratta dal sito Taccuini storici: "La folaga non va spennata, ma spellata completamente e poi lasciata a bagno in vino rosso e aceto per due ore. Tagliate la folaga in quattro pezzi e fatela rosolare bene con aglio, burro e salvia; bagnate con Cognac e fatelo evaporare. Estraete i pezzi di folaga dal tegame, disossateli e tritateli con la mezzaluna. Preparate un battuto di cipolla, sedano, carote e un pezzetto di zenzero e fatelo rosolare in un tegame con olio; unite la folaga e i pomodori desemati e passati al passatutto amalgamando bene. Aggiungete il riso, aggiustate di sale e pepe; portate a cottura, unendo via via brodo".
 

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2 commenti finora...

Re:Puccini, cacciatore e gastronomo: la ricetta delle sue folaghe

Un grande artista,un grande uomo,un grande cacciatore. Non poteva essere diversamente per chi ha musicato la Turandot con il sublime pezzo " Nessun dorma.....". Ogni volta che sento il pezzo,mi viene la pelle d'oca. Artisti così',non nascono più'.

da Sniper Prov. di Teramo 07/10/2014 10.02

Re:Puccini, cacciatore e gastronomo: la ricetta delle sue folaghe

GRANDE MAESTRO!!! CONOSCO UN GIOVANE TENORE (PISANO)CHE HA LA PASSIONE DELLA CACCIA. NON è BOCELLI. SPERIAMO CHE DIVENTI FAMOSO, COSì POI NE ABBIAMO UN ALTRO CUI RENDERE GLI ONORI. CERTO CHE QUELLI ERANO TEMPI EROICI. ME L'IMMAGINO, TUTTI LI', IN UNA BARACCHETTA FUMOSA, CHE GIOCANO A CARTE, BEVONO, PARLANO DI MUSICA, DI ARTE, DI...DONNE. CHE BELLO! MUSICISTI, PITTORI, FANCAZZISTI, CACCIATORI DI PROFESSIONE, POERI CRISTI SPIANTATI, QUALCHE NOTABILE. TUTTI INSIEME UNITI DALLE COMUNI PASSIONI. UNA FETTA DI PANE, COL CACIO, CON UN SALACCHINO, ANCHE UNA NOCE PER COMPANATICO. MAGARI UNA CIPOLLA. FAGIOLI DI SORANA, SCOPERTI DAL MAESTRO E RISCOPERTI OGGI DA UN RISTORATORE COSMOPOLITA ORIGINARIO DI QUELLE PARTI, IL RISOTTO SULLA FOLAGA CHE COME LO MANGIAVI A TORRE DEL LAGO, NON LO SAPEVA FARE NESSUNO. LE NOTTI IN BARCA, LA TELA ALLE FOLAGHE, IL GIOCO PERICOLOSO CON LE GUARDIE DELLA RISERVA. AH, CHE MONDO.

da NICCHE 07/10/2014 9.59